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Risultati da 51 a 57 di 57

Discussione: Ars pensandi

  1. #51
    Re-build L'avatar di Lorenzo GOV
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    Sfrutto la poliedricità di tale topic, facendo rientrare un tema che in fondo non si distacca molto.

    Qualche anima pia mi spiega in modo comprensibile l'"Io penso" di Immanuel Kant?
    Specificatamente, la sua azione unificatrice e la sua capacità di conferire oggettività alla conoscenza intellegibile.

  2. #52
    →Read Only Member L'avatar di Davyl
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    Citazione Originariamente Scritto da Lorenzo GOV Visualizza Messaggio
    Sfrutto la poliedricità di tale topic, facendo rientrare un tema che in fondo non si distacca molto.

    Qualche anima pia mi spiega in modo comprensibile l'"Io penso" di Immanuel Kant?
    Specificatamente, la sua azione unificatrice e la sua capacità di conferire oggettività alla conoscenza intellegibile.
    A che serve l'"io penso"? Evito disquisizioni sul precedente, vale a dire riguardo le categorie e le forme a priori di spazio e tempo. Kant si chiede, giustamente, come giustificare la presenza di quelle categorie (chiaramente modelli intelligibili, quindi umani applicati a qualcosa di oggettivo) e soprattutto con che legittimità essi vadano ad occuparsi di definire il collegamento oggettivo e non empirico (giudizio sintetico a priori, in pratica) tra soggetto e predicato. Come può fare l'uomo a cogliere delle forme di conoscenza applicabili a ciò che supera di fatto i limiti dell'uomo stesso? Tramite una "appercezione trascendentale". A questo proposito viene introdotto il concetto di "io penso", che non si rivela essere altro che una funzione che intermedia tra intelligibilità del fenomeno e predicato oggettivo dello stesso, quindi capacità suprema unificatrice e di sintesi che permette che tutte le rappresentazioni vadano a racchiudersi nell'"io penso": "senza tutto questo, niente può essere pensato o conosciuto, in quanto le rappresentazioni date non avrebbero in comune l'atto percettivo 'Io penso' e non sarebbero, perciò, unificate in un'autocoscienza". Quindi, dando una definizione, l'io penso attua una sintesi conoscitiva dei caratteri generali, che sono universali e necessari, di una realtà, intesa come rappresentazione, quindi fenomeno.
    Esso si pone come principio alla base di ogni sintesi conoscitiva (che si attua tramite forme pure di sensibilità e intelletto, cioè categorie & spazio e tempo), accompagna ogni nostra rappresentazione (dato che dietro OGNI fenomeno c'è un noumeno), legittima l'esistenza delle categorie, quindi oggettiva la validità del fenomeno e si basa sulla "appercezione trascendentale".

  3. #53
    Critico L'avatar di Jekyll
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    Davyl... non ti ricordavo cosi... non in senso negativo ahahah ma prima di andare via dal forum ti ricordavo diverso non aprivi questi topic complessi ahahah ora che sono tornato invece ti trovo cosi

  4. #54
    →Read Only Member L'avatar di Davyl
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    ahahah sì.

    Kabu, appena posso (= ho voglia) ti rispondo, ora non sono nelle condizioni psicologiche adatte.

  5. #55
    Re-build L'avatar di Lorenzo GOV
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    L'"Io penso" potrebbe essere definito come la sintesi delle diverse rappresentazioni che rientrano nell'unica rappresentazione, e che mi permette di dire che tale rappresentazione, nata dall'unificazione di più rappresentazioni, è mia?
    In pratica l'appercezione trascendentale è la rappresentazione necessariamente e logicamente a priori che conferisce oggettività alla mia conoscenza e che mi permette di travalicare l'intersoggettività?

  6. #56
    →Read Only Member L'avatar di Davyl
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    L'"io penso" non è propriamente una rappresentazione, ma un processo di sintesi, un principio, una funzione: tu pensi, e pensi molteplici cose, ma intanto quelle cose dipendono dal "tuo pensare", è proprio quel pensare ti permette di coglierle negli aspetti oggettivi, è proprio quel pensare che permette di legittimare l'attribuzione di "concetti umani" a qualcosa che umano non è, perché quel "pensare" si basa sull'appercezione trascendentale, la quale, come suggerisce la parola stessa, ci mette in grado di andare oltre il fenomeno, carpendone caratteri universali e necessari.
    Ultima modifica di Davyl; 26-03-2009 alle 10:13

  7. #57
    Re-build L'avatar di Lorenzo GOV
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    Se non sbaglio lessi proprio un passo di Kant, dove testualmente affermava che l'"Io penso" fosse una "rappresentazione".
    Tuttavia sono inezie, l'importante è che ho capito il concetto.

    Grazie.

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