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  1. #1031
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    C'è solo qualcuno di tanto potente da ingannare i re Kaio, controllare le anime, usare due guerrieri del calibro di Zaina e Chang come giocattoli e manipolare l'intero pianeta a piacimento per farlo

  2. #1032
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    EPISODIO 211: MEZZOSANGUE CONTRO ELITE

    Chang, trasformato in Super saiyan perfetto, attaccò Shora con lucida violenza. Il fratello di Nappa attaccava senza soluzione di continuità con poderosi e rapidi pugni, sferrati con potenza e precisione tali da costringere sulla difensiva il figlio di Trunks. Per quanto l'impeto con cui Chang stava attaccando fosse quello di un furioso berseker sarebbe stato un errore pensare che il suo proposito di uccidere Shora lo avesse tramutato in una bestia che attaccava alla cieca. Malgrado egli obbedisse contro la propria volontà agli ordini di Ghiller e fosse stato reso schiavo dall'influsso maligno della polvere magica egli non aveva perso nulla della sua formidabile abilità combattiva. Shora non si era tuttavia lasciato cogliere impreparato da tale impeto, e riusciva a parare con maestria tutti i colpi dell'avversario. Si affrontavano due autentici geni del combattimento, accomunati dal sangue saiyan ma che per il resto incarnavano due filosofie di lotta completamente diverse. Da una parte l'abilità combattiva di un saiyan appartenente ad una delle famiglie d'elite più vicine a quella reale (come il fatto che suo fratello Nappa fosse stato scelto come istruttore del principe Vegeta testimoniava), nato per combattere e che sin da bambino aveva coltivato la sua abilità nella lotta palesando un talento raro persino tra coloro che erano considerati i più valenti guerrieri dello spazio. Nella storia soltanto Vegeta, Tzukin e Broly tra i saiyan nati sul pianeta Vegeta avevano palesato in tenera età un potenziale paragonabile al suo. Un potenziale che egli aveva saputo sfruttare sino a giungere al suo livello attuale. Una vera e propria macchina da guerra, perfetta e letale. Un combattente fiero e valoroso come pochi altri nell'universo e che incarnava nel migliore dei modi la potenza di un saiyan delle famiglie nobili. Dall'altra la potenza innata di un saiyan mezzosangue, che aveva combattuto per tutta la vita allo scopo di garantire un futuro di serenità e pace a un mondo che era stato minacciato da ogni sorta di nemico. Un animo puro e refrattario alla violenza fine a se stessa che però non gli aveva impedito di raccogliere il coraggio a piene mani affrontando senza esitazione qualunque nemico minacciasse la Terra e il resto della galassia.
    Dopo aver evitato l'ennesimo attacco di Chang, Shora balzò verso l'alto per sottrarsi alla martellante offensiva del fratello di Nappa, il quale però non si lasciò cogliere impreparato da quella repentina mossa evasiva inseguendo l'avversario in volo. Ad un tratto il figlio di Trunks arrestò il proprio movimento ascensionale cercando di sorprendere l'avversario con un calcio in rotazione, che però non trovò che l'aria, in quanto il saiyan d'elite si era abilmente spostato con la super velocità alle spalle di Shora, dando prova della propria destrezza e della propria prontezza di riflessi. “Sei mio!” esclamò Chang sferrando un colpo a due mani contro la schiena del mezzosangue, venendo però a sua volta gabbato dalla rapidità dell'avversario, che sparì nel nulla sotto gli occhi del fratello di Nappa portandosi dietro di lui. Prima però che il figlio di Trunks potesse tentare di approfittare di quella posizione di vantaggio, Chang si voltò con la testa sparando dalla bocca un raggio di energia in maniera similare a come era solito fare suo fratello, ma con una sorprendente rapidità di esecuzione. Shora non si aspettava una simile reazione e dovette fare ricorso a tutti i propri riflessi per evitare, di