Il D-Day è un grande esempio di strategia tattica.
Il punto di sbarco, i bombardamenti fatti in tutt'altra zona per confondere i tedeschi, i paracadutisti lanciati in territorio nemico prima dello sbarco vero e proprio.
Per non parlare poi delle campagne in egitto, dove gli inglesi sfruttavano la velocità dei loro carri per aggirare e circondare il nemico, o i russi che utilizzavano le macerie di Stalingrado per cordinare continue imboscate.
"Salvate il soldato Ryan" rispecchia molto fedelmente l'inizio dell'avanzata americana verso Berlino, del resto è stato girato anche con la supervisione di superstiti che spiegavano il modo di agire dell'epoca.
Adesso abbiamo i rilevatori di movimento, gli infrarossi e i membri della squadra sono sempre in contatto, a quel tempo anche solo per riconoscersi tra loro dovevano gridare LAMPO > TUONO.
Dai non diciamo fesserie, apprezzo molto di più quei soldati che si sono lanciati sotto le pallottole dei tedeschi basandosi su MAPPE, non come adesso che se ti scaccoli sei in mondovisione sul satellite.
Ma fammi il piacere. Secondo te a quei tempi si gettavano sotto il fuoco nemico? Gli strateghi esistono solo ora? Mai sentito parlare di Epaminonda, Cesare, Annibale, Eisenhower? La strategia è stata presente in ogni conflitto, dalle guerre di Alessandro Magno fino alle guerre mondiali.
Forse quando rimarrà solo sale e terra e le stelle cadranno, ti sentirai a casa.
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beh io riprendo il discorso di Kyle e mi associo dicendo che brothers in arms è un gran bel gioco...soprattutto dal punto di vista narrativo e grafico (ovviamente l'ambientazione , le armi e lo stile di gioco non sono nulla di nuovo ma si lascia giocare che è una meraviglia)...