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  1. #1271
    Demente precario L'avatar di Final Goku II
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    “E' potente e veloce... un vero portento... ma non posso perdere contro di lui! E' l'assassino di Eràn, di Lotus, e di un'infinità di innocenti! Lo ucciderò. Devo riuscirci!” pensò Karn, per poi concentrare la sua aura e liberarla istantaneamente in un'esplosione di energia che si espanse a trecentosessanta gradi attorno a lui, travolgendo Bu quando questi era in procinto di scagliarsi nuovamente contro di lui. Il mostro rosa venne sbalzato all'indietro, e fu nuovamente facile preda per la controffensiva di Karn, che gli fu subito addosso e iniziò a colpirlo ripetutamente con violenti calci e pugni.
    Lo scontro sembrava volgere del tutto a favore dei Kaiohshin del Sud, il quale, rispetto ai guerrieri Z che avrebbero fronteggiato il mostro molti anni dopo, godeva di un vantaggio. Bu fino a quel momento non aveva mai davvero combattuto. Eràn e Lotus erano stati avversari troppo facili perché potessero aver messo alla prova le sue capacità. Il divario di velocità e potenza era troppo immenso perché i limiti tecnici di Bu potessero aver avuto una qualunque valenza. Karn invece, in termini di potenza eguagliava, anzi, probabilmente persino superava la creatura di Bibidi, che si trovava quindi in crisi di fronte ad un guerriero tanto abile ed allenato.
    Con il passare del tempo, Bu si innervosiva in maniera sempre maggiore, era come un bambino che reagiva istericamente al non riuscire in un gioco, e ciò andava a discapito dell'efficacia dei suoi attacchi, e vane erano le intimazioni di Bibidi che cercava di farlo calmare. Piano piano Karn stava maturando la consapevolezza di avere la situazione sotto controllo. Era più forte di Bu, e sarebbe riuscito a vendicare i propri compagni uccisi e a salvare l'universo. Era pienamente sicuro di se, e non riusciva ad immaginare cosa potesse andare storto.
    “Devo assolutamente escogitare qualcosa... o il mio Bu sarà ucciso... e io sarò il prossimo” pensò Bibidi, sudando freddo. Karn con una potente onda di energia disintegrò completamente la parte superiore del corpo del mostro, il quale si rigenerò, ma con una certa lentezza rispetto a quanto faceva a inizio combattimento. “Mi basterebbe utilizzare tutta la mia potenza in un attacco per disintegrarti con un solo colpo, ne sei consapevole, vero, mostro?” lo provocò il Kaiohshin, assaporando la vendetta. Non avrebbe ucciso subito Bu, non gli bastava. Ciò che il mostro aveva fatto era imperdonabile, dunque non se la sarebbe cavata andando all'altro mondo così in fretta. “Voglio vedere la paura nei tuoi occhi! La stessa disperazione che hanno provato i miei fratelli prima che tu li ammazzassi!” urlò evitando l'ennesimo attacco di Bu e scagliandolo al suolo con un calcio.
    “Mmm... il nostro Kaiohshin è una vera forza della natura, ma è anche piuttosto emotivo... il desiderio di vendicare i suoi compagni nella misura che pretende, unito alla sicurezza in se stesso lo stanno portando a voler strafare... questo alla lunga potrebbe giocare a mio favore” pensò Bibidi, intravvedendo uno spiraglio di luce in quella situazione per lui nerissima.
    Karn vide Bu rialzarsi nuovamente, ma nei suoi occhi non vide ne paura ne smarrimento, solo un rabbia furiosa. “Inizio a pensare di star perdendo il mio tempo... una creatura stupida come te probabilmente non è capace di provare paura... è un peccato. Probabilmente è meglio farla finita.” disse il Kaiohshin del Sud.
    Bu urlò furente, per poi scagliarsi nuovamente contro Karn, che si preparò nuovamente a difendersi, come aveva fatto fino a quel momento con grande maestria, ma con sua somma sorpresa, con una magistrale finta, Bu sparì con la super velocità dalla vista della divinità, per poi comparirgli alle spalle e colpirlo con un calcio alla schiena. Karn riuscì a evitare di essere sbalzato in avanti resistendo con la sua grande forza, ma il colpo era stato indubbiamente doloroso, come evidenziava l'espressione sul suo volto. La divinità si voltò di scatto e sferrò un pugno contro Bu che però afferrò il polso di Karn utilizzandolo come perno dondolandovi come una scimmia aggrappata ad un ramo, quindi da quella posizione colpì con un altro calcio la bocca dello stomaco del Kaiohshin facendolo piegare in due dal dolore. Karn sentiva il suo fiato venire meno a causa di un colpo tanto violento in un punto così critico. Le sorti dello scontro si erano improvvisamente ribaltate. Quello che fino a pochi secondi prima era un bambino dissennato che attaccava in maniera del tutto istintiva si era trasformato