un soffio, di essere centrato da quel colpo. Il saiyan d'elite fu lesto ad approfittare di quel momento di disorientamento da parte dell'avversario per scagliarsi su di lui con un calcio volante in picchiata, facendolo precipitare verso il basso. Dando fondo alla propria determinazione Shora riuscì a frenarsi in volo evitando di schiantarsi, arrestando a mezz'aria la propria caduta, a pochi metri dal suolo. Il pericolo non era tuttavia scampato, in quanto Chang era già in procinto di sferrare l'attacco successivo, che avrebbe reso il terreno sottostante Shora pericoloso come un fiume di lava. Il fratello di Nappa sollevò indice e medio generando sotto al mezzosangue una colonna di energia che impattò sulla sua schiena travolgendolo. Il colpo fu violentissimo, e Shora venne sbalzato in aria. Il suo corpo era inerte ed emanava fumo dalle membra ustionate. Chang tuttavia sapeva che non sarebbe bastato così poco a sconfiggere l'avversario, e la sua reazione non lo colse impreparato. Shora ruotò su se stesso e con un rapido movimento delle braccia scagliò un Burning Attack contro il saiyan d'elite. Chang evitò facilmente il colpo energetico di forma sferica, salvo però accorgersi di come il figlio di Trunks ne avesse in realtà scagliati due consecutivamente. “Ci sai fare!” commentò il fratello di Nappa che, resosi conto di come fosse troppo tardi per evitarlo, protese entrambe le mani in avanti nel tentativo di respingere il colpo, salvo poi scorgere, con la coda dell'occhio, come quello che aveva evitato in precedenza stesse tornando indietro, e di come egli rischiasse di essere schiacciato in mezzo ai due attacchi energetici, con effetti potenzialmente devastanti. “No!!!” pensò tra se e se Chang per poi, con un colpo di reni, riuscire all'ultimo istante a togliersi da quella drammatica situazione facendo collidere tra loro le due sfere di energia in un'esplosione di luce accecante. Quella situazione concitata l'aveva tuttavia portato a perdere di vista l'avversario, che ne approfittò per coglierlo di sorpresa, comparendo sopra di lui . Chang ebbe appena il tempo di voltarsi, ma la rapidità dell'offensiva di Shora non gli diede modo di reagire in alcun modo. “Blaster Flame!” urlò Shora dal cui palmo della mano protesa divampò una vera e propria fiamma di pura energia che avviluppò completamente il corpo dell'avversario danneggiandolo in maniera ingente. Il corpo di Chang, divorato dalle fiamme, precipitò verso il basso ma, in maniera analoga rispetto a quanto fatto dal figlio di Trunks, egli riuscì ad arrestarsi in volo. Quindi espanse la propria aura estinguendo le fiamme. Sul corpo del saiyan d'elite erano comunque evidenti i segni dell'attacco di Shora e il suo respiro fattosi affannoso era la prova di come lo sforzo profuso da Chang non fosse stato di poco conto. “Accidenti che resistenza! Ha incassato la mia Blaster Flame ed è ancora in perfetta forma! Ed io che temevo di farlo secco...” pensò il figlio di Pan. “Un guerriero valoroso come lui non merita di essere controllato come un burattino da quell'infame di Ghiller! Anzi, nessuno si merita questo! Devo vincere questa battaglia per restituirgli la sua libertà e il suo libero arbitrio!” pensò poi Shora. “Anf! Anf! Dannato! Ti ucciderò! Ti ucciderò come un cane!” affermò Chang con disprezzo. “Fa male essere odiati da qualcuno, soprattutto se non gli si ha fatto nulla di male! Tuttavia non è un sentimento reale! Gli è indotto dal controllo che Ghiller esercita su di lui attraverso la polvere magica! Dopo che questa brutta storia sarà finita mi piacerebbe che combattessimo fianco a fianco... ma ora devo pensare solo a sconfiggerti!” con questo pensiero nella testa Shora si scagliò nuovamente contro l'avversario riprendendo un violento corpo a corpo. Lo scontro si manteneva parecchio incerto e risultava oltremodo difficile prevedere quale dei due combattenti sarebbe riuscito a vincere quell'epica battaglia.

