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Risultati da 1 a 10 di 24

Discussione: (D)io

  1. #1

    Predefinito (D)io

    (D)io
    Sarà questo il titolo della mia prossima Fan Fiction,che rilascerò qui per tutto il periodo libero estivo qui su DBA,e di cui,in collaborazione con un mio amico e compagno di scuola dotato nel disegno,si punta a realizzare anche una versione Doujinshi in aggiunta a quella romanzata.

    Si tratterà di un' opera ad impostazione mista,vale a dire che non si configurerà come una Fan Fiction di un unico,ma di più tipi e con più tecniche di impistazione del genere e scrittura.

    Si vedrà altresì come crossover tra personaggi originali (m'anche no) da me è introdotti e altri presenti in un' opera già esistente,anche se difficilmente tutti questi ultimi avranno un ruolo fondamentale per lo svilupparsi delle vicende.

    Quello che codesto lavoro avrà di particolare è i personaggi "nuovi" pur non essendo parte di opere già esistenti,non sono proprio originali,ma anzi,penso che nessuno di voi avrà difficoltà nel riconoscerli.Vedrete poi cosa ne è scaturito,perchè è davvero complicato da spiegare senza spoilerare.
    2+2=22.

  2. #2
    Ex nihilo, nihil. L'avatar di Shadow46
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    Finalmente uno che comincia ex novo, sono qui da poco nel forum e non mi andava di leggere dall'inizio le fan fiction degli altri , poichè eran troppo lunghe e non sarei riuscito a stare al passo degli altri lettori assidui. Qui leggerò assiduamente la tua Fan Fiction dall'inizio!
    "Chi obbedisce spera un giorno di comandare, chi comanda spera di non dover obbedire mai."

  3. #3
    Utente Bannato L'avatar di Jio
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    Ank io ci sono, pronto per leggere passo-passo

    Dalla presentazione sembra interessante...

  4. #4
    Strategical Member L'avatar di Oplita XXX
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    Sparta
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    Sembra interessante... credo proprio che ti seguiro, sisi...
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  5. #5
    Senior Member L'avatar di AlphaOmega
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    Hmm...be ritaglio 1 angolino anche per te!
    (A_O aggiunge la milionesima ff alla sua lista )

  6. #6

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    Il momento per cui ho atteso l'arrivo dell'estate è finalmente giunto.E' con immenso piacere che pongo dinnanzi ai vostri occhi il capitolo pilota.

    Capitolo Pilota
    Fin dove la mano di Dio può arrivare.

    Tutto ebbe inizio in quella stanza buia e opprimente,resa tale da tutti quei trascorsi che in un modo o nell'altro l'avevano fatta protagonista di molte vicende controverse,che l'avevano fatta divenire il luogo d'abitudine in cui si animavano i colloqui di personaggi tutti loschi:chi più,chi meno.Era un ufficio,ma era molto diverso da quelli che erano di uso comune,per i soli ricevimenti;che non fosse un luogo normale,lo si poteva capire facilmente,quasi colpo d'occhio.Le finestre erano state serrate,motivo per cui quella stanza,che solo una piccola parte di un edificio cupo e possente,non poteva essere affatto baciata dal sole.Nell'aria vi era un gran puzzo di sigari,che diverse persone avevano iniziato a fumare dopo che l'ennesimo dei loro propisiti si era risolto in un fallimento.A farla da padrona era sempre la stessa sensazione di folle determinazione mista a volte di profonda angoscia,che chiunque entrasse in quella costruzione,la quale quasi pareva maledetta,non poteva che provare.Le persone che abitavano quel luogo,una sorta di laboratorio di ricerca,venivano tutte impiegate in un ambizioso quanto folle progetto,che la dirigenza del centro,il direttore generale in modo particolare,soleva definire "L'operazione di purificazione definitiva,la concreta possibilità di un nuovo mondo".Tutti quanti vestivano camici bianchi,come fossero dei medici.L'abito,però,non fa il monaco,è risaputo.Le parvenze c'erano,ma non lo spirito.I medici salvano le vite;loro ne avevano infrante troppe,anche quelle di chi fino a momenti prima per tanto tempo li aveva appoggiati in questa missione di sterminio,quest'eccidio,che era come un grido di disprezzo alla diversità.La cosa più atroce in tutto ciò non erano però i crimini efferati,che come indelebili macchie di sangue cremisi andavano a sporcare l'anima di costoro,ma il fatto che da questo non subentrasse per loro rimorso alcuno.Niente era capace di smuovere da quelle convinzioni,anzi,se andavano male,riprovavano insofferenti i loro piani maligni.Si accingevano a farlo anche quella mattina,che sembrava normalissima,prima della quale nessuno di coloro i quali sarebbero rimasti coinvolti nell'inferno che dopo ne sarebbe venuto poteva immaginare.