in un abilissimo guerriero, al punto che Karn si ritrovò completamente alla sua mercé. Bu colpì ripetutamente l'avversario sbalzandolo in aria frapponendosi ogni volta sulla sua traiettoria, intrappolandolo in una sorta di infernale flipper nel quale Karn si trovava a suo malgrado essere la pallina. Ad un certo punto il Kaiohshin del Sud riuscì a frenarsi a mezz'aria e con una mossa repentina scagliò un'onda di energia ad una mano in direzione di Bu, il quale però evitò l'attacco semplicemente inclinando la testa da un lato, lasciando che il colpo lo oltrepassasse e disintegrasse interamente una montagna alla sue spalle. Sul volto della malefica creatura apparve un sorriso beffardo. “Ma cosa succede? Perché improvvisamente è lui a riuscire a prevedere ogni mia mossa quando un istante fa era l'esatto contrario? Possibile che fino a questo momento si sia preso gioco di me?” si chiese il Kaiohshin del Sud, che non riusciva a capacitarsi della cosa. “Niente affatto, mio caro!” disse Bibidi, che aveva udito le parole di Karn. Mentre la divinità cercava di difendersi come poteva dalle offensive di Bu, divenute d'un tratto straordinariamente efficaci, il mago spiegò “Avresti dovuto uccidere Bu quando ne avevi la possibilità... invece hai voluto strafare, hai ritenuto che batterlo non sarebbe stata una vendetta sufficiente per i tuoi compagni. Non ti bastava vincere! Volevi stravincere! Ma così facendo da carnefice di Bu hai finito col diventarne l'involontario insegnante! Bu ha imparato a combattere al meglio proprio studiando te! E la sua genialità ha fatto si che l'allievo superasse il maestro nel breve lasso di tempo che gli hai scioccamente concesso! Hahahaha!”. La situazione era improvvisamente sfuggita dal controllo di Karn, e il Kaiohshin del Sud sapeva come fosse stata tutta colpa sua. “Accidenti a me... ma cosa volevo fare? Ho lasciato che il mio desiderio di vendetta mi spingesse da prima a voler uccidere Bu senza l'aiuto della spada Z, e poi a volerlo umiliare facendogli provare la paura e la disperazione che hanno provato Eràn e Lotus. Così facendo però ho messo a repentaglio la salvezza dell'universo intero. Ho pensato più ai miei affetti personali che a fermare quel mostro assassino. E per colpa mia rischio di essere ucciso e lasciare via libera a quel demonio di continuare a uccidere. Che stupido errore! Non avrei mai dovuto commetterlo!” pensò Karn, per poi venire sbattuto a terra da un calcio in rotazione sferrato da Bu.
    “Bravissimo Bu! Uccidilo adesso! Così avremo la spiana spianata per il dominio dell'universo!” lo esortò un Bibidi ormai euforico. L'euforia di qualcuno che dopo aver provato una grande paura vede le cose volgere al meglio. Probabilmente non furono le parole del mago a spingere Bu a scagliare il suo colpo più potente, bensì il desiderio di uccidere quell'impertinente che si era permesso di fargli tanto male. Il mostro sollevò il braccio destro, con il palmo della mano rivolto verso l'alto, generando una colossale sfera di energia. “Che energia spaventosa! Se quel colpo tocca terra ridurrà l'intero pianeta in polvere in un istante, e gran parte di questo sistema solare farà la stessa fine! Devo respingerlo!” comprese Karn, preparandosi a fronteggiare l'attacco del mostro. Aprì le braccia concentrando l'energia nei palmi per poi unire le mani di fronte a se in maniera del tutto analoga a come avrebbe fatto Vegeta nell'utilizzare il suo Final Flash.
    La sfera di energia di Bu e l'onda di luce di Karn si scontrarono in un accecante bagliore di luce. Dopo un breve stallo, l'attacco di Bu iniziò a prevalere lentamente su quello della divinità, complice il fatto che la particolare natura del demone lo rendesse immune alla fatica, mentre la lotta aveva notevolmente spossato il Kaiohshin.
    “Non posso perdere... non dopo che avevo la vittoria in pugno! Non posso permettere che l'universo venga condannato dalla mia stupidità e la mia presunzione! Sconfiggerò Majin Bu a qualsiasi costo! Ho promesso a Yachin e Avàn che avrei ucciso quel mostro crudele, e manterrò la parola! Ma non lo farò solo per loro e per i miei compagni caduti! Lo farò per l'universo! Mi alleno da sempre proprio per questo! Per essere in grado di difenderlo! Io sono il guardiano dell'universo! Io sono Kaiohshin del Sud!!!” con questa consapevolezza, Karn compì un ultimo, immane sforzo, riversando tutta la propria potenza nella sua onda di luce, riuscendo a prevalere sull'attacco di Bu.
    “Impossibile!” urlò atterrito Bibidi, mentre anche sul volto di Bu, per la prima volta, fu chiaramente visibile la paura, prima che il potentissimo attacco della divinità lo travolgesse. Karn aveva vinto.