  3. #1033
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    “Beh? Che vi succede? La situazione vi è sfuggita di mano? Del resto, come biasimarvi! Sono anche io piuttosto sorpreso!” disse Ghiller stringendo i pugni dinanzi a se con un ghigno estasiato dipinto sul volto mentre sentiva tutto il potere del Super saiyan di quarto livello fluire impetuoso nel suo corpo. “Non pensavo che sarei diventato potente fino a questo punto...” disse l'albino per poi scomparire con la super velocità e ricomparire alle spalle di un'atterrita Zaina che non era nemmeno riuscita a seguire i movimenti dell'avversario tale era la rapidità di movimenti di Ghiller acquisita dopo la trasformazione. “E lo stesso immagino valga anche per te, non è vero? Furbacchiona?” sussurrò l'ex assistente del Dr. Gero nell'orecchio della sorella di Zarbon con tono irriverente. Zaina si voltò di scatto e cercò di colpire con un pugno al volto l'avversario, che però le bloccò facilmente il braccio. “Il tuo Aidumken sembra non essere poi questa gran cosa in questo momento! Non ti pare?” la provocò di nuovo Ghiller per poi colpirla con un violentissimo calcio in rotazione mandandola a sbattere contro il suolo scavando un profondo solco in esso. “Zaina!” urlò Arier per poi cercare di andare in soccorso dell'alleata, che rischiava seriamente di essere uccisa, C-17 e C-18 si frapposero sulla sua strada impedendogli di intervenire. Un ringhio di disappunto apparve sul volto dello zefiriano. Zaina, con visibile sforzo, si rimise in piedi. Il suo Aidumken fiammeggiò intenso attorno al suo corpo e la Morphim partì al contrattacco alla massima velocità, cercando di sorprendere l'avversario alle spalle. Ghiller tuttavia si limitò a sollevare un braccio colpendo con la nocca al volto l'avversaria non appena questa si materializzò dietro di lui. “Ti sei presa gioco di me...” disse con tono di rimprovero l'albino, per poi voltarsi di scatto e colpire nuovamente l'avversaria con una ginocchiata allo stomaco, facendole vomitare sangue per la violenza del colpo subito. “E io te la farò pagare uccidendoti lentamente...” bisbigliò nuovamente Ghiller per poi leccarle provocatoriamente l'orecchio, dimostrando una volta di più in quale misura ella fosse in suo potere. Istintivamente, la morphim sollevò la testa con espressione irata, ottenendo come unico risultato il beccarsi una gomitata dall'alto verso il basso da parte dell'avversario in piena faccia, con effetti devastanti per il proprio setto nasale dal quale sgorgò un copioso fiotto di sangue. Zaina urlò per il dolore e si portò le mani al volto. “Dovresti sentirti onorata comunque! Morirai per mano di colui che è destinato a dominare sull'universo intero! Sono già riuscito a raggiungere la massima espressione della potenza saiyan! Un livello che neppure il tuo amato Chang è mai riuscito a raggiungere! Mi faccio quasi paura da solo al pensiero di dove potrò arrivare con il tempo! Hahahaha!” urlò Ghiller per poi scagliarsi di nuovo contro Zaina e tempestarla di colpi. Ad un certo punto, però, la fiamma dell'Aidumken che circondava il corpo della sorella di Zarbon si fece ancora più intenso, e lo spostamento d'aria fu tale da sbalzare indietro Ghiller. “Che cosa?” sussultò l'albino, sgranando allibito i suoi occhi scarlatti. “Ok... se hai finito di pavoneggiarti, io darei il via al secondo raund!” sorrise sorniona Zaina per poi urlare “Aidumken doppio!”. Esattamente come il Kaiohken, dunque, anche l'Aidumken poteva sfruttare livelli di potenza crescenti, il che pareva un'ulteriore riprova di come le due tecniche avessero origini simili, il che non poteva che condensare l'ombra di mistero attorno a Zaina e all'origine dei suoi strabilianti poteri. “Non basterà certamente questo a fermare un Super saiyan di quar.... Argh!” le parole di Ghiller vennero interrotte dal fulmineo attacco di Zaina, che lo colpì con un violento diretto allo stomaco. Quindi dal palmo della mano la sorella di Zarbon generò una potente onda di energia che colpì in pieno l'albino trascinandolo al suolo per poi deflagrare in una colossale esplosione. “Maestro Ghiller!” sussultò atterrita C-18. “Mmm... si, capisco!” sorrise Arier, rendendosi conto finalmente di come avesse decisamente sopravvalutato la pericolosità dell'albino, un avversario sicuramente fuori dalla sua portata ma non inarrivabile come temeva egli fosse. “Non... non capisco...” fece Ghiller rimettendosi lentamente in piedi. Sul corpo erano palesi i segni degli ingenti danni che egli aveva subito. Era dunque bastato un solo attacco a ridurre in quelle condizioni un Super saiyan di quarto livello? “Come puoi essere diventata tanto potente?” imprecò l'albino. “Oh... se è per quello la mia forza è ancora inferiore a quella di Chang! Nondimeno... è superiore alla tua!” disse Zaina. “Ciò che dici non ha senso! Io sono...” fece Ghiller, che però venne interrotto dalla perentoria risposta della morphim “Sei un Super saiyan di quarto livello... è vero! Ma di gran lunga il più scarso che sia mai esistito” lo derise la sorella di Zarbon. L'albino non rispose, ringhiando come una belva ferita, con gli occhi pieni di disappunto. “Quello che molti avevano scambiato per un super saiyan straordinariamente forte era in realtà un super saiyan perfetto tremendamente scarso! Del resto hai acquisito quella trasformazione utilizzando i poteri di Chang! Non avresti avuto ragione di utilizzare un livello inferiore! Hai poi raggiunto il quarto livello grazie alla coda, che hai ottenuto facendo tue le caratteristiche genetiche di Toma e i suoi compagni! Tuttavia hai solo e sempre rubato i poteri agli altri! E ciò non potrà mai eguagliare il risultato di un vero allenamento! Per questo a parità di trasformazione la tua forza non è nemmeno lontanamente paragonabile a quella di un vero guerriero!”. La situazione si era nuovamente capovolta e Zaina aveva preso il sopravvento. Sarebbe stato il preludio ad una nuova vittoria dei difensori della Terra?

