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  1. #531
    Demente precario L'avatar di Final Goku II
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    Citazione Originariamente Scritto da Kal-el 95 Visualizza Messaggio
    Io invece mi sono chiesto... Come mai in tutti questi anni a Gohan non è ricresciuta la coda? Sarebbe molto bello vedere una sua versione in SSj4... Wow..
    Beh, qui la questione è piuttosto semplice: da quando era bambino la coda non gli è mai ricresciuta, dunque il fatto che possa avvenire PROPRIO ora al semplice scopo di farlo diventare Super Saiyan IV sarebbe stato una palese forzatura, non credi?

  2. #532
    Demente precario L'avatar di Final Goku II
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    EPISODIO 160: AVVERSARI IMPOSSIBILI

    “Darbula! Visto e considerato che ci stiamo recando al cospetto di tuo figlio Baldaar, che cosa puoi dirci di lui e del resto della tua famiglia?” chiese Kaiohshin mentre il gruppetto proseguiva il proprio viaggio attraverso la dimensione demoniaca. “Beh… innanzitutto c’è mia moglie Lilith…” iniziò a spiegare l’ex sovrano. “Come vi ho già accennato è colei che ha creato la barriera che riduce drasticamente la forza di coloro che non sono demoni e che entrano nella nostra demoniaca. Il nostro è stato prevalentemente un matrimonio di interesse, in quanto quando presi la sua mano il re dei demoni era suo padre Chorun. Era già stabilito che a lui sarei dovuto succedere io, ma diciamo che il matrimonio con sua figlia lo ha sollecitato ad abdicare e a cedermi con anticipo il trono. Ciò tuttavia non significa che io non abbia sempre nutrito una profonda ammirazione per lei, in quanto già a quei tempi lei era l’esponente più forte del proprio casato, avendo superato suo padre… e inoltre non nego di aver sempre provato una forte attrazione fisica nei suoi confronti! Diciamocelo… stima e desiderio sessuale erano quanto di più simile all’amore un demone della risma di cui ero un tempo potesse provare!” disse Darbula. “Già… posso immaginarlo” commentò Kaiohshin, nella cui mente era ancora vivo il ricordo dello spietato mostro che Darbula era un tempo. “Da quel che ci dici, comunque, la sua specialità sono gli incantesimi!” constatò Pai Ku Han. “Si… Lilith è molto abile nelle arti magiche. Ma è anche una valente guerriera, benché non sia mai stata superiore a me” rispose il guerriero dalla pelle rossa che poi proseguì dicendo “E poi ci sono i miei figli: Baldaar, Deiyana e una bambina che dovrebbe chiamarsi Ilian”. “Dovrebbe?” ripeté Kaiohshin non comprendendo il motivo dell’incertezza di Darbula. “Si, perché quando ho lasciato questa dimensione Lilith era ancora incinta di lei… dunque non l’ho mai potuta vedere! E dunque non posso nemmeno avere la certezza che la mia consorte non abbia optato per un nome diverso dopo che ho deciso di abbandonarla per seguire Babidy” spiegò il demone. “Dunque hai abbandonato tua moglie malgrado questa fosse in attesa di tua figlia…” constatò Zeneyu. “Al tempo non vi diedi peso! Ero troppo spietato ed accecato dal potere per pensarci. Babidy mi aveva garantito che con Majin bu avremmo dominato l’intero universo della luce! Un’impresa in cui nessun demone era mai riuscito! Il tutto era troppo allettante perché non accettassi di mettermi