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Discussione: Dio esiste?

  1. #1

    Predefinito Dio esiste?

    Da secoli la vita di tutte le persone del mondo è influenzata direttamente o indirettamente dalla presunta esistenza di una divinità superiore, che viene chiamata in vari modi, ma il suo nome più diffuso è Dio.
    A Dio vengono attribuiti praticamente illimitati poteri ed gli vengono attribuiti anche la creazione dell'Universo e della vita.
    Un'infinità di persone prega Dio ogni giorno, molti eventi vengono attribuiti a Dio, molte potenti organizzazioni operano in norme di Dio e molti testi sacri come la Bibbia narrano le gesta di Dio.
    In sostanza, l'umanità crede nell'esistenza di Dio.
    Tuttavia, un'infinità di prove schiaccianti dimostrano senza ombra di dubbio che Dio non esiste.
    Dio è nato in antichità dalla fantasia di uomini con scarse conoscenze scientifiche che non sapendo spiegare molte cose hanno attribuito a Dio la causa di tali cose. Se questi antichi avessero avuto le conoscenze scientifiche attuali, forse non avrebbero mai pensato all'esistenza di Dio, anche se non è detto visto che ci sono ragioni psicologiche ben precise dietro al credere nell'esistenza di Dio.
    Il Dio delle religioni monoteiste deriva dall'antico Dio del Sole, non a caso tutto ciò che riguarda Gesù presenta forti similitudini con le antiche divinità del Sole. Il Sole era ed è dispensatore di vita, di luce e di calore, pertanto era visto dagli antichi come la più potente delle divinità, anzi era vista come l'unica divinità esistente in quanto il Sole dà effettivamente le prove della sua esistenza. Da qui al Dio delle religioni monoteiste il passo è stato breve, non si è fatto altro che importare la più grande e "credibile" divinità degli antichi, cioè il Dio del Sole. Ovviamente se gli antichi avessero saputo cosa fosse realmente il Sole, cioè una banale stella, non si sarebbero mai sognati di designarlo come una potente divinità.
    Come era ovvio, Dio finì per essere utilizzato man mano per spiegare tutto ciò che agli uomini sembrava inspiegabile a causa della loro limitata conoscenza scientifica, e per un eccesso di credulità si finì anche per imporre la credenza secondo cui per ogni evento c'era una sorta di dio/burattinaio che lo manovrava a suo piacimento.
    Per dare credibilità a Dio e per indurre le persone a credere in Dio, coloro che lo hanno creato con la loro fantasia e coloro che credevano nella sua esistenza hanno scritto dei libri sacri, formati in parte da pura fantasia ed in parte da adattamenti di storie che all'epoca andavano di moda.
    Per esempio, la Bibbia che è per la maggior parte un adattamento di poemi/epopee/canti/leggende dei popoli con cui gli ebrei entrarono in contatto, e per il restante tenta di spiegare in modo fantasioso alcune cose basilari.
    Si giunge persino al paradosso che Dio avrebbe creato il mondo ma non sapeva nemmeno come era fatto. Infatti, nella Bibbia l’assurdo racconto della creazione è totalmente pieno di cose che tutti sanno benissimo che non esistono o che non sono nemmeno possibili. Nella Bibbia si legge che Dio ha creato il cosmo e ci dice anche com’era fatto, tuttavia basandoci sulla realtà incontestabile Dio non sapeva nemmeno com'era fatto il cosmo dato che nella creazione vengono descritte cose che nemmeno esistono.
    A tutto ciò si aggiunge il fatto che i miracolosi racconti inclusi nella Bibbia implicano un intervento continuo di forze divine che sono inesistenti al di fuori della Bibbia, cioè nella realtà. Le forze divine non intervengono neanche quando ci si fa beffe di loro o capitano eventi eccezionalmente più gravi di quelli che inducevano le forze divine ad intervenire nella Bibbia o in qualsiasi altro testo sacro.
    Le prove riguardo all'inesistenza delle divinità sono tantissime, come il fatto che è possibile esplorare dall'infinitamente piccolo all'infinitamente grande senza trovare tracce di esse, così come non si trovano tracce di divinità esplorando sia lo spettro visibile che quello invisibile, grazie alle moderne tecnologie. In sostanza, si dispone della tecnologia per carpire ogni segreto dell’intero universo, ma non vi è traccia di Dio o di qualsiasi altra divinità.
    La mancanza totale della presenza delle divinità è la prova più schiacciante della loro inesistenza. I libri sacri descrivono Dio come una divinità che non può non intervenire quando si verificano particolari situazioni.
    Tuttavia, praticamente Dio è assente dal nostro mondo, ecco perché avvengono catastrofi e crimini immani che hanno oggetto persone innocenti e non c'è nessuno intervento di Dio per sventarli, come se Dio se ne stesse a guardare fregandosene del dolore e delle ingiustizie umane. In realtà, Dio non esiste, ecco perché di fatto è assente davanti al dolore e alle ingiustizie umane, ecco perché non interviene mai
    In sostanza, entità divine come Dio, Gesù, i Santi, la Madonna, gli angeli sono comunque qualcosa che oggi esiste solo nella fantasia umana. Quindi non dobbiamo meravigliarci se, per esempio, Dio non interviene nemmeno quando degli innocenti vengono massacrati proprio nel suo nome. Le entità divine che vengono adorate sulla Terra si dimostrano completamente assenti nel nostro mondo semplicemente perché non esistono.
    Tuttavia, tutte le persone della Terra ricevono sin da piccoli un condizionamento mentale dall'ambiente in cui crescono tale da far sì che risulti difficile mettere in discussione l'esistenza di Dio o anche una religione, perché vengono inculcate come verità assolute sin da piccoli e una volta cresciute è difficile mettere in discussione queste verità a causa di motivi psicologici ben precisi che impediscono di agire su certezze che il cervello ritiene acquisite definitivamente. Molte persone credono in Dio e nella propria religione senza porsi domande sull'esistenza di Dio o sull'attendibilità della propria religione: il condizionamento mentale è tale che dà persino fastidio porsi tali domande.
    Ma se le persone nascessero in un ambiente in cui non esiste il concetto di Dio e le religioni, allora difficilmente si penserebbe all'esistenza di qualsiasi tipo di divinità, semplicemente perché la scienza può soddisfare ogni loro curiosità mostrando prove concrete e sopratutto perché nella realtà non esiste la benché minima attività di qualsiasi divinità: tali persone si accorgerebbero, ad esempio, che nella realtà esiste solo l'uomo, i suoi comportamenti ed il suo pensiero.
    Ciò nonostante, ancora oggi in tutte le religioni si sente spesso parlare di miracoli e di prodigi divini. La scienza ha dimostrato che sono falsi o comunque che col divino non centrano proprio nulla. Infatti, in casi di miracoli e di prodigi divini si è appurato che si tratta di mitomani o si tratta di truffatori o si tratta di persone suggestionabili in buona fede.
    Molte persone di tutte le religioni affermano di essere state miracolate, ma analizzando scientificamente i fatti si rivela che si scambiano eventi fortunati con i miracoli: se un fatto va bene è un miracolo, se va male è una disgrazia. Inoltre, in molti casi si è rilevato scientificamente la presenza di guarigioni comunque rientranti nella normalità. In altri casi ancora si tratta di truffe o di mitomani.
    Lo stesso vale per le persone di ogni religione che affermano di essere protagonisti di eventi divini, ma quando si analizzano scientificamente le loro prove si rivelano i fantasiosi trucchi usati che di divino non hanno proprio nulla: si va dai trucchi dei prestigiatori a quelli amatoriali realizzati malissimo.
    La scienza dovrebbe confermare e non smentire i miracoli e gli eventi divini, infatti questi ultimi sono teoricamente la possibilità di dimostrare che certe cose esistono realmente, ma finora nulla di divino è stato mai trovato.
    Ma c'è un problema di fondo sulla questione dei miracoli. I miracoli non sono "esclusiva" di nessuna religione, i miracoli avvengono in tutte le religioni, e non intendo solo in tutte le religioni esistenti, ma anche in quelle che non esistono più. Per esempio, sono innumerevoli gli ex-voto per grazia ricevuta ed innumerevoli miracoli legati ai Dei dell'Olimpo ai tempi dei romani e dei greci. Tecnicamente, se si crede ai miracoli, dovrebbero esistere almeno un centinaio di Dei ed un migliaio di entità divine minori (perfino al Dalai Lama sono attribuiti centinaia di miracoli).
    Ritornando a Dio, bisogna sempre tener conto che l'esistenza di Dio è un dogma che è stato indottrinato alle persone sin da piccole, e ciò provoca sul cervello un effetto negativo, che inabilita la facoltà di giudizio e la comprensione. Il cervello, sottoposto a tale pressione, comincia a percepire la realtà non come essa è effettivamente, ma secondo le direttive impartitegli, ritenendo errato qualsiasi cosa che va contro ciò che è stato indottrinato alla persona.
    Il dialogo con quelli che credono in Dio è difficile. Chi crede senza prove, crede per fede: è impossibile smontarli razionalmente. Una certezza non basata su fatti, risulta inattaccabile dai fatti stessi.
    La cattiva notizia è che Dio non esiste. La buona? E' che non ti serve.