  4. #1034
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    Davvero un ottimo capitolo!! I due combattimenti sono veramente emozionanti e pieni di capovolgimenti di fronte, Lo scontro fra Chang e Shora sembra essere in parità e penso vincerà chi dei due si dimostrerà più furbo riuscendo a cogliere di sorpresa il proprio avversario. L'arrivo però del gruppo guidato da Black Tiger, nel caso riuscissero a sistemare i baby Cell farebbe pendere la bilancia a favore di Shora.
    La battaglia fra Ghiller e Zaina é un susseguirsi di scena, l'albino SS4 sembrava essere diventato troppo forte ma in realtà é molto più debole del previsto. Zaina é una vera forza della natura e inoltre é furbissima a non svelare fin da subito i suoi poteri in modo da prendere alla sprovvista il suo avversario, il combattimento sembra essere nelle sue mani ma mi aspetto altre sorprese!!!

    continua cosi, sei un grande

  5. #1035
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    Certo che Ghiller ha davvero sfiga

    Ryu "Ecco cosa mi sono dimenticato! Il dono della super sorte fortuita! Evvabbé..."


    Vai Shora... vincerai? XDXDXD

  6. #1036
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    davvero complimenti per come stai rendendo il personaggio di cell, stai esaltando le sue caratteristiche che poi sono quello che lo rendono un antagonista diverso dagli altri. Questo personagio sta avento un ruolo sempre più importante nel corso della storia, chissà chi avrà l'onore di sconfiggerlo

    solo non ho capito bene come abbia ottenuo l'ultimo potenziamento, cioè è stato quasi disintegrato e poi si è rigenerato come al cell game?
    "Dici che chi è più debole dovrebbe lasciare che il più forte si prenda la sua vita? E allora... non dire un'altra parola e muori in silenzio!" Dragon Ball Adventure Ep. 90

  7. #1037
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    Si, è lo zenkai power solito...