al suo servizio senza esitazione! Certo, da quando sono stato purificato, al pensiero, non ne vado certo orgoglioso!” disse il demone con tono malinconico. “Aspetta un attimo però… i conti non tornano! Parli ancora di Ilian come una bambina! Eppure a conti fatti tu hai lasciato questa dimensione decine di anni fa!” osservò Pai Ku Han. “Beh… sai, l’infanzia di un demone dura 100 anni! Dunque dovrebbe ancora avere l’aspetto e la mente di una bambina” disse Darbula. “E degli altri due figli che ci dici?” chiese Kaiohshin. “Beh… Baldaar, l’unico mio figlio maschio, nonché primogenito, era sempre stato quello con il maggiore potenziale, tanto che quando Babidy dovette scegliere un demone preferì optare per me visto che in quel momento ero il più forte, ma Baldaar non era di molto inferiore a me malgrado fosse molto più giovane e fosse certo che in breve mi avrebbe superato. A Babidy però serviva un guerriero forte subito, in quanto mi considerava in ogni caso uno strumento intermedio, in quanto per la conquista dell’universo puntava tutto su Majin Bu!” rispose Darbula. “Deiyana infine non ha mai dimostrato una particolare attitudine alla lotta… lei è sempre stata portata più per la musica che per la guerra” proseguì l’ex sovrano. “Immagino che la cosa non ti abbia mai fatto impazzire dalla gioia!” commentò Pai Ku Han. “Inizialmente no… però in quelle mani è nascosto un talento incommensurabile… sentirla suonare era l’unica cosa capace di addolcirmi! Quindi col tempo ho imparato ad apprezzare questa sua peculiarità… come se non bastasse nella sua musica c’è un mistero…” disse Darbula. “Quale mistero?” chiese Kaiohshin. “Una volta un gruppo di demoni minori, non appartenenti ai 10 casati dell’alleanza, approfittando della mia assenza hanno cercato di introdursi nelle stanze di Deiyana per rapirla, mentre lei era ancora intenta a suonare… e riuscirono ad entrare!” raccontò l’ex braccio destro di Babidy. “E che accadde?” chiese Kaiohshin, incuriosito. “Lilith mi ha detto che quando è entrata in camera di Deiyana l’ha trovata a suonare, non aveva smesso nemmeno per un istante… e sul pavimento della stanza stavano i demoni che la volevano rapirla… tutti morti!” rivelò Darbula. “Li ha uccisi suonando?” chiese Kaiohshin sorpreso. “Deiyana ha sempre negato di possedere queste facoltà… eppure non riesco a spiegarmi cosa possa essere accaduto quel giorno…” concluse Darbula.
    “Ehi, guardate la!” disse ad un certo punto Zeneyu, la cui attenzione fu attirata da un folto banco di nebbia. “Che strana nebbia!” commentò Kaiohshin, fermandosi in aria, imitato dal resto del gruppo. “Ehi! Guardate! Si sta avvicinando a grande velocità! Eppure non c’è un vento così forte!” osservò Pai Ku Han. “Ci sta circondando!” esclamò Darbula osservando come la nebbia stesse sopraggiungendo da ogni direzione circondando il gruppetto. I quattro non ebbero nemmeno il tempo di reagire che la nebbia li avviluppò. Era talmente fitta da rendere impossibile a ciascuno di loro vedere dove fossero gli altri. Come se non fosse bastato, in quella particolare condizione, non riuscivano nemmeno a percepire le aure ne ad udire le grida con cui essi cercando di chiamarsi. Di certo quella non era una nebbia normale, bensì una trappola in cui i quattro erano caduti senza possibilità di scampo.