  2. #1272
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    La divinità, tuttavia, sapeva che Bu si sapeva rigenerare, e dunque non si lasciò andare a prematuri entusiasmi. Il Kaiohshin in breve individuò il mostro che giaceva al suolo, sofferente, privo di gran parte del suo corpo, segno di come anche per lui fosse faticoso rigenerarsi dopo aver subito un colpo tanto potente. Karn si preparò a scagliare una nuova onda di energia allo scopo di finirlo, quando udì la voce di Bibidi. “Fermati! Risparmia il mio Bu, ti prego! Non faremo più del male a nessuno!” promise disperato il mago. “Non mi incanti con le tue chiacchere, mago! La tua parola vale meno di zero!” disse Karn iniziando a concentrare l'energia. “Se ci lascerai andare resusciterò i tuoi compagni!!!” urlò il mago. La divinità si bloccò. Veramente quel mago era capace di fare una cosa del genere? Le facoltà di Bibidi si erano già dimostrate formidabili nel creare un mostro come Majin Bu. Era da escludersi a priori dunque che potesse compiere un tale prodigio? La mente di Karn venne attraversata dai ricordi dei momenti felici trascorsi assieme a Eràn e Lotus. Avrebbe davvero potuto rivederli?
    Karn scosse la testa. Non poteva star commettendo ancora lo stesso errore. Il suo desiderio di rivedere i suoi fratelli non poteva prevalere sul suo dovere di salvare un universo che con un nemico formidabile come Bu in circolazione sarebbe stato sempre minacciato. Inoltre, vista la capacità di migliorare dimostrata dal mostro rosa, Karn non poteva essere certo di riuscire a fermarlo di nuovo se Bibidi non avesse mantenuto la parola.
    Purtroppo però, quell'attimo di esitazione, quella distrazione di un istante, costarono a Karn molto più di quanto potesse immaginare. Prima che potesse rendersi conto di qualsiasi cosa una massa rosa appiccicosa lo avvolse completamente, impedendogli ogni movimento. “Cosa sta succedendo!? Lasciami andare!” urlò furibondo il Kaiohshin cercando di divincolarsi, ma senza successo.
    Karn non avrebbe mai potuto prevedere che Bu possedesse un'abilità tanto subdola. Ma mentre veniva assorbito, perdendo lentamente i sensi mentre diventava un tutt'uno con il mostro, la disperazione derivante della consapevolezza che se avesse agito con maggiore risolutezza le cose sarebbero potute andare diversamente lo attanagliava, e l'ultima cosa che udì fu la malvagia risata di Bibidi.
    “Ora è tutto chiaro, finalmente! Se avessi agito con maggiore risolutezza e non fossi stato influenzato dall'affetto che hai sempre provato per noi, a tuo modo di vedere avresti sconfitto Bu, e dunque consideri questi tuoi sentimenti una debolezza e causa del tuo fallimento.” comprese Avan. “Infatti... è stato anche per quello che non ho voluto estrarre la spada Z. Volevo essere io, un Kaiohshin, a vendicare il vostro onore, e non volevo che il merito fosse della spada! Pensavo di essere abbastanza forte da uccidere Bu, e non penso di essermi sbagliato. Avrei dovuto farla finita subito... chissà cosa mi aspettavo poi! Ho agito veramente da stupido! Ma non sarà più così! Ora combatterò solo per me stesso!” asserì Karn. “Karn! Sono davvero desolato, e provo vergogna per averti mal giudicato! Tuttavia non capisco come mai tu non voglia collaborare per la creazione del Kaiohshin unico! Questo sarebbe il modo di agire più responsabile per la difesa dell'universo!” intervenne Lotus. “Non credo sia necessario... siete troppo deboli. Non avrei alcun vantaggio ad unirmi a voi! Penso che ormai il mio potere sia pari a quello di un Kaiohshin unico... dunque non rinuncerò al mio riscatto personale per...” ad un certo punto una risata risuonò nell'aria, interrompendo il discorso di Karn. “Chi osa farsi beffe di me nel mio tempio?” ringhiò il Kaiohshin del Sud volgendo lo sguardo verso l'alto, cosa che fecero anche gli altri presenti. Sospesa in aria, Mirani osservava il quartetto, ed in particolare Karn con espressione irriverente e ironica “Scusate se interrompo i vostri discorsi... ma ad un certo punto le sciocchezze pronunciate dal caro Kaiohshin del Sud hanno superato il limite del ridicolo, e non sono riuscita a trattenermi oltre!”. Disse l'accolita di Whis mentre scendeva lentamente verso il basso. “Come osi!? E soprattutto, chi accidenti sei?” ringhiò Karn. “Non ho minimamente percepito la sua presenza... ma da quanto tempo era li ad osservarci?” pensò Avan, preoccupato. “Oso, oso! Davvero pensi di essere arrivato al livello di un Kaiohshin unico? Ridicolo! Tuttavia, se sei così convinto di avere ragione perché non me lo dimostri! Ti sfido a batterti con me!” disse Mirani, incrociando le braccia con fare provocatorio. “Tsk! Hai un bel coraggio a sfidarmi con una simile forza combattiva! Persino loro avrebbero buone possibilità di sopraffarti!” disse indicando con lo sguardo gli altri Kaiohshin. “Ehi! Adesso siamo diventati il punto di riferimento per considerare qualcuno debole?” sbottò Eràn. “Tranquillo! Usa pure tutta la tua forza... non riuscirai neppure a toccarmi!” insistette Mirani. “Te la sei voluta!” urlò Karn per poi scagliarsi contro la nuova arrivata. Cosa aveva in mente Mirani? Davvero sarebbe riuscita a sconfiggere il potente Kaiohshin del Sud senza neppure essere toccata?