    Tra l'altro notavo: se Zaina vuole riabbracciare il suo Chang, devono salvarlo entro 24 h, poiché dopo non c'è acqua miracolosa che tenga
    Ultima modifica di AlphaOmega; 10-03-2012 alle 14:55

  8. #1038
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    PISODIO 212: POTERE LIBERATO

    Ghiller era rimasto assolutamente senza parole. Quanto affermato da Zaina era inconfutabile, e metteva l'albino di fronte alla grossolanità del proprio errore di valutazione. Si era lasciato pervadere dalla sensazione di onnipotenza derivata dalle prodigiose facoltà palesate dal corpo perfetto che aveva ricevuto in dono da Ryu, e ciò aveva fatto venire meno la propria obbiettività in sede di valutazione delle proprie capacità comparate a quella dell'avversaria che aveva di fronte. Oppure no?
    Zaina si scagliò nuovamente contro Ghiller, animata dalla sicurezza di chi ha messo l'avversario con le spalle al muro e che si accinge a sfruttare la situazione di vantaggio per infliggergli il colpo di grazia. La morphim era ben lontana dall'immagine come in realtà a commettere il fatale errore di valutazione fosse stata lei, e non l'albino. L'espressione di Ghiller mutò, e dal suo volto svanì la maschera di sconforto per lasciare il posto ad un reale e spontaneo sorriso di trionfo. Un istante prima che Zaina arrivasse a ghermirlo egli creò un colossale buco nero, sfruttando le capacità di Garlic. La sorella di Zarbon aveva dato troppa confidenza ad un avversario scaltro e pericoloso come Ghiller e si era avvicinata troppo, cadendo vittima del tranello dell'uomo dagli occhi scarlatti.”Povera stupida! Credevi davvero che non mi fossi reso conto della reale entità dei miei poteri e di quali fossero i miei limiti? Mi hai sottovalutato e ciò mi ha permesso di raggirarti come una bambina!” urlò l'ex assistente del Dottor Gero. “Mi... mi ha giocata! Ha finto di star commettendo un errore... ha recitato la parte di colui che si crede onnipotente affinché io credessi di poterlo cogliere di sorpresa, ma in realtà aveva calcolato tutto! E ha approfittato del mio credermi in vantaggio per spingermi ad attaccarlo incautamente e farmi cadere in trappola! Che intelligenza! Ora capisco perché è stato scelto da....” i pensieri di Zaina svanirono insieme alla stessa sorella di Zarbon, risucchiata completamente dal buco nero generato da Ghiller.
    L'albino non si illuse che quel colpo bastasse a sconfiggere la letale avversaria, ma la cosa non lo turbava, in quanto il suo intento era sin dall'inizio soltanto quello di guadagnare un po' di tempo, quello che gli serviva per mettere in atto il suo vero piano. Era da parecchio tempo che attendeva il presentarsi delle circostanze propizie per rendere concreta un'idea che aveva nella testa dal momento stesso in cui aveva assimilato i poteri di Lady Polaris e fatti propri parte dei suoi ricordi. La cosa veramente ironica della faccenda era che a creare tale occasione all'ex assistente del dottor Gero era stata proprio Zaina. Gli occhi scarlatti di Ghiller si illuminarono di trionfo nel posarsi sul corpo esanime di Ice. Con la changeling nel pieno delle forze e in grado di opporsi non gli sarebbe mai stato possibile compiere il gesto che aveva in mente (se non dopo essersi trasformato in Super saiyan IV, ma quella era stata effettivamente una circostanza fortunata che l'albino non aveva previsto anticipatamente), ma con Ice del tutto inerme gli era finalmente possibile risvegliare il terribile potere che neppure la stessa terzogenita di Cold e Polaris sapeva di possedere.
    Contrariamente ai propri fratelli maggiori, Ice era infatti stata concepita quando i suoi genitori erano già entrati in possesso dei poteri che avrebbero permesso loro di dominare per decenni gran parte dell'universo conosciuto. Il risultato di questa unione era stata una neonata dalla potenza terrificante, capace, in uno scatto d'ira, di ferire lievemente il proprio potente padre, cosa mai riuscita a nessuno prima di allora da quando Cold aveva ricevuto i poteri dalla consorte. Spaventati da quella potenza incommensurabile e impossibile da controllare, i due genitori decisero di sigillare in lei tale potere, impresa che costò a Lady Polaris un dispendio di potere tale da precluderle la possibilità di trasformarsi per l'intero arco della propria esistenza. Era dunque pienamente logico come la