  2. #2

    Predefinito

    IL PUNTO DI VISTA DELLA SCIENZA:


    Spoiler:
    Si elenca qui di seguito il punto di vista della scienza, che per questioni di potere preferisce evitare di affrontare l'argomento dell'esistenza di Dio, e quando lo affronta non ci va mai pesante.
    A differenza della religione, la scienza non pretende di conoscere le cose. Ci sono ancora profonde questioni sulle origini dell'universo, che devono ancora essere spiegate. Ma solo perché la scienza non sa rispondere in questo momento, non significa che la fede, la tradizione, la rivelazione, o un antico testo sacro possa farlo.
    La scienza non può smentire l'esistenza di Dio. Ma questo non significa che Dio esista, esistono milioni di cose che non possiamo smentire. Il filosofo Bertrand Russell aveva un'analogia: Immaginate che esista una teiera di porcellana in orbita attorno al Sole. Non potete smentire l'esistenza della teiera, perché è troppo piccola per essere notata dai nostri telescopi. Solo un lunatico direbbe: "Sono disposto a credere alla teiera perché non posso confutarla". Forse dobbiamo essere tecnicamente e decisamente agnostici, ma in pratica siamo tutti "atei della Teiera". Ma ora supponete che tutti nella società, professori, vecchi saggi, tutti avessero fede nella Teiera. Storie sulla Teiera sono state trasmesse per generazioni, come parte della tradizione della società, ci sono libri sacri sulla Teiera. Allora, chi non crede nella Teiera, potrebbe venir considerato eccentrico, o persino pazzo.
    Ci sono infinità di cose, come le Teiere Celesti, che non possiamo confutare: fate, unicorni, gnomi malefici. Non possiamo confutare nessuno di questi, ma non ci crediamo, come al giorno d'oggi non crediamo a Thor, Amon-Ra, o Afrodite. Siamo tutti atei della maggior parte degli dei, in cui la società ha sempre creduto. Alcuni di noi semplicemente aggiungono un dio alla lista.
    Da notare che il fatto che esistano scienziati religiosi che parlano di Dio non vuol dire che esistono prove a favore della sua esistenza. Ad esempio, Zichichi della religiosità fa un fondamento attorno al quale parlare di fisica. Molti scienziati hanno invece dimostrato come sia errato pensare all'esistenza di un Dio creatore dell'universo, come sia errato il concetto di causa prima e quello del principio antropico.
    E molti personaggi più o meno agnostici/panteisti/animisti usano la parola "Dio" per riferirsi alla natura o a qualche specie di "spirito impersonale dell'universo".
    Spesso invece si prendono frasi di scienziati stravolgendone il significato a fini religiosi mentre con la religione non centrano nulla, come nel caso di Albert Einstein, il quale affermava che "Dio non gioca a dadi" perché era estremamente convinto che una qualsiasi teoria fisica dovesse essere deterministica per essere completa, e si tratta in sostanza di una frase relativa alle critiche della meccanica quantistica.
    Inoltre, la scienza è informata sui fatti e sa che il Dio Unico è un'invenzione del mondo occidentale, otre la metà della popolazione mondiale lo ignora: Dottrina Ajivika, Jainismo, Buddismo, Tantrismo, Confucianesimo, Taoismo, Shintoismo, Induismo........ ed ovviamente gli Atei.
    La cattiva notizia è che Dio non esiste. La buona? E' che non ti serve.

  3. #3

    Predefinito

    IL PUNTO DI VISTA DELLA RAGIONE:

