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  1. #661
    XD power L'avatar di XD forever
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    Che bellissimo scontro anche se la conclusione dell'episodio è incredibile !(mi immagino scontri con hildegarn che intanto si mette a distruggere il pianeta!XD(visto che sei riuscito a far comparire C-13 e co. mi domando se farai spuntare dal nulla un nuovo janemba!XD)

  2. #662
    Demente precario L'avatar di Final Goku II
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    EPISODIO 176: ALL’ULTIMO RESPIRO

    “Addio…” sentenziò Cell per poi scagliare contro l’inerme Pan il raggio di energia che avrebbe posto fine all’esistenza della nipote di Goku. Perlomeno ciò sarebbe avvenuto se l’essere perfetto non fosse inconsapevolmente caduto nella trappola che Pan gli aveva teso. Utilizzando all’ultimo istante la super velocità la ragazza evitò l’attacco e si portò a pochi centimetri da Cell, il quale si rese conto di essere stato raggirato dalla ragazza, che in realtà non aveva esaurito le energie, ma aveva soltanto finto per spingerlo ad abbassare la guardia ed essere vulnerabile ad una controffensiva. Pur di raggiungere il suo scopo Pan non aveva esitato a farsi massacrare e torturare dal mostro, e ciò ovviamente si sarebbe ripercosso sul suo fisico, ricoperto di ferite ed ematomi. Non c’era che dire, nella figlia di Gohan non era rimasto nulla della petulante ragazzina superba e tronfia di manie di protagonismo. Oramai era una guerriera indomita esattamente come papà Gohan e nonno Goku. In lei esisteva un solo pensiero: battere Cell. Facendo ricorso alle ultime energie rimaste Pan si trasformò nuovamente in Super saiyan di terzo livello, generando un bagliore che accecò per alcuni istanti un disorientato Cell. Quindi la saiyan mezzosangue colpì ripetutamente l’addome della creatura di Gero con una raffica di pugni a piena potenza, facendolo piegare in due dal dolore, dal momento che il fattore sorpresa aveva notevolmente compromesso le capacità difensive del nemico, quindi con una piroetta Pan posò i palmi della mani al suolo per darsi una spinta e colpendo il nemico con un calcio sotto al mento di Cell, sbalzandolo verso l’alto. Quindi, atterrando agilmente sui piedi, sollevò il braccio destro iniziando a compiere con esso dei movimenti circolari in senso antiorario. La nipote di Goku avrebbe utilizzato una tecnica che aveva visto una volta, sperimentandola sulla propria pelle molti anni prima, ma che era sempre stata troppo difficile da realizzare per lei, almeno prima di poterla perfezionare nella stanza dello spirito e del tempo.
    La sua mente tornò a qualche mese dopo la sconfitta di Baby, prima che si palesasse la minaccia di Super C-17. “Ehi Trunks! E tu zio Goten!” disse l’allora ancora ragazzina Pan rivolgendosi ai due saiyan meticci. “Si Pan?” chiese il saiyan dai capelli lavanda. “Durante il combattimento contro Baby avete parlato di un certo Gotenks! Che cosa significa? Siete capaci di diventare una sola persona!?” chiese l’incredula figlia di Gohan, che fino a quel momento non aveva mai assistito a una fusione in vita sua. “Beh si… possiamo farlo, però…” rispose Goten con voce esitante. “Fatemi vedere come fate! Vi prego! Sono troppa curiosa!!!” esclamò la ragazza, colma di entusiasmo. I due saiyan maschi non erano propriamente convinti che sarebbe stata una buona idea ricreare Gotenks dopo così tanto tempo. Dopotutto non avrebbero in alcun modo saputo prevedere quale personalità avrebbe avuto, e avevano paura che fosse ancora un fanatico che in mezzora avrebbe potuto combinare chissà quali guai. Alla fine però Goten e Trunks si arresero alle insistenze di Pan, creando di fronte a lei il mitico guerriero nato dalla danza di Metamor. “Ah! Alla buon ora! Dopo tutti questi anni quei due falliti si sono decisi a farmi tornare in scena!” disse Gotenks, meno infantile rispetto ad un tempo ma non meno arrogante. “Wow!!! E così tu sei Gotenks! Davvero fantastico!” esultò Pan. “Uh? E tu chi sei, ragazzina? Ah già… sei per metà mia nipote! Comunque non ho tempo da perdere con te! Voglio approfittare della mezzora che mi rimane per andare in giro e divertirmi un po’! Chissà… bello come sono magari faccio pure in tempo a rimorchiare! Si, si! Sono convinto che al solo vedermi le donne cadranno tutte ai miei piedi come delle pere cotte!” ridacchiò la fusione, che combinava all’amore per il gentil sesso di Goten un’arroganza e un ego spropositati. “Cosa? Ehi no! Aspetta! Ti ho fatto creare perché mi mostrassi un po’ delle tue capacità!” si lamentò Pan, ma Gotenks nicchiò con l’indice per poi rispondere “Come ti ho già detto io ho altri programmi! E siccome non ti voglio tra i piedi e nemmeno che tu vada a chiamare qualcuno che possa venirmi a dare fastidio ora ti faccio stare ferma io!”. Detto questo il saiyan utilizzò le sue Galactic Donuts per imprigionare la ragazzina, salvo poi volare via incurante degli insulti e le imprecazioni della figlia di Videl.

