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  1. #441
    Senior Member L'avatar di goku super sayan III
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    "Consideralo un umile dono da parte di un tuo suddito!”
    frase epica dello special mi è propio piaciuta
    "Dici che chi è più debole dovrebbe lasciare che il più forte si prenda la sua vita? E allora... non dire un'altra parola e muori in silenzio!" Dragon Ball Adventure Ep. 90

  2. #442
    Demente precario L'avatar di Final Goku II
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    EPILOGO

    “Capisco! Posso almeno sapere il motivo di questa decisione?” chiese il maestro Muten, prendendo atto della volontà di Crilin di lasciare la Kame House. L’allievo tentennò nel rispondere. Provava un profondo senso di vergogna per il comportamento avuto nello scontro con Ghiller qualche giorno addietro, al punto da essere restio a parlarne. Al contempo egli non trovava però giusto andarsene senza una valida spiegazione dopo che per anni aveva alloggiato in quella casa e il maestro Muten, fosse diventato la sua famiglia, per lui che una vera famiglia non l’aveva mai avuta. Gli doleva tanto lasciare quell’ambiente gioioso che egli considerava ormai la propria casa quanto deludere il proprio maestro confessando le orrende azioni di cui si era macchiato, ma non poteva tirarsi indietro. Aveva il dovere di rendere conto delle sue azioni al proprio maestro, e di prendere atto del fatto di non essere più degno di essere suo allievo. Brevemente, con le parole che a fatica uscirono dalla sua bocca, Crilin raccontò a Muten quanto era accaduto in quella maledetta battaglia. Una volta che ebbe finito, nella spiaggia su cui si trovavano cadde il silenzio. “Sono consapevole di avere tradito tutti gli ideali che hai cercato di trasmettermi, maestro!” riconobbe Crilin. “Devo ammettere di essere sorpreso. Non mi sarei mai aspettato un comportamento del genere da parte tua” rispose con tono neutro l’eremita delle tartarughe. Il suo volto era sorpreso, non sapendo egli stesso cosa pensare. Mai avrebbe pensato che l’allievo potesse arrivare a tanto pur di uccidere un nemico. “Ora capisci? So che non mi consideri più un allievo, bensì un tuo pari ormai da parecchi anni! Tuttavia sento di averti tradito! E il senso di vergogna che provo mi impedisce di fare finta di nulla!” spiegò Crilin. “Hai tutte le ragioni per vergognarti, e per provare biasimo per quanto hai fatto! Il fatto che tu provi questi sentimenti, tuttavia, è una chiara dimostrazione di come la tua natura non sia malvagia, per quanto tu abbia ceduto all’odio comportandoti in maniera deplorevole” commentò Muten, che poi proseguì “Tuttavia… io non mi sono mai trovato in una situazione come la tua, e il solo pensiero di cosa tu possa avere provato in quel momento mi riempie il cuore di angoscia! Forse anche io avrei commesso il tuo stesso errore… ciò tuttavia non giustifica il tuo comportamento, e il fatto che io ti comprenda non azzera le tue colpe! Ormai sei un uomo, dunque non spetta a me decidere il tuo castigo! Se è l’esilio la pena che hai scelto per te, io non ho nulla in contrario” concluse l’eremita delle tartarughe. Crilin annuì “Ok! Spero che il restare da solo mi darà il tempo per riflettere sui miei errori, e per trovare la pace!”. “Non pensi che dovresti anche parlarne con C-18 prima?” chiese Muten, parlando come amico e confidente, dopo che fino ad allora si era pronunciato unicamente come maestro. La prospettiva fece provare a Crilin una forte stretta al cuore. L’idea di affrontarla, di constatare quanto potesse averla delusa e ferita era una prospettiva alla quale avrebbe preferito mille volte una morte atroce. “Tra noi oramai non c’è futuro… ho toccato il fondo dinanzi ai suoi occhi! La mia debolezza mi porta a fuggire questa prova! Spero un giorno di trovare la forza per chiederle perdono” rispose. Detto questo, fece un ultimo cenno di saluto al proprio maestro e si voltò per andarsene, ma questi lo fermò. “Prima di andare voglio che tu mi faccia una promessa” disse Muten. “Qualunque cosa” acconsentì Crilin. “La tua colpa consiste in un crimine che senti di aver commesso contro l’amore! Tanto nei confronti del tuo quanto per quello che provava Ghiller! Dunque nel caso tu ti riconciliassi con l’amore stesso legandoti ad una donna con un sentimento di tale caratura, ti esorto a considerare la tua pena scontata… e di tornare a considerare questo posto come casa tua”. Il piccoletto senza naso sorrise. Quanto diceva Muten era da ritenersi giusto, ma ciò che realmente scaldò il cuore di Crilin era il fatto di percepire nel proprio maestro il desiderio di rivederlo, un giorno o l’altro. “Ok maestro Muten! Accetto la tua offerta! Fino ad allora, abbi cura di te”. “Anche tu, figliolo” rispose il vecchio eremita per poi restare ad osservare il proprio allievo alzarsi in volo e sparire all’orizzonte
    Ultima modifica di Final Goku II; 09-12-2010 alle 10:16

