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  1. #681
    Senior Member L'avatar di AlphaOmega
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    Molto bene! Finalmente abbiamo i 3 vincitori e come sospettavo Baldaar li manderà contro gli invasori, e contro Zeneyu scenderà in campo nientemeno che la cara Deiyana; sono curioso di scoprire i suoi poteri...
    Intanto un altro passo è stato compiuto per la realizzazione dei piani di Latan

  2. #682
    XD power L'avatar di XD forever
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    Ottimo ep. Final questo ep. apre la scena a molta sospense!XD Oltre alla fine della "battaglia civile tra demoni" scopriamo anche che sta per entrare in campo un altra sorellla di Baldaar! (la cara?Oh Kaiohshin!XD)

  3. #683
    Demente precario L'avatar di Final Goku II
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    EPISODIO 179: DEIYANA

    Nell’aria risuonò una musica, presumibilmente prodotta da un’arpa, che catalizzò l’attenzione di tutti i presenti, facendo cadere nel silenzio quella stanza dove fino a quel momento si erano susseguite vicende caratterizzate da una caotica concitazione. Era una sinfonia celestiale, ma al contempo terribile. Modasia, Ryumac e Mafisi erano pervasi da sensazioni contrastanti. Da una parte sentivano le proprie membra rilassarsi e il loro senso dell’udito bearsi di quell’armonia di note, ma al contempo avvertirono come una morsa attanagliare la loro gola. Musica sublime e dolce, ma pervasa da un che di oscuro e inquietante. Sul volto di Baldaar apparve un sorriso di compiacimento. Apprezzava la musica della sorella proprio per lo stesso motivo che la faceva apparire così sinistramente particolare a chiunque altro la udisse. Era una melodia senza testo, ma che raccontava di dolore, di sofferenza e malvagità, ovattate in una sinfonia sublime che però sollecitava le menti degli ascoltatori portandoli inconsciamente a cogliere la natura nascosta di quella musica.”Che musica meravigliosa e terribile al contempo! Un fascino che mi inquieta, ma che non smetterei mai di ascoltare! E’ dunque questa l’abilità virtuosa di Deiyana nel suonare? La sua fama di migliore musicista della dimensione demoniaca è ampiamente meritata” pensò Modasia, tenendo lo sguardo rivolto nella direzione da cui proveniva quella melodia, osservando la porta dalla quale prima o poi sarebbe uscita la sorella di Ilian. Poco dopo, infatti, ella si palesò a tutti i presenti, con il proprio incedere regale e cadenzato, accompagnato dall’ininterrotto suono della sua piccola arpa che teneva sotto il braccio. “E’ tanto brava quanto bella…” pensò Ryumac una volta che poté scorgerne le sembianze. La sua carnagione era rossa come quella di suo fratello Baldaar, e i suoi capelli erano di un colore nero lucente. Erano lisci e lunghi, e cadevano in parte a cascata lungo la schiena, mentre anteriormente erano legati in due lunghe code che le scendevano sulle spalle e posandosi candidamente sul suo dolce torace. I suoi occhi erano totalmente celati dai capelli rendendo impossibile scorgerli. Malgrado questo il resto del suo viso risultava assai piacente, con dei lineamenti delicati e nobili. La sua pelle era liscia e vellutata, e la sua piccola e graziosa bocca leggermente socchiusa avrebbe catalizzato la brama di molti uomini. Il decolté del proprio vestito nero le lasciava scoperte le spalle e parte del petto, il che rendeva possibile farsi un’idea in merito alla generosa abbondanza dei suoi seni. Il suo abito regale e sfarzoso terminava con una lunga gonna che ne celava totalmente i piedi. Legata alla vita portava una cintura di un prezioso e ignoto metallo violaceo sulla quale erano incastonate delle gemme di colore blu. Le sue mani leggiadre e le sue dita affusolate lambivano con maestria le corde dello strumento che suonava, facendo sembrare che quasi non le sfiorasse.
    Smettendo ad un tratto di suonare, la donna disse con voce melodiosa e dolce come la propria musica “Mio signore… come vostra sorella e vostra seguace mi compiaccio del fatto che mi abbiate interpellata! In cosa posso compiacerla?”