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Discussione: La storia di Kakashi

  1. #11
    Utente Bannato L'avatar di crilin's power
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    Di Crilin's Power ce n'è uno, come lui non c'è nessuno
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    bè davvero complimenti... hai un buon stile di scrittura e il testo è scorrevole... continua così...

  2. #12
    Siddharta L'avatar di Buddha94
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    Ecco il nuovo capitolo. Questa volta l'ho fatto più lungo. Spero vi piaccia.

    Capitolo 3


    Kakashi corse a perdifiato per centinaia di metri finché raggiunse l’Accademia. Era un edificio molto grande, uno dei più grandi di Konoha ed era considerato importantissimo per il futuro del villaggio perché era proprio lì che si formano i nuovi ninja. Nell’Accademia c’erano circa una decina di classi ciascuna composta da una trentina di studenti raggruppati in base alle abilità. Kakashi si trovava nella classe più avanzata, quella che quest’anno avrebbe cercato di superare l’esame per diventare genin. Kakashi non era preoccupato per l’esame ma ogni giorno rimaneva per ultimo in classe dopodichè andava in palestra per allenarsi fino a sera. Quella volta, però, non era lì per allenarsi. Tirò un pugno sul massiccio portone di legno mentre le lacrime scendevano lungo il suo viso. Voleva cercare informazioni su suo padre nei documenti che riguardavo i passati allievi dell’Accademia. Voleva sapere tutto su di lui perché si era giurato che sarebbe diventato più forte del padre, sarebbe diventato uno dei migliori ninja di Konoha e avrebbe portato a termine qualsiasi missione gli fosse assegnata. La porta dell’Accademia era chiusa così Kakashi riprese la sua disperata corsa dirigendosi verso la foresta dove avrebbe voluto vedere un’ultima volta suo padre.
    Ma mentre correva a tutta velocità una persona gli si parò davanti. Era Nobuki.
    - Kakashi, fermati per favore. Ormai non c’è più niente da fare. Ho parlato con il Terzo, da oggi sarò io a prendermi cura di te. – disse Nobuki cercando di aiutare Kakashi – Ti allenerò personalmente e diventerei un ninja molto più forte di quanto lo era tuo padre.
    - Perché l’avete ucciso?!! – gridò Kakashi facendo uscire tutta l’ira che aveva in sé.
    - Kakashi, quel che è fatto è fatto. Il villaggio ha sbagliato ad accusare tuo padre che ha fatto la cosa più giusta, ma ormai non possiamo fare più niente. – rispose Nobuki cercando di sembrare il più calmo possibile per non agitare ulteriormente Kakashi.
    Kakashi, in cuor suo, sapeva che gli abitanti del villaggio avevano ragione poiché molti ninja erano morti a causa del fallimento della missione, ma non poteva perdonarli perché avevano spinto il padre al suicidio. Improvvisamente Kakashi fu abbracciato dal maestro Nobuki. Provò una sensazione di tranquillità che quel giorno non era ancora riuscito a trovare. Immediatamente si dimenticò di tutto, di suo padre, del villaggio e di tutto quello che gli era successo quella mattina.
    Mezz’ora dopo Kakashi si svegliò nel suo letto e ricordò tutto quello che era avvenuto. In un primo momento ebbe l’impulso di gridare forte con rabbia, ma poi si calmò ricordando le parole del maestro. Il maestro Nobuki l’avrebbe allenato personalmente e lui sarebbe diventato un ninja fortissimo e avrebbe dimostrato al villaggio cosa volesse dire il cognome Hatake. A causa del suo carattere forte, Kakashi dimenticò subito la morte del padre e gli fece una promessa.