changeling si fosse da sempre ben guardata dal rompere il sigillo, in quanto non avrebbe mai avuto l'energia sufficiente per ripristinarlo in un secondo momento. Neppure il tradimento subito da Cold, Freezer e Cooler persuase Polaris a liberare il pieno potere di Ice, in quando ella avrebbe si ucciso i propri parenti maschi, ma anche la stessa Polaris. Ella confidò fino all'ultimo momento che Ice avesse comunque la forza sufficiente per sopprimere il padre e i fratelli, e i calcoli in termini di potenza non erano neppure da considerarsi errati, in quanto fatale a Ice fu la refrattarietà di quest'ultima nel colpire a morte i propri fratelli. Pur con i poteri sigillati, Ice era riuscita grazie ad un costante addestramento, a diventare molto più forte rispetto al resto della propria famiglia. Se oltre ad una tale predisposizione al migliorarsi e alla propria abilità marziale ella si fosse potuta avvalere anche del proprio pieno potenziale avrebbe probabilmente finito con il rappresentare per la galassia una minaccia equiparabile a quella del Majin Bu originale, con il quale avrebbe condiviso peraltro l'indiscriminata sete di distruzione.
    Ghiller era consapevole di come una furia scatenata e incontrollabile non gli sarebbe potuta essere di alcun aiuto, dunque prima di rompere il sigillo voleva essere sicuro di essere in grado di controllarla, e in questo gli sarebbe tornata utile la polvere magica di Garlic. Ovviamente però, Ice non avrebbe mai accettato di propria spontanea volontà di diventare schiava dell'albino, e per tale ragione egli aveva bisogno di essere in condizioni tali da costringerla contro la propria volontà.
    Arier non poteva essere a conoscenza del piano dell'albino, e in ogni caso non avrebbe potuto fare nulla per fermarlo in quanto già severamente impegnato dal difendersi dagli attacchi di C-17 e C-18, determinati a far si che nessuno interferisse con l'operato del loro padrone.
    L'uomo dagli occhi scarlatti afferrò Ice per la parte posteriore del collo e la sollevò portando il volto di lei all'altezza del proprio, quindi la colpì con un violento schiaffo al volto. “Sveglia principessa! E' ora di sottometterti al tuo nuovo signore!” sorrise ironico Ghiller. Non appena la changeling manifestò i primi segni di ripresa dallo stato di incoscienza nel quale versava , l'albino spalancò la bocca e le alitò in viso la polvere magica. Ice non poté fare dunque altro che inalarla. “E adesso... mostrami il tuo vero potere!!!” urlò l'albino appoggiando il palmo della mano destra sul petto di Ice, per poi, in un bagliore di luce accecante, liberare quel potere che Polaris aveva imprigionato dentro la figlia pochi giorni dopo la sua nascita.
    Proprio in quel momento Zaina riuscì ad uscire dal buco nero generato da Ghiller, il quale si richiuse alle spalle della morphim. Purtroppo la sorella di Zarbon si rese conto di come fosse troppo tardi, e di come l'albino fosse riuscito a sfruttare il proprio tempo a disposizione per mettere in atto il suo oscuro proposito. “Merda! Avrei dovuto immaginare che avesse in mente questo! Maledetto pazzo!” pensò Zaina. Sotto gli occhi di tutti i presenti la figura di Ice si ergeva ora nelle terrificanti fattezze che avevano fatto subito comprendere a Re Cold e a Polaris come quest'ultima avesse generato una creatura che esulava completamente dalla normale evoluzione delle trasformazioni dei changeling. Nessun esponente di quella razza aveva mai mostrato un aspetto simile a quello. Somigliava molto alla terza trasformazione dei changeling, sia come fisionomia che come dimensioni ridotte. La sua schiena, il cranio e la coda erano ricoperti da uno strato di corazza color avorio e sulla testa spiccavano due lunghe corna caprine. La parte frontale del suo corpo aveva mantenuto la colorazione violacea originale mentre sulle dita dei piedi erano apparse delle lunghe unghie d'ebano a forma di falcetto. Ai due lati della coda ne erano spuntate altre due, che a differenza della principale non erano ricoperte da corazza. “Hahaha!!! Ci sono riuscito! La più potente changeling della storia è ora al mio servizio!” esultò Ghiller, per poi impartire ad Ice l'ordine “E adesso toglimi di torno quella scocciatrice!”. La chengeling, però, non si mosse, sembrando ignorare completamente l'ordine ricevuto. “Ehi! Mi hai sentito?” chiese seccato un perplesso albino.