  3. #1273
    Senior Member L'avatar di AlphaOmega
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    Caspita! Episodio bellissimo e lunghissimo! Hai raccontato una versione molto affascinante e alternativa del duello tra Sud Kaioshin e Kid Bu che rispecchia quel che dovrebbe essere la forza e la grandezza della divinità, ma anche la sua debolezza e al contempo la buona bontà d'animo! Eccellente!
    Ora però sembra che si sia cmq montato la testa XD quindi mi aspetto che Mirani lo ragguagli XD

  4. #1274
    Ho le Palle Piene L'avatar di VirusImpazzito
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    E così mi sbagliavo: avevo pensato che il vantaggio del Kaiohshin del Sud fosse una qualche tecnica sua specifica, in grado di mettere in difficoltà Bu... invece consisteva tutto nella pura forza bruta. Che, con un nemico insidioso come Bu, non sempre è la via migliore per prevalere.

    Un capitolo semplice e ben raccontato, con una buona caratterizzazione dei Kaiohshin del Sud: le divinità di Dragon Ball non sono mai state superiori ai comuni mortali, per quanto riguarda i loro vizi e difetti. Fra l'altro sembra che non gli passi per la testa che dalla fusione con gli altri Kaiohshin può nascere un essere superiore alla somma aritmetica delle loro forze combattive... forse non ha mai sentito parlare della Fusion di Metamor, dell'assimilazione namecciana e della Fusion dei potara... (cosa probabile quest'ultima, essendo pressappoco coetaneo del Kaioshin dell'Est).

    Ne deriva che, nell'annosa polemica "Super Bu vs. Kid Bu", questa versione della storia stabilisce che Super Bu è più forte del Kid.

  5. #1275
    Demente precario L'avatar di Final Goku II
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    E così mi sbagliavo: avevo pensato che il vantaggio del Kaiohshin del Sud fosse una qualche tecnica sua specifica, in grado di mettere in difficoltà Bu... invece consisteva tutto nella pura forza bruta. Che, con un nemico insidioso come Bu, non sempre è la via migliore per prevalere.

    Un capitolo semplice e ben raccontato, con una buona caratterizzazione dei Kaiohshin del Sud: le divinità di Dragon Ball non sono mai state superiori ai comuni mortali, per quanto riguarda i loro vizi e difetti. Fra l'altro sembra che non gli passi per la testa che dalla fusione con gli altri Kaiohshin può nascere un essere superiore alla somma aritmetica delle loro forze combattive... forse non ha mai sentito parlare della Fusion di Metamor, dell'assimilazione namecciana e della Fusion dei potara... (cosa probabile quest'ultima, essendo pressappoco coetaneo del Kaioshin dell'Est).

    Ne deriva che, nell'annosa polemica "Super Bu vs. Kid Bu", questa versione della storia stabilisce che Super Bu è più forte del Kid.
    E in che modo lo avrei dato a intendere?

  6. #1276
    Ho le Palle Piene L'avatar di VirusImpazzito
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    Oddio, ancora? Dai... non dirmi che c'è dell'altro! (in realtà della questione non mi cale nè tanto nè poco, ma sai? E' una tristezza vedere tanti valenti giovani che si scannano sul tema... )

    Era una mia deduzione scaturita dal fatto che, se Super Bu assorbe Gotenks (poi Gohan) acquistando un surplus di potenza, allora Kid Bu che assorbe il Kaiohshin del Sud che è più forte di lui, diventa un Bu più forte dell'originale. Dimenticavo la versione cosiddetta Buffed, ma non penso che cambi poi molto rispetto al Super. Cioè, dando credito all'interpretazione che mi ero fatto leggendo questo capitolo, direi che la differenza è notevole tra Kid Bu e gli stadi Super/Buffed, ma non vi è un netto divario di forza tra questi ultimi due.

  7. #1277
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    Oddio, ancora? Dai... non dirmi che c'è dell'altro! (in realtà della questione non mi cale nè tanto nè poco, ma sai? E' una tristezza vedere tanti valenti giovani che si scannano sul tema... )

    Era una mia deduzione scaturita dal fatto che, se Super Bu assorbe Gotenks (poi Gohan) acquistando un surplus di potenza, allora Kid Bu che assorbe il Kaiohshin del Sud che è più forte di lui, diventa un Bu più forte dell'originale. Dimenticavo la versione cosiddetta Buffed, ma non penso che cambi poi molto rispetto al Super. Cioè, dando credito all'interpretazione che mi ero fatto leggendo questo capitolo, direi che la differenza è notevole tra Kid Bu e gli stadi Super/Buffed, ma non vi è un netto divario di forza tra questi ultimi due.
    In realtà la mia personale teoria è che i Kaiohshin abbiamo un effetto depotenziante su Bu una volta assorbiti.

    Del resto è inconfutabile che Fat Bu, nato dall'assorbimento di Dai Kaiohshin abbia creato un Bu meno potente rispetto al Buffed Bu che lo aveva assorbito.

