Intanto anche lo scontro tra Pai Ku Han e Yasie, giunto a fasi molto più avanzate stava proseguendo, drammatico, sotto lo sguardo di Kabal, che non aveva trovato di meglio da fare che mettersi a leggere un fumetto, esortando la propria compagna ad avvertirlo quando aveva finito, ribadendo la propria disponibilità a darle una mano, proposta nuovamente rifiutata dalla donna della galassia dell’Ovest. L’impeto di rabbia di Pai Ku Han stava cominciando a venire meno… e la collera stava lasciando il posto alla frustrazione per il non riuscire a sconfiggere l’avversaria. Lo sforzo a cui lo aveva costretto l’attacco precedente si era andato sommando alle condizioni non ottimali in cui aveva affrontato sin dall’inizio lo scontro, e ciò giocava a sfavore del guerriero del Paradiso. Anche Yasie era conciata molto male, ma sembrava comunque in vantaggio. “Sei uno sciocco sentimentale! Cosa pensavi di ottenere con quello scatto di nervi? Ecco perché non sarai mai alla mia altezza! C’è una differenza fondamentale tra me e te! Il cinismo! A te manca completamente!” lo provocò la seguace di Latan. Pai Ku Han ringhiò per il disappunto… se avesse continuato a combattere in quel modo, non sarebbe mai riuscito a batterla! Era necessario che si inventasse qualcosa, e che lo facesse subito. In quel momento ebbe un’illuminazione. Forse aveva un’idea su come sconfiggerla! Yasie notò il cambiamento di sguardo da parte dell’avversario, che sembrava aver ritrovato determinazione e convinzione nei propri mezzi. Pai Ku Han eseguì nuovamente la propria sequenza di movimenti che preludevano il lancio del proprio Fire Flash. “Ancora?” si chiese Yasie, perplessa. Il guerriero del Paradiso scagliò nuovamente il proprio lampo di fuoco contro l’avversaria, la quale fermò nuovamente l’attacco raffreddando l’aria attorno a se. Quindi si scagliò contro l’avversario urlando “ Non hai capito che con me è del tutto inutile?”, quindi colpì l’avversario con un calcio, sbattendolo al suolo. Con enorme sforzo, Pai Ku Han si rialzò, e si preparò a scagliare ancora il Fire Flash. “Ma sei stupido allora!” esclamò Yasie, che ancora una volta utilizzò la propria tecnica di raffreddamento fermando l’attacco di Pai Ku Han. “Capisco che sia la tua tecnica migliore… ma ormai dovresti avere capito che con me è solo uno spreco di energia!” lo derise la seguace di Latan, che nel frattempo aveva generato attorno all’avversario una nube scarlatta, approfittando del fatto che Pai Ku Han fosse impegnato unicamente a prendere la mira, quindi con uno schiocco di dita generò una potente deflagrazione che investì in pieno il discepolo di Re Kaioh dell’Ovest, facendolo stramazzare a terra. “Peccato… mi sembravi in gamba! La frustrazione e la foga di hanno giocato un brutto scherzo, facendoti sprecare le poche energie che ti rimanevano nel perseguimento di una tattica suicida! Hahaha!” osservò Yasie per poi ridere sardonicamente. Pai Ku Han, tuttavia, non era del tutto finito, e sia pure a fatica, riuscì a rialzarsi. “Bravo! Stavolta era davvero convinto che non ti saresti più rialzato!” commentò Yasie, più divertita che preoccupata. Il suo viso divenne una maschera di sconcerto quanto si rese conto che Pai Ku Han stava per ricorrere di nuovo al proprio Fire Flash. “Ridicolo…” commentò Yasie, generando ancora attorno a se una coltre di aria gelida. Stavolta però, Pai Ku Han, non utilizzò il proprio lampo di fuoco. La sua era stata unicamente una finta, e con un balzo si era portato all’altezza dell’avversaria, la quale però non fu sorpresa da questa azione del guerriero del Paradiso. “Tsk! Mi hai sottovalutata! E’ dalla seconda volta in cui ha preparato l’attacco che mi aspettavo un qualcosa del genere! La tua strategia è grossolana!” disse Yasie, pronta a schivare