  3. #663
    Demente precario L'avatar di Final Goku II
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    “Galactic Donuts!” urlò Pan scagliando dei cerchi energetici contro Cell, imprigionandolo in una morsa implacabile. “Ma…maledizione! Non riesco a muovermi! Che tecnica è mai questa!?” disse l’essere perfetto, dimenandosi inutilmente nel tentativo di liberarsi, constatando peraltro come in quelle condizioni gli fosse anche impossibile teletrasportarsi. “E’ LA TUA FINE CELL!!!!” urlò Pan per poi scagliarsi contro l’inerme avversario. “NO!!! MALEDIZIONE!!! NON PUO’ FINIRE IN QUESTO MODO! NO!!! NOOO!!!” urlò Cell dimenandosi tanto disperatamente quanto infruttuosamente. “RYUKEEEEEEN!!!!!!” urlò nuovamente la nipote di Goku trapassando da parte a parte l’essere perfetto. Il Ryuken era una tecnica capace di annullare le capacità rigenerative, infatti era la tecnica con cui Goku confidava di uccidere il Majin Bu originale se non avesse esaurito le energie nello scontro di molti anni prima sul pianeta dei Kaiohshin. L’unico a possedere un potere rigenerativo capace di neutralizzare gli effetti del pugno del drago era stato Li Shenron, ma le facoltà di Cell non arrivavano certo a quei livelli. La colossale esplosione che ne seguì fu il chiaro segnale di come fosse impossibile che l’essere perfetto si fosse salvato. Senza poter utilizzare ne la rigenerazione ne il teletrasporto, Cell non aveva avuto via di scampo, ed era stato sconfitto proprio dalla figlia dell’odiato Gohan che l’aveva ucciso molti anni prima. “Ce… ce l’ho… fatta…” mormorò Pan con un filo di voce, realmente svuotata di ogni energia per poi accasciarsi al suolo e perdere i sensi, senza dare più alcun segno di vita. Il pestaggio patito da Cell aveva comunque danneggiato molto il suo corpo, e lo sforzo enorme che le aveva richiesto quell’ultimo attacco aveva peggiorato ancora di più le sue condizioni, tanto da farla precipitare in un profondo stato di incoscienza. Il corpo della nipote di Goku giaceva inerme al suolo. Aveva dato tutto per sconfiggere il terribile Cell, e aveva combattuto una battaglia che l’aveva definitivamente consacrata come guerriera di primo livello. Forse però la ragazza aveva pagato la vittoria con un prezzo sin troppo alto. Se non fosse stata soccorsa in tempi brevi avrebbe certamente finito con il lasciare prematuramente il mondo dei vivi, dal momento che consumarsi fino a quel punto aveva gravemente compromesso le sue funzioni vitali.
    Nel frattempo, a parecchi chilometri di distanza, un dramma ancora maggiore si stava consumando. Con il passare del tempo il divario esistente tra Piccolo e Ice si stava facendo sempre più pesante e il namekiano si trovava in crisi nera innanzi ad un’avversaria tanto abile e astuta, oltre che incredibilmente potente. La figlia di Lady Polaris sembrava avere una risposta per qualsiasi attacco del namekiano, mentre le offensive della changeling risultavano implacabili per il figlio di Katatsu, che oramai versava in condizioni disperate. L’amaro sapore della sconfitta saturava la bocca di Piccolo, dalla quale zampillava sangue violaceo. Per quanto il namekiano si sforzasse di trovare un modo per uscire da quella situazione non riusciva a pensare a nulla che potesse essere risolutivo. Avrebbe potuto tentare l’infernal Oblivion, ma non sarebbe mai riuscito a metterlo a segno, in quanto Ice era scaltra come una volpe e non si distraeva nemmeno per un istante. Era senza dubbio la predestinata della razza changeling. Quella lotta tra campioni di due razze stava inevitabilmente volgendo a favore di colei che apparteneva alla razza più forte, ma il fatto che la vincitrice fosse anche una guerriera di primissimo livello, al punto da affascinare una divinità potente come Dyamans, stava trasformando la contesa in un massacro. “E’ un peccato che un guerriero come te debba fare una così brutta fine! Hai commesso uno scempio nei confronti di te stesso a rifiutare la mia proposta di alleanza! E anche nel caso tu volessi ripensarci oramai è troppo tardi, perché chi rifiuta Dyamans non merita una seconda possibilità! Deve soltanto essere punito con la morte!” disse Ice. Piccolo era divorato dalla rabbia e dal senso di impotenza. Tutti i suoi sforzi per diventare più forte stavano per essere vanificati da quello sciagurato incontro. Non si era certo illuso che nell’universo non ci fosse nessuno più forte di lui, ma avrebbe certamente voluