Nel frattempo anche lo scontro tra Elore e Kram era cominciato, e le due avversarie erano in posizione di guardia, studiando il modo più opportuno per attaccare. “Penso che mi divertirò con te… hai una bella voce! Sarà bello farti gridare!” disse Kram con tono lascivo per poi protendere le dita della mano destra in direzione della zefiriana. Le falangi della seguace di Latan si tramutarono in cinque fruste chiodate, che come serpi predatrici saettarono verso Elore, allo scopo di avvinghiarla nella loro straziante morsa. “Ha dei poteri strani… è meglio stare in guardia” pensò Elore, che eluse senza problemi l’attacco dell’avversaria, perdendo di consistenza, per poi riapparire alle spalle della medesima, colpendola con un pugno scagliato a piena potenza dietro la nuca. “Shield!” esclamò Kram un istante prima di essere colpita. Il pugno di Elore, con sommo stupore della medesima, non riuscì a smuovere di un millimetro l’avversaria, e anzi, fu la zefiriana ad avvertire un forte dolore alla mano. “Ahia! Ma di cosa è fatta questa?” pensò Elore, socchiudendo leggermente l’occhio in segno di sofferenza. Rapidissima Kram si voltò e durante la torsione del busto tramutò il proprio braccio sinistro in una mezza chiodata, che Elore riuscì ad evitare all’ultimo perdendo nuovamente consistenza ed allontanandosi dall’avversaria. “Sei sfuggevole…” constatò divertita Kram. “Come hai fatto a indurire così il tuo corpo? Sei forse invulnerabile?” chiese la zefiriana. “In un certo senso si… diciamo che si tratta di una mia tecnica! Nessuno a parte il sommo Latan è in grado di farmi del male!” disse la seguace dell’angelo caduto. “Beh… da oggi dovrai aggiungere un’altra persona alla lista… io!!!” urlò Elore per poi attaccare Kram con un calcio rotante in volo colpendo la propria avversaria al collo, con l’intento di spezzarlo. “Shield!” ripeté semplicemente Kram, e ancora una volta l’attacco della zefiriana non sortì alcun effetto. “Niente da fare…” pensò Elore con espressione contrariata. Kram prontamente contrattaccò, tramutando i propri lunghi capelli in aghi letali, e scagliandoli contro la zefiriana, la quale ancora una volta fu però lesta ad evitare l’attacco, perdendo consistenza ed allontanandosi dalla guerriera del male. I capelli di Kram ricrebbero, prendendo il posto di quelli utilizzati per attaccare. “Dici di me… però anche tu sei una tipa complicata da colpire! A tuo modo si può dire che sei invulnerabile anche tu…” affermò Kram con un certo disappunto. “Dannazione… questo è dunque uno scontro senza uscita? Destinato a rimanere in una situazione di eterno stallo?” imprecò Elore. “Sarà il primo errore che una di noi due commetterà a decidere le sorti di questa battaglia, e questo volge a mio vantaggio!” affermò Kram. “Che intendi dire?” chiese la zefiriana. “Tu hai fretta di raggiungere i tuoi amici, che ti stanno aspettando! Io invece basta che ti trattenga qui per adempiere al mio dovere… e quindi, al contrario tuo, ho tutto il tempo che voglio…” affermò la seguace di Latan. Elore ringhiò per il disappunto. Non c’era che dire! Il ragionamento di Kram non faceva una grinza, e le cose per la zefiriana si preannunciavano oltremodo complicate.
Nel frattempo Goku ed Arier erano giunti all’entrata del palazzo. “Entriamo… una volta dentro cercheremo l’ingresso della torre!” asserì Arier. Goku annuì, ma prima che il saiyan e lo zefiriano potessero proseguire, due raggi di energia piombarono dall’alto verso i due guerrieri del Paradiso, che evitarono prontamente l’attacco. “Siete stati bravi ad evitare il nostro attacco!” si complimentò Jagor comparendo alla sinistra del portone. “Ma non proseguirete oltre!” aggiunse Morphog comparendo invece al lato destro. “Questa volta gli avversari sono due…” constatò Arier. “Probabilmente per compensare al fatto che la loro forza è parecchio inferiore alle due tipe di prima!” asserì Goku. “Ci stai dando degli incapaci?” si inalberò Morphog. “Beh si… rispetto a me e Arier non siete assolutamente nulla di speciale!” rispose Goku. “Adesso ti faccio vedere io! Nessuno può prendere in giro i due fratelli invincibili!” urlò Jagor per poi scagliarsi, unitamente al fratello, contro Goku, cercando di attaccarlo da entrambi i lati. Il saiyan però parò entrambi gli attacchi col braccio sinistro e la gamba destra, quindi con due rapidi contrattacchi sbatté al tappeto entrambi gli avversari. “Sono veramente deboli… non ti sei nemmeno dovuto trasformare in Super saiyan per atterrarli!” osservò perplesso Arier. Quindi lo zefiriano si rivolse all’amico e chiese “Ci pensi tu?”. Goku osservò perplesso l’amico. “Veramente io…”, abbozzò il saiyan. “Si lo so che eri dell’idea di combattere tu contro Latan, visto che tra noi se senza dubbio il più forte! Tuttavia ti chiedo di darmi la possibilità di salvare il Dai Kaioh! Io sono stato il suo primo allievo, e credo che nessuno tra noi sia legato a lui quanto lo sono io! Dunque permettimi di vendicare il suo onore battendomi contro quel mostro! Ti scongiuro!” disse lo zefiriano con tono di supplica. Goku rimase interdetto. Era la prima volta che vedeva Arier supplicare, e la cosa gli fece un certo effetto. Il saiyan comprese lo stato d’animo dell’amico ed annuì “D’accordo… però quando avrò finito con loro, ti darò una mano!” disse il padre di Gohan. Arier sorrise e ricambiò il cenno di intesa, per poi oltrepassare il portone. “Fermò!” urlò Jagor lanciandosi all’inseguimento dello zefiriano, ma Goku gli si parò davanti col teletrasporto. “Beh? Non avete capito? Sono io il vostro avversario! E ora forza! Mostratemi quello che sapete fare veramente! E’ evidente che se Latan vi tiene con sé non siete deboli come sembrate!” disse il saiyan. “Hehehe!!! Sei sveglio, ragazzo! Ebbene si! Presi singolarmente non siamo assolutamente all’altezza di Yasie o Kram, però possiamo diventare anche più forti di loro!” disse Jagor. Goku si accigliò, gli conveniva stare in guardia. “Ora ti mostreremo la tecnica speciale di noi… metamoriani! Ti assicuro che è qualcosa di assolutamente speciale!” affermò Morphog. I due fratelli si misero l’uno di fianco all’altro ed iniziarono una strana danza. “Ma cosa combinano?” si chiese Goku. “Fuuuuuu…. sioooon! Ha!” urlarono in coro i due. Vi fu un lampo di luce abbagliante, e quando esso si diradò, al posto dei due guerrieri ne era rimasto uno solo, molto più potente dei due presi separatamente. “Ma… cosa diavolo….?” si chiese Goku, che prima ancora di rendersi conto cosa stesse succedendo, si trovò sbattuto violentemente a terra da un attacco fulmineo. “Il mio nome è Jarfog… è ti distruggerò!” disse l’essere nato dall’unione dei due fratelli.