    Spoiler:
    «Affirmanti incumbit probatio»: già i latini sostenevano che «la prova tocca a chi afferma». L’onere della prova è dunque sulle spalle del credente. È lui che afferma l’esistenza di una o più divinità, e tocca quindi a lui dimostrarla. Il non credente afferma che esiste l’universo, il credente afferma che esiste l’universo e, in aggiunta, Dio. Bene, spiegare il perché di quell’aggiunta è suo compito.
    n paragone può essere fatto con le cause in tribunale: se io accuso qualcuno di aver compiuto un delitto, sono io che devo portare le prove a sostegno di questa accusa, altrimenti sarò a mia volta denunciato; se valesse il contrario, tutti accuserebbero tutti e impererebbe il caos.
    Prima ancora, il credente deve anche spiegare quale particolare concetto di Dio sostiene, perché esistono decine di migliaia di concetti di divinità. Non solo non esiste il tempo materiale per confutarli tutti, ma lo stesso credente dovrebbe, per coerenza, a sua volta confutarli tutti tranne il suo.
    Del resto, se l’onere della prova non fosse a carico degli affermanti, costoro dovrebbero parimenti essere capaci di dimostrare anche l’inesistenza di tutti gli esseri immaginari concepiti dalla mente umana (dall’unicorno ai vampiri a Nonna Papera), e la falsità di tutte le pretese più fantasiose degli stessi esseri umani (come chi sostiene che gli asini volino).
    È quindi interesse dei credenti farsi carico dell’onere della prova. Talvolta rispondono che l’incapacità di dimostrare che qualcosa non esiste non significa necessariamente che non esiste. Vero. Ma vale anche il contrario: se i credenti sono incapaci di dimostrare che un Dio esiste, potrebbe voler dire che probabilmente non esiste.
    Gli atei e gli agnostici non hanno problemi a riconoscere che non si può dimostrare l’inesistenza di Dio: anche perché, come scrive Richard Dawkins, «non si può dimostrare in maniera incontrovertibile l’inesistenza di niente», vampiri e Nonna Papera inclusi.
    Infine: se non esistono prove possono comunque esserci pesanti indizi. Se apro il frigo e non vi trovo alcuna giraffa, senz’altro non ho alcuna prova che una giraffa non sia mai entrata nel frigo, ma ho sufficienti evidenze (le dimensioni della giraffa rapportate al frigo, l’assenza di impronte lasciate dalla giraffa) che mi portano a considerare valida tale tesi.
    La cattiva notizia è che Dio non esiste. La buona? E' che non ti serve.

  4. #4

    Predefinito

    PROVE SULL'INESISTENZA DI DIO:

    Spoiler:
    Per dimostrare l'inesistenza di Dio è sufficiente vedere la mancanza di prove sulla sua esistenza, visto che sono le prove a fare la differenza tra i personaggi immaginari e quelli reali, senza contare che il Dio biblico è uno di quelli che interviene direttamente stando a quello che è scritto sulla bibbia: pertanto la sua assenza è ingiustificabile, soprattutto da quando hanno inventato la scienza moderna.... ma guarda un pò!
    Tuttavia, cerchiamo di stilare un elenco ulteriore di prove dell'inesistenza di Dio, che dimostrerebbero tra l'altro l'utilità e la benevolenza di questo Dio in caso egli esistesse.
    La prova più schiacciante è la mancanza della presenza di Dio sulla Terra, nonostante il verificarsi di fatti gravissimi. Di seguito sono elencate le situazioni in cui Dio non interviene mentre, se esistesse, dovrebbe intervenire.
    Nel mondo avvengono continuamente atrocità nei confronti di persone innocenti, ma Dio non interviene.
    Si compiono orrori di ogni tipo in nome di Dio, ma egli non interviene.
    Continuamente delle persone compiono massacri di gente innocente in nome di Dio, credendo di andare così in paradiso, ma egli non interviene.
    Molti bambini vengono orrendamente uccisi da persone che agiscono in nome di Dio, ma egli non interviene.
    Milioni di persone muoiono di fame e di malattie, ma Dio non interviene.
    Avvengono continuamente moltissime ingiustizie, ma Dio non interviene.
    Centinaia di milioni di persone pregano Dio, ma egli non li ascolta.
    Dei mussulmani hanno fatto in modo che un bambino mussulmano si è fatto saltare in aria in nome di Dio pur di uccidere dei soldati americani, ma Dio non è intervenuto.
    Un mussulmano pur di uccidere dei soldati americani si è fatto esplodere in nome di Dio massacrando decine di bambini che stavano ricevendo caramelli da questi soldati americani, ma Dio non è intervenuto.
    Una donna molto devota è stata uccisa sul colpo da un pesante crocifisso crollatole addosso mentre assisteva alla Messa. E nessun Dio o Santo è intervenuto per salvarla.
    Un giovane chierichetto devoto è morto per un colpo alla testa dopo essere scivolato mentre stava allestendo l'altare di una Chiesa, ma nessuna divinità cristiana è intervenuta a salvarlo.
    In India due missionari cristiani, che avevano dedicato la loro vita a Dio, sono stati bruciati vivi per futili motivi religiosi da degli induisti, e con loro è stato bruciato anche l'orfanatrofio che gestivano con tanta cura: nessuna divinità è venuta a salvarli, nonostante fossero persone che hanno dedicato la loro vita a seguire queste divinità.
    Nella storia si è continuamente verificata la situazione in cui molti fedeli devoti si sono rinchiusi nelle chiese con la speranza di essere salvati, finendo però per essere brutalmente massacrati insieme anche al personale religioso, senza che Dio, angeli, Gesù, la Madonna o i Santi intervenissero, nonostante quelle persone innocenti si erano rifugiate nella casa del Signore ed invocassero disperatamente un intervento divino.
    In tutto il Medioevo i mussulmani, nelle loro incursioni in territorio cristiano europeo o nei territori cristiani europei conquistati, hanno compiuto ogni genere di atrocità nei confronti dei cristiani senza che nessun Dio, angelo, Gesù, Madonna, Santo sia intervenuto per proteggere chi credeva in loro da una morte allucinante. Qui segue un breve ed incompleto elenco delle atrocità compiute dai mussulmani nei confronti dei cristiani europei. I mussulmani ammazzavano e torturavano senza pietà il personale religioso cristiano e tutte le persone innocenti che trovavano rifugio nelle chiese e nei conventi, violentavano le suore sugli altari delle chiese o sugli altari delle cattedrali, crocefiggevano, sgozzavano o impalavano personale religioso e fedeli, bruciavano chiese, biblioteche, conventi e monasteri, profanavano le chiese e quando non le distruggevano le trasformavano in moschee, stupravano e sgozzavano le monache, rapivano le fedeli cristiane per rinchiuderle negli Harem, impiccavano o decapitavano in massa fedeli cristiani ed adornavano i giardini reali con le teste mozzate dei cristiani. Da menzionare anche la vicenda di quando i mussulmani massacrarono tutti i cristiani che si erano rifugiati nella cattedrale di Santa Sofia a Costantinopoli, e che per ore avevano pregato disperatamente il Signore di salvarli, ma inutilmente, visto che furono tutti massacrati senza pietà, neonati compresi, le cui testine decapitate furono usate dai mussulmani per spegnere i ceri nella cattedrale. E tutto questo era compiuto nel nome di Allah, cioè nel nome di Dio. Ma né Dio, né Gesù, né i Santi, né gli angeli sono intervenuti nonostante tutte queste atrocità li chiamavano in causa senza scusanti di qualsiasi tipo.