l’attacco. “Povera stolta! Non ti sei ancora resa conto che hai perso???” urlò Pai Ku Han per poi iniziare a girare su se stesso e scagliarsi contro l’avversaria sottoforma di un gigantesco tornado umano. “Dici che ho perso? Pensi che io non sia capace di evitare un attacco frontale come questo?” disse Yasie per poi cercare di spostarsi, rendendosi però conto di come i suoi movimenti non fossero più veloci come in precedenza. In quel momento la seguace di Latan comprese tutto. Pai Ku Han aveva insistito nell’uso del Fire Flash per costringerla a ricorrere ripetutamente al congelamento dell’aria, ma così facendo, anche il suo corpo si era raffreddato, e i suoi muscoli ne avevano risentito, rallentando i suoi movimenti in maniera decisiva in previsione dell’offensiva finale. “Oh no!!! Nooo!!!” urlò Yasie mentre l’Hyper Tornado di Pai Ku Han stava per abbattersi su di lei. L’attacco del guerriero del Paradiso trapassò da parte a parte Yasie sancendone la fine. “Ce l’ho fatta…” mormorò Pai Ku Han mentre il corpo della nemica si disintegrava alle sue spalle. Kabal, rimasto impietrito, lasciò cadere il fumetto che stava leggendo. “Ops… hehehe… Yasie ci ha lasciati davvero stavolta! Poveretta!” commentò infine in combattente mascherato. Era finita. Pai Ku Han aveva vinto, anche se versava oramai in condizioni pietose. La gioia del guerriero del Paradiso era grande, in quanto aveva sconfitto quella malvagia guerriera che tanti dolori aveva inflitto all’animo di Re Kaioh dell’Ovest. Egli tuttavia non si era scordato della presenza di Kabal che, per quanto non sembrasse un gran combattente, avrebbe potuto approfittare della quasi totale mancanza di energia da parte guerriero del Paradiso. Kabal si rialzò e disse “Hehehe! A quanto pare ora tocca a me! Sei forte… probabilmente troppo per me! Ma in queste condizioni credo di poterti… ops!” disse il compagno di Yasie, accorgendosi poi di come mentre si rialzava, qualcosa gli fosse caduto dalla tasca, per poi precipitare dal cornicione in cui si trovava, finendo ai piedi di Pai Ku Han. Era qualcosa di molto somigliante ad un senzu, ovvero un piccolo legume dalla tinta azzurrina. “Oh no! Il mio ricostituent…” urlò Kabal per poi portarsi entrambe le mani davanti alla bocca, rendendosi conto di come rivelare a Pai Ku Han di cosa si trattasse non fosse propriamente una buona idea. Dunque quello strano cibo aveva poteri simili a quelli dei senzu, anche se ovviamente, essendo quelli delle piante terrestri, non avevano legami di parentela con quelli in possesso di Kabal. Pai Ku Han era diffidente. Sapeva che poteva benissimo trattarsi di una trappola, in quanto poteva essere un veleno, e quello di Kabal un inganno, tuttavia non aveva nulla da perdere. Se lo avesse affrontato in quelle condizioni avrebbe perso comunque, e sarebbe stato ucciso dal seguace di Latan, quindi tanto valeva rischiare. Con un movimento fulmineo Pai Ku Han prese il legume e lo ingerì. “Noooo!!!!” urlò Kabal portandosi le mani ai capelli. Pai Ku Han sentì una nuova energia pervaderlo. Dunque aveva davvero recuperato le forze! Un vero colpo di fortuna, favorito dalla goffaggine di Kabal, che stavolta l’aveva davvero combinata grossa. “Mi sento in perfetta forma!” commentò Pai Ku Han, per poi voltarsi verso Kabal che camminando buffamente sulle punte dei piedi cercava di svignarsela. “Ehi tu!” lo chiamò il guerriero dell’Ovest. Kabal ebbe un sussulto e si voltò lentamente verso Pai Ku Han. “Conducimi alla torre e non ti farò del male!” asserì il guerriero del Paradiso. “Come vuoi…” disse semplicemente Kabal. Pai Ku Han ebbe un leggero brivido. Kabal si era sempre espresso con un tono sguaiato e buffo… mentre quelle ultime due parole erano state pronunciate con tono freddo e serio. Ciò significava forse qualcosa?