Oggi pomeriggio, facendo zapping post-pranzo, mi è caduto l'occhio su L'Italia allo specchio, scadente format che ormai va avanti da un po'. Leggendo l'argomento di cui avrebbero parlato, sono rimasto letteralmente allibito: era scritto a caratteri cubitali "ABRUZZO: DUE SETTIMANE DOPO LA TRAGEDIA".
Personalmente questo mi ha lasciato a dir poco innervosito. Possibile che la Rai dedichi un pacco di articoli al giorno ai poveri terremotati cui non viene data neanche un po' di pace e che devono sentirsi i riflettori addosso anche quando vanno a fare una doccia, trattati come cavie dai cameramen che debbono mostrare come le persone si lavano nelle tendopoli.
Mentre Mediaset si è acquietata abbastanza, la Rai sembra non avere limiti con la sua fame di ascolti.
Dopo aver ipocritamente e bastardamente rivelato i dati di ascolto su un fatto così grave, bravata che, almeno secondo me, potevano abbondantemente risparmiare, la rete di stato continua a parlare della tragedia speculandoci e sperando che la gente veda e faccia ascolti.
Io ne sono schifato.