    Stesso discorso per analoghe violenze causate dagli stessi cristiani, come ad esempio il monastero di Santa Chiara dell'ordine dei cappuccini di Acri, soppresso nel 1810 a causa di un atto vile ed efferato da parte delle truppe francesi che attaccarono la città ed irruppero nel convento, che allora contava trentasei suore, e ne violentarono la gran parte e alcune le uccisero; tre per evitare lo scempio preferirono buttarsi nella fornace del convento. Anche qui nessuna divinità cristiana intervenne per salvare chi aveva addirittura dedicato la vita a loro. Analogo discorso per tutte le innumerevoli torture, massacri e violenze di ogni tipo che il personale religioso cristiano dovette subire ad opera dei comunisti nella prima metà del'900.
    Nel corso della storia molti Papi hanno fatto degli errori tremendi e preso decisioni sbagliatissime, ma nessun Spirito Santo o divinità cristiana è intervenuta a consigliare loro.
    Moltissime persone bestemmiano Dio, ma egli non interviene.
    Dio interveniva sempre solo nei tempi in cui non vi erano macchine fotografiche e telecamere per documentarlo, e ci si doveva basare su quello che raccontava la gente.
    Nell’Islam la donna è sottomessa in modo orrendo in nome di Dio, ma Dio non interviene.
    Molto diffuso nell’Islam è un precetto fondamentale che tutti devono rispettare per poter andare in paradiso: la Guerra Santa o Jihad da combattersi in tutte le forme contro chiunque non sia mussulmano. Sono più di 1400 anni che questo precetto viene messa in pratica, ma Dio non interviene.
    Milioni di mussulmani odiano la civiltà cristiana, ma Dio non interviene.
    In Paesi mussulmani come il Sudan si pratica ancora la schiavitù e i cristiani vengono sterminati a milioni, ma Dio non interviene.
    In Paesi mussulmani come l’Arabia Saudita la gente con una Bibbia in mano o con una crocetta al collo è trattata come feccia da giustiziare, ma Dio non interviene.
    E così via anche per una serie di contraddizioni che il libero arbitrio genera, come la seguente: se sono stato creato da un essere superiore, anche la mia volontà è il risultato di tale creazione. Dire che la volontà è stata creata equivale ad ammettere che è il prodotto della volontà di un altro. In quanto prodotto, la volontà creata non può agire diversamente da come disposto dalla volontà creatrice. Come può allora essere autonoma, e in che senso lo sarebbe?
    Interessante anche la seguente contraddizione: se Dio ha dotato l’uomo di libero arbitrio, ben sapendo che lo avrebbe usato per fare del male, vuol dire che Dio non è sommamente buono; se non lo poteva prevedere, vuol dire che non è onnisciente; oppure è perfido, e si prende gioco sia degli esseri umani che predestina a compiere il male, sia di quelli che predestina al ruolo di vittime.
    Il libero arbitrio, che implica il non intervento di Dio, rende totalmente inutile la preghiera: tutte le persone che credono in Dio e lo pregano sperando in un suo intervento (da motivi gravi quali la guarigione da una malattia a ragioni più futili come il superamento di un esame universitario), dovrebbero fermarsi e smettere di rivolgersi a lui. A che serve in fondo pregare, se tanto Dio ha già deciso di non violare il nostro “libero arbitrio”?
    Non solo: tale “indifferenza divina” spingerebbe le società fondate su pilastri tradizionalmente religiosi a vivere “come se Dio non ci fosse”.
    D'altronde, meglio non avere divinità che avere delle divinità che non intervengono quando persone innocenti subiscono atrocità inaudite, che non rispondono alle nostre preghiere e che non dimostrano di volerci bene nella realtà e non solo nella fantasia.
    Tuttavia, l'umanità può vivere benissimo anche senza credere in divinità, basta usare la testa ed ecco che magicamente non si compiono più cose sbagliate e tutti vivono felici. D'altronde non è impossibile capire un concetto semplice del tipo: basta comportarsi bene per non avere e non creare problemi, come la realtà e la storia ci dimostrano.
    La storia e la realtà ci dimostrano anche che la strada della violenza è una strada senza uscita che non ha mai portato nulla di buono, mentre la strada della pace è sempre stata la strada giusta da seguire ed ha sempre portato solo cose buone. Si tratta di semplici concetti che chiunque può capire analizzando la storia e gli eventi di tutti i giorni: non c'è davvero bisogno di credere in qualsiasi divinità per poter vivere civilmente in pace.
    Tuttavia, l'istinto di negazione della realtà è molto forte in ognuno, così come il bisogno di autoilludersi: è grazie a questo che esistono molte credenze religiose.
    La gente non si rende conto neanche del fatto che se Dio esistesse veramente, non ci sarebbe bisogno di preti, filosofi, teologi e quant'altro, per dimostrare la loro esistenza, perché sarebbero facilmente percepibili così come si percepisce il Sole
    La cattiva notizia è che Dio non esiste. La buona? E' che non ti serve.