. “Deiyana! Quello che voglio da te è che ti occupi di una certa persona che sta creando scompiglio nella nostra dimensione!” disse Baldaar. “Un combattimento dunque? Per quanto sia risaputo come io non gradisca la concitazione della battaglia non potrei mai rifiutare, soprattutto se quest’ordine viene impartito da qualcuno con una voce come la vostra! Un trionfo di potenza e di oscurità che mandano in estasi il mio udito!” rispose la donna demone. “La voce?” pensò tra se e se Ryumac, leggermente sorpreso da come Deiyana desse tanta importanza a una simile cosa. Del resto però era comprensibile per una musicista saper dare valore ai suoni, per quanto il demone d’acqua non sospettasse si potesse giungere a certi livelli. “Sapevo di poter contare su di te! Sorella! In ogni caso mi sento di metterti in guardia! Colui che ti chiedo di affrontare sta combattendo contro tua sorella Ilian ed esistono concrete possibilità che riesca a batterla!” disse Baldaar. “Oh… povera la mia sorellina! Certo però che riuscire anche solo a metterla in difficoltà non è cosa da poco! Ditemi, comunque… posso ucciderlo o glielo devo portare vivo?” chiese Deiyana. “Costui, il cui nome è Zeneyu lo puoi anche uccidere!” rispose il sovrano. “Molto bene! Ciò mi facilita le cose! Avrà la sua testa su un vassoio d’argento per la cena di stasera!” asserì la donna demone. “L’importante è che non muoiano due persone che sono insieme a lui: ovvero Kaiohshin e nostro padre Darbula. Loro li voglio per me!” aggiunse Baldaar. “Nostro padre è qui? In merito a lui la sua raccomandazione mi è di conforto! Non gli avrei fatto del male volentieri! Già più sforzo mi chiederà non fare a pezzi un insopportabile Kaiohshin! Se lo meriterebbe per aver osato mettere piede qui! Comunque asseconderò la vostra volontà!” annuì Deiyana. In quel momento la sua attenzione fu attirata dai tre demoni al centro della stanza. “Cosa ci fanno questi tre mentecatti nella stanza del trono?” chiese divertita la donna demone. “Mentecatti???” ripeté Mafisi, non certo entusiasta per il fatto di essere stato definito con un simile epiteto. I propositi aggressivi del demone bestia vennero però meno nel vedere Deiyana accigliarsi e il suo volto contorcersi in una maschera di profonda indignazione. Senza una parola Deiyana iniziò a suonare una melodia diversa dalla precedente, caratterizzata da un ritmo incalzante e frenetico. Sotto lo sguardo incredulo di Ryumac e Modasia, il demone iniziò a contorcersi per il dolore, some ghermito da una forza misteriosa. “Huhuhu! E’ sempre la solita!” pensò divertito Baldaar. Man mano che Deiyana proseguiva con quella sinfonia Mafisi sentì la sua carne come stritolata da una forza invisibile. “E’ la musica che gli sta facendo questo!” pensò Modasia. Mafisi avrebbe voluto sapere cosa avesse fatto di male per scatenare le ire della figlia di Darbula, ma non poté chiederlo in quanto una terribile stretta alla gola gli precludeva la possibilità di parlare. “Questo suono orrendo offende le mie orecchie! Farò in modo che non risuoni mai più in questo luogo!” commentò Deiyana. “Se c’è una cosa che Deiyana non sopporta è l’udire suoni che non sono di suo gradimento! Basta che qualcuno abbia una voce che non le piace e questo per lei rappresenta una ragione sufficiente per giustiziarlo! Io del resto ne so qualcosa! La prima volta che mi sono rivolto a lei ignorando questa sua caratteristica ho rischiato di lasciarci le penne! Per fortuna che Baldaar era con me e l’ha fermata! Ma da allora mi guardo bene dal proferire parola in sua presenza! E’ una donna estremamente pericolosa e spietata! Degnissima sorella di Baldaar!” pensò Yusaku la cui schiena venne percorsa da un brivido nel ricordare quella terribile esperienza. Sotto gli occhi di Ryumac e Modasia, il corpo di Mafisi venne totalmente disintegrato, senza che i pezzi del suo corpo dilaniato potessero nemmeno toccare terra. “Questo non era negli accordi! Avevi detto che saremmo stati risparmiati!” urlò Modasia rivolgendosi a Baldaar. “Oh… vi ho detto che IO vi avrei risparmiati! Ma non mi sembra di aver mai garantito nulla in merito alle azioni di mia sorella! Del resto… non ritengo giusto che le sue nobili orecchie vengano offese e che ciò resti impunito!” rispose il diabolico sovrano. “Il… suono?” ripeté Modasia, realizzando cosa avesse causato la morte di Mafisi. La leader dei demoni simil uomini trasalì e si voltò di scatto verso Deiyana, il quale la fissava mentre avvicinava nuovamente le mani alle corde dell’arpa. Modasia maledì se stessa per non aver tenuto la bocca chiusa, ma del resto si era resa conto troppo tardi di come il silenzio fosse l’unica cosa che potesse permetterle di non contrariare la figlia di Darbula. Ad un tratto però Deiyana allontanò la mano dalle corde per poi dire “No… hai una bella voce! Però ti consiglio di mantenere i toni più bassi!”. Modasia ebbe un sospiro di sollievo. L’aveva scampata bella. “Bene… come stavo dicendo, Modasia e Ryumac si occuperanno di catturare nostro padre e Kaiohshin! Con loro ci dovrebbe essere anche un alieno dalla pelle verde di nome Pai Ku Han! Avevo in mente di farlo affrontare da Mafisi, ma visto che egli non è più tra noi… lo eliminerai tu! Tanto rispetto alla tua forza egli è poco più che un insetto!” disse Baldaar rivolto alla sorella. “Molto bene! Eseguirò i vostri ordini!” disse Deiyana per poi alzarsi in volo. “Voi due, seguitemi!” concluse ella per poi dirigersi verso il luogo dove Zeneyu e Ilian stavano combattendo, accompagnata da Modasia e Ryumac.