  3. #443
    Demente precario L'avatar di Final Goku II
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    Trascorsero settimane, forse mesi che Crilin passò su un isola sperduta e disabitata, nella più totale solitudine, nutrendosi di ciò che la natura aveva da donargli, allenandosi da solo e meditando lungamente. Ad un certo punto egli avvertì una presenza avvicinarsi al luogo in cui si trovava. Non sapeva se essere contento o meno, dal momento che aveva chiesto tramite il maestro Muten a tutti i suoi amici di rispettare la sua decisione di rimanere da solo, e il fatto che qualcuno stesse contravvenendo a quanto da lui auspicato si scontrava con la voglia che aveva di vedere un volto amico, che rappresentava per lui più martellante delle tentazioni. La sorpresa di avvertire quella presenza per un attimo lo portò a non realizzare di non percepire un’aura da lui conosciuta, anzi, in realtà non percepì alcuna aura. L’arrivo di quella persona non era infatti stato annunciato dalle sue capacità percettive, ma da un fremito irrazionale ed intenso del proprio cuore, che prima dei cinque sensi aveva percepito l’arrivo di colei che lo aveva rubato al legittimo proprietario. “C-18!” disse Crilin nel vedersi davanti la bionda donna dagli occhi azzurri. Bella come non mai, e come mai capace di fargli morire in gola ogni parola. “Ciao Crilin” lo salutò lei. “Sei venuta per uccidermi?” chiese l’uomo. “Non scherzare…” disse seria la cyborg. “Non scherzavo… ne avresti tutte le ragioni! Ho messo a repentaglio la tua vita per i miei scopi…” rispose Crilin con tono colmo di un pentimento profondo alimentato da un dolore che continua a bruciare nel profondo della sua anima. “Lo hai fatto per entrambi! Avrei preferito la morte che essere una bambola nella mani di quel demonio!” rispose C-18. “Vorrei tanto convincermene ed esserne certo! Ma io non sono migliore di colui che definisci demonio! Io…” fece l’umano, che venne però zittito dalla cyborg. “Non aggiungere una parola, razza di idiota! L’amore che lui provava per me non giustifica affatto le azioni che ha commesso! Ha fatto uccidere i miei genitori! Ha condannato me e mio fratello ad un infanzia di paure e privazioni! Mi ha strappato ciò che ogni donna dovrebbe perdere solo con la persona amata! Si è approfittato di me ignorando ogni mia volontà tacciandomi di stupidità perché il suo smisurato ego non contemplava che qualcuno potesse pensarla diversamente da lui senza essere in errore! Dunque… non provare mai più ad equiparare il mio dolore e la mia sofferenza a quello che è stato soltanto un momento di debolezza! E’ come se tu insultassi quello che ho passato e quello che ho provato, sminuendolo! E io non te lo consento”. Gli occhi azzurri della cyborg erano quelli di una belva feroce, e Crilin si sentì gelare il sangue. “Mi dispiace… perdonami” disse. C-18 non rispose, fissandolo con un’espressione