  5. #5

    Predefinito

    IN CONCLUSIONE

    L'assenza oggettiva di Dio in qualsiasi situazione e luogo porta oggettivamente a far ritenere che tale figura non esista oppure, anche ammettendo la sua esistenza, che egli si disinteressa totalmente delle persone che credono in lui.
    Non è compito dell'ateo "dimostrare" che Dio non esiste, è compito casomai del credente dare prove convincenti dell'esistenza di un qualcosa di cui nessuno può testimoniare un'esperienza diretta ed oggettiva di qualsiasi tipo. Migliaia di anni di religioni non sono mai riuscite a dimostrare l’esistenza di Dio, perché credere in qualcosa di cui non si ha il benché minimo indizio? Vista la mancanza di prove fornita dai credenti, la non credenza finisce per essere la scelta più ragionevole.
    Inoltre, l'esistenza di Dio è filosoficamente inutile: non fornisce alcuna risposta utile a qualsiasi domanda. L'ipotesi della sua esistenza non spiega niente e solleva più problemi di quante soluzioni dia. Essendo per definizione degli stessi credenti "incomprensibile", "inesplicabile", "trascendente", Dio si autocertifica l'esistenza, diventando un concetto che si autosostiene. E se Dio esistesse, chi avrebbe creato Dio? O è l’unico rappresentante di una generazione spontanea?
    Si finisce per credere in Dio solo ed unicamente perché è un concetto che viene imposto sin da piccolo, diventando così un dogma che difficilmente si potrà non seguire. Inoltre, è evidente che nessuna persona si sognerebbe di credere in Dio se non ci fosse questo indottrinamento mentale, d'altronde perché credere improvvisamente in qualcosa in cui non è alcuna traccia?
    Oggi la scienza può spiegare ogni cosa, e quindi prende il ruolo che in passato era stato di Dio, che veniva usato per spiegare ogni cosa che la scienza di allora non riusciva a spiegare. Inoltre, con la scienza, partendo da prove o indizi concreti, è possibile verificare l'esistenza o l'inesistenza di qualsiasi cosa con certezza assoluta (a meno che non si tratti di una teoria), ed è la scienza stessa a dirci che "Dio non esiste", inteso nel senso letterale della frase: non esiste alcuna prova o indizio concreto che dimostri la sua esistenza.
    Come si è già detto in precedenza, l'uomo può anche gestirsi da solo contando sulla sua intelligenza e sul suo buon senso, cioè basta usare la testa e sopratutto basta non pensare con la testa altrui.
    Paradossalmente, non c'è alcuna traccia concreto dell'intervento di divinità delle varie religioni, ma ci sono tantissime tracce dell'intervento di uomini che agiscono credendo di seguire il volere di queste divinità.....purtroppo.

