pioggia di stelle

[Jekyll]

oggi ho scritto una poesia, mi è venuta in mente ieri mentre tornavo da roma, ero in macchina e mi venne in mente questo pensiero, di un ragazzo qualunque, deluso per le sue storie amorose, che cammina su un ponte e si mette a piangere, raccontando le sue storie alla luna, questa si commuove, e piange stelle ma vi spiegherà tutto meglio la poesia, vi auguro una buona lettura e spero che vi piaccia


Pioggia di stelle


Percorrendo quel ponte incontrò la luna;
e delle lacrime gli scesero spontanee;
e con queste sulle guance gridò verso la luna;
quale torto aveva commesso;
se alla fine era davvero tanto brutto;
e si che piangeva disperato;
accasciato sul quel ponte;
Guardò la luna, ignaro che lei capisse;
ma tu che ne sai disse;
ormai per il mio cuore è un lavoro;
questo amore che non trovo;
e se pazzo diventerò;
sarà per l’amore che non troverò;
delle gocce gli bagnavano la giacca;
e il cielo senza stelle, simile al deserto;
nella buia notte di quel miracolo;
e la luna che piangeva;
e dai suoi occhi le stelle uscivano;
si spandevano per il cielo blu;
e quella stella che cadde;
vicino casa sua;
e fu quello l’amore suo;
che la luna gli regalò.

[Kladion]

Bella, bravo, ti stimo.

[Davyl]

Commovente, ma in base a quali parametri tecnici (assonanze, allitterazioni, metrica, ritmi, etc.) questa composizione sarebbe una poesia?

C'è solo qualche rima baciata qua e là ed inoltre il lessico è basso e quotidiano (non che sia una componente fondamentale, quella di una terminologia arguta e ricercata, ma almeno in questo caso...) e per quanto mi riguarda l'argomento è trattato in modo banalotto. Poi se per te è una poesia, alzo le mani, eh.

[WWJ ¬¬]

Vabeh dai, magari non sarà un capolavoro, però è da apprezzare l'idea, su

[Lorenzo GOV]

Non per forza una poesia deve rispettare una metrica o deve avere figure retoriche. Oramai il concetto di poesia ha acquisito più baste prospettive.

Comunque quoto con Dave, la poesia mi pare un po' banale.

[Jekyll]

dipende dai gusti

[SpikeAlex]

Beh ci sono comunque elementi che un testo che si reputi poetico perché sia di mio gradimento per lo meno o affinché appartenga al filone contemporaneo deve contenere.
Personalmente non mi piace affatto l'uso dei punti e virgola, appesantiscono e si possono benissimo evitare. Poi anche a livello lessicale e sintattico ci sarebbero parecchi miglioramenti da fare.

Comunque continua così, nessuno è Leopardi al primo componimento.

[Davyl]

Non per forza una poesia deve rispettare una metrica o deve avere figure retoriche. Oramai il concetto di poesia ha acquisito più baste prospettive.

E allora saremmo tutti poeti soltanto inserendo frasi discordanti metricamente, aritmiche, senza rime, e senza figure retoriche (come il lessico non sono necessarie, ma la metrica è una componente base, almeno per quello che io reputo poesia, da classicista quale sono).

Più che altro consiglio a Boia Deh, se proprio ha intenzione di darsi alla poesia, -oltre, ovviamente, allo studiarsi quantomeno le basi della disciplina - di lavorare molto tempo sul pensiero partorito, perché neanche i più grandi poeti avevano la presunzione di scrivere tutto di getto (molti ci stavano settimane, magari anche solo su un singolo vocabolo), e se invece mi dici che ci hai già speso del tempo su, allora prova a farti un mesetto intenso di letture poetiche (non partire da subito con artisti come Baudelaire o Marinetti, ma da qualcosa di più classico, come Leopardi e Foscolo). Good Luck.

[The G]

Mi pare più una storiella che una poesia, poi che utilità hanno tutti quei punti e virgola e quelle e congiunzioni?
A primo impatto mi ha dato l'idea di parole buttate lì per caso...

[Guren]

Mi pare più una storiella che una poesia, poi che utilità hanno tutti quei punti e virgola e quelle e congiunzioni?
A primo impatto mi ha dato l'idea di parole buttate lì per caso...

Quoto.