    “Papà, ti giuro che un giorno diventerò il ninja più forte di Konoha. Rispetterò le regole ninja e sarò temuto e rispettato da tutti.” Kakashi si diresse verso l’armadio del padre e prese una maschera nera che il padre usava indossare nelle missioni più importanti. “Questa la indosserò sempre per ricordarti come papà e ninja valoroso”. Da quel momento per Kakashi iniziò una nuovo vita.
    Ogni giorno Kakashi si allenava intensamente. La mattina frequentava le solite lezioni insieme ai compagni, mentre il pomeriggio si allenava nella palestra dell’Accademia sotto il vigile sguardo del maestro Nobuki. In poco tempo imparò a padroneggiare perfettamente la tecnica della trasformazione e quella della moltiplicazione del corpo. Riuscì persino a creare otto copie, mentre i suoi compagni di classe raggiungevano a stento le tre copie. Kakashi continuò ad allenarsi con questo ritmo per circa tre mesi finché arrivò il giorno degli esami.
    Quella mattina Kakashi si diresse velocemente verso l’Accademia. Era abbondantemente in anticipo, mancava, infatti, più di un’ora all’inizio degli esami. Andò nel coltile sul retro dell’Accademia e ripassò la tecnica della moltiplicazione. Quel giorno avrebbe stupito tutti i presenti. Dopo un po’ di allenamento udì le voci dei suoi compagni che giungevano. Doveva orami essere arrivato il momento dell’esame. Le porte dell’Accademia vennero aperte e si presentò sulla porta il suo maestro.
    - Bene ragazzi. Ora vi spiegherò come funziona l’esame. – cominciò Nobuki – Verrete chiamati uno alla volta in ordine alfabetico. Dovrete eseguire la tecnica della trasformazione e quella della moltiplicazione creando più cloni possibili e dovrete dire le regole base del comportamento ninja. Se sbagliate non avrete altre possibilità e dovrete ritentare l’esame l’anno prossimo.
    Il maestro concluse dicendo il nome dell’allievo a cui toccava per primo affrontare l’esame. Kakashi aspettava concentrato con le braccia incrociate mentre tutto intorno a lui era una gran confusione tra gli allievi che facevano l’ultimo ripasso prima dell’esame.
    Dopo circa una ventina di minuti arrivò finalmente il suo turno. Venne condotto nell’aula dove si tenevano gli esami. Era diversa dalle altre: non c’erano banchi e al posto della cattedra c’era un tavolo lungo dove sedevano tutti e venti i maestri dell’Accademia con al centro l’Hokage. Kakashi salutò i presenti e fu invitato a mettersi al centro dell’aula. Gli vennero chiesti tutti i principi e le regole base del comportamento ninja. Lui disse tutto alla perfezione senza la minima esitazione. Poi l’Hokage disse: - Ora Kakashi, mostraci la tecnica della trasformazione prendendo le mie sembianze.
    Kakashi, in un istante fece con le mani i giusti sigilli e si trasformò in una copia perfetta dell’Hokage. L’Hokage disse stupito: - Ottimo lavoro. Ora per concludere usa la tecnica della moltiplicazione.
    Kakashi formulò i sigilli in un batter d’occhio e subito la stanza si riempì di 20 cloni di Kakashi. Tutta la commissione d’esame, compreso l’Hokage, rimase incredula. Persino il suo maestro Nobuki non l’aveva mai visto arrivare a tal punto e si chiese come avesse potuto fare ad arrivare a tal punto.
    - Kakashi, da oggi sei a tutti gli effetti un ninja di Konoha. Alla fine degli esami ti convocheremo per assegnarti a una squadra. Ora prendi questo coprifronte. – disse l’Hokage rompendo il silenzio. Tutte le copie di Kakashi svanirono, lui si avvicinò all’Hokage il quale gli annodò il coprifronte. Kakashi salutò di nuovo tutta la commissione e uscì. Era diventato un genin all’età si soli 4 anni.

  3. #13
    Dj Tiesto (!) L'avatar di Gohan™
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    Ascolta, usa di più la punteggiatura, soprattutto la virgola, perchè mi sembra del tutto assente. Cmq molto carino il chap, continua.
    http://img394.imageshack.us/img394/8103/wgwegop3.jpg
    Leggete e commentate la mia Fanfic:Dragon Ball Fantastic

  4. #14
    Utente Bannato L'avatar di crilin's power
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    bello davvero!

  5. #15

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    Kakashi non avevo notato che avevi continuato la tua FF. ora rimedio con un commento . Allora il secondo cap. è molto carino, la disperazione e le emozioni che prova Kakashi appena sa della morte del padre sono ben descritte. Il 3° è anch'esso molto bello. Adesso cosa farà Kakashi ora che, dopo lunghi allenamenti, è diventato Genin. Sono molto curioso. Aspetto i prossimi capitoli.

  6. #16
    Ombra di DBA L'avatar di Shadow
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    Bene,la storia si sta sviluppando.Ora che è diventato genin,aspetto il proseguimento.

  7. #17
    Siddharta L'avatar di Buddha94
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    Grazie a tutti dei commenti.
    Ed ecco dopo un po' di tempo il nuovo capitolo.

    Capitolo 4

    Terminato l’esame, Kakashi decise di continuare l’allenamento e si recò nel bosco dove si allenò fino a tarda sera. Il giorno dopo Kakashi si svegliò molto presto. Era emozionato poiché avrebbe conosciuto il suo nuovo maestro e per lui sarebbe iniziata la vera vita di ninja e le prime missioni. Così verso mezzogiorno andò all’Accademia dove ad attenderlo c’erano tutti i promossi e la commissione dell’esame.
    Quando ormai tutti erano presenti, l’Hokage iniziò il suo discorso – Ora siete diventati ninja a tutti gli effetti. Il futuro del Villaggio della Foglia e del Paese del Fuoco è nelle vostre mani, ma la strada da percorrere per diventare ottimi ninja è ancora molto lunga. Verrete raggruppati in gruppi di tre, ciascuno formato da due maschi e una femmina e verrete affidati ad un maestro jonin.
    - Ora dirò i gruppi e il maestro a cui verrete affidati. Tenete bene a mente che i team sono formati in base alle abilità di ciascun genin e quindi spero che non ci siano future lamentele – esordì il maestro Nobuki – Bene, iniziamo, il team 1 è formato da …
    A Kakashi non interessava delle altre squadre. A lui importava solo sapere con chi fosse stato assegnato e rimase assorto nei suoi pensieri finché non udì il suo nome.
    - Hatake Kakashi, Uchiha Obito e Rin formeranno il team 4 e il loro maestro sarà il jonin Minato Namikaze.
    Kakashi non conosceva bene i suoi due compagni ma non gliene importava. Gli interessava solo il maestro. Lui voleva solo diventare forte e ad allenarlo non sarebbero stati di certo i suoi compagni. Obito Uchiha sembrava un ragazzo poco sveglio. Aveva capelli neri e indossava un grande maschera trasparente che gli copriva gli occhi. Rin, invece, era una ragazza dai capelli castano chiaro lunghi e sul volto aveva sempre un sorriso da furbetta.
    Quando il maestro Nobuki ebbe finito di parlare e l’Hokage diede il via libera ai genin per andare a conoscere il nuovo maestro, Kakashi e i suoi due compagni si fondarono fuori, dove ad attenderli c’era il loro maestro. Minato Namikaze era uno dei migliori ninja che Konoha avesse mai avuto. Nonostante avesse poco più di una ventina d’anni era molto rispettato dai suoi compaesani ed era soprannominato il “fulmine giallo” per la sua tecnica della dislocazione istantanea che gli conferiva la capacità di trasportarsi ovunque tramite un sigillo di evocazione. Per quanto riguarda l’aspetto fisico, Minato era un uomo snello e abbastanza alto sul metro e ottanta, aveva occhi azzurri ed era facilmente riconoscibile grazie alla chioma di capelli biondi che gli arrivava fino alla nuca.
    - Buongiorno, ragazzi – disse in tono amichevole – io sono il vostro nuovo maestro. Che ne dite di iniziare le presentazioni? Comincio io: mi chiamo Minato Namikaze, ho 23 anni e voglio essere il più possibile utile al Villaggio e al Paese.
    - Io mi chiamo Rin, ho quasi sette anni e aspiro a diventare un abile ninja medico – disse per prima la ragazza.
    - Il mio nome è Obito e appartengo al clan degli Uchiha. Anch’io ho sette anni e voglio diventare forte per essere all'altezza del nome del mio clan – continuò il ragazzo dai capelli neri.
    - Ora tocca a te ragazzino – disse Minato vedendo che il giovane ragazzo restava in silenzio. – Tu devi essere Kakashi Hatake, vero?
    - Sì, sono io. Ho quattro anni e ho intenzione di diventare un grande ninja che rispetti le regole e che sia sempre pronto in caso di bisogno.
    - Ottimo. E con questo abbiamo finito le presentazioni. Mi fa piacere notare che l’ambizione di ognuno di voi è più o meno la stessa e questo è un ulteriore motivo che mi induce a pensare che insieme ci troveremo più che bene. Detto questo vi lascio. Ci rivedremo domani mattina alle nove di fronte al palazzo dell’Hokage. Faremo un’ esercitazione durante la quale avrò modo di vedere la vostra preparazione e di conoscervi meglio. Portate tutta l’attrezzatura necessaria e siate puntuali, mi raccomando. – concluse il jonin accennando un sorriso.
    Passò la notte e il giorno dopo alle nove in punto la squadra si ritrovò di fronte alla sede dell’Hokage.
    – Ho parlato con l’Hokage e ci ha concesso di usare per questa prova il campo di addestramento numero 25, la palude del silenzio. Questo campo è adatto al tipo di allenamento che sosterrete. Si tratta di una palude nebbiosa che ricopre un’area di circa cinquecento metri quadrati dove si riescono a distinguere solo le ombre. Inoltre la nebbia è talmente fitta da rendere difficili persino i movimenti. Il vostro compito sarà quello di trovarmi una volta che mi sarà nascosto. Potrete lavorare in squadra oppure singolarmente, anche se il mio consiglio è ovviamente quello di lavorare insieme poiché in questo modo avrete più speranze di trovarmi. Il tempo che avrete a disposizione sarà di due giorni, ma se non mi riuscirete a trovare entro questo limite di tempo dovremo ricominciare l’allenamento dalle basi e ripetere quello che avete studiato all’Accademia. Ora andiamo -. Quando la spiegazione si concluse, il team si mise in cammino e dopo una ventina di minuti raggiunse un cancello di ferro con appeso un cartello “Campo di addestramento numero 25”.
    A questo punto il maestro Minato si preparò - Una volta passata questa soglia la prova comincerà automaticamente.
    Ultima modifica di Buddha94; 04-02-2009 alle 16:26

  8. #18
    Ombra di DBA L'avatar di Shadow
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    Hai fatto un errore nella riga 20,hai scritto Mizuki al posto di Nobuki
    Comunque la prova sembra molto interessante,voglio proprio vedere!Hai descritto molto bene i tre genin e il loro maestro,ripeto che per essere la tua prima funfiction è favvero buona!Mi raccomando continuala!

  9. #19
    Siddharta L'avatar di Buddha94
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    Citazione Originariamente Scritto da Shadow Trunks Visualizza Messaggio
    Hai fatto un errore nella riga 20,hai scritto Mizuki al posto di Nobuki
    Comunque la prova sembra molto interessante,voglio proprio vedere!Hai descritto molto bene i tre genin e il loro maestro,ripeto che per essere la tua prima funfiction è favvero buona!Mi raccomando continuala!
    Grazie per avermi fatto notere l'errore e grazie per il commento.

  10. #20

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    Citazione Originariamente Scritto da kakashi94 Visualizza Messaggio
    Grazie a tutti dei commenti.
    Ed ecco dopo un po' di tempo il nuovo capitolo.

    Capitolo 4

    Terminato l’esame, Kakashi decise di continuare l’allenamento e si recò nel bosco dove si allenò fino a tarda sera. Il giorno dopo Kakashi si svegliò molto presto. Era emozionato poiché avrebbe conosciuto il suo nuovo maestro e per lui sarebbe iniziata la vera vita di ninja e le prime missioni. Così verso mezzogiorno andò all’Accademia dove ad attenderlo c’erano tutti i promossi e la commissione dell’esame.
    Quando ormai tutti erano presenti, l’Hokage iniziò il suo discorso – Ora siete diventati ninja a tutti gli effetti. Il futuro del Villaggio della Foglia e del Paese del Fuoco è nelle vostre mani, ma la strada da percorrere per diventare ottimi ninja è ancora molto lunga. Verrete raggruppati in gruppi di tre, ciascuno formato da due maschi e una femmina e verrete affidati ad un maestro jonin.
    - Ora dirò i gruppi e il maestro a cui verrete affidati. Tenete bene a mente che i team sono formati in base alle abilità di ciascun genin e quindi spero che non ci siano future lamentele – esordì il maestro Nobuki – Bene, iniziamo, il team 1 è formato da …
    A Kakashi non interessava delle altre squadre. A lui importava solo sapere con chi fosse stato assegnato e rimase assorto nei suoi pensieri finché non udì il suo nome.
    - Hatake Kakashi, Uchiha Obito e Rin formeranno il team 4 e il loro maestro sarà il jonin Minato Namikaze.
    Kakashi non conosceva bene i suoi due compagni ma non gliene importava. Gli interessava solo il maestro. Lui voleva solo diventare forte e ad allenarlo non sarebbero stati di certo i suoi compagni. Obito Uchiha sembrava un ragazzo poco sveglio. Aveva capelli neri e indossava un grande maschera trasparente che gli copriva gli occhi. Rin, invece, era una ragazza dai capelli castano chiaro lunghi e sul volto aveva sempre un sorriso da furbetta.
    Quando il maestro Nobuki ebbe finito di parlare e l’Hokage diede il via libera ai genin per andare a conoscere il nuovo maestro, Kakashi e i suoi due compagni si fondarono fuori, dove ad attenderli c’era il loro maestro. Minato Namikaze era uno dei migliori ninja che Konoha avesse mai avuto. Nonostante avesse poco più di una ventina d’anni era molto rispettato dai suoi compaesani ed era soprannominato il “fulmine giallo” per la sua tecnica della dislocazione istantanea che gli conferiva la capacità di trasportarsi ovunque tramite un sigillo di evocazione. Per quanto riguarda l’aspetto fisico, Minato era un uomo snello e abbastanza alto sul metro e ottanta, aveva occhi azzurri ed era facilmente riconoscibile grazie alla chioma di capelli biondi che gli arrivava fino alla nuca.