    E' peraltro innegabile che l'assorbimento dei Kaiohshin provochi in Bu dei cambiamenti che gli altri assorbimenti non causano.

    Super Bu che assorbe Gotenks è sempre Super Bu con i poteri e alcune caratteristiche di Gotenks.
    Super Bu che assorbe Gohan è sempre Super Bu con i poteri e alcuna caratteristiche di Gohan.
    Kid Bu che assorbe Karn diventa Buffed Bu, un'entità del tutto diversa.
    Buffed Bu che assorbe Yachin diventa Fat Bu, un'entità del tutto diversa.

    Infine un'ulteriore prova ce la fornisce Darbula che asserisce che "NON POSSIAMO USARE L'ENERGIA DI KAIOHSHIN PER RISVEGLIARE BU" pur non dandone un vero motivo. La cosa più logica è che non sia funzionale allo scopo, e se non è funzionale non ci vuole un gran sforzo di inventiva per poterla considerare proprio nociva.

    Questa comunque è solo la mia teoria, dunque non intendo riaprire dibattiti. Ho solo spiegato il mio ragionamento personale. Poi ognuno ha la sua idea.

  8. #1278
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    EPISODIO 237: DA DISTRUTTORE A SALVATORE

    La potenza di Bills era talmente spaventosa da permettergli di tenere a bada un guerriero forte come un Super saiyan di terzo livello con un solo dito, e batterlo con un unico colpo, senza bisogno di utilizzare tutta la sua potenza. Come se non bastasse non aveva avuto la necessità di sfruttare pienamente il proprio potenziale neppure di fronte al mitico Super Saiyan God. Non doveva dunque stupire che il dio della distruzione, nello sfruttare il cento per cento della propria divina forza, fosse un guerriero assolutamente inarrestabile. Neppure il potentissimo Broly riusciva in alcun modo a contrastarne l'impetuosa offensiva. Tutto ciò che il figlio di Paragas riusciva a scorgere erano degli indefiniti fulmini viola che si abbattevano su di lui senza soluzione di continuità. Non si trattava, tuttavia, d'altro che dei pugni e dei calci del dio che non gli davano tregua ne modo di reagire. Mai in vita sua Broly era stato dominato in quel modo in uno scontro. La devastante forza di Bills lo aveva letteralmente surclassato. I colpi del dio della distruzione avevano una funzione tanto offensiva quanto difensiva, in quanto distribuiti in ogni parte del corpo di Broly, comprese le braccia e le gambe, in questo modo il Super Saiyan Leggendario non riusciva neppure a vibrare i colpi per tentare una controffensiva.
    Qualcosa tuttavia non andava, e l'espressione seria di Bills dimostrava come il dio se ne fosse subito reso conto. “Lo scontro al momento è a senso unico, sono decisamente più forte di lui, ma paradossalmente non sto facendo dei veri passi avanti verso la vittoria. Per quanto lo colpisca e apparentemente egli accusi i colpi non lo sto veramente danneggiando. La sua forza spirituale non sta diminuendo... anzi!” con un riflesso prodigioso Bills riuscì ad evitare un pugno di Broly, che improvvisamente era riuscito a reagire. “La sua potenza cresce secondo dopo secondo... se non lo fermo raggiungerà il mio livello, e potrebbe persino superarlo! Tutto questo non ha senso... non c'è nulla di naturale in questo! Contro cosa sto combattendo? E' un mostro!” il dio indietreggiò repentinamente per uscire dalla gittata dei pugni di Broly. “Va bene, saiyan! Vediamo un po' come te la cavi con questa!” urlò Bills per poi creare una colossale sfera di energia, simile a quella che aveva utilizzato come ultima carta durante lo scontro con Goku, ma molto più grande e potente, al punto da rivaleggiare con la Genkidama che lo stesso Goku aveva utilizzato per uccidere Li Shenron sette anni prima. Il saiyan leggendario rimase come pietrificato. Si trattava di un attacco tanto imponente da rendere impensabile riuscire ad allontanarsi abbastanza per evitarlo, dunque istintivamente cercò di respingerla protendendo le mani in avanti. La sua resistenza fu tuttavia piegata abbastanza rapidamente dall'impeto del colpo di Bills, e Broly venne travolto in pieno, venendo scagliato a grandissima distanza nello spazio, diventando presto un puntino a malapena visibile. Il lontano bagliore della sfera di energia che deflagrava indusse Bills a considerare concluso quell'autentico scontro tra titani. Era semplicemente impensabile che Broly potesse essere sopravvissuto ad un simile colpo. L'espressione atterrita e incredula del dio della distruzione dimostrò ben presto come questa convinzione non potesse essere più lontana dalla realtà. “Cosa? Nessun danno? Come se non bastasse la sua potenza è aumentata ancora! Si mette male per me... se il suo potere continua a crescere a questa velocità presto non sarò più in grado di tenerlo a bada. Non ho scelta... devo concludere questa battaglia adesso, e per farlo dovrò ricorrere alla mia estrema risorsa. Non pensavo che qualcun altro dopo Kallyndra mi avrebbe di nuovo spinto a tanto! Ma non ho altra scelta!” pensò Bills.
    Mentre sentiva la smisurata aura di Broly incombere, il dio della distruzione si concentrò al massimo, venendo circondato da un aura di colore bianco accecante “Virtù divina: Galaxian Manipulation!”. Così come Zeneyu, anche Bills era dunque in grado di utilizzare la virtù divina. Se la potente creatura di Yachin, alias il Grande Kaiohshin, era riuscita ad apprendere una simile arte in virtù del proprio straordinario talento, non doveva stupire che anche una divinità superiore come Bills potesse esserne in grado.
    Broly ormai era vicinissimo, ed iniziava ad intravvedere l'alone perlaceo di Bills in lontananza, quando di fronte a se si materializzò quello che aveva tutta l'aria di essere un colossale buco nero, il quale però, in maniera del tutto anomala, anziché risucchiarlo, lo respingeva all'indietro. Il saiyan leggendario non riusciva ad opporsi a quella smisurata forza cinetica, ma ad un certo punto si rese conto di non stare più arretrando, questo perché un secondo buco nero si era aperto alle sue spalle. Intrappolato tra le due forze respingenti Broly si ritrovò quindi impossibilitato tanto ad avanzare quando ad arretrare. A interdirgli ogni movimento furono un terzo e un quarto buco nero che apparvero sopra e sotto di lui. Il potere della virtù divina di Bills era davvero terrificante, e aveva ridotto un mostro come Broly alla più totale impotenza. Con una serie di movimenti delle braccia, Bills diede ad intendere come la sua tecnica non fosse ancora stata completata, e di come il peggio per Broly dovesse ancora arrivare. Da ciascuno dei buchi neri emerse piccolo pianeta. I quattro corpi celesti si scontrarono tra loro, prendendo Broly nel mezzo. “Fusione del nucleo...” al comando del dio, i nuclei dei pianeti, invece che esplodere, si fusero in un solo, intrappolando al proprio interno il Super saiyan leggendario. Stordito ed immerso nel metallo fuso, Broly non dava ormai più segni di reazione. “E infine, sigillo!” il nucleo assunse consistenza solida imprigionando al proprio interno il saiyan, che rimase ivi come pietrificato. Dunque un alone bianco circondò il nucleo, mentre ad esso si sovrapponevano quelli che sarebbero stati gli strati più esterni del pianeta, ognuno di essi risplendente della stessa luce bianca, segno di come ad ognuno di essi fosse stata conferito un sigillo di natura magica. Bills non poteva rischiare, dunque non aveva lesinato sulla consistenza di quella che sarebbe dovuta essere una prigione eterna per Broly. Finalmente l'aura del guerriero leggendario era sparita definitivamente, e la sua minaccia era stata definitivamente scongiurata. Bills si era dovuto impegnare al massimo per avere ragione di quell'incredibile avversario, ma alla fine era riuscito a prevalere in virtù dei suoi poteri di natura superiore.