che lo diffidava dal commettere ancora l’imprudenza di fare discorsi tanto avventati sul suo passato. “Come mi hai trovato?” chiese poi l’uomo, nel tentativo di alleggerire la tensione, che era diventata tanto intensa da poter essere tranciata con un coltello. “Ho chiesto aiuto a Dende! Con un po’ di pazienza dal palazzo del dio della Terra non è difficile individuare qualcuno che si muove tranquillamente su un isola senza alcuna volontà di nascondersi” rispose la cyborg. “Sai? Anche io ho riflettuto a lungo su quanto è accaduto… per quello mi faccio viva soltanto ora!” aggiunse lei. “E perché sei venuta da me? Hai forse intenzione di perdonarmi?” chiese speranzoso l’umano. “Devo dire che vederti cedere all’odio e il fatto che tu ti sia servito di me mi ha comunque ferita… ci sono rimasta molto male, e tuttora non me la sento di darti la mia fiducia incondizionata!”. Crilin si sentì morire dentro. Come darle torto del resto? “Capisco… direi che hai tutte le ragioni per pensarla così! Neppure io mi fido più di me stesso!” riconobbe lui. “Certo, Ghiller obbiettivamente ti la lasciato poca scelta, mettendoti in una situazione senza uscita! Sarebbe stata la fine di entrambi!” disse poi 18. “Ti ringrazio per il tentativo di darmi un alibi… tuttavia su una cosa quel maledetto aveva ragione, ovvero che scaricare tutta la colpa su di lui è soltanto la via più facile, ma con tutta probabilità non quella giusta! Non mi metterò a posto la coscienza semplicemente auto convincendomi che è stata tutta colpa di qualcun altro” fece l’allievo di Muten. “Beh… ma questo vale anche per me! Te ne sei scordato?” fece C-18, sul cui volto per la prima volta in quel dialogo, apparve un mezzo sorriso. “Tu mi hai troppo idealizzata! Sciocchino! Hai forse dimenticato quanto ero cinica e quanta poca considerazione della vita umana avevo prima dei fatti avvenuti quando è apparso Cell? Avrei ucciso il tuo migliore amico, Goku, solo per divertimento! Ho lasciato morire delle persone mentre combattevo con Vegeta senza curarmene minimamente!” aggiunse la cyborg. “Ma è stato a causa di…” Crilin non terminò la frase, in quanto egli comprese nel pronunciare quelle stesse parole dove volesse portarlo a ragionare C-18. “A causa di Ghiller? E che diritto ho di riversare tutta la colpa su di lui o il Dr.Gero quando tu ti precludi questa possibilità come atto di coscienza? Lui ha fatto del male ad entrambi, portandoci a cedere alle nostre debolezze! Ma io mi assumo tutte le responsabilità per il mio comportamento, come te le assumi tu!” disse la cyborg. “Hai ragione! Direi che abbiamo entrambi qualcosa da perdonare a noi stessi! Entrambi necessitiamo ancora di crescere per diventare delle persone migliori!” concordò lui. “Ti andrebbe se ci aiutassimo a vicenda a crescere insieme, su questa isola?” propose C-18. Crilin sentì il suo cuore battere come un tamburo. La sua amata 18 gli stava