Originariamente Scritto da
Black Ghost
Con 7.832 milioni di tagli si pagano meno insegnanti e meglio, certo, ma al contempo si creano un gran numero di disoccupati (io so di 130.000 posti a rischio) tra docenti e personale A.T.A., che si ritroveranno a lavorare nel settore del turismo, sempre se poi questi posti verranno assegnati realmente.
4.000 scuole che rischiano di chiudere. Se una cosa positiva del nostro sistema d'istruzione esisteva, quella era il gran numero di scuole che rendevano facile il sistema di trasporto, senza creare alcun problema. Ora invece i problemi delle scuole elementari diventeranno gli stessi che si hanno nel trasporto delle scuole superiori? Io spero proprio di no.
No, i bambini non si incasinano le idee con tre maestri. Semmai l'esatto opposto.
Prima cosa, se vogliamo garantire una buona istruzione, non si può mettere un'unica figura che sappia di tutto un po'. La specializzazione in una materia consente il suo approfondimento, e così si garantisce un buono e corretto insegnamento. E poi in questo caso il cambiamento improvviso elementare-medie, da un unico insegnante a molteplici professori, è un'esperienza che mi ritengo fortunato non avere dovuto affrontare. Senza contare la possibilità che il maestro possa essere uno di quelle persone frustrate, che si sfogano sul lavoro e sugli altri, o che sia incapace o non abbia le giuste doti per un insegnamento
ad hoc o che nemmeno raggiunga la sufficienza. I primi cinque anni sono fondamentali. Rovinati quelli, si rovina tutto il futuro scolastico dell'alunno.
I libri, quinquennali, beh. Non mi sembra il cambiamento più grave, ma se i libri vanno cambiati, un motivo ci sarà. Almeno nell'istruzione, trovo sia importante e da porre in primo piano la qualità dell'insegnamento. Piuttosto migliorerei i servizi dei libri in prestito, molto comodi e molto meno costosi.
Non mi soffermo nemmeno sull'introduzione del grembiule. Dico solo che se il governo crede che il bullismo sia legato solo ai vestiti, si stanno sbagliando enormemente.
Quello che m'ha scandalizzato molto è la progressiva privatizzazione delle scuole. In un sistema che almeno al nord sembrava abbastanza efficiente grazie al fatto che questo servizio fondamentale è sotto il controllo dello Stato, questo mi pare proprio il colmo.
L'unica cosa che approvo, o su cui almeno non sono contrario, è il 5 in condotta. Perchè un alunno deve per forza imparare a comportarsi diligentemente, poiché è uno degli obbiettivi principali della scuola, e deve quindi essere giudicato anche in questo, con un voto che può mettere in pericolo anche l'esito dell'anno.
Semplicemente per risparmiare e far entrare soldi nelle casse dello Stato, si stanno tagliando i fondi per la qualità dell'istruzione. Quasi come nei paesi in via di sviluppo, dove chi ha in mano il potere fa funzionare male, o quasi per nulla, il sistema d'istruzione. Così si assicurano l'ignoranza e quindi l'impossibilità per il popolo di poter insorgere contro la situazione di sfruttamento a loro imposta.
Oggi eravamo in quattro, in classe. Non certo perchè volessi andare a scuola, ma la nostra tattica del "ci-vedono-che-siamo-pochi-e-allora-ci-mandano-a-casa", non ha funzionato (in compenso ho evitato compiti per casa di matematica e ho preso nove in Fisica
). Il resto della classe che ha scioperato l'ha fatto non certo per andare contro il Ministro Gelmini, semplicemente è un giorno come un altro per saltare scuola. Probabilmente questi erano più propensi a scioperare contro la riforma Fioroni. Io, se avessi dovuto essere spinto solo da puri motivi idealistici, se me ne fosse presentata l'occasione, non avrei scioperato.; in questo caso avrei dovuto farlo. Invece non l'ho fatto. Ma più per costrizione, ecco.