  9. #1279
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    “E' morto?” si chiese Zakuro, che aveva seguito l'intero scontro attraverso la sfera di Bibidi. Nel tono del mezzosangue c'era certamente un velo di contrarietà, ma era figlia del fatto che confidasse in qualche modo di sfruttare Broly per i suoi piani, e non certo della probabile morte del suo fratellastro, figlio del suo stesso padre. “No. In un certo senso è peggio... si trova imprigionato all'interno di quel pianeta, sul quale il dio Bills ha posto una serie di sigilli. In questo momento è come se Broly fosse caduto in un sonno eterno. In queste condizioni anche il suo aumento di potenza si è fermato, dunque non esiste neppure la possibilità che possa diventare tanto forte da romperlo dall'interno.” spiegò il mago. “Puoi spezzare quei sigilli?” chiese Zakuro. “Dipende... quanti secoli sei disposto a concedermi?” rispose con tono ironico Bibidi. Il primogenito di Paragas sospirò rassegnato. Si aspettava una risposta di quel genere. “Beh... a quanto pare mi vedrò costretto a cambiare i miei piani. Nel frattempo ti aiuterò a realizzare i tuoi, come del resto già stavo facendo!” concluse.
    Intanto, sul pianeta Klien, qualcun altro aveva seguito lo scontro. “Ben fatto, Bills! Sapevo che avresti vinto questa battaglia, anche se una parte di me desiderava che quel maledetto mostro di Broly giungesse fino a qui, dandomi modo di farlo a pezzi con queste mani...” pensò Cerisa stringendo i pugni. “Ma il tuo intervento ha salvato la vita di molti innocenti, dunque è stato decisamente meglio così. Spero che un giorno tu e il buon vecchio Whis tornerete a trovarmi. Sarò in debito con voi per il resto della mia vita per ciò che avete fatto per me anni fa, e sarò lieta di dimostrarvi la mia gratitudine accogliendovi nel migliore dei modi. Aspetterò quel giorno con gioiosa trepidazione.” la donna sorrise, distogliendo lo sguardo dal cielo, per poi tornare a concentrarsi sui propri doveri.
    Bills teneva le mani sui fianchi con aria soddisfatta mentre ammirava soddisfatto la propria opera. “Chi l'avrebbe mai detto? Il dio della distruzione che salva l'universo... dalla completa distruzione! Che paradosso! Sicuramente Whis mi prenderà in giro per migliaia di anni!” detto questo, il dio sbadigliò. “Che sonno! Questo scontro mi ha spinto ad impegnarmi allo stremo! Come se non bastasse ho dormito molto meno nel solito. Ultimamente mi sveglio con un po' troppa frequenza per i miei gusti. Ho voglia di farmi un pisolino con i fiocchi! Una cosa tipo un paio di milioncini di anni!” Bills fece per andarsene, ma indugiò, e il motivo fu ben presto chiaro. “Non penserai che non mi sia accorto di te? Bel tentativo quello di azzerare l'aura, ma con me non funziona. Vieni fuori e dimmi chi sei. Non è buona educazione spiare gli altri.” disse la divinità. Da dietro un asteroide vagante fece dunque capolino colui che aveva osservato la scena sino a quel momento e che ormai aveva realizzato come continuare a nascondersi fosse non solo inutile, ma anche deleterio, in quanto così facendo avrebbe finito con l'irritare ulteriormente un personaggio che aveva dimostrato sin troppo chiaramente la propria pericolosità.
    “Notevole. Sei una continua sorpresa. Anche se direi che la tua dimostrazione di forza contro Broly era già stata sufficiente a sbalordirmi.” disse Cell, presentandosi innanzi al dio della distruzione.
    “Che razza di strana cosa saresti tu? In te percepisco l'essenza di un saiyan, ma anche quella di un umano... e di un namekiano, e di un changeling. Immagino che le tue origini non siano naturali, ma che tu sia stato creato da qualcuno che si è divertito a pasticciare con la genetica. Nondimeno il risultato è di tutto rispetto. Sei piuttosto forte.” osservò Bills. “Ti ringrazio... detto da te è un bel complimento. Comunque si, hai indovinato chi sono io. Il mio nome è Cell. A questo punto però sono io a non sapere chi tu sia. Soddisferai questa mia curiosità?” sorrise ironico l'essere perfetto. “Non sarei tenuto a farlo, ma mi sei simpatico concettualmente. L'esistenza di una simile chimera è qualcosa che farebbe uscire letteralmente