proponendo di convivere con lui su quell’isola. Egli annuì, con la faccia divenuta rossa come un pomodoro. “Però sia ben chiaro! La notte io dormo su un lato dell’isola e tu dall’altra parte! E’ una collaborazione per crescere interiormente! Non un fidanzamento!” disse la bionda con tono d’imperio. “Ehm... certo! Certo! Come vuoi tu!” acconsentì Crilin. Gli sarebbe convenuto rispettare le condizioni della cyborg. Non era il caso di sfidare troppo la sorte. Tuttavia, c’era un’ultima cosa che l’uomo intendeva dirle, giusto perché tra i due non vi fossero segreti. “Ehm… solo una cosa!” abbozzò l’umano. “Dimmi” fece 18. “Io e Marion… quando ero prigioniero di Ghiller…” fece lui. “Ho visto tutto!” tagliò corto lei. “Comunque apprezzo che tu me lo abbia voluto dire personalmente! Non pensarci più! Del resto non siamo una coppia!” disse lei. Avrebbe potuto dire che aveva intuito come Crilin fosse stato drogato, essendo Ghiller un esperto in quel genere di cose, tuttavia la sua vanesia natura la portò a pensare che se l’uomo non l’avesse saputo sarebbe stato uno stimolo per essere ancora più abnegato e disponibile con lei. “Eh si… non sono proprio una santa!” pensò C-18 ridacchiando.
    Trascorsero quasi tre anni da quel giorno. Come Muten aveva previsto, era giunto il giorno in cui Crilin aveva fatto ritorno, finalmente riconciliato con l’amore e con la donna della sua vita al suo fianco. “Lo sapevo che alla fine vi sareste ritrovati! Siete fatti l’uno per l’altra! E vedo che il vostro amore ha già dato uno splendido frutto!” disse Muten notando la bimba di appena un anno che Crilin teneva tra le braccia. “Marron! Saluta nonno Muten!” disse teneramente Crilin avvicinando al viso del proprio maestro il proprio più grande tesoro, la sua adorata bambina. “Ma come sei carina! Blublublbu!” fece il vecchio eremita producendosi in una serie di smorfie che provocarono le tenere e celestiali risatine della pargola. “Dove vivete adesso?” chiese poi Muten rivolgendosi a Crilin. “Non appena abbiamo avuto Marron abbiamo preso un appartamento in affitto in città…” rispose. “Che ne dite di vivere da me? C’è spazio per tutti… e in più l’aria di mare farà bene alla bimba!” propose l’eremita. “Mi sembra una buona idea! Tu che dici?” fece Crilin interpellando la moglie. “Beh, non dovremo più tirare fuori soldi per l’affitto, dunque perché no?” rispose lei, non celando il proprio pragmatico attaccamento al denaro . “Ehm… hehe! Ok allora! Da oggi questa sarà anche casa vostra!” asserì Muten. E fu così che i quattro vissero in armonia, con qualche buffo incidente per le iniziative ardite del vecchietto allo scopo di cogliere qualche scorcio delle belle nudità di C-18 ma in un contesto di sostanziale serenità che si sarebbe protratto negli anni a venire. Almeno fino al giorno in cui la Terra sarebbe nuovamente piombata nelle tenebre emanate dall’ombra oscura di Majin Bu.