  9. #1039
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    “Hai poco da esultare Ghiller... stavolta hai commesso un errore madornale... anche se non ti si può rimproverare per questo, dal momento che per pura logica il tuo piano aveva tutti i presupposti per funzionare! Purtroppo a sfalsare i tuoi calcoli è subentrato qualcosa di cui tu non hai alcuna colpa!” pensò Zaina. Ice, che fino a quel momento era rimasta immobile, volse lo sguardo in direzione di Ghiller e disse “Si, ti ho sentito! Ma non mi piace sottostare agli ordini!”. “Che cosa?” esclamò esterefatto l'ex assistente del Dottor Gero. A sorprenderlo erano due cose: innanzitutto il fatto che Ice avesse mantenuto l'uso della parola anche dopo la liberazione del proprio potere che normalmente l'avrebbe resa una bestia incontrollabile, e la seconda, ovviamente, il fatto che sembrasse farsi beffe dell'effetto della polvere magica non obbedendo alla volontà di Ghiller. “Men che meno...” aggiunse la changeling per poi voltarsi ed estendere la propria mano destra verso l'albino bloccandolo con la psicocinesi “Se l'ordine viene impartito dallo sporco assassino di mia madre!” sibilò con tono colmo di rancore. Non soltanto Ghiller non era riuscito a sottomettere Ice, ma liberandone i poteri si era di fatto tradito, portando la changeling a riconoscere in lui l'assassinio della madre, avendo compreso in quale modo egli si impadronisse del potere degli altri. “Nessuno può privare del libero arbitrio un eletto di Dyamans... ne il potere che pervadeva Ice dalla nascita ne la polvere magica di Makyo Star! Ma tu, Ghiller, come potevi saperlo? Proverei quasi pena per te se con il tuo gesto incauto non ci avessi messo in pericolo tutti!” pensò Zaina. “Ascoltami Ice! Se non mi fossi impadronito del potere di tua madre tu non avresti mai potuto ottenere la forza che hai ora! L'ho fatto per...” fece Ghiller, cercando di togliersi da quella situazione che gli era completamente sfuggita di mano facendo ricorso alla propria dialettica. Una virtù del tutto inutile però se la propria interlocutrice non ha nessuna intenzione di ascoltare. “Non mi farò raggirare da te una seconda volta! E le tue chiacchere iniziano ad annoiarmi! Pagherai amaramente per quello che hai fatto! Tuttavia ora non ho tempo di occuparmi di te!” disse la changeling osservando con la coda dell'occhio Zaina. “Dunque stattene buono nella mia Gabbia di ametista!” e mentre proferiva tali parole, dall'altra mano della changeling scaturì un vento violaceo che travolse un Ghiller impossibilitato a difendersi dal fatto che Ice lo tenesse immobilizzato con i poteri psicocinetici. L'ex assistente del Dottor Gero era ora imprigionato in una teca di violacea ametista, vittima del potere che egli stesso si era affannato a risvegliare. Furibondi per quanto fatto al proprio maestro, C-17 e C-18 si scagliarono contro Ice. “Liberalo subito! Maledetta!!!” urlò C-18. “Costringetemi...” li provocò la changeling mantenendo le braccia incrociate.
    “Non hanno chance... ora Ice è davvero troppo potente!” commentò Arier, avvicinandosi a Zaina. “Hai ragione... e nemmeno tu puoi avere gioco contro un simile avversario! Penso sia meglio che tu vada ad aiutare gli altri e torni con i rinforzi! Avremo bisogno di tutto l'aiuto possibile per fronteggiarla! Se riuscissi a portare qui Trunks sarebbe ottimo, in quanto è l'unico tra noi abbastanza potente da sconfiggerla!” propose la morphim, che dal computo ovviamente escludeva Bran in quanto non presente su Marte. “E tu? Pensi di potertela cavare?” chiese lo zefiriano. “Sai che ho sempre degli