  4. #684
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    “Yaaaaaaah!!!!” urlò Zeneyu scagliandosi contro Ilian, la quale era oramai una cosa sola con il corpo del pupazzo, fattosi gigantesco, dalla testa del quale emergeva unicamente il suo busto. Il mostro vomitò un fiotto di sostanza dalla consistenza e dalle proprietà simili a quella del magma, ma dal colore violaceo. Il guerriero divino balzò all’ultimo momento evitando l’attacco, finendo però con il prestare il fianco all’offensiva di Ilian, la quale a sua volta emise una fiammata gialla dalla bocca. Quella volta però Zeneyu non si fece cogliere di sorpresa, incrociando le braccia davanti al proprio volto e gettandosi in picchiata contro la bambina demone, incurante del fuoco demoniaco. Egli iniziò a ruotare su se stesso ad una velocità tale da disperdere completamente le fiamme e ad abbattersi sull’avversaria colpendola con le braccia all’altezza del collo, stordendola e bloccandole il respiro, rendendola così vulnerabile al suo successivo attacco. Con un pestone effettuato con entrambi i piedi Zeneyu colpì la testa del mostro sottostante, facendolo stramazzare al suolo privo di sensi tanto era stata la potenza dell’attacco, quindi colpì nuovamente Ilian con un violentissimo pugno al volto facendo staccare il suo corpo da quello del mostro-pupazzo e facendola volare indietro mandandola a sbattere contro un albero. L’impatto sarebbe dovuto risultare tanto violento da abbattere non solo quell’albero, ma anche tutti quelli nelle vicinanze, e il fatto che così non fosse avvenuto diede conferma a Zeneyu di come le sue intuizioni fossero esatte. Ilian stava cercando di fondere la sua energia con quella dell’albero, nello stesso modo in cui precedentemente era divenuta tutt’uno con il pupazzo. Zeneyu sapeva che fintanto che Ilian si fondeva continuamente con degli oggetti sarebbe stato quasi impossibile infliggerle dei danni consistenti, dunque doveva fermarla prima che il procedimento si completasse. Il guerriero divino si scagliò contro la bambina demone, la quale però non era una sprovveduta, e cercò di difendersi utilizzando nuovamente i rovi che spuntavano dal terreno. La creatura di Dai Kaiohshin tuttavia era stato a sua volta previdente, e aveva immaginato sin da subito che Ilian avrebbe cercato di innalzare delle difese per proteggere il suo operato, quindi agì di conseguenza. “Virtù guerriera: generosità!” esclamò egli, utilizzando una tecnica a cui già aveva fatto ricorso durante il combattimento contro Ananke. Egli si divise in cinque Zeneyu, ciascuno con la stessa forza dell’originale, e mentre tre di essi si occupavano dei rovi due puntarono dritti verso Ilian. “Come? Ce ne sono cinque adesso? Ma cosa fa!?” urlò la bambina prima che le due copie di Zeneyu l’afferrassero per le braccia per poi scagliarla lontano dall’albero. “Aaaaah!!! No!!! Ti odio!!! Smettila!!!” si lamentò infantilmente Ilian, prima che le altre tre copie di Zeneyu le piombassero addosso dall’alto colpendola con un calcio triplo di inaudita potenza, schiantando al suolo la figlia di Darbula. L’impatto fu di una violenza terrificante. L’ultima cosa che Zeneyu avrebbe voluto