  4. #444
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    e siamo giunti alla conclusione. devo dire che mi è dispiaciuto parecchio per lo stato d'animo del nostro Crilin, ma come si dice in questi casi: tutto è bene ciò che finisce bene

    spero solo che prima di prenderti un'altra pausa ci delizierai con qualche altro capitolo della storia principale
    "Dici che chi è più debole dovrebbe lasciare che il più forte si prenda la sua vita? E allora... non dire un'altra parola e muori in silenzio!" Dragon Ball Adventure Ep. 90

  5. #445
    adventure dipendente L'avatar di pappa
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    E anche il secondo special si é concluso, sei riuscito a spiegare come si é sviluppata la
    relazione fra Crili e C-18.
    Questo special, mi é piaciuto soprattutto per l'approfondimento sulla psicologia di Crili, spesso considerato molto superficiale e poco riflessivo

    adesso si prospetta un nuovo duello fra i due rivali in amore, avanti così!!

  6. #446
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    Bene bene, dunque ecco giungere la parola Fine in questo special.
    Molto belli questi ultimi due capitoli.

    Il penultimo capitolo ci ha regalato una visione del lato "oscuro" di Crilin, disposto a compiere una vera vigliaccheria pur di sconfiggere il rivale, mettendo in pericolo perfino la persona amata.
    Ciò mi riporta indietro a quando il nanerottolo era ancora un bambino, ed era molto più avvezzo a questo tipo di meschinerie.
    Vigliaccheria, comunque, che si è rivelata davvero l'unica chance per vincere.
    Difficile dire se l'esitazione di Ghiller sia nata da un effettivo sentimento per 18, o semplicemente per l'inaspettatezza del gesto da parte di Crilin...una cosa è certa, ora il redivivo scienziato potrà tacciarlo di codardia, e da parte sua il piccoletto, che avrà senza dubbio avuto tempo per farsene una ragione, potrà affrontarlo a testa alta conscio dei suoi errori.

    La dipartita dell'angelo è stata un po' confusionaria, e la spiegazione scrupolosa di Gohan non ha certo aiutato le cose.
    Ma nel bene e nel male credo che Ghiller avrà sfortunatamente modo di imparare dai suoi errori...

    L'epilogo, interamente centrato su Crilin, mi è garbato assai.
    18 ha mantenuto il suo tipico carattere, e il loro incontro non è finito ne in modo troppo smielato, ne in modo eccessivamente agro.
    Certo...l'isola doveva essere piuttosto ridotta, visto che uno da un lato e una dall'altro piano piano, rotolando nel sonno una certa notte si saranno ritrovati inspiegabilmente appiccicati!
    Effettivamente l'espressione di 18 mi ha fatto scappare una risatina..."Collaborazione per crescere ulteriormente"...eh già.
    Nolite te bastardes carborundorum

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  7. #447
    Demente precario L'avatar di Final Goku II
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    Mi spiace che a molti la trovata dell'angelo non sia andata a genio. Volevo trovare una "immortalità" che fosse superiore a quella di Cell ma al contempo meno "sgrava" di quella di Majin Bu! Quindi essendo Ghiller uno che ha sempre privilegiato l'astuzia alla forza ho pensato ad un stratagemma di stampo scientifico-tecnologico.
    Mi spiace sia risultato poco riuscito'^^

    Per il resto ringrazio tutti per i commenti e i complimenti!

  8. #448
    adventure dipendente L'avatar di pappa
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    L'idea dell' "immortalità" dell'angelo a me é piaciuta, ma forse non sei riuscito a spiegarla bene, é un po' confusa

  9. #449
    Ho le Palle Piene L'avatar di VirusImpazzito
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    Al campo della banda...
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    Citazione Originariamente Scritto da Final Goku II Visualizza Messaggio
    Mi spiace che a molti la trovata dell'angelo non sia andata a genio. Volevo trovare una "immortalità" che fosse superiore a quella di Cell ma al contempo meno "sgrava" di quella di Majin Bu! Quindi essendo Ghiller uno che ha sempre privilegiato l'astuzia alla forza ho pensato ad un stratagemma di stampo scientifico-tecnologico.
    Mi spiace sia risultato poco riuscito'^^

    Per il resto ringrazio tutti per i commenti e i complimenti!
    Beh, sicuramente l'idea di un'immortalià "tecnologica" è sicuramente originale... il che non è poco, se si pensa che l'unico considerato originale di questi tempi è solamente Oda... e a volte viene denigrato anche lui.

  10. #450
    Junior Member L'avatar di Anja_vampir
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    Yeah finito di leggere ^^
    anche questo special mi è piaciuto molto anzi l'ho trovato addirittura corto ^^
    per quanto riguarda la sconfitta dell'angelo l'ho trovata geniale, infatti io mi aspettavo che fosse come metal cooler (tanti cloni ma con il corpo principale altrove), ma ancora una volta sei riuscito a sorprendermi.
    altra cosa che mi è piaciuta moltissimo è.... WOW PICCOLO CHE FA UN DISCORSO LUNGHISSIMO!!!! O_O sono stupefatta in genere nelle fan fiction sembra quasi muto, ma qui ha battuto il suo record personale di parlantina ^_^
    prossimo obbiettivo: fargli dire una bella parolaccia
    ancora complimenti
    baci baci ♥

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