di testa il dio della creazione, mia nemesi, o almeno lo farebbe se egli esistesse ancora. Beh... in un certo senso per esistere esiste, ma in una forma talmente patetica che mi rifiuto di riconoscere come mio contraltare. Ma, perdonami, sto divagando. Io sono Bills, io dio della distruzione.” disse l'allievo di Whis. “Non pensavo esistesse una simile entità. E se lo avessi immaginato di certo non avrei pensato che un dio della distruzione si adoperasse per evitare che l'universo venisse distrutto.” commentò la creatura del Dr.Gero. “E' un po' complicato da spiegare. Ti basti sapere che reputo decisamente fastidioso che qualcuno mi rubi il mestiere, e quel Broly aveva decisamente esagerato” disse Bills, limitandosi a rivelare a Cell il movente più frivolo delle sie azioni. Del resto egli non era certo uno che si metteva a parlare di argomenti profondi come l'equilibrio di forze nell'universo con un tizio a caso conosciuto pochi minuti prima. “Lo capisco meglio di quanto tu creda, ed è oltremodo ironico che sia proprio tu a parlarne, dal momento che Broly era il mio obbiettivo. Sarei dovuto essere io a batterlo una volta ottenuta la forza necessaria, ma tu ti sei intromesso e me lo hai tolto dalla circolazione.” disse l'essere perfetto con espressione che si era fatta improvvisamente contrariata. “Non lo potevo certo immaginare. Ma francamente anche se lo avessi saputo non avrei agito diversamente. Le tue ambizioni personali non mi riguardano affatto.” rispose tranquillamente Bills. “Beh, adesso si, in un certo senso.” replicò Cell. “Cioè?” fece l'altro, incuriosito. “Da questo momento il mio obbiettivo sei diventato tu, dunque un giorno, quando sarò pronto, verrò a sfidarti, per ucciderti.” disse l'essere perfetto portando indice e medio all'altezza della fronte, apprestandosi a sparire. Prima ancora che avesse il tempo di finire di parlare, Bills gli si era portato alle spalle con una rapidità inaudita e aveva posato la sua mano sulla sua schiena. Resosi conto di non riuscire a muoversi ne a concentrare l'aura, Cell comprese come avrebbe fatto meglio a tenere a freno la lingua. Era convinto di potersi congedare istantaneamente dopo aver lasciato il proprio monito, ma aveva colpevolmente sottovalutato la velocità d'azione di Bills, che in quel momento avrebbe potuto ucciderlo come e quando voleva. La creatura del Dr.Gero sudò freddo. “Mi sta bene, cavalletta... quando ti sarai stancato di vivere, vienimi pure a cercare.” sibilò il felino con tono minaccioso, salvo cambiare repentinamente espressione sorridendo e salutando amichevolmente Cell con un cenno della mano “Beh! Alla prossima allora! Io vado a nanna! Ciao!” e sfrecciò via, lasciando sul posto un ancora sconvolto Cell, il quale aveva davvero temuto di lasciarci le penne.
    La rabbia dell'essere perfetto esplose. “Maledizione! Mi sono messo nelle condizioni di fare la figura del pivello di fronte a Bills! Questo è inaccettabile!” urlò l'essere perfetto stringendo i pugni affondando le unghie nei palmi fino a farli sanguinare. “Ho bisogno di diventare più forte! Ho bisogno di scontri impegnativi, ma al contempo non persi in partenza. Bills è troppo forte, ma i miei nemici sono troppo deboli!” inizialmente Cell era disposto ad aspettare pazientemente che Trunks, Shora, Pan, Bra e gli altri migliorassero in qualche modo allo scopo di tentare di opporsi a Broly, ma lo smacco subito dal dio della distruzione lo aveva reso insofferente nei confronti della propria attuale condizione. Come se non bastasse ora non c'era più Broly come incentivo a migliorare per i difensori della Terra. In preda alla collera più cieca, Cell si scatenò e scagliò un potente colpo di energia in direzione di un pianeta vicino, causandone la fine in una violenta esplosione. “Hahahaha! Se Broly non è più in grado di offrirvi una motivazione, sarò io a farlo! Non mi interessa quanti pianeti dovrò distruggere e quante vite spezzare! Se volete fermarmi dovrete....” in quel momento una voce risuonò telepaticamente nella sua testa “Smettila Cell! Non capisci che ti stai comportando come uno stupido?”.
    Ultima modifica di Final Goku II; 10-09-2014 alle 12:35