  3. #533
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    “Kaiohshin!!! Darbula!!! Zeneyu!!! Dove siete??? Rispondetemi!!!” chiamò vanamente Pai Ku Han guardandosi attorno, fino a scorgere un punto sotto di se in cui la nebbia stava iniziando a diradarsi. Fatto questo il campione della galassia dell’ovest decise di seguire tale via, sino al punto di atterrare. Egli si ritrovò in un sinistro boschetto di alberi scheletrici, dai tronchi di un colore grigio tendente all’azzurro. Al suolo non cresceva un filo d’erba e il terreno era bianco e sabbioso. “Ma dove sono capitato?” pensò Pai Ku Han per poi iniziare a camminare, cercando un modo per uscire da quel posto avvolto dalla nebbia, sperando una volta riuscitovi di potersi ricongiungere ai propri compagni. Ad un tratto egli avvertì una presenza sopra di se, e un’ombra alata gravare sulla propria figura. Il combattente del Paradiso sollevò lo sguardo, e quando riconobbe di chi si trattava rimase paralizzato dal terrore. Mai egli avrebbe immaginato di incontrare quell’essere spaventoso e terrificante in quella dimensione. “Salve, sottospecie di ramarro! Dopo tanto tempo ci incontriamo di nuovo!” disse l’alato atterrando innanzi a Pai Ku Han in un battito delle sue nere ali, fissandolo che divertito dispregio con il suo unico, agghiacciante occhio. “La…Latan!!!” balbettò Pai Ku Han riconoscendo, e non poteva essere altrimenti, la più micidiale forza malvagia in cui mai si fosse imbattuto nella sua secolare esistenza. “Cosa ci fa qui un mostro simile??? Io sono diventato molto più forte dall’ultima volta che l’ho incontrato però…” pensò il combattente dell’ovest, sudando freddo, e consapevole come, contro l’angelo caduto non avrebbe avuto alcuna speranza in un eventuale combattimento.
    Intanto, del tutto ignaro del terrificante incontro fatto da Pai Ku Han, Darbula si era ritrovato a camminare lungo un fiume. Era probabile che, se lo avesse seguito, sarebbe riuscito a uscire da quel territorio nebbioso e, così come il proprio compagno, confidava che ciò avrebbe comportato un rincontrare Kaiohshin e gli altri. Ad un tratto, una voce fece sobbalzare l’ex sovrano dei demoni. “Proprio un bel macello avete combinato! Razza di idioti! Avrei dovuto immaginarmelo che fidarmi di chi se ne va in giro con un demone si sarebbe rivelato una sciocchezza! A quanto pare quella stupida scimmia non aveva del tutto torto! Con la vecchiaia sto diventando troppo magnanimo! Ciò non significa, tuttavia, che io non possa rimediare al mio errore!”. Darbula si voltò di scatto e riconobbe la figura di colui che in quel luogo era ancora conosciuto come “il flagello divino”. “Ananke!!! Che cosa diavolo ci fai tu qui?” chiese il demone dalla pelle rossa, sorpreso dal rivedere il più forte essere umano dell’universo in quel luogo, e al contempo inquietato dalle parole inquietanti che egli gli aveva rivolto. “Sono venuto a portarti il cestino per il pranzo! Tsk! Non lo immagini? Sbaglio o mi ero raccomandato che non succedesse niente di strano in questa dimensione e che non creaste guai? E invece guarda che macello! Una dimensione che collassa su se stessa, demoni che incrementano la loro potenza… devo farti un disegnino o ci arrivi da solo che questo è presagio di un casino senza precedenti? E la colpa è solo vostra!” lo accusò Ananke. “Ma cosa stai dicendo? Noi non abbiamo…” abbozzò Darbula. “Silenzioooo!!!!!” urlò Ananke profondamente irritato, spalancando gli occhi. Memore di come fosse andata a finire la volta precedente, Darbula serrò le proprie braccia a croce a protezione, per evitare di essere ancora una volta lasciato mezzo morto dal potere oculare di Ananke. L’impatto però fu comunque tanto violento da farlo volare indietro di decine di metri, facendolo cadere nelle acque di un fiume. “Accidenti! E’ furibondo! Ma io non ho nessuna colpa! Che pasticcio! Inizialmente pensavo si trattasse di un’illusione, ma mi sbagliavo! L’aura e senza dubbio la sua, e la sua potenza è tuttaltro che immaginaria! Sento dolore in tutto il corpo!” pensò tra se e se Darbula.
    Kaiohshin venne sbattuto contro una parete rocciosa da un attacco violentissimo. “Non è possibile! Cosa diavolo ci fa lei qui? Ciò non ha senso… eppure! E’ proprio lei!” pensò tra se e se Kaiohshin, che stava venendo letteralmente massacrato dalla propria avversaria, che stava giocando con lui come il gatto con il topo. “Hahahaha! Sei stato davvero sfortunato a incontrarmi proprio mentre facevo visita ai vostri alleati! In parte comunque sono sorpresa del fatto che un defunto potesse andarsene in giro per i cavoli suoi… ma chissà cosa succede se ti faccio fuori una seconda volta?” disse la donna dai capelli corvini uscendo camminando dalla nebbia. “L’ultima volta avevo un po’ fretta, dovendomi battere contro Vegeta, ma visto che ora non ho particolare fretta di tornare su Alzeryot… direi che mi posso divertire un pochino! Sei contento?” chiese Tzukin, la saiyan che qualche tempo prima aveva invaso la Terra privando in quell’occasione della vita lo stesso Kaiohshin. “Dunque… c’è Alzeryot dietro gli strani avvenimenti che stanno accadendo in questo luogo…” mormorò Kaiohshin, prima che la saiyan lo afferrasse per il collo, sollevandolo da terra. “Bravo! Sei proprio un tipo perspicace! Peccato che saperlo non ti servirà a un granché!” disse Tzukin per poi scagliare Kaiohshin contro un’altra roccia, facendola crollare sopra la divinità, che ne venne seppellita.
    Latan, Ananke e Tzukin… tre avversari impossibili per il terzetto. Come ne sarebbero venuti fuori? E che fine aveva fatto Zeneyu? La situazione per il gruppetto di Kaiohshin non era mai stata tanto critica.

  4. #534
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    O_o e qui che sta uccedendo? Sono saltati fuori in una volta sola 'sti 3! Be a mio avviso qui c'è sotto qualcosa! Mi incuriosisce alquanto, ma ho delle vaghe idee...

  5. #535
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    Capitolo sconvolgente!! non mi sarei mai aspettato il ritorno di questi 3 incredibili avversari, non so a cosa pensare.
    la situazione é veramente critica e non vedo vie d'uscita, mi lascio sorprendere.

    Avanti cosi!!

  6. #536
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    Che sfigati!Adesso il quartetto si trova separato e per di piu contro nemici molto temibili!

  7. #537
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    Ecco qui un commento per tutti i capitoli precedenti!

    La mossa di Zeneyu che ha risparmiato ed epurato gli avversari è fiqua! Anche se questo non fa che aumentare il suo alone di santità, e un simile essere puro mi inquieta assai!
    Come contropeso, vi è la incredibile perfidia di Baldaar: far combattere degli amici uno contro l'altro è una trovata malefica. Ma la scena dove il guerriero ha iniziato a disintegrarsi è stata molto suggestiva, sul serio!
    Mi domando dove sia spuntato un mostro simile.
    E quel che mi incuriosisce ancora di più è Yusaku. L'esperienza insegna che perfino il più innocuo dei personaggi può rivelarsi più subdolo del capo...

    Il capitolo dello scontro Terrestri VS Saiyan mi ha sorpreso per il suo finale: Oozaru?! Così forti? E senza luna? Che ci sia lo zampino del bianco maniaco? Non lo escluderei. Ora Crilin deve tenersi stretto il pacco contro Toma, visto che è a rigor di logica il più forte. Escluderei comunque un aumento decuplo della forza, se ben ricordo pure Nappa e Raditz avevano aumentato la loro forza, ma non come ai vecchi tempi.
    Non se la cavano bene nemmeno Pan e Piccolo. Un super Saiyan III certo potrebbe non bastare, se l'avversario è tanto più abile. E poi non dimentichiamoci che la forma comporta un dispendio di energie enorme!

    Ed eccoci dunque all'ultimo capitolo, molto strano e sorprendente.
    Sinceramente, non credo che Ananke e Tzukin siano quelli originali. Latan potrebbe anche essere, ma ho un certo sospetto riguardo alla strana nebbia e all'improvviso e inspiegabile arrivo dei due, specie per come è iniziato il capitolo in questione. Certo, Ananke ha il suo solito caratterino...
    Volete sapere il mio parere?
    Spoiler:
    Prego selezionare di seguito ---> secondo me si tratta di un qualche incantesimo che materializza la più grande paura di ciascuno (Ananke per Darbula, Tzukin per Kaioshin, e Latan per Pai Ku Han. Cio spiegherebbe perchè Zeneyu non ha nessun avversario. Modestamente lui non teme nulla). Che sia opera di Lilith? O magari... Yusaku?

    Non possiamo fare altro che attendere fiduciosi.
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  8. #538
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    Citazione Originariamente Scritto da GT! Visualizza Messaggio
    Volete sapere il mio parere?
    Spoiler:
    Prego selezionare di seguito ---> secondo me si tratta di un qualche incantesimo che materializza la più grande paura di ciascuno (Ananke per Darbula, Tzukin per Kaioshin, e Latan per Pai Ku Han. Cio spiegherebbe perchè Zeneyu non ha nessun avversario. Modestamente lui non teme nulla). Che sia opera di Lilith? O magari... Yusaku?

    Non possiamo fare altro che attendere fiduciosi.
    ho pensato la stessa cosa
    comunque il capitolo è interessante. ci ha fatto scoprire qualcosa di più in merito alla famiglia di darbula e come al solito non vedo l'ora di leggere il prossimo.
    "Dici che chi è più debole dovrebbe lasciare che il più forte si prenda la sua vita? E allora... non dire un'altra parola e muori in silenzio!" Dragon Ball Adventure Ep. 90

  9. #539
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    EPISODIO 161: GOTEN “LA MARIONETTA”

    Goten espanse al massimo la propria aura di Super saiyan II scagliandosi come una furia contro il nemico. Al suo fianco sfrecciò la figura di Zangya. L’ex seguace di Borjack e il fratello di colui che era stato il proprio mortale nemico stavano unendo le forze per sferrare un potente attacco alla comune avversaria, quella Zaina che si era dimostrata capace di vanificare ogni sorta di attacco energetico rivolto contro di essa per mezzo della propria formidabile e misteriosa abilità. Per riuscire ad abbattere colei che stava contendendo loro la preziosa sfera del drago, i due alleati avevano deciso di ricorrere al combattimento corpo a corpo, aggredendo in contemporanea Zaina. I due cercarono in contemporanea di sferrare un potente pugno all’avversaria, la quale però, con una formidabile prontezza di riflessi, riuscì ad afferrare il polso di entrambi, per poi strattonarli violentemente, facendoli leggermente sbilanciare, e facendo si che la oltrepassassero, utilizzando al contempo l’appoggio involontario conferitole dalle loro braccia per spiccare un balzo in aria e colpirli ciascuno con una violenta tallonata dietro la testa, facendoli stramazzare rovinosamente al suolo. Non appena Zaina ebbe posato la punta del piede a terra, ella sfrecciò contro Goten colpendolo con un calcio mentre era ancora a terra, scagliando in aria di qualche metro il figlio di Goku per poi scagliarsi contro di lui e tempestarlo di pugni. La potenza della donna era decisamente superiore, e il fratello di Gohan faticava a limitare i danni difendendosi alla bene e meglio da quella furiosa offensiva. Ad un tratto, con la coda dell’occhio, Zaina si accorse come Zangya le si stesse scagliando contro nel tentativo di prenderla alle spalle. In risposta la seguace di Lady Polarsi afferrò un ancora intontito Goten per un braccio per poi scagliarlo addosso a Zangya, la quale istintivamente afferrò al volo il corpo dell’alleato in modo che non si sfracellasse, restando però in questo modo scoperta ad un ulteriore offensiva di Zaina, che le piombò addosso con un calcio volante colpendola in pieno volto. Il corpo di Zangya venne scagliato all’indietro di parecchi metri, finendo seppellito sotto una collina di sabbia, mentre Goten con una piroetta riuscì a riassumere l’equilibrio per poi contrattaccare prontamente Zaina con un montante, che però la donna evitò agilmente con un passo indietro, accompagnandolo con un opportuno inarcamento della testa, quindi colpì con un violento pugno il fianco di Goten, lasciato scoperto colpendolo in pieno in zona renale causandogli un dolore molto intenso e facendolo volare dritto contro Zangya, che si stava rialzando, cosa che fece cadere rovinosamente al suolo entrambi. “Ridicolo! Non siete nemmeno una squadra! Non è da molto che combattete insieme immagino! I vostri tentativi di unire le forze sono goffi!” li riprese Zaina per poi protendere il palmo della mano contro i due, iniziando a convogliare in esso l’energia allo scopo di scagliare un attacco energetico. Del resto anche se i suoi avversari non potevano utilizzare attacchi energetici non vi era motivo per cui lei non potesse farlo. “A chi hai dato del goffo? Non puoi permetterti di parlarmi in questo modo! Stupida! Io sono il figlio di Goku!” urlò Goten, furioso, per poi balzare in piedi. “Goten, calmati! Non…” abbozzò Zangya, ma era troppo tardi. Goten balzò in aria e scagliò una gigantesca Kamehameha contro Zaina. Per nulla turbata, Zaina annullò l’attacco che si stava apprestando a sferrare, quindi con un semplice gesto della mano fece svanire l’attacco di Goten, allo stesso modo in cui aveva fatto svanire tutti gli attacchi energetici precedentemente rivolti contro di lei. “Goku? E chi sarebbe? Beh… di chiunque si tratti di certo non sarà contento di sapere che il proprio figlio è un povero isterico senza cervello!” disse provocatoria Zaina. “Bella mossa Goten… i miei complimenti! La situazione è già abbastanza complicata così com’è e tu pensi bene di sprecare le tue energie in questo modo! Tsk!” disse Zangya con tono sarcastico. “Hehehe! Scusami…” disse Goten grattandosi la testa imbarazzato, ben conscio di averla combinata grossa, mentre atterrava lentamente al fianco della compagna. “Ti è venuto in mente qualcosa per riuscire a batterla?” chiese il figlio di Chichi sussurrando alla compagna. “Certo… non sono mica come te io! Io ragiono!” rispose Zangya. “E dai! Per quanto tempo hai intenzione di colpevolizzarmi?” si lamentò Goten. “Ora ascoltami…” disse sottovoce la zardiana rivolgendosi al saiyan “Quando Zardock, il mio amato, mi insegnò ad utilizzare i fili di energia mi parlò di un’altra applicazione che egli aveva scoperto per utilizzare tale tecnica! Si tratta di una tecnica piuttosto difficile, al punto che Borjack rinunciò quasi subito all’idea di apprenderla! Del resto si trattava di una tecnica molto raffinata, che poco si confaceva ad un come Borjack, abituato da sempre a risolvere le battaglie con metodi molto diretti e brutali!”. “Cosa? I fili di energia? Ehm… non so se lo hai notato, ma Zaina è capace di dissolverli prima che tu possa farci qualsiasi cosa….” disse perplesso Goten. Zangya sbuffò. “Se mi facessi finire di parlare prima di trattarmi come una cretina o una cieca te ne sarei oltremodo grata! Io non ho intenzione di usare i miei filamenti su di lei, ma su di te!” disse l’ex seguace di Borjack.

