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Risultati da 1 a 10 di 20

Discussione: Death Line

  1. #1
    The Head L'avatar di Radium
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    Predefinito Death Line

    Dopo tanto, troppo tempo, annuncio la pubblicazione della mia nuova Fanfiction.

    La storia è ambientata nella New York dei giorni nostri. Il protagonista è John Wilson, un uomo che ha perso entrambi i genitori in un incidente, e ora rischia di perdere anche il fratello, rapito da un pazzo omicida evaso dal carcere. Per salvarlo, John, disperato, chiederà aiuto ai Gambino, una delle famiglie mafiose più potenti di New York (e realmente esistente), che, in cambio dell'aiuto reso, lo useranno per i loro loschi e criminosi scopi.

    Posterò il primo capitolo non appena qualcuno commenta la trama.

  2. #2
    Ombra di DBA L'avatar di Shadow
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    Interessante!Voglio proprio vedere com'è la storia.Sembra proprio intrigante come la presenti,postala!

  3. #3
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    da qualche parte in questo mondo.
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    comincia pure...
    "Abbraccia i tuoi sogni. E ricorda: per essere un eroe devi avere sogni e onore"

  4. #4
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    Beh, credosia interessante dato che tra l'altro Dragon Fans sta morendo... ^^ Posta posta!
    "I was born and raised from the sea..." =Sonata Arctica=
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  5. #5
    The Head L'avatar di Radium
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    Vi accontento subito! Vi avverto, l'azione e la suspence iniziano da subito.