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    “Chi sei? Cosa vuoi da me?” inveii furibondo l'essere perfetto. “Calmati... sono un amico. E parlo nel tuo interesse. La rabbia ti sta accecando, e non capisci neppure di star commettendo lo stesso errore di Broly. Vuoi forse che il dio della distruzione si svegli nuovamente e ti faccia fuori senza troppi complimenti? Finora hai agito in maniera ponderata e accorta. Non permettere che il tuo orgoglio ferito mandi tutto a monte!” nell'udire queste parole Cell si calmò. “Hai perfettamente ragione. Se avessi proseguito nel mio intento avrei finito con lo scavarmi la fossa da solo. Penso di doverti gratitudine. Posso sapere chi devo ringraziare?”. La creatura del Dr.Gero non poteva vedere chi gli stava parlando, mentre il suo interlocutore lo poteva vedere chiaramente dalla sua sfera di cristallo. “Sono il mago Bibidi, e ho assistito a tutta la scena, dalla battaglia tra il super saiyan leggendario e il dio della distruzione, al tuo dialogo con quest'ultimo.” spiegò il mago. “Bibidi hai detto? Suppongo che la somiglianza del tuo nome a quello di Babidi non sia frutto del caso.” osservò Cell. “Hai indovinato. E prima che tu me lo chieda sappi che non mi importa del fatto che tu abbia permesso che mio figlio morisse malgrado teoricamente foste alleati. I legami di sangue non hanno mai contato granché per me. Come avrai intuito ti ho osservato, anche se sporadicamente, dal momento che non eri colui che maggiormente mi interessava osservare, ma col tempo mi sono reso conto di come i nostri obbiettivi siano conciliabili e come entrambi possiamo trarre vantaggio l'uno dall'altro. In virtù di ciò vorrei proporti un accordo.” disse il mago. “Ti ascolto” acconsentì Cell. “Io ti renderò più forte di quanto tu non sia ora, e questo lo farò subito, al fine di dimostrarti la mia buona fede...” in quel momento il mago venne però interrotto dall'essere perfetto. “Non fare il furbo! Anche Babidi possedeva un simile potere, ma ciò gli consentiva di esercitare una forma di controllo su chi veniva stregato. Forse potrei resistere al controllo, ma non me la sento di correre un simile rischio, dunque rifiuto questa tua offerta così come la rifiutai da parte sua tempo fa.” rispose Cell. “Oh no... ti stai sbagliando. Quella del controllo mentale è una variante della magia che è peculiare di mio figlio. Una sua variazione personale per compensare il fatto che il suo potere potenziante non fosse all'altezza del mio.” negò Bibidi. “E perché mai dovrei crederti? Mmm... però, aspetta un momento... ci ho ripensato! Accetto la tua offerta, però dovrai consentirmi di fare una piccola verifica.” propose l'essere perfetto. “Di che tipo?” chiese il mago. “Oh... ora sei tu a dover dimostrare di fidarti di me.” disse Cell. “Mi sembra giusto. Ti fornirò le coordinate del pianeta dove ci troviamo.” asserì il mago. “Basta che espandi la tua aura con la magia e io potrò raggiungerti con il teletrasporto. Bene o male assomiglierà a quella di tuo figlio, no? E non credo ce ne siano molte di simili nell'universo.” propose Cell. “Preferisco di no. La mia presenza potrebbe essere avvertita anche da qualcun altro, e fino a questo momento io e i miei compagni abbiamo sempre badato bene a non dare nell'occhio.” rifiutò il mago. “Atteggiamento condivisibile. Dimmi dunque come raggiungervi! Vi ascolto.” acconsentì Cell, pronto a stipulare un patto di alleanza con l'antico e malvagio mago. Quali terribili conseguenze avrebbe avuto questo evento per le sorti dell'universo?

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