    Quel giorno era entrato in quella stanza,per essere ricevuto dal direttore generale del laboratorio,un omone possente e dall'aria vissuta,vestito di nero e con il viso celato dietro un grande cappuccio.Egli era un mercenario tanto temibile quanto spietato.Chiunque in passato si fosse imbattuto in lui,diceva sgomento che una sua spallata equivalesse ad una zampata d'orso,che le catene che si estendevano lungo le sue larghe braccia erano più minacciose di una morsa di serpenti;decantavano la sua bocca come più pungente di qualsiasi pugnale,e la sua voce come un coro di un milione di diavoli.Tutti ormai lo temevano come il più avido dei guerrieri nefasti,sebbene non conoscessero il suo nome.Se proprio dovevano,si limitavano a chiamarlo...

    "Siege,ti stavo aspettando,vieni".

    A quel richiamo Siege rispose prontamente,avvicinandosi alla cattedra del direttore,che come solito era voltato di spalle,rivolto contro la finestra,pronto a voltarsi e impartire un nuovo,terribile,ordine.

    "Siege,tu sai quanto mi fido delle tue capacità.Fino ad adesso ci hanno ostacolati,ma ora hanno finito di romperci i coglioni.Sono sicuro che,dove mille soldati hanno fallito,tu avrai successo,e per questo ho deciso di affidare a te la missione.Non sei contento?Hai l'opportunità di un ruolo di prima linea nella nascita del nuovo mondo".

    Il mercenario ribattè subito,con un accenno di fretta.

    "Non perdiamo tempo,mi dica cosa devo fare e io lo farò".

    "Da un pò di tempo,un gruppo di persone di ubicazione sconosciuta ha incominciato a sostenere di credere in una cosa che loro chiamano "La profezia" che purificherà il mondo.Abbiamo cercato di prendere contatti,senza risultato,evidentemente ci sono ostili.Il tuo compito è quello di impedire che questa cosa di cui parlano si avveri."

    Siege disse che era cosa che poteva fare,ma chiese informazioni più dettagliate.Fu presto detto.Gli si parò davanti un ragazzo di statura media,con verdi capelli a coprire gli occhi e una leggera camicia che lasciava scoperto il torace e dei pantaloni neri molto stetti,che si allargarvano man mano che si scendeva,fino a costituire uno stile quasi 70's.

    "Questo è Xeno",disse il direttore "E' partito in viaggio e in poco tempo è riuscito a localizzare il gruppo,adesso vi si introdotto come nostra spia"."Xeno è venuto a sapere che ora quel gruppo ha messo gli occhi su 4 ragazzi.Quello che devi fare è impedire che prendano contatti.Per farlo dovrai sequestrare la più influente di questi 5 ragazzi:Una tipa coi capelli viola,che porta sempre una specie di nastro ai capelli e che in passato ha avuto legami con il centro e sa usare le "mani".Vive con altre 3 persone coinvolte nella cosa,ma dopo che avrai messo fuori gioco lei non saranno un problema.Una è una bambina molto piccola,gli ultimi due sono normalissimi parenti,che hanno offerto ospitalità alle due nella loro casa,presso Roma".

    Rilasciate le informazioni che gli sarebbero state utile all'identificazione del bersaglio,Siege prese la sua strada.

    Contemponeamente,in un luogo non ben identificato,tre figuri discutevano tra di loro.Non era pero una discussione fatta di grida e rimproveri,anzi le parole di quello che si trovava di fronte agli altri lasciavano trasparire una sensazione benevola,come fossero le parole di un gran capo attento ai bisogni e alle speranze
    dei suoi,uno che fermamente crede nelle loro capacità e mai li abbandonerebbe.

    "Ce la potete fare.Confido in voi,il destino del mondo è in mano vostra.Stando alla profezia la chimera è vicina.Trovatela,e dopo potremo alzare il vessillo della pace. "

    Siege si era diretto nel romano,che conosceva bene,essendo vissuto là. Camminava per la via dei fori imperiali,da cui si poteva scorgere maestoso il colosseo.Per non istigare nei passanti sensazioni di diffidenza,penso bene di attuare un diversivo.Fu presto detto: Dopo un attimo di grande concentrazione,il suo corpo iniziò ad apparire circondato da una radiazione luminosa colorata di nero profondo,e si trasmorfò.Non si vedeva più il cupo killer,ma un uomo apparentemente normalissimo e pacato nel vestire.

    Mentre lui già aveva ottenuto informazioni su come la casa che stava cercando potesse essere raggiunta,in quello stesso luogo,i quattro malcapitati si preparavo ignari a pranzare.Tra di loro sembrava espandersi un alone di serenità e voglia del domani;in realtà però nessuno di loro riusciva a dimenticare ciò che,a causa di una serie di sfortunati eventi,li aveva angosciati fino a poco tempo prima e che dopo un a terribile escalation finale aveva per sempre segnato le loro vite.La ragazza dai capelli violacei,in particole,non riusciva a dimenticare,e durante lo scorrere della mattinata aveva mostrato grandi sbalzi d'umore,prima mai avuti.Nonostante ciò,dava sempre a vedere quel lato di sè allegro e spensierato,stava migliorando nel cucinare e mostrava gratitudine nei confronti di quelli che vivevano intorno a lei.

    Il gruppo si riunì di fronte alla tavola apparecchiata.

    "Ma se siamo in quattro,perchè c'è un posto in più?"Chiese l'unico uomo."A lei sarebbe piacuto",gli rispose l'altra ragazza.

    D'un tratto il citofono suonò,e il ragazzo si priuccupò di andare ad aprire.Gli si parò dinnanzi un uomo,il quale chiese di poter entrare in casa,impegnato in censimento.Il ragazzo si intristì,non avendo potuto ritrovare in quel momento la persona che si aspettava ci fosse dietro la porta,ma aprì ugualmente.

    Nel momento in cui l'uomo entrò e il suo sguardo si potè incrociare con quello del gruppetto,una grande carica negativa si dissolse nell'aria,rivelando la sua identità:Era Siege.
    Ultima modifica di Supa Saiyajin; 13-06-2008 alle 18:14
    2+2=22.

  7. #7
    Utente Bannato L'avatar di Jio
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    Molto complessa e profonda, inizio niente male, mi è piaciuto.

    Hai detto di aver sospeso la narrazione per mancanza di tempo, quindi la storia la scrivi al momento???

    Aspetto con impazienza il capitolo successivo

  8. #8
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    Molto ben descritta.Si prospetta bene,anche se non mi ha coinvolto più di tanto,vediamo come potrà evolversi.Bravo,comunque.

  9. #9

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    Alla confluenza del Crati con il Busento,sorge fiera,su sette colli,l'Atene della calabria,colei che agli albori si estenne a nord fino all'entroterra delle attuali Basilicata e Puglia ed a sud, fino all'aspromonte.Questa gloriosa città prende il nome di Cosenza.

    Presso un campetto cittadino,alcuni ragazzi stavano tenendo una partita di calcetto.Il prtiere era lì saldo nella sua posizione,la sua espressione era quella di chi non riesce ad essere soddisfatto,e sembrava che neppure tanto s'impegnasse,finchè non ricevette un tiro.

    "Ecco,arriva!Fammi vedere fin dove la mano di Dio può arrivare"

    La palla si avvicinò sempre più all'area piccola,e dopo una titubanza iniziale l'ultimo uomo ridusse l'estensione delle mani,e con un piccolo scatto,afferrò in presa la sfera.Dopo quell'azione un compagno si complimentò con lui per la prestazione,i loro pugni scontrarono in segno di amicizia.Quel portiere,dal capello rapato ad uno e il volto pizzo sul mento,rispondeva al nime di Supa.

    "E molestamente,Handsome.Io non so un comune mortale,Io sono un Dio".

    Il suo compagno era abituato a farsi chiamare Bello93,per questo lui lo chiamava sempre Handsome.Supa era dotato di senso della posizione,ma a causa di alcune irregolarità nelle terminazioni nervose,aveva problemi di equilibrio,tant'è che era considerato inadatto a giocare in qualsiasi altro ruolo.Non aveva velocità,non riusciva mai a tenersi in equilibrio in posizione di tiro,e aveva problemi nel trattenere il pallone sotto lo pianta del piede.Per questo motivo,pur se convinto di poter offrire tanto,parenti e amici speravano che evitasse di giocare in movimento,temento che un contrasto,una caduta o una pallonata in faccia potesse ro arrecargli gravi danni.

    Supa,ad un certo punto della partita,chiese lo spostamento a centravanti,perchè,disse,voleva provare almeno per una volta del Gol.I suoi compagni erano dubbiosi e preoccupati,ma questa situazione altro non faceva che innervosire Supa,che desiderava mettere in mostra le sue doti,nelle quali confidava ampiamente.Arrivò persino ad infuriarsi,fino ad afferrare i compagni per le maglie,non essendo d'accordo con loro."Lasciatemi fare,ne sono in grado" diceva. E così fu.Arrivando in prossimità dell'area tirò con determinazione,talmente tanta che il suo piede sembrava pervaso d'energia.Il tirò,nonostante fosse veloce,finì per rivelarsi rasoterra.Supa finì per cadere rovinosamente sul terrendo.Temendo il peggio,i compagni si mobilitarono a soccorso,ma lui reagì con rabbia dicendo che poteva farcela da solo e iniziando eabbioso a bestemmiare,fino a quando non se ne andò lasciando gli altri basiti e lasciandosi dietro gli ultimi pensieri.

    "Gesù cinghiale,per l'ennessima volta le cose non sono andate come previsto,ma un giorno,e giugerà presto,potranno contemplare il mio valore,lo giuro.Vedranno cosa sono in grado di fare,vedranno fin dove la mano di Dio può arrivare".
    ----------------------------------------------------------------------------------------------------------
    Capitolo finito e primo messaggio editato.Se volete chiaramenti,chiedete e vi sarà dato.
    Ultima modifica di Supa Saiyajin; 13-06-2008 alle 20:02
    2+2=22.

  10. #10
    Utente Bannato L'avatar di Jio
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    A parte alcuni errori di ortografia si preannuncia interessante con una storia all'apparenza molto intrigante.

    Attento con le bestemmie, qui bannano di brutto...

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