- Gran Premio del Giappone (circuito di Motegi)
125
1) Bradl
2) Di Meglio
3) Talmácsi
4) Olivé
5) Terol
6) Cortese
7) Corsi
8) Redding
9) Gadea
10) Webb
11) Koyama
12) de Rosa
13) Nakagami
14) Vázquez
15) Masbou
250
1) Simoncelli
2) Bautista
3) Debón
4) Simón
5) Kallio
6) Takahashi
7) Espargaró
8) Pasini
9) Aoyama
10) Locatelli
11) Faubel
12) Pešek
13) Wilairot
14) Shouya Tomizawa (Honda)
15) Lai
MotoGp
1) Rossi
2) Stoner
3) Pedrosa
4) Lorenzo
5) Hayden
6) Capirossi
7) Edwards
8) Nakano
9) Dovizioso
10) Hopkins
11) Toseland
12) de Puniet
13) Melandri
14) Guintoli
15) West
Di Meglio si avvicina sempre più all'alloro iridato. La gara, tutto sommato, si è rivelata pure interessante, anche se la mancanza di competitività da parte dei portacolori italiani inizia a registrare più di una perplessità (il secondo posto assoluto di Corsi, che, tra l'altro, non gode di ottima salute , non può essere considerato risultato d'eccellenza, in un campionato caratterizzato da un livello qualitativo-prestazionale piuttosto risibile).
Nella quarto di litro è l'anno di Marco Simoncelli; osservando la gara di ieri, non ci si può esimere dall'esporre un concetto del genere. Dopo aver constatato l'enorme diminutio che la mancanza dell'ufficiale RSA ha esercitato sulle prestazioni del pilota riminese, si deve registrare l'ennesimo episodio favorevole al motociclista italiano. La superiorità di Bautista era palese (ho apprezzato il commento finale di Reggiani, il quale, ebbro di italica gioia, non si cura di affermare che l'1.51.4 non basta a Bautista per contrastare l'1.51.7 di Simoncelli). Sarei stato eufemisticamente curioso di ascoltare i commenti della coppia d'oro se la situazione si fosse invertita. I 32 punti di distacco sono ancora colmabili; soltanto attraverso un passaggio a vuoto dell'attuale leader, tuttavia, il campionato potrebbe realmente riaprirsi. Si preannuncia, in ogni caso, uno scoppiettante 2009, visto che i due rivali riconfermano le loro rispettive candidature all'alloro iridato della prossima stagione.
Ottavo titolo mondiale per Valentino (curioso come per altri, cito Pedrosa, non si impieghi mai un simile principio cumulativo, quasi a voler depauperare l'intrinseco significato di un mondiale conquistato in una categoria "inferiore"). Vittoria sicuramente meritata; escludendo l'errore di Assen, il pesarese ha portato a termine un vero e proprio percorso netto. Più che gli errori di Stoner, sotto gli occhi di tutti, l'equilibrio del campionato deve recriminare nei confronti del signor Alberto Puig (il quale, in ogni caso, sembra verrà presto accusato, con ogni probabilità da Beltramo, della violazione del trattato di Kyōto ). C'e ancora un numero due da assegnare (unico motivo di pseudointeresse per una competizione che, altrimenti, potrebbe già andare tranquillamente in letargo).
Credo che la scelta di far approdare un talento come Dovizioso al team interno sia la soluzione migliore per il futuro della casa nipponica. Nel 2009, la coppia dell'HRC sarà di assoluto valore e non vedrà tra le sue fila un pilota esordiente (fattore di indubbia importanza, soprattutto durante la stagione autunno/inverno ). Ricordo che, nel 2005, l'inizio del campionato 250 vide un Dovizioso in gran spolvero, fortemente motivato dal confronto con quello che, quantomeno allora, si riteneva essere il talento supremo, l'unico capace di competere realmente con quello di Valentino.Originariamente Scritto da LAcermo
Non esattamente. In particolar modo nel 2007, la superiorità Aprilia era quasi imbarazzante. Nel biennio 2004-2005, la Honda antepose lo sviluppo della quarto di litro a quello della MotoGp (che poi che le motivazioni fossero ampiamente sottoscrivibili è, in ogni caso, un altro discorso ). E' vero che la vittoria al debutto di Pedrosa ha comunque del miracoloso. Allo start di Welkom, le Aprilia di Porto e de Puniet apparivano realmente irraggiungibili (anche se il divario si attenuò progressivamente, in virtù delle motivazioni succitate, nel corso della stagione). L'anno successivo, tuttavia, la Honda era la miglior moto in pista, sfatando il tabù della 250, che ha sempre visto, quantomeno nell'ultimo decennio, l'incondizionato dominio della casa di Noale (lenito sporadicamente da imprese legate a grandissimi cognomi, come Biaggi, Kato e, appunto, Pedrosa).Originariamente Scritto da LAcermo
Detto questo, lo spagnolo è, e rimane, quantomeno al momento, decisamente superiore a Dovizioso (che, tuttavia, non giudico affatto inferiore a Lorenzo).