assi nella manica! Guadagnerò un po' di tempo!” lo rassicurò la sorella di Zarbon. “Ok! Mi fido di te!” sorrise Arier per poi accingersi a fare quanto proprosto da Zaina, ignaro però di chi realmente fosse colei a cui stava dando le spalle. “E fai male...” pensò la morphim. “Dimensional Cage!” esclamò Zaina attaccando alle spalle Arier imprigionandolo in una sfera di energia. Colei che fino a quel momento era stata un'alleata dei difensori della Terra aveva dunque tradito? Non sarebbe stato corretta come definizione, in quanto ella aveva agito sin dall'inizio soltanto per i propri fini personali, uno dei quali era la missione di cui non aveva mai voluto parlare. Una missione che, a quanto pare, riguardava anche Arier. “Mi dispiace Arier... non ho nulla di personale contro di te... lo faccio per un fine superiore!” pensò Zaina. La sfera in cui lo zefiriano era stato rinchiuso si rimpicciolì fino a divenire delle dimensioni di un arancia, quindi venne assimilata dalla sorella di Zarbon penetrando in essa all'altezza del petto.
    Intanto Ice se ne stava con sguardo irriverente a fissare i due androidi contorcersi dal dolore mentre ella li strangolava utilizzando una delle sue code per ciascuno di essi. Tanto gli stava bastando per aver ragione dei propri avversari. C-17 tentò di afferrare la coda della changeling con le mani, ma un raggio violaceo partì dall'occhio destro di Ice trasformando in uno strato di ametista il dispositivo per l'assorbimento energetico collocato su ciascun palmo. “Non provate a fare i furbi con me... ammassi di ferraglia” disse Ice per poi fare la stessa cosa anche con C-18. Ad un tratto vi fu un'esplosione di energia spaventosa, tale da sbalzare lontano Zaina e la teca di ametista dove era racchiuso Ghiller. I due androidi, comprendendo di non avere possibilità di vittoria, avevano tentato il tutto per tutto attivando simultaneamente l'autodistruzione. Il risultato era stata una deflagrazione talmente potente che neppure Shora ne sarebbe uscito vivo. “Non pensavo potessero arrivare a tanto! Potrebbero anche avercela fatta...” pensò Zaina, sorpresa dall'asso della manica dei due cloni di C-17 e C-18. Tuttavia, quando la polvere si diradò, Ice riapparve del tutto incolume, a riprova del suo nuovo colossale potere. “Bel tentativo... ma per fermarmi adesso ci vuole ben altro!” commentò Ice per poi rivolgersi a Zaina. “Ah... sei ancora li? Pensavo te la fossi data a gambe!” fece con tono ironico la sorella di Freezer. “La situazione non è delle più rosee per me... ne convengo! Tuttavia non me ne posso andare quando due terzi del lavoro sono già stati fatti!” disse ella toccandosi il petto mentre lanciava un occhiata alla teca in cui era imprigionato Ghiller. “Ah... capisco! Dunque puntavi a quello zefiriano... a Ghiller, e a me! Non credo sia una lista di persone stilata a caso! Dunque... che ne dici se ce la giochiamo a carte scoperte mettendo fine ai misteri e ai segreti?” propose Ice, incuriosita. “Direi che si può fare...” sorrise Zaina.

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    Forte... bella storia, quella delle origini di Ice, e hai anche spiegato per quale motivo la regina Polaris non abbia poteri combattivi ma solo psichici.

    Ora sono curioso di sentire le rivelazioni che le due stanno per fare, Zaina è stata muta per troppo tempo. Mi stupisce che nel suo piano fosse incluso anche il povero Arier, visto che si sono conosciuti da poco, ossia da quando lui è tornato in vita - cosa che non era prevista dal gruppo dei nostri amici...

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