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Risultati da 31 a 40 di 57
  1. #31
    ràmar oloson L'avatar di Warrior Princess
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    Citazione Originariamente Scritto da Naoto Visualizza Messaggio
    Non so se sai cosa sia l'autismo, ti lascio immaginare come possa lavorare mia madre con 24 bambini di 6 anni+1 autistico da seguire.
    Certo che lo so cos'è l'autismo, fino a poco tempo fa facevo un servizio di volontariato con un ragazzo autistico della mia età. In pratica andavo in una casa di carità e in un laboratorio artistico io e lui da soli (ossia tutta la sua attenzione su di me) facevamo dei disegni e piccoli lavori di pastasale. E così è stato difficile. Ci sono diversi tipi d'autismo, quel ragazzo non parlava ma capiva tutto quello che gli dicevo, solo che hanno un comportamento molto particolare a volte anche iperattivo ed è stato difficile gestirlo...e avevo solo lui! Quindi immagino per tua mamma. Trovai il metodo, sentir parlare lo tranquillizzava, gli ho raccontato tutta la mia vita per 6 mesi tanto di sicuro non la va a raccontare in giro

    Scusate il leggero OT

    "Nella magia del solstizio d'inverno giace un angelo nella neve, la figura ghiacciata attraversata da tracce di lupi...melodiose arpe di elfi nella foresta della driade. (Nightwish)"

  2. #32
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    Citazione Originariamente Scritto da Warrior Princess Visualizza Messaggio
    Trovai il metodo, sentir parlare lo tranquillizzava, gli ho raccontato tutta la mia vita per 6 mesi tanto di sicuro non la va a raccontare in giro
    Eheheheh occhio che l'autismo non è proprio un handicap. Esistono autistici definiti dei veri geni. Magari quel bambino tra 10 anni racconterà a qualcuno la tua vita, usando le stesse parole con cui gliel'hai raccontata tu
    Comunque la scuola italiana era all'avanguardia anche nel sostegno ai disabili, purtroppo stiamo perdendo anche questo primato.
    A torme, di terra passarono in terra,
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  3. #33
    ràmar oloson L'avatar di Warrior Princess
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    Non è un bambino ha la mia età
    Comunque non che ci fosse qualcosa di interessante nella mia vita quindi può anche raccontarla anzi spero tanto per lui che tra 10 anni parli, sarebbe una cosa bellissima.

    Comunque tornando IT infatti oggi al tgr della mia regione c'era proprio un servizio su quest'altro problemone.
    Domani sciopero.

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  4. #34
    Hoka Hey! L'avatar di c1cc10
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    Oggi a Piazza Navona (notoriamente isola pedonale) era parcheggiato un camion appartenente a Blocco Studentesco (destra) carico di mazze e bastoni.

    Come ci è entrato quel camion lì?
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    Citazione Originariamente Scritto da ezio.auditore Visualizza Messaggio
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  5. #35
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    E' stata un azione di stampo squadristico, di stile chiaramente ed inconfondibilmente fascista. Il fascismo delle squadracce, il fascismo dei pestaggi, il fascismo servo del potere, usato per reprimere con la violenza quei fenomeni che il potere ufficiale non può reprimere, il fascismo violento ed impunito, tollerato e malcelatamente incoraggiato da chi detiene il potere.
    E poi non ho fatto bene, più e più volte, anche in questa sede, a chiamare i topi di fogna col proprio nome? E poi non venitemi a scassare le palle parlando di fascismo uguale al comunismo; non venitemi a dire che è un pericolo passato e che son fenomeni che non ritorneranno più, non venitemi a dire che esagero quando mi stra-incazzo e uso tutte le frecce del mio arco, per evitare che si faccia chiara apologia di fascismo, chiara apologia di strage, anche su questo forum.

    Tra il 1919 e il 1927, i fascisti colpirono violentemente e ripetutamente chi si opponeva al potere costituito. Dapprima furono il braccio armato della borghesia italiana, spaventata dal biennio rosso e spaventata dal potere contrattuale sempre maggiore che sindacati rossi (a guida socialista) e sindacati bianchi (a guida cattolica) stavano prendendo; furono l'ufficioso braccio armato del governo, che non poteva reprimere con la forza chi scioperava, occupava fabbriche e campi, faceva manifestazioni, organizzava i sindacati e le camere del lavoro (rosse e bianche), verso queste persone si scatenarono le primissime squadracce fasciste e il governo chiuse più di un occhio ed anzi finanziò segretamente queste azioni. Poi se volete vi parlo dei metodi usati per intimidire e pestare.
    Ma perchè dico questo? Perchè si sta ripetendo tutto, la storia sta tornando indietro di decenni e quelle azioni si stanno riproponendo.

    I fatti.
    Studenti manifestano pacificamente. Studenti, come più volte visto e rimarcato in questi giorni, sia di destra che di sinistra. Protesta pacifica e colorita, protesta responsabili e cosciente. Berlusconi da Pechino minaccia l'uso della polizia, pronti i suoi alleati gli fanno notare che ha detto una caxxata e che la polizia non si usa. Cossiga nel mentre ci spiega spudoratamente, con quali metodi si inquina e si reprime nel sangue un movimento pacifico; e nessuno dice nulla, nessuno che impone le dimissioni a questo assurdo figuro, il quale comodamente dice cose da arresto. La protesta degli studenti va avanti, senza uno scontro, senza nessun dissidio tra ragazzi di sinistra e ragazzi di destra. E' un pericolo, i sondaggi di questi giorni registrano una strana discesa dei consensi del governo: le manifestazioni, le occupazioni, le interviste, stanno funzionando. Molti presagiscono botte e litigi tra ragazzi di destra e di sinistra, ma niente accade: la protesta è comune, il disagio è comune, il classico "dividi et impera" si sta sciogliendo come neve al sole, fra le mani di questi giovani che non fanno gli interessi di un partito, che son troppo giovani per essere vincolati a una fazione politica e che uniscono le proprie forze per protestare e per far sentire la propria voce: libera e indipendente, quindi incontrollabile.

    Ma ecco che i "servi dei servi dei servi" ritornano dalle fogne. Arrivano con dei furgoni su cui sono installate costose apparecchiature e costose telecamere. Perchè la novità di questo squadrismo contemporaneo è la propaganda via rete. Le telecamere servono a riprendere quanto avviene, spezzettare il tutto con cura, montare e rimontare il filmato a proprio piacimento e poi mostrare al mondo che loro, i poveri squadristi che gridano "Duce Duce" mentre manganellano, sono stati aggrediti da ragazzini di 14 anni. Arrivano quindi i fascisti in piazza. Piazzano il proprio furgone davanti ai manifestanti che discutono, mettono musica a tutto volume così da provocare e non far parlare i presenti. La scintilla scoppia e questi squadristi in formazione di guerra (ci sono foto eloquentissime) caricano i manifestani con bastoni, tirapugni e quant'altro. Attuano manovre da guerriglia urbana: caricano, disperdono, poi arretrano e si disperdono a ventaglio. E' un azione organizzata, sono venuti preparati sia con i mezzi (perchè erano ad una manifestazione con bastoni e tirapugni? perchè le telecamere?), sia con le strategie (persone normali, che vogliono solo manifestare, non attuano tattiche di guerriglia urbana). I manifestanti vengono caricati, la polizia non interviene, lascia fare per un pò e poi disperde la folla. Che fanno gli squadristi? Invece di tornare nelle fogne da cui provengono, si dividono in gruppi e presidiano le vie intorno ai manifestanti; in quelle vie, lontano da telecamere e polizia, pestano gli studenti che malcapitatamente si allontanano dalla manifestazione. Ultima azione: preparano un video in cui loro appaiono le povere vittime di (così loro li hanno definiti) "antifascisti" che erano alla manifestazione.
    E' ripresa la stagione dei pestaggi e delle impunità.
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  6. #36

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    ^
    Vorrei aggiungere che il reportage firmato Curzio Maltese (lo trovate su repubblica.it) parla di una polizia di cui mi vergogno profondamente. Se tutto va bene, secondo il piano Cossiga, ancora due-tre giorni di mazzate e la protesta finirà annegata tra le polemiche.
    Thus Spoke...
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  7. #37
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    A dimostrazione di quanto ho detto, ecco un video che peggiora il quadro da me descritto: tra i fascisti di piazza navona, c'era un infiltrato:
    http://it.youtube.com/watch?v=dzSs2nCpDsw&feature=email
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  8. #38

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    Citazione Originariamente Scritto da Naoto Visualizza Messaggio
    A dimostrazione di quanto ho detto, ecco un video che peggiora il quadro da me descritto: tra i fascisti di piazza navona, c'era un infiltrato:
    http://it.youtube.com/watch?v=dzSs2nCpDsw&feature=email

    strategia della tensione.
    cossiga dixit

  9. #39

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    Caschi, passamontagna e bastoni. E quando passa Cossiga un anziano docente urla: "Contento ora?"

    Un camion carico di spranghe e in piazza Navona è stato il caos

    La rabbia di una prof: quelli picchiavano e gli agenti zitti
    di CURZIO MALTESE

    AVEVA l'aria di una mattina tranquilla nel centro di Roma. Nulla a che vedere con gli anni Settanta. Negozi aperti, comitive di turisti, il mercatino di Campo dè Fiori colmo di gente. Certo, c'era la manifestazione degli studenti a bloccare il traffico. "Ma ormai siamo abituati, va avanti da due settimane" sospira un vigile. Alle 11 si sentono le urla, in pochi minuti un'onda di ragazzini in fuga da Piazza Navona invade le bancarelle di Campo dè Fiori. Sono piccoli, quattordici anni al massimo, spaventati, paonazzi.

    Davanti al Senato è partita la prima carica degli studenti di destra. Sono arrivati con un camion carico di spranghe e bastoni, misteriosamente ignorato dai cordoni di polizia. Si sono messi alla testa del corteo, menando cinghiate e bastonate intorno. Circondano un ragazzino di tredici o quattordici anni e lo riempiono di mazzate. La polizia, a due passi, non si muove.

    Sono una sessantina, hanno caschi e passamontagna, lunghi e grossi bastoni, spesso manici di picconi, ricoperti di adesivo nero e avvolti nei tricolori. Urlano "Duce, duce". "La scuola è bonificata". Dicono di essere studenti del Blocco Studentesco, un piccolo movimento di destra. Hanno fra i venti e i trent'anni, ma quello che ha l'aria di essere il capo è uno sulla quarantina, con un berretto da baseball. Sono ben organizzati, da gruppo paramilitare, attaccano a ondate. Un'altra carica colpisce un gruppo di liceali del Virgilio, del liceo artistico De Chirico e dell'università di Roma Tre. Un ragazzino di un istituto tecnico, Alessandro, viene colpito alla testa, cade e gli tirano calci. "Basta, basta, andiamo dalla polizia!" dicono le professoresse.

    Seguo il drappello che si dirige davanti al Senato e incontra il funzionario capo. "Non potete stare fermi mentre picchiano i miei studenti!" protesta una signora coi capelli bianchi. Una studentessa alza la voce: "E ditelo che li proteggete, che volete gli scontri!". Il funzionario urla: "Impara l'educazione, bambina!". La professoressa incalza: "Fate il vostro mestiere, fermate i violenti". Risposta del funzionario: "Ma quelli che fanno violenza sono quelli di sinistra". C'è un'insurrezione del drappello: "Di sinistra? Con le svastiche?". La professoressa coi capelli bianchi esibisce un grande crocifisso che porta al collo: "Io sono cattolica. Insegno da 32 anni e non ho mai visto un'azione di violenza da parte dei miei studenti. C'è gente con le spranghe che picchia ragazzi indifesi. Che c'entra se sono di destra o di sinistra? È un reato e voi dovete intervenire".

    Il funzionario nel frattempo ha adocchiato una telecamera e il taccuino: "Io non ho mai detto: quelli sono di sinistra". Monica, studentessa di Roma Tre: "Ma l'hanno appena sentito tutti! Chi crede d'essere, Berlusconi?". "Lo vede come rispondono?" mi dice Laura, di Economia. "Vogliono fare passare l'equazione studenti uguali facinorosi di sinistra". La professoressa si chiama Rosa Raciti, insegna al liceo artistico De Chirico, è angosciata: "Mi sento responsabile. Non volevo venire, poi gli studenti mi hanno chiesto di accompagnarli. Massì, ho detto scherzando, che voi non sapete nemmeno dov'è il Senato. Mi sembravano una buona cosa, finalmente parlano di problemi seri. Molti non erano mai stati in una manifestazione, mi sembrava un battesimo civile. Altro che civile! Era stato un corteo allegro, pacifico, finché non sono arrivati quelli con i caschi e i bastoni. Sotto gli occhi della polizia. Una cosa da far vomitare. Dovete scriverlo. Anche se, dico la verità, se non l'avessi visto, ma soltanto letto sul giornale, non ci avrei mai creduto".

    Alle undici e tre quarti partono altre urla davanti al Senato. Sta uscendo Francesco Cossiga. "È contento, eh?" gli urla in faccia un anziano professore. Lunedì scorso, il presidente emerito aveva dato la linea, in un intervista al Quotidiano Nazionale: "Maroni dovrebbe fare quel che feci io quand'ero ministro dell'Interno (...) Infiltrare il movimento con agenti pronti a tutto, e lasciare che per una decina di giorni i manifestanti devastino le città. Dopo di che, forti del consenso popolare, il suono delle sirene delle ambulanze dovrà sovrastare quello delle auto della polizia. Le forze dell'ordine dovrebbero massacrare i manifestanti senza pietà e mandarli tutti all'ospedale. Picchiare a sangue, tutti, anche i docenti che li fomentano. Magari non gli anziani, ma le maestre ragazzine sì".

    È quasi mezzogiorno, una ventina di caschi neri rimane isolata dagli altri, negli scontri. Per riunirsi ai camerati compie un'azione singolare, esce dal lato di piazza Navona, attraversa bastoni alla mano il cordone di polizia, indisturbato, e rientra in piazza da via Agonale. Decido di seguirli ma vengo fermato da un poliziotto. "Lei dove va?". Realizzo di essere sprovvisto di spranga, quindi sospetto. Mentre controlla il tesserino da giornalista, osservo che sono appena passati in venti. La battuta del poliziotto è memorabile: "Non li abbiamo notati".

    Dal gruppo dei funzionari parte un segnale. Un poliziotto fa a un altro: "Arrivano quei pezzi di merda di comunisti!". L'altro risponde: "Allora si va in piazza a proteggere i nostri?". "Sì, ma non subito". Passa il vice questore: "Poche chiacchiere, giù le visiere!". Calano le visiere e aspettano. Cinque minuti. Cinque minuti in cui in piazza accade il finimondo. Un gruppo di quattrocento di sinistra, misto di studenti della Sapienza e gente dei centri sociali, irrompe in piazza Navona e si dirige contro il manipolo di Blocco Studentesco, concentrato in fondo alla piazza. Nel percorso prendono le sedie e i tavolini dei bar, che abbassano le saracinesche, e li scagliano contro quelli di destra.

    Soltanto a questo punto, dopo cinque minuti di botte, e cinque minuti di scontri non sono pochi, s'affaccia la polizia. Fa cordone intorno ai sessanta di Blocco Studentesco, respinge l'assalto degli studenti di sinistra. Alla fine ferma una quindicina di neofascisti, che stavano riprendendo a sprangare i ragazzi a tiro. Un gruppo di studenti s'avvicina ai poliziotti per chiedere ragione dello strano comportamento. Hanno le braccia alzate, non hanno né caschi né bottiglie. Il primo studente, Stefano, uno dell'Onda di scienze politiche, viene colpito con una manganellata alla nuca (finirà in ospedale) e la pacifica protesta si ritrae.

    A mezzogiorno e mezzo sul campo di battaglia sono rimasti due ragazzini con la testa fra le mani, sporche di sangue, sedie sfasciate, un tavolino zoppo e un grande Pinocchio di legno senza più una gamba, preso dalla vetrina di un negozio di giocattoli e usato come arma. Duccio, uno studente di Fisica che ho conosciuto all'occupazione, s'aggira teso alla ricerca del fratello più piccolo. "Mi sa che è finita, oggi è finita. E se non oggi, domani. Hai voglia a organizzare proteste pacifiche, a farti venire idee, le lezioni in piazza, le fiaccolate, i sit in da figli dei fiori. Hai voglia a rifiutare le strumentalizzazioni politiche, a voler ragionare sulle cose concrete. Da stasera ai telegiornali si parlerà soltanto degli incidenti, giorno dopo giorno passerà l'idea che comunque gli studenti vogliono il casino. È il metodo Cossiga. Ci stanno fottendo".
    (30 ottobre 2008)
    non che servisse cossiga per confermarci certe cose, inutile andare a ripescare i fatti di genova durante il g8 coi "black block" che entraano e uscivano dalla questura

  10. #40
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    Bhe, a quanto pare aveva ragione chi, tra greci e romani, oltre 2000 anni fa, disse che la storia era ciclica. Non si impara nulla dal passato. Onestamente non so più cosa pensare del futuro, di ciò che ci attende nei prossimi anni. Resta il fatto che, se la storia davvero è un cerchio senza fine, una sorta di eterno ritorno nietzcheano non della vita umana, ma degli eventi, allora so fin troppo bene quale sarà il secondo tempo di questo film. Mi auguro che il regista mi sorprenda con un colpo di scena nel finale.
    Ultima modifica di Majin Broly; 30-10-2008 alle 15:20

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