    Piccolo appunto sulla relazione tra scienza e religione: gli scienziati, quelli che hanno studiato e non quelli che hanno visto i film religiosi, da sempre si sono dedicati a alla questione dell'esistenza di Dio, ma non hanno mai trovato neanche l'ombra di una prova a supporto della sua esistenza. D'altronde è ovvio: la scienza non può spiegare quello che non esiste!
    Atro appunto: in realtà molti dicono di credere in Dio ma solo pochi ci credono, perché di fatto si comportano in modo da infrangere le regole dettate da Dio, in modo da mancargli di rispetto, cioè ci credono solo per modo di dire, perché è una di quelle cose imposte dalla società che se non le segui sembri "strano" in senso negativo.
    E chi ci crede davvero? Queste persone ricadono nella categoria dei creduloni.
    Il credulone è un individuo che non sa capire la realtà e preferisce affidarsi a interpretazioni altrui; è privo di spirito critico, avendo rinunciato a usare il proprio cervello. Il credulone è incline ai facili entusiasmi, a credere subito in ciò che sembra essere positivo, non fa nessuno sforzo per stabilire se è realmente positivo. Sposa una causa senza scorgerne le contraddizioni.
    Molti creduloni pensano che sia stupido l'atteggiamento di chi rifiuta a priori di credere in qualcosa che potrebbe esistere (per esempio Dio o l'anima). Il vero problema è che se si crede senza capire o senza avere prove, si può credere a tutto!

    Non è possibile non poter parlare di Dio, e non è possibile parlarne solo bene! La Natura ci ha fatto liberi anche di criticare tutto.
    Le religioni monoteiste (cristianesimo, ebraismo e islam) non concedono ai propri credenti di criticare e di mettere in dubbio Dio; ma questo non è "per non offenderlo" bensì perché alle religioni è necessario che non si pensi con la propria testa, che non si indaghi, che non si vada a spulciare. Aver fede, sostanzialmente, significa proprio rinunciare a pensare.
    La religione ha sempre odiato e perseguitato il libero pensiero, perché ha sempre temuto di essere smontata, smascherata, ricondotta a quello che è: un'invenzione umana montata per ragioni ben conosciute, ma che non sono affatto quelle di ossequiare e di interpretare un dio bensì politiche (il potere) e psicologiche (paura della morte).
    Arrivare dimostrare che Dio non esiste? Perché no?! I credenti si vantano di non aver bisogno di tale dimostrazione. Ma questa è una posizione sciocca, giustificata soltanto da chi pensa che la fede sia una virtù e che sia sufficiente a farci rinunciare alle risposte.
    Invece, indagando liberamente, ci si convince sempre più che l'esistenza di un dio è incongruente, fa acqua da tutte le parti, è illogica, è perfino impossibile. La testa ce l'abbiamo. Quindi usiamola!

    Non dovete credere solo perché alcune cose sono contenute in antichi manoscritti,
    non dovete credere solo perché questa è la fede del vostro paese,
    non dovete credere solo perché siete stati indotti a farlo dai vostri pavidi genitori e dai vostri maestri, ma ragionate sulla verità delle cose,
    e se dopo averle analizzate ritenete che possano essere buone, allora credeteci pure e vivete in armonia con esse.
    Evitate però di costringere gli altri a farlo.

    http://alieniemisteri.altervista.org/dio_non_esiste.htm
    La cattiva notizia è che Dio non esiste. La buona? E' che non ti serve.