    - Buongiorno, ragazzi – disse in tono amichevole – io sono il vostro nuovo maestro. Che ne dite di iniziare le presentazioni? Comincio io: mi chiamo Minato Namikaze, ho 23 anni e voglio essere il più possibile utile al Villaggio e al Paese.
    - Io mi chiamo Rin, ho quasi sette anni e aspiro a diventare un abile ninja medico – disse per prima la ragazza.
    - Il mio nome è Obito e appartengo al clan degli Uchiha. Anch’io ho sette anni e voglio diventare forte per essere all'altezza del nome del mio clan – continuò il ragazzo dai capelli neri.
    - Ora tocca a te ragazzino – disse Minato vedendo che il giovane ragazzo restava in silenzio. – Tu devi essere Kakashi Hatake, vero?
    - Sì, sono io. Ho quattro anni e ho intenzione di diventare un grande ninja che rispetti le regole e che sia sempre pronto in caso di bisogno.
    - Ottimo. E con questo abbiamo finito le presentazioni. Mi fa piacere notare che l’ambizione di ognuno di voi è più o meno la stessa e questo è un ulteriore motivo che mi induce a pensare che insieme ci troveremo più che bene. Detto questo vi lascio. Ci rivedremo domani mattina alle nove di fronte al palazzo dell’Hokage. Faremo un’ esercitazione durante la quale avrò modo di vedere la vostra preparazione e di conoscervi meglio. Portate tutta l’attrezzatura necessaria e siate puntuali, mi raccomando. – concluse il jonin accennando un sorriso.
    Passò la notte e il giorno dopo alle nove in punto la squadra si ritrovò di fronte alla sede dell’Hokage.
    – Ho parlato con l’Hokage e ci ha concesso di usare per questa prova il campo di addestramento numero 25, la palude del silenzio. Questo campo è adatto al tipo di allenamento che sosterrete. Si tratta di una palude nebbiosa che ricopre un’area di circa cinquecento metri quadrati dove si riescono a distinguere solo le ombre. Inoltre la nebbia è talmente fitta da rendere difficili persino i movimenti. Il vostro compito sarà quello di trovarmi una volta che mi sarà nascosto. Potrete lavorare in squadra oppure singolarmente, anche se il mio consiglio è ovviamente quello di lavorare insieme poiché in questo modo avrete più speranze di trovarmi. Il tempo che avrete a disposizione sarà di due giorni, ma se non mi riuscirete a trovare entro questo limite di tempo dovremo ricominciare l’allenamento dalle basi e ripetere quello che avete studiato all’Accademia. Ora andiamo -. Quando la spiegazione si concluse, il team si mise in cammino e dopo una ventina di minuti raggiunse un cancello di ferro con appeso un cartello “Campo di addestramento numero 25”.
    A questo punto il maestro Minato si preparò - Una volta passata questa soglia la prova comincerà automaticamente.
    Non mi ero accorto che avevi postato, kakashi. Spero di rimediare Allora, questo capitolo è molto buono, sopratutto la descrizione del carattere di kakashi che sembra un pò "peperino" Devo dire che questo ultimo capitolo è molto scorrevole e piacevole da leggere quindi devo veramente complimentarmi con te Hai molto talento kakashi spero di vedere presto il prossimo capitolo

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