    Capitolo I

    South Bronx, New York. Una città particolarmente baciata dal sole nel periodo estivo. Era luglio, e tutti, per strada, erano sereni. Passeggiavano, mangiavano un gelato o, nel caso dei bambini, giocavano a calcio o a rincorrersi.
    Ma c’era qualcuno che non si divertiva. John Wilson, era questo il suo nome. Era un uomo di trent’anni, alto e atletico. Sarebbe stato più solare ed estroverso se quel maledetto incidente non gli avesse stravolto la vita. Gli incubi su quella terribile notte disturbavano ancora il suo sonno, a distanza di anni. Sognava ancora il momento in cui lui e suo fratello minore erano in auto con i loro genitori, quando quel maledetto camionista ubriaco travolse la loro auto. La madre di John morì sul colpo, il padre mentre lo portavano in ospedale. John si spezzò un braccio, che guarì pochi mesi dopo, mentre il fratellino, Thomas, era rimasto illeso. John aveva solo otto anni, Thomas ne aveva quattro. Rimasero con la sorella della madre fino a quando John raggiunse la maggiore età, poi si trasferirono nella loro vecchia casa.
    John voleva bene a Thomas come voleva bene a sé stesso, anche perché era l’unica persona vicina che gli era rimasta dopo che anche la zia che li aveva accuditi morì, sempre in un incidente stradale.
    Ora vivevano a New York, in una nuova casa, dopo essersi trasferiti da Albany. Ora non c’era più motivo di avere nostalgia dei genitori morti da anni, visto che i due fratelli non vivevano più nella casa dove vivevano anche i loro genitori. Ora vivevano in una nuova casa, non c’era più un motivo valido. Ma John, pur non avendo un motivo, continuava, ogni notte, a sognare l’auto del padre travolta dal tir, e ogni volta che ne passava uno sotto la loro finestra, John sudava freddo e rabbrividiva.
    “Si può sapere che cos’hai?” chiese Thomas, che era appena tornato dal lavoro. Era un impiegato della Bank of New York.
    “Un tir … è passato sotto la finestra.” spiegò John con voce tremante.
    “Ancora con questa stupida fobia?” sbottò Thomas lasciando cadere la ventiquattr’ore con un tonfo. “Quando la smetterai di aver paura dei camion? Mai, per caso?”
    John annuì. Tutto sommato il fratello aveva ragione, aver paura dei camion era una stupidaggine, ma non poteva farci niente.
    “Non è colpa mia.” disse John, distogliendo lo sguardo dagli occhi del fratello. “Ma di quel figlio di puttana che ha ucciso i nostri genitori!” urlò di colpo, facendo sussultare Thomas.
    “È successo vent’anni fa, John!” disse Thomas.
    “Lo so, ma non riesco a togliermelo dalla testa.” disse John quasi in preda alle lacrime.
    Thomas entrò in cucina e si preparò un pranzetto veloce.
    "Ne vuoi anche tu?" disse rivolto a John.
    "Sì" rispose il fratello maggiore.
    Dopo aver pranzato, parlarono del più e del meno.
    "Come possiamo fare con questa fobia?" si chiese Thomas pensieroso.
    "Non lo so." disse John "Forse occorre uno stimolo che mi spinge a combatterla."
    "Uhm ... Forse hai ragione." disse Thomas, poi guardò il suo orologio. Erano le 12 e 30.
    “Devo tornare al lavoro. Ci vediamo alle sette.” disse, raccogliendo la ventiquattr’ore e aprendo la porta.
    “Ciao.” disse John, vedendo la porta chiudersi alle spalle del fratello.
    Ora era solo e non sapeva che fare, così mise su un caffè e si sedette sul divano.
    “Vediamo cosa dice il notiziario.”
    <Edizione straordinaria! &#200; evaso stanotte il pericolosissimo omicida Simon Tyler. Non si sa ancora la dinamica dell’evasione! Vi terremo costantemente aggiornati su ogni sviluppo.>
    “Le solite stupidaggini.”
    Spense il televisore e si and&#242; a bere un caff&#232; nero bollente. Sorrise, sembrava essersi calmato. Dopo aver bevuto il caff&#232;, si sedette di nuovo al divano, estrasse dalla tasca un pacchetto di Marlboro Gold, ne port&#242; una alla bocca, la accese e aspir&#242; la prima boccata.
    “Il notiziario dovrebbe essere terminato ormai.” disse, guardando l’orologio del suo cellulare.
    Riaccese il televisore, e sullo schermo apparve un grosso camion. La mano che teneva la sigaretta inizi&#242; a tremare, spargendo tutta la cenere sul divano e sul pavimento, e grosse gocce di sudore cominciavano a imperlargli la fronte. Nonostante tutto continu&#242; a fumare, aspirando lunghe boccate in modo nervoso.
    <Questa che state vedendo &#232; la registrazione di una telecamera a circuito chiuso installata all’esterno di una gioielleria a Manhattan, dove l’evaso Simon Tyler ha rubato questo camion.>
    Un brivido percorse la schiena di John. Aveva detto Manhattan, dove lavorava Thomas. Alz&#242; il volume del televisore e continu&#242; ad ascoltare attentamente.
    <Questo video risale a circa dieci minuti prima della rapina alla Bank of New York, il cui rapinatore &#232; lo stesso Tyler.>
    Il fumo aspirato dalla Marlboro gli and&#242; di traverso. Cominci&#242; a tossire, e con le lacrime agli occhi, spense la sigaretta ormai ridotta ad un mozzicone e prese in mano il telefono.
    “Qual era il numero?” disse agitato.
    Compose velocemente il numero della banca e port&#242; il telefono all’orecchio.
    “Bank of New York, qui &#232; il direttore Samuel Smith, con chi ho il piacere di parlare?” chiese una voce maschile dall’altra parte.
    “Signor Smith, sono John, John Wilson.” rispose John agitato.
    “Oh, ma certo! John! In cosa posso servirti?” disse Smith.
    “Ho sentito della rapina di poco fa.” spieg&#242; John.
    “Ah, gi&#224;.” disse Smith cambiando il tono della voce. “Brutto affare.”
    “Mio fratello sta bene?” chiese John.
    “S&#236;, credo proprio di s&#236;.”
    “Crede?” chiese John con i nervi a fior di pelle.
    “John, calmati.” disse Smith, poi si volt&#242; per chiamare Thomas “Wilson! Wilson!”
    John attese per attimi che parvero interminabili.
    “Mi dispiace John. Sembra scomparso.” disse Smith “Pronto? John, ci sei?”
    John aveva riattaccato e si era fiondato gi&#249; per le scale. Apr&#236; il portone del grattacielo in cui viveva e si infil&#242; di fretta e furia nella sua Ford.
    “Parti! Parti! Cazzo, parti!”
    La macchina si mise in moto. Lui acceler&#242; e si diresse verso Manhattan.
    “Scomparso.” le parole di Samuel Smith gli rimbombavano nella mente come i tuoni di un temporale.
    Gli pass&#242; di fianco un camion della Anchor, ma lui non se ne cur&#242; minimamente. Quello che gli stava a cuore adesso, era salvare suo fratello.
    Ultima modifica di Radium; 14-06-2009 alle 17:32

  6. #6
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    Beh, per ora mi sembra la tipica fiction americana, vedremo se avrà degli sviluppi inaspettati
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  7. #7
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    Grazie per il commento, Oplita.

  8. #8
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    Scorrevolissima e piacevole,aspetto altri capitolo per giudicare la storia!

  9. #9
    The Head L'avatar di Radium
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    Il prossimo capitolo lo poster&#242; tra qualche giorno, visto che sto studiando per gli esami e non ho molto tempo.

  10. #10
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    bella radium il primo capitolo continuala bella anche l'ambientazione non sempre il solito dragonball finalmene qualcosa di nuovo mafia,new york tutti ingredienti per una fan fiction forse...di successo.

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