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  1. #861
    Demente precario L'avatar di Final Goku II
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    Citazione Originariamente Scritto da Majin Broly Visualizza Messaggio
    In pratica rimarremmo con due sezioni, una per dragonball e una per tutto il resto, forse manteniamo anime e manga.
    Il problema del libero è che non so quanto io possa spostartela in quella sezione, non sarebbe adeguata. Dovresti stare attento più che altro sul principale, cercare di vedere quando si avvicinano le 100 pagine e avvertire un mod, così da chiudere ed evitare la cancellazione automatica, per poi aprirne uno nuovo.
    Ok, vada per questa soluzione allora.

  2. #862
    Senior Member L'avatar di Majin Broly
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    Grande final, non ti sei scomposto e hai tenuto tranquillamente la notizia.
    Qui termina il mio piccolo pesce d'aprile.

  3. #863
    Demente precario L'avatar di Final Goku II
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    Eh, beh, effettivamente non è che fosse una notizia così catastrofica eh!

    Comunque ammetto di averci creduto! Sei stato bravo!

  4. #864
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    Però sta cosa mi è tornata utile, nel timore di perdere le mie fic le ho ri salvate dal forum (poiché sul pc le avevo perse )

  5. #865
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    Citazione Originariamente Scritto da AlphaOmega Visualizza Messaggio
    Però sta cosa mi è tornata utile, nel timore di perdere le mie fic le ho ri salvate dal forum (poiché sul pc le avevo perse )
    Infatti, hanno fatto uno scherzo a me e ti sei ritrovato a sgobbare tu! Mi sembra giusto.

  6. #866
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    Ma era una cosa che dovevo fare da mesi... solo che io non ho mai avuto voglia, quando ci vuole ci vuole

  7. #867
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    p.S: Il primo capitolo fatto con Open Ofice! Ringrazio nuovamente tutti coloro che me lo hanno consigliato!

    EPISODIO 195: INCONTRI

    Non appena aprì gli occhi Piccolo si rese immediatamente conto di non trovarsi nell'aldilà, sebbene l'oscurità che avvolgeva quel luogo gli ricordasse parecchio quella tipica delle profondità dell'inferno. Anche nel caso in cui egli fosse stato giudicato in qualche modo meritevole di essere precipitato nuovamente negli inferi per via dei propri peccati e non in seguito ad una propria scelta deliberata come avvenuto quando si era mosso per salvare Goku recluso nell'averno dal Dr.Gero e dal Dr.Myeu, egli sarebbe prima dovuto sottoporsi al giudizio di Re Enma prima che la sua destinazione nell'aldilà venisse stabilita. Nel guardarsi attorno, in ogni caso, il namekiano si rese conto come il luogo dove si trovava non fosse l'inferno. Il paesaggio era completamente diverso. Era un panorama desolato e monotono. Il terreno era ricoperto da una sorta di sabbia dal colore grigio-blu, e in ogni direzione era possibile scorgere dei piccoli laghi rotondi dall'acqua cristallina e trasparente. Il silenzio era assoluto, e nessun rumore giungeva al finissimo udito di Piccolo. Il maestro di Gohan sollevò gli occhi e si tolse ogni residuo dubbio: non aveva l'aureola, e dunque non era defunto. Il namekiano ne rimase sconcertato. Non che gli dispiacesse essersi salvato, ma non riusciva a realizzare come fosse potuto accadere. Egli ricordava perfettamente di come il suo corpo fosse stato disintegrato sotto gli implacabili colpi di Ice, eppure in quel momento egli si ritrovava ad essere completamente illeso. Ad un certo punto un rumore impercettibile giunse alle orecchie di Piccolo, che si voltò di scatto. Solo un essere dotato dell'udito finissimo di un namekiano avrebbe potuto udire un suono flebile come l'agitarsi di uno specchio d'acqua in seguito all'emersione dal medesimo di qualcosa, o di qualcuno. Piccolo scorse una figura avvolta in un sudario di colore viola , perfettamente asciutto malgrado fosse indossato da qualcuno che stava uscendo da uno specchio d'acqua. Chiunque fosse non sembrò sorpreso di essere stato udito, anzi, sembrava che in realtà non fosse sua intenzione cogliere di sorpresa il namekiano. “Dall'incertezza delle tue movenze deduco che il tuo spirito sia pervaso da un comprensibile sconcerto... Maka!” disse il misterioso figuro. Piccolo si accigliò, il nome con cui lo sconosciuto gli si era rivolto non gli diceva nulla. “Probabilmente mi hai scambiato con qualcun altro! Il mio nome è Piccolo!” disse il maestro di Gohan. Lo sconosciuto ridacchiò sommessamente “Oh no... caro il mio Maka, o Piccolo, se lo preferisci... non potrei mai confonderti con qualcun altro!”. “Piantala con questi giochetti! Chi sei? E che cosa vuoi da me?” ringhiò Piccolo, infastidito da quella stucchevole manfrina. “Huhu! Lo sconcerto di porta a difettare in lucidità! Mi sarei aspettato che una mente acuta come la tua avrebbe compreso che l'unica persona che può conoscere il tuo vero nome namekiano a te stesso ignoto è quella che ti ha dato tale nome!” disse lo sconosciuto abbassandosi il cappuccio e rivelando le proprie sembianze, identiche in tutto e per tutto a quelle di Piccolo. Il maestro di Gohan rimase sorpreso, ma poi tutto gli fu chiaro “Ma certo... devi scusarmi se non l'ho capito subito! Però devo dire che tra tutte le persone che pensavo di incontrare mai mi sarei aspettato di imbattermi in Katatsu Dragon... mio padre!” fece Piccolo con un ghigno. “Conosci il mio nome! Deve essere stato il vecchio capo dei saggi di Namek a rivelartelo! Comunque sia, per quanto tu non mi paia tipo da effusioni, mi aspettavo un maggiore gaudio da parte tua nel trovarti innanzi a colui che ti ha generato!” commentò Katatsu. “Sia ben chiaro... non nutro rancore nei tuoi confronti per avermi abbandonato! Forse da bambino ne ho sofferto un po', ma è un ricordo ormai troppo sbiadito nel tempo perché esso possa essere risvegliato dal trovarmi al tuo cospetto! Nondimeno, non provo per te nemmeno alcun genere di affetto!” rispose il namekiano cresciuto sulla Terra. “Comprensibile!” commentò, per nulla turbato, Katatsu “Tuttavia un po' di gratitudine per averti salvato la vita non sarebbe, a mio giudizio, fuori luogo!” aggiunse poi. Piccolo, tuttavia, disattese le aspettative del padre, e freddamente rispose “Dunque sei stato tu! E perché lo avresti fatto?”. “Che c'è? Non mi credi?” si accigliò Katatsu. “Ammettiamo che tu realmente possieda un potere talmente grande da salvarmi la vita sulla Terra agendo da questo pianeta sperduto... cosa a cui comunque faccio fatica a credere, ma la mia scelta di ringraziarti o meno è figlia della risposta alla più elementare delle domande, ovvero: perché lo hai fatto?” chiese Piccolo. “Non è dovere di ogni padre vegliare sul proprio...” il padre non ebbe nemmeno il tempo di finire la frase che il figlio espanse furibondo la propria aura. “Non prenderti gioco di me, Katatsu! Dimmi qual'è la verità altrimenti te la strapperò dalla bocca con la forza!” lo minacciò Piccolo. Katatsu non sembrò impressionato dalla forza, pur considerevole, del figlio. “Mi rammarico per il tuo atteggiamento ostile, figlio mio! Tuttavia se sei così determinato a conoscere la verità te ne renderò partecipe! Anche se avrei voluto che gli ultimi istanti prima del tuo imprigionamento fossero più piacevoli!” rispose Katatsu. “Imprigionamento?” ripeté Piccolo, mettendosi sulla difensiva. “Si... non vorrei farlo, ma è l'unico modo per rimediare alla leggerezza compiuta da Ice!” spiegò il padre. “Dyamans! Ha a che fare con quella diabolica divinità, non è vero? Nella sua conoscenza parziale del funzionamento dell'aldilà ella credeva che spendendomi all'altro mondo sarei stato precipitato all'inferno insieme al segreto della presunta venuta di quel folle essere! E' per questo che hai fatto in modo che ciò non accadesse! Perchè sapevi che avrei comunque potuto parlare con Re Enma, Re Kaioh e gli altri! Dunque anche la tua anima è stata corrotta da Dyamans!” comprese Piccolo. “Hai indovinato su tutta la linea, figlio mio! In te riconosco l'acume degno della famiglia Dragon, ma nondimeno il pregiudizio di una divinità di questo ordine obsoleto che non ha più senso di esistere! Diabolica divinità? Folle essere? Anima corrotta? La tua visione di Dyamans è, con mio sommo rammarico, totalmente distorta rispetto a quella che è la realtà!”. “Dyamans è un folle che ha tentato di prendere possesso dell'universo con la forza! Giammai appoggerò un essere simile! Qualunque cosa tu possa venirmi a raccontare su di lui! E per inciso, scordati di riuscire ad imprigionarmi!” urlò Piccolo, pronto a combattere. Katatsu sospirò “Del resto come può un genitore che è sempre stato assente durante la vita del proprio figlio pretendere di poter avere voce in capitolo sulle sue scelte? Immaginavo che sarebbe andata in questo modo! Ebbene sia, allora! Ti affronterò!”. Attorno al corpo del namekiano si sviluppò un'aura di colore nero. Mentre l'aura di Piccolo ricordava un'esplosione di luce, quella di Katatsu sembrava più un fluido nero e denso che cresceva pian piano in espansione. “Ho scelto di dedicare la mia vita all'apprendimento delle più potenti arti magiche attraverso uno studio che si protratto per oltre un secolo e che non poteva coesistere con la presenza di un intralcio di qualsivoglia natura, si trattasse pure del proprio stesso figlio! E' stato il prezzo che ho pagato per poter divenire in grado di servire al meglio Dyamans! Mi dispiace, ma non puoi competere con di me!” asserì Katatsu. Sotto lo sguardo incredulo di Piccolo accadde qualcosa che fece letteralmente gelare il sangue al maestro di Gohan. Possibile che il potere del padre arrivasse a tanto? “Non è possibile! Quale sorta di demonio sei?” mormorò Piccolo.
    Ultima modifica di Final Goku II; 07-04-2011 alle 17:50

  8. #868
    Demente precario L'avatar di Final Goku II
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    Nel frattempo, poco distante dal pianeta Terra, Ghiller era seduto sul sedile di comando della propria nave spaziale. Teneva nella mano destra un bicchiere di liquore e contemplava il pianeta azzurro innanzi ai suoi occhi. Quel pianeta presto sarebbe stato suo, e sarebbe stato soltanto la prima delle sue conquiste una volta che Mecha Bu si fosse risvegliato, cosa che sarebbe accaduta di li a poco. Tutto procedeva secondo i suoi piani, e negli occhi scarlatti dell'ex assistente del Dr.Gero si leggeva un profondo compiacimento. Era un piano a cui aveva iniziato a pensare il giorno stesso in cui era stato ucciso da Crilin molti anni prima. In quel momento era accaduto qualcosa di strano, e la mente dell'albino tornò al momento di quell'incontro inaspettato che avrebbe cambiato per sempre le sue ambizioni e le sue prospettive in merito al futuro.
    Egli si era ritrovato in mezzo ad una nebbia bianca, che l'albino pensò essere l'aldilà. “No, non sei ancora nell'aldilà! Ma non ti illudere! E' oramai inevitabile che tu vi finisca! Non prima però di aver fatto due chiacchere con me!” disse una voce di una purezza celestiale, che suonò soave alle orecchie di Ghiller. L'inquietudine di non sapere che gli si stesse rivolgendo non lo fece reagire con foga, anzi, si voltò con tutta calma, come se nel suo cuore sapesse di starsi per rivolgere ad una persona amica, una sensazione che Ghiller reputò quantomeno strana per due ragioni: la prima era che non conosceva quella voce, e la seconda era che egli mai in vita sua aveva avuto amici. Di fronte a lui, parzialmente celata dalla nebbia apparve la figura di un giovane dai capelli verde chiaro, e gli occhi del medesimo colore. Ciò che subito saltò all'occhio di Ghiller fu il fatto che il giovane non indossasse vestiti, cosa che peraltro metteva in risalto come le sue fattezze fossero in tutto e per tutto umane. Ghiller provò per la prima volta nella sua vita un certo senso di soggezione, che l'albino non avrebbe saputo spiegare. Sembrava una persona comune, ben più giovane di lui eppure ogni cosa nel suo essere scatenava una profonda emozione nell'animo normalmente gelido di Ghiller. “Ciao! Io mi chiamo Ryu! Per me è un piacere conoscerti, Ghiller!” disse con un dolce sorriso il giovane. “Ehm... si...” biascicò Ghiller. Si sentiva un perfetto idiota a riuscire a malapena a spiccicare parola al cospetto di qualcuno che razionalmente non sembrava affatto una persona speciale. Il fatto che qualcuno agisse in maniera tanto impune e evidente sul proprio animo non poteva che turbare e infastidire una mente razionale e pragmatica come quella dell'albino. “Ci sei andato vicino eh?” chiese Ryu. “A fare cosa?” chiese Ghiller. “Come a cosa? A conquistare il mondo no? E ci stavi riuscendo solo con la tua intelligenza, pur avendo a che fare con nemici molto più forti di te! Per quanto abbia delle riserve nell'approvare il tuo scopo mi è piaciuto il modo in cui l'hai perseguito! Sei stato in gamba! Nondimeno, ti sei comportato come una persona senza scrupoli per quasi l'intero arco della tua esistenza, ma è stato l'epilogo della stessa che ti ha fatto guadagnare la mia simpatia!” spiegò il ragazzo. “Che intendi?” chiese l'albino. “Che se non sei riuscito nel tuo intento è soltanto perché il tuo amore per quella ragazza di nome C-18 è stato più forte della tua ambizione! Per quanto tu stesso non te ne sia mai reso del tutto conto! Se ci pensi, se quel Crilin non avesse sfruttato questo tuo sentimento tu avresti coronato la tua ambizione!” commentò Ryu. “Hai ragione... non mi sono reso conto della mia debolezza... e..” disse Ghiller, ma il ragazzo lo interruppe. “No! Ti prego! Non considerarla una debolezza! E' ciò che mi piace di te!”. “Con tutto il rispetto avrei preferito riuscire nel mio intento che accattivarmi la tua simpatia, chiunque tu sia...” disse l'ex assistente del Dr.Gero. Ryu sorrise “Anche dopo la morte avverto che in te l'ambizione non ha cessato di esistere! Malgrado ti si prospetti un'eternità da trascorrere all'inferno non hai rinunciato ai tuoi obbiettivi! Sei davvero molto determinato! Sei caparbio, intelligente ma al contempo sei capace di provare sentimenti puri, per quanto il tuo sottomettere il cuore alla mente ti porti spesso a compiere nefandezze in nome di essi! Ciò non toglie come tu sia decisamente il più interessante esemplare di essere umano che io abbia mai visto da molti secoli a questa parte!”. “Da molti secoli? Ma si può sapere quanti anni avresti tu?” chiese sorpreso l'albino. “Mmmm... difficile fare una quantificazione numerica... che termine di paragone potrei usare perché tu possa capire? Ah, ecco... ti basti pensare che sono più vecchio di Re Kaioh! Hehehe!” ridacchiò Ryu. Ghiller rimase basito. Chi era il ragazzino che aveva di fronte? “Immagino tu voglia sapere chi sono... ma, ahimé! Non me la sento di rivelartelo! Il motivo per cui sono qui è soltanto farti una proposta!” disse il ragazzo dai capelli verdi. “Intendi farmi tornare sulla Terra? Lo puoi fare?” chiese l'albino, rendendosi conto di avere a che fare con un essere a dir poco speciale. “Potrei tranquillamente farlo! Ma non sarebbe giusto! Malgrado la simpatia che provo per te, ti sei oggettivamente comportato male, facendo soffrire molte persone, e dunque ti sei meritato l'inferno in cui verrai precipitato! Un sollievo tuttavia potrà lenire le tue sofferenze! Il tuo martirio non sarà eterno! Un giorno tu resusciterai!” disse Ryu. “E presumo sarai tu a farmi tornare in vita... e che cosa vuoi in cambio?” chiese Ghiller, sospettoso. “Voglio soltanto che tu diventi un mio seguace quando verrò a reclamare il tuo appoggio! Nulla di più!” rispose il ragazzo. “E perché mai un essere straordinario come te dovrebbe avere bisogno di me?” domandò incalzante l'albino. “Hehe! Bella domanda! In effetti non ti dovresti montare la testa! Io non ho bisogno ne di te ne di nessun altro a dire il vero! Diventare mio seguace per te sarà soltanto un'opportunità che io ti offro! Come ho detto mi stai simpatico! Se accetterai la mia proposta ti darò poteri che non puoi nemmeno immaginare, e che saranno tuoi non appena tornerai nel mondo dei vivi! Ovviamente nessuno ti obbliga ad accettare! Però se accetti e poi vieni meno alla parola data io sarò molto deluso da questo, e non penso a te convenga contrariarmi... dunque pensaci bene!” disse Ryu. “Beh! L'alternativa è marcire all'inferno per l'eternità, dunque c'è poco da pensarci! Accetto senza dubbio la tua proposta ovviamente! “ fece Ghiller. Ryu sorrise ed annuì “Ok allora! Abbiamo trovato l'accordo! Non so quando ci rivedremo! Avrebbe poco senso cercare di quantificare se ti si prospetta un'attesa lunga o corta, in quanto un secolo che per te è un'eternità per me è un tempo abbastanza risibile! Ad ogni modo, spero che nella tua permanenza nell'aldilà tu abbia modo di espiare le tue colpe” disse il giovane per poi sparire. Dopodiché Ghiller si ritrovò al palazzo di Re Enma per essere giudicato. L'albino avrebbe taciuto di quell'incontro sia allora che durante tutta la sua permanenza negli inferi.
    “Non so se Ryu abbia previsto che io potessi tornare in vita prima della sua chiamata ad appoggiarlo! E nemmeno di come reagirebbe nel constatare come nemmeno l'inferno mi abbia cambiato! Sono ancora disposto a tutto pur di ottenere i miei scopi! Soprattutto a sfruttare i poteri che egli mi ha donato per perseguire il mio obbiettivo! In ogni caso è inutile pensarci! Potrebbe chiamarmi domani o tra mille anni! Ora come ora non posso che ringraziarlo per il dono che mi ha fatto e impegnarmi a sfruttarlo al meglio!” pensò Ghiller sorseggiando il proprio liquore.
    Piccolo stramazzò al suolo, sconfitto nuovamente, in maniera ancora più rovinosa di come era avvenuto con Ice. I poteri magici di Katatsu lo avevano totalmente annichilito, e il maestro di Gohan non aveva potuto fare nulla per difendersi. “Ti ho inflitto meno sofferenze possibili! In questo momento è il massimo che mi possa permettere di fare come padre! Un giorno tuttavia mi ringrazierai!” disse Katatsu per poi spostare con la telecinesi il corpo esanime del figlio su uno dei laghi circostanti. Al comando del mago namekiano si materializzò dallo specchio d'acqua un albero che assorbì il corpo di Piccolo, del quale rimase soltanto il volto a sporgere fuori dalla corteccia. “Questo è l'albero del torpore... dormirai li dentro fintanto che non sarò io stesso a risvegliarti! E ciò avverrà quando Dyamans avrà ripristinato l'ordine in questo universo corrotto! Quando ti troverai di fronte al fatto compiuto non potrai che comprendere come io avessi ragione... e da quel giorno forse potremo iniziare una nuova vita come genitore e figlio” pensò Katatsu per poi voltarsi “Ma il tempo non è ancora giunto, e io ho ancora diverse cose di cui occuparmi! Tu riposa figlio mio!”. E così dicendo Katatsu se ne andò, lasciando il figlio addormentato in un sonno senza risveglio all'interno dell'albero del torpore.

  9. #869
    Senior Member L'avatar di AlphaOmega
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    Siiii! un nuovo ep finalmente XD Che bello
    E cosi ecco che fine ha fatto Piccolo, rapito niente meno che da suo padre XD Che si scopre essere seguace di Dyamans a sua volta mille rivelazioni
    Come anche l'apparizione di Ryu, che sembra davvero un tipo strano, ma alquanto potente... chissà se sarà soddisfatto delle azioni di ghilly?

    ma cmq, oh certo che in DB morire è proprio come prendere l'influenza Tra draghi, dei, Ryu e scettri maledetti... non si può riposare in pace!
    Ultima modifica di AlphaOmega; 07-04-2011 alle 21:11

  10. #870
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    e mo sto Ruy è un'altro sostenitore di Dyamas? ma quando viene Goku a farli fuori tutti
    "Dici che chi è più debole dovrebbe lasciare che il più forte si prenda la sua vita? E allora... non dire un'altra parola e muori in silenzio!" Dragon Ball Adventure Ep. 90

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