  10. #540
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    “Su di me?” ripeté sorpreso Goten. “Esatto! Questa tecnica si chiama marionation, e consiste nel legare agli arti di una persona dei filamenti di energia, in modo da poterne controllare i movimenti in maniera molto simile rispetto al normale utilizzo offensivo dei fili! L’utilità consiste non ne costringerti a fare qualcosa che non vuoi, ma ad accompagnare i tuoi movimenti, in questo modo la velocità e la potenza dei tuoi attacchi aumenterà di parecchio, anche perché attraverso i fili io posso infonderti il mio ki!” spiegò Zangya. “Accidenti! Ma è grandioso! Facciamolo subito!” esclamò Goten entusiasta. “Calmati! Esagitato! Come ti ho detto non si tratta di una tecnica semplice! Ci vuole un po’ per metterla a punto!” lo riprese Zangya. Sul volto di Goten, che aveva distolto lo sguardo dalla propria interlocutrice, apparve un sorriso sarcastico “Beh… faremmo meglio a metterla a punto il più in fretta possibile! Anche perché quella non aspetta certo noi!” disse il figlio di Goku. A dar seguito alle parole di Goten, Zaina apparve in mezzo ai due alleati e disse “Avete finito di fare salotto? Non ho tempo da perdere io! Dunque adesso vi metto al tappeto e mi prendo la sfera del drago!” asserì la donna aliena per poi attaccare violentemente Zangya, la quale cercava di difendersi alla bene e meglio, ma Zaina era decisamente più forte di lei. “Maledizione! Se questa maledetta non ci da tregua non riusciremo mai a mettere a punto la marionation!” pensò tra se e se l’amata di Zardock. “Zangya! No! Prendi questo!” urlò Goten per poi protendere le mani in avanti e scagliare una sfera di energia dorata contro la sottoposta di Lady Polaris. “Ma allora insisti!?” disse Zaina fissando Goten con la coda dell’occhio, deridendo il suo voler ancora far ricorso ad un attacco energetico. Con un guizzo l’aliena colpì Zangya con un calcio in rotazione sbalzandola lontano, nella direzione opposta in cui si trovava Goten, e con un gesto della mano dissolse la sfera. Goten non se ne rammaricò, anzi, sorrise soddisfatto “Perfetto! C’è cascata!” pensò. Non appena infatti Zaina cercò di dissolvere la sfera di energia questa esplose all’istante in un lucente bagliore, simile a quello del Tayoken, accecando la donna. “Argh! I miei occhi! Maledetto! Mi hai giocato! Me la pagherai!” urlò Zaina portandosi le mani agli occhi. “Su forza Zangya! Procediamo!” disse Goten atterrando vicino all’alleata. “Bella mossa Goten! Era un nuovo colpo?” chiese Zangya. “Si, si chiama Sfera Tayoken, e penso tu possa immaginare da dove derivi il suo nome! In pratica è un attacco abbagliante ad esplosione, che ha effetto non appena entra in contatto con l’avversario! Peraltro il suo raggio di azione è più concentrato, per questo tu non sei rimasta accecata!” annuì Goten.”Bene! Questo ci darà il tempo di organizzare l’offensiva! Per prima cosa abbassa il livello della tua aura fino ad arrivare al mio pari! Altrimenti i non saremo in equilibrio e i fili si spezzeranno!” disse Zangya. Goten annuì e fece come gli era stato chiesto. Fatto questo Zangya, con un rapido movimento delle braccia, avvolse coi propri filamenti le articolazioni di Goten. “Molto bene! Ha funzionato!” sorrise Zangya. “Molto bene! Non mi resta che attaccarla! Zangya! Tieniti pronta!” disse il figlio di Chichi. “Si però…” cercò di abbozzare la seguace di Borjack, ma prima che potesse parlare, l’attenzione di entrambi fu attirata da Zaina, la quale si era ripresa dallo stordimento e aveva riacquistato la vista. “Non vi permetterò di sconfiggermi! Non ci riuscirete! Prima siete riusciti a ingannarmi, ma non ci riuscirete una seconda volta!” disse l’aliena per poi scagliarsi contro Goten. Il saiyan meticcio, tuttavia, non si fece intimorire e, forte della tecnica combinata con Zangya si scagliò a proprio volta contro l’avversaria, con una velocità tale da sorprenderla, quindi la colpì con un violento calcio facendola schiantare al suolo alzando una colonna di sabbia alta diverse decine di metri. “Funziona! L’ho atterrata!” pensò tra se e se Goten. “Finora va tutto bene…” pensò a sua volta Zangya un po’ meno tranquilla. Quel colpo, tuttavia, non poteva certo essere bastato a mettere fuori combattimento la seguace di Lady Polaris, la quale si rialzò prontamente. Il suo volto era solcato da un’espressione sorpresa. “La potenza e la velocità del saiyan sono aumentate di molto! Non capisco come possa essere accaduto! Qui mi si sta giocando un brutto tiro mancino! E’ meglio stare in guardia!” pensò la donna per poi protendere un braccio in avanti cercando di colpire Goten con un attacco energetico, il quale si era precauzionalmente spostato lateralmente in modo da non essere perfettamente allineato a Zangya, altrimenti schivano un eventuale attacco avrebbe lasciato esposta la propria compagna al medesimo. Con un poderoso balzo Goten evitò l’attacco, ma non appena fu in volo si sentì improvvisamente svuotato di quella nuova forza che lo pervadeva. Anche Zaina si accorse di come i movimenti di Goten si fossero fatti più lenti e celermente approfittò della cosa balzando a propria volta contro il fratello di Gohan colpendolo con un pugno in pieno stomaco, per poi schiantarlo al suolo con un colpo a due mani. Come un rapace la seguace di Lady Polaris cercò di gettarsi in picchiata sul proprio avversario, ma il provvidenziale intervento di Zangya lo salvò, in quanto l’ex seguace di Borjack aveva ripristinato i fili, precedentemente spezzatisi, tirando a se il proprio alleato e portandolo fuori dal raggio di azione dell’attacco di Zaina. “Cosa è successo?” chiese Goten. “Non lo immagini? I nostri movimenti devono essere coordinati! Se io tiro da una parte e tu ti muovi dall’altra i fili si spezzano! Dobbiamo agire in sincronia! E’ questo che stavo cercando di dirti!” disse Zangya. “E come facciamo? Io non so leggerti nel pensiero!” si lamentò Goten. “Te lo avevo detto che non era una tecnica semplice! Però non abbiamo altra possibilità di vincere!” asserì la donna dai capelli arancioni. L’unica speranza per battere Zaina era perfezionare quella difficile tecnica. Ci sarebbero riusciti?

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