  6. #6
    →Read Only Member L'avatar di Davyl
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    Facevi prima a postare questo.

    Bene, letto tutto.
    Le prove su cui si basa il titolo del topic dove sono?

    Mi dicono dal Paradiso che:
    Ultima modifica di Davyl; 23-01-2009 alle 18:45

  7. #7

    Predefinito

    Citazione Originariamente Scritto da Yngwie J. Malmsteen Visualizza Messaggio
    Non dovete credere solo perché alcune cose sono contenute in antichi manoscritti,
    non dovete credere solo perché questa è la fede del vostro paese,
    non dovete credere solo perché siete stati indotti a farlo dai vostri pavidi genitori e dai vostri maestri, ma ragionate sulla verità delle cose,
    e se dopo averle analizzate ritenete che possano essere buone, allora credeteci pure e vivete in armonia con esse.
    Evitate però di costringere gli altri a farlo.
    Sarà pur vero che si deve credere alle prove della scienza, che riesce a spiegare ogni cosa anche a dissentire quelle sacre, ma se, come dici tu, non bisogna credere a Dio solo perchè non esiste, questo è un ragionamento sbagliato. Uno crede in Dio proprio per la Fede che ha, per avere un obbiettivo nella vita, per vivere con una dritta via da seguire, anche i migliori poeti credevano in Dio come persona da prendere come esempio e da punto di arrivo alla fine della vita. Secondo te molte delle persone che vivono nel mondo, senza la fede, sai quante idiozie avrebbero fatto nella propria vita?
    Poi, credere in Dio è una decisione che si può scegliere benissimo di propria iniziativa, non è che se i miei genitori mi hanno detto di fare catechismo, l'ho fatto solo perchè me lo hanno detto, ma è perchè la religione è una strada da prendere per purificarsi l'anima. Mi piace credere in qualcosa, mi piace credere a Dio per rispodermi a delle domande filosofiche... La chiesa risponde a molti degli enigmi ma ne pone altri che non possono essere messi in confronto alla scienza, quindi quello che dici per me è sbagliatissimo... Dio, per te, non esiste, ma se non credi a qualcosa, se uno domanda "chi sei" scientificamente parlando non potrai mai rispondere, quindi la mia conclusione è:
    "Credere in Dio è una strada che uno può scegliere di fare o no; si può scegliere la religione che ci può più soddisfare nel nostro spirito; i testi scritti sono sempre delle fonti a ripicca delle fonti scientifiche;" Bene ora che ho epilogato le mie idee, posso passare la parola agli altri.

  8. #8
    Utente Bannato L'avatar di Pedro-92
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    Da un po' di tempo a questa parte guardo la religione e la scienza come due paia di occhiali con cui guardi il tutto. C'è chi usa uno e chi ne usa l'altro. Il modo in cui tu guardi il mondo è diverso dal mio, e nessun punto di vista qualcosa in meno in confronto all'altro.
    Io sono Cristiano, credo in un Dio che ha creato l'universo e il mondo e questa è la mia realtà, inconfutabile quanto la tua. E non ho bisogno di dimostrare la sua esistenza, non ne sento la necessità. Sinceramente non saprei farlo neanche, è una cosa che sento dentro, è un appagamento interiore con cui ci convivo e mi fa pure piacere farlo.

  9. #9
    Prince L'avatar di Alessandro330
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    Dio non esiste.
    Hai scoperto l'acqua calda.

    Elusys

  10. #10
    Senior Member L'avatar di PM²
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    Io non credo in Dio inteso come quel vecchio barbuto che di tanto in tanto si dice che si immischi nelle faccende dei mortali, per me tutte le religioni sono solo un mezzo per controlare i popoli ma credo in un qualcosa, un qualcosa che abbia creato le dimensioni, l'energia, la materia e le leggi della fisica. Gli scenziati parlano del big bang per l'origine del tempo, della materia e dell'energia e di infiniti multiuniversi bolla che vibrano a diverse frequenze per spiegare le leggi della fisica e per dimostrare che in un certo senso la nostra perfezione dell'universo è frutto di coincidenze. Ogni anno vengono formulate teorie astruse sull'origine dell'universo ma fino ad ora mi sembra che tutte abbiano bisogno di una scintilla, una spinta, un'aiuto inspiegabile per funzionare. Io credo in quell'aiuto.

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