fare era colpire una bambina con tanta violenza, ma se voleva proseguire il suo viaggio non aveva alternative se non liberarsene. Ilian giaceva al suolo, priva di sensi, sconfitta dalla potenza dell’offensiva del guerriero divino. Zeneyu sorrise compiaciuto. Ce l’aveva fatta! E stavolta sul serio. Inoltre era riuscito a sconfiggere la propria avversaria senza ucciderla. “Zeneyu!!!” lo chiamò una voce che il guerriero divino riconobbe immediatamente. Zeneyu si voltò e vide Kaiohshin e Darbula dirigersi verso di lui. In seguito alla sconfitta di Ilian l’incantesimo che aleggiava su quel luogo era sparito, ed era tornato possibile percepire le aure, quindi la divinità e l’ex re dei demoni avevano potuto rintracciare senza problemi il loro compagno. “Kaiohshin! Darbula! State entrambi bene!” constatò Zeneyu con un sorriso. Successivamente però si rabbuiò, notando come qualcuno mancasse all’appello. “Dov’è Pai Ku Han?” chiese egli. Kaiohshin chinò il capo senza una parola. Fu Darbula a parlare. “Non l’abbiamo visto! Ora dovremmo riuscire a percepire la sua aura… però così non è! Purtroppo non si può scartare l’ipotesi che possa essergli successo qualcosa di irreparabile!” disse il demone. “Sarebbe terribile! Lui è già morto! Se fosse stato ucciso una seconda di lui non sarebbe rimasto più nulla!” disse Kaiohshin, dilaniato dal senso di angoscia. “Mi dispiace doverlo dire… ma se avesse semplicemente perso i sensi, vista la portata dei miei poteri, io sarei comunque in grado di rilevare la sua presenza! Dunque i casi sono soltanto tre! O sta trattenendo volutamente l’aura, ma non ne vedrei il motivo, oppure non si trova più in questo luogo, oppure c’è la terza possibilità che è quella che nessuno di noi si augura!” disse Zeneyu. Seguirono degli interminabili minuti di silenzio, dopo i quali Darbula disse “Kaiohshin! Lo so che è terribile, ma dobbiamo proseguire! Non possiamo restare qui! Se vuoi possiamo lasciare perdere il mio desiderio di incontrare mio figlio e proseguire dritti per l’Elysium! Però non possiamo permetterci di aspettare qualcuno che, alla luce di quanto detto da Zeneyu, non si trova più in questo luogo!”. Kaiohshin annuì “Ok… proseguiamo allora! Speriamo solo che Pai Ku Han sia ancora vivo da qualche parte… comunque sia anche io voglio vederci chiaro su quanto sta accadendo in questo luogo! Ho paura che se non ci curiamo di quanto avviene in questo mondo di tenebre ciò potrebbe andare a discapito della pace nel regno della luce in un futuro prossimo! Dunque il nostro programma resta invariato! Andremo al castello di Baldaar!” disse la divinità. “Bene! Ora è meglio andarcene prima che Ilian si riprenda! Abbiamo l’opportunità di andarcene senza ucciderla e penso sarebbe un peccato sprecarla!” disse Zeneyu. Kaiohshin e Darbula ebbero un gesto si assenso e proseguirono, non prima che Darbula desse un’occhiata al corpo esanime della figlia. “Ilian… mi dispiace che il nostro primo incontro sia dovuto avvenire in simili circostanza… forse arriverà un tempo in cui potrò ottenere il tuo perdono e quello della mia famiglia! E il mio sogno è che anche dal vostro cuore il male possa un giorno essere estirpato”.

    LIVELLI DI COMBATTIMENTO SCONTRO TRA ILIAN E ZENEYU

    Zeneyu 3.000.000.000
    Ilian 2.500.000.000

  5. #685
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    Ecco finalmente Deiyana! Be era immaginabile che avesse qualche mania del genere
    Purtroppo Mafasi lo ha scoperto nel modo peggiore! XD
    Be almeno nel pensierò Yusaku non usa le rime!

    Finalmente la marmocchia è stata sconfitta! Ma ora si profila una lotta bene peggiore e, purtroppo, forse c'è già stata una vittima! Fortunatamente sembra che almeno che Kaioshin e Darbula siano relativamente al "sicuro", tutt'altro si può dire di Zeneyu che rischia di estinguersi contro un'avversaria che pare già molto più insidiosa e potente di sua sorella!

  6. #686
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    Eccomi di nuovo a commentare, bellissimi gli ultimi due episodi ambientati nella dimensione demoniaca, il piano di Latan si fa sempre più concreto e minaccioso.
    Zeneyu dopo una dura battaglia é riuscito a sconfigger Ilian, ma adesso c'é Deiyana ( molto ben scritta la sua descrizione fisica) che si prospetta ancora più forte della sorella.
    Kaioshin, cosa ti viene in mente di andare da Baaldar?

    Continua così

  7. #687
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    Certo che il nostro Kaiohshin vuole andare a farsi sterminare assolutamente!XD
    Intanto Deiyana è un ottima musicista ma fissata che ti ammazza a suon di musica(ma è una similitudine con Sant Seiya!XD)

  8. #688
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    EPISODIO 180: PARTITA RIBALTATA

    Goten giaceva oramai riverso a terra. Il figlio di Goku era ancora cosciente, ma era fisicamente e psicologicamente devastato. Aver coltivato l’illusione di aver sconfitto un duro avversario quale era Zaina solo per poi vederlo trasformarsi e diventare ancora più forte aveva avuto un impatto devastante sul morale e sulla convinzione del giovane mezzo saiyan. “Come possiamo sperare di sconfiggere Zaina? Già prima di trasformarsi riusciva a tenerci testa senza difficoltà, e ora che sfrutta tutta la sua potenza non riusciamo più nemmeno ad arginare i suoi attacchi” pensò Goten, attanagliato da una forte sensazione di sconforto. “Maledetta! La sua trasformazione ha mandato totalmente a monte ogni mia possibile strategia! Adesso è troppo forte! Non potrei batterla nemmeno se avessi ancora il potenziamento conferitomi da Babidy! Ma non devo cedere! Fintanto che mi sarà rimasto un briciolo di energia farò di tutto per impedire che la sfera del drago cada nelle sue mani!” pensò a sua volta Zangya, ancora in piedi, decisa a fronteggiare ancora la sorella di Zarbon. “Basta… chiudiamo la partita e poniamo fine alle sue sofferenze!” decise Zaina per poi scagliarsi contro Zangya con una velocità tale da non dare alla zardiana il tempo di reagire. La sorella di Zarbon afferrò l’avversaria per il collo sollevandola da terra e iniziando a strangolarla con una sola mano. L’ex seguace di Borjack tentò comunque di reagire sferrando un calcio contro Zaina, che però afferrò la gamba dell’avversaria con l’atra mano per poi sollevare Zangya sopra la propria testa. Sfruttando la sua enorme forza fisica e il fatto che le sue dimensioni fossero decisamente aumentare, ella fece posare la schiena di Zangya sulla propria testa utilizzandola come appoggio, mentre con le mani faceva inarcare in maniera del tutto innaturale il corpo dell’avversaria. La zardiana emise un urlo di dolore mentre sentiva la sua colonna vertebrale scricchiolare, tanto che ella temette che si spezzasse in due. “Ti finirò con il mio colpo migliore! Sarà il mio modo di dimostrare il rispetto che nutro per te come guerriera!” disse Zaina per poi alzarsi in volo ad un’altezza di diverse migliaia di metri, quindi iniziò a roteare su se stessa ad una velocità folle, sino a quando il suo corpo non assunse l’aspetto di un vortice di energia di un colore verde del tutto simile a quello della pelle della sorella di Zarbon. Quindi ella si gettò in picchiata verso il suolo, trascinando con se un’inerme Zangya, già di per se stordita da quella rotazione, per poi far schiantare l’avversaria al suolo con una violenza inaudita, al punto da generare un profondissimo cratere nel punto dell’impatto. Una fittissima coltre di polvere e detriti si sollevò, e quando fu possibile tornare a vedere, Zaina apparve sopra il corpo esanime di Zangya, a terra priva di sensi e quindi definitivamente sconfitta. “Fuori uno…” pensò Zaina, per poi voltarsi verso Goten. “Che colpo terribile… povera Zangya! E povero me, ora che mi toccherà affrontare quella furia da solo!” pensò il figlio di Chichi. “Bene! Siamo rimasti solo io e te! Sai di non poter vincere! Intendi ugualmente continuare?” chiese Zaina. Per tutta risposta Goten espanse al massimo la sua aura di Super Saiyan II, rendendo sin troppo chiare le sue intenzioni. “Ne hai di spirito combattivo! Ma non ti basterà!” si limitò a commentare la sorella di Zarbon. Guidato più da una generosa disperazione che da un’effettiva convinzione di potercela fare, il saiyan si scagliò contro Zaina tempestandola di colpi, ma l’aliena evitava tutti i colpi con facilità. “Non hai più nemmeno lo straccio di un piano! La tua ostinazione è risibile!” disse Zaina per poi scomparire con la super velocità e riapparire alle spalle di Goten per poi colpirlo con un calcio voltante che lo fece volare all’indietro. Sfruttando la sua prodigiosa velocità la sorella di Zarbon si frappose sulla traiettoria di Goten afferrando al volo per la maglia della tuta. L’aliena mollò la presa lasciando cadere un figlio di Goku ormai inerme, quindi con l’altra mano scagliò contro di lui una sfera di energia da distanza ravvicinata, facendo stramazzare al suolo il fratello di Gohan. Il colpo era stato violentissimo, al punto che nell’animo del saiyan fece capolino l’idea di lasciarsi andare. A che pro continuare a lottare? Zaina era più forte e non palesava il minimo punto debole. Sapeva annullare tutti gli attacchi di energia e nel corpo a corpo era insuperabile. Non c’era vergogna nel perdere contro un simile avversario. Goten aveva fatto tutto quello che poteva. Il figlio di Goku però scacciò tale pensiero alla sua mente. Non poteva fuggire alle proprie responsabilità nascondendosi dietro l’effimera consolazione di una sconfitta onorevole. Aveva promesso a sua madre Chichi che avrebbe combattuto per difendere la Terra fino all’ultimo respiro, come aveva sempre fatto suo padre Goku prima di lui. Zaina vide Goten muovere la mano, segno di come egli fosse ancora cosciente. “No… non ti permetterò di reagire!” pensò con risolutezza l’aliena afferrando il corpo di un Goten ancora a terra per poi sollevarlo sopra la testa. Aveva ogni intenzione di ripetere sul saiyan il colpo che aveva messo fuori causa Zangya e Goten non aveva la forza per impedirglielo. Era giunta la fine. Lo zio di Pan sentiva impotente il suo corpo essere sollevato ad un altezza siderale. L’impatto che sarebbe conseguito dal precipitare da una simile altezza avrebbe certamente posto fine al combattimento. E iniziò la discesa, un inesorabile conto alla rovescia verso un’inevitabile sconfitta. Ad un tratto però accadde l’impensabile, un qualcosa che colse alla sorpresa tanto Goten quanto Zaina. Il figlio di Goku sentì la presa dell’avversaria allentarsi, e il suo corpo trovarsi sospeso per aria, libero da quella morsa inesorabile, senza che lui avesse fatto nulla. Quanto avvenuto era opera di qualcun altro. Egli aprì gli occhi lentamente e nel realizzare quanto fosse accaduto il suo volto divenne una maschera di gioia. Non si sarebbe mai aspettato di rivedere colui che era giunto in suo soccorso. Zaina rimase disorientata nel vedere come, al posto di Goten, fosse apparso un misterioso figuro, il quale si era come materializzato dal nulla nel bel mezzo dell’esecuzione della propria tecnica da parte della sorella di Zarbon. “Cosa? Chi sei?” sussultò Zaina. L’uomo dai lunghi capelli colore blu zaffiro si limitò a sorridere sornione per poi afferrare un braccio e una gamba della donna facendola ruotare con il volto rivolto verso l’alto. “NO!” sussultò Zaina, rendendosi conto di come il nuovo venuto avesse ribaltato la presa eseguita dall’aliena su Goten per sfruttare a proprio vantaggio l’inerzia della velocità già raggiunta da lei, per poi aumentarla grazie alla propria forza. Non appena i due toccarono terra tutta la potenza del nuovo venuto, unita a quella di Zaina rivolta contro se stessa si abbatté sulla spina dorsale della sorella di Zarbon. Con un azione mirabile per tempestività e tecnica il salvatore di Goten era riuscito a sfruttare la forza di Zaina a proprio vantaggio, riuscendo a sconfiggerla con un solo colpo. Incredula per quanto era accaduto, Zaina si ritrovò sdraiata a terra, riassumendo le sue sembianze originarie. “Chang… perdonami…” mormorò la sorella di Zarbon con un filo di voce per poi perdere i sensi.

  9. #689
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    “Sembra che io sia arrivato appena in tempo!” disse Arier, rivolgendosi a Goten, che lo stava raggiungendo. “Arier!!! Sei tornato! Ma come può essere? Il tuo tempo era scaduto ed eri dovuto torna… oh!” disse il figlio di Goku per poi realizzare quanto fosse accaduto, nel notare come Arier non avesse più l’aureola sulla testa. “Hai già capito, vero? La regina dell’est, mia maestra, ha deciso di donarmi la sua vita per permettermi di tornare a combattere al vostro fianco! Non glielo avrei mai chiesto, ma lei lo ha fortemente voluto! Ha detto che certamente potrò essere molto più d’aiuto io da vivo nella lotta contro le forze del male rispetto a quanto potrebbe esserlo lei!” disse lo zefiriano. “E’ fantastico riaverti ancora al nostro fianco, Arier! E dimmi… anche Elore è con te?” chiese il mezzo saiyan. Arier scosse la testa “No, purtroppo un re Kaioh può donare la propria vita soltanto a qualcuno che è nato nella sua galassia di competenza! Dunque se anche un altro dei Re Kaioh avesse deciso di donare la propria vita, Elore non sarebbe comunque potuta tornare! La regina dell’est ha dovuto scegliere, e per ovvi motivi sono stato scelto io!” disse lo zefiriano, il quale tra i due era certamente il più abile e forte. “Capisco…” disse Goten per poi ricordarsi di qualcosa che nella concitazione del momento aveva abbandonato per un attimo i suoi pensieri. “Zangya!” sussultò il figlio di Goku per poi dirigersi verso la compagna, seguito da Arier. “E’ ancora viva… ma è stremata!” disse lo zefiriano dopo aver esaminato il suo corpo. “Meno male!” sorrise Goten, il quale, dopo essere stato tranquillizzato in merito alle condizioni dell’amica, ebbe l’istinto di voltarsi verso Zaina. “Cosa c’è?” chiese Arier, intuendo come qualcosa turbasse l’amico. “Niente… è che quella donna era totalmente diversa dai nemici che ho affrontato finora! Non ho prove a sostegno della mia tesi, ma ho come avuto l’impressione che non fosse affatto malvagia! Come se ci avesse affrontato perché costretta e non perché avesse qualcosa contro di noi…” disse il saiyan. “Non lo so… io sono arrivato solo all’ultimo istante, e la mia unica preoccupazione è stata quella di metterla fuori combattimento! Era molto forte! Penso che se non avessi avuto il tempismo di sfruttare la sua stessa forza contro di lei ne sarebbe venuto fuori uno scontro parecchio incerto!” rispose lo zefiriano. “Infatti… era formidabile! Mi piacerebbe sapere perché una guerriera tanto valorosa si è coalizzata con i nemici della Terra!” si chiese Goten. “Beh… glielo si potrebbe chiedere!” ipotizzò Arier. “Non mi sembra molto propensa a parlare… magari ha timore che un suo eventuale tradimento possa avere delle conseguenze che lei intende evitare!” ipotizzò il fratello di Gohan. “Beh… ma se venisse catturata nessuno potrebbe accusarla di tradimento!” disse Arier. “Vuoi che la facciamo prigioniera? Sinceramente non mi sembra una grande idea portarla alla base! Nel caso ci sbagliassimo potrebbe combinare un disastro!” disse Goten. “Tranquillo! Basta renderla inoffensiva! Sta a guardare!” rispose lo zefiriano per poi plasmare attorno ai polsi e alle caviglie di Zaina delle catene d’aria estremamente resistenti, che avrebbero interdetto ogni movimento alla sorella di Zarbon. “Attento Arier… lei è capace di dissolvere l’energia! Ciò potrebbe permetterle di liberarsi senza difficoltà!” lo avvertì Goten. “Sul serio? Beh! Un’abilità notevole, ma che comunque richiede l’utilizzo dell’aura a propria volta per essere attuata! E queste mie catene sono in grado di sopprimere l’aura sul nascere! Per questo sono molto indicate per imprigionare gli avversari!” spiegò il compagno di Elore. “Cavoli! Non sapevo avessi anche questa abilità!” commentò il figlio di Goku. “Beh… finora non ci è mai capitato di dover imprigionare nessuno! Hehehe!” sorrise Arier, il quale però ad un certo punto si fece serio. “Cos’è quest’aura!? E’ spaventosa!” disse lo zefiriano, percependo in lontananza un’aura così grande da rendere impossibile che qualcuno sul pianeta non potesse percepirla. “Ma questo è… Hildegarn! Maledizione! Quel mostro terribile è apparso! Siamo nei guai fino al collo!” disse Goten, visibilmente spaventato. “E’ meglio che vada a controllare! Tu non sei abbastanza forte per fronteggiarlo! E’ meglio che riporti Zangya alla base! E porta con te anche Zaina!” disse Arier. “No! Tu vieni con me! Sei forte, è vero! Ma non puoi sconfiggerlo!” ribatté Goten. “Pensi che non mi sia reso conto di quanto è potente quel mostro? Sono perfettamente consapevole di non poterlo battere da solo! Ma certamente posso dare il mio contributo alla battaglia! Se non altro per trattenerlo! Ora che sono tornato in vita posso sfruttare alcune facoltà tipiche di noi zefiriani che da morto mi erano precluse! Senza contare che, volendo, posso anche avvalermi della sfera Genkidama!” rispose lo zefiriano con risolutezza. “Ok! Però mi raccomando! Fai attenzione!” si raccomandò Goten. Arier annuì, quindi si diresse in volo verso il luogo in cui si trovava lo spaventoso mostro, mentre Goten prese in spalla Zangya e Zaina per poi far rotta verso la base.

    LIVELLI DI COMBATTIMENTO SCONTRO CON ZAINA

    Goten 45.000.000
    Goten Super Saiyan 337.000.000
    Goten Super Saiyan II 550.000.000
    Zangya 500.000.000
    Zaina 600.000.000
    Zaina Trasformata 750.000.000
    Arier (Forza effettiva) 750.000.000

  10. #690
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    Benissimo! Non me lo sarei mai aspettato il suo ritorno, be si può dire che i buoni han sempre fortuna! XD Vabbé, visto che Goten mi piace, ci passo sopra
    Però siamo già a 2 che vengono salvati da esterni, se i difensori della terra non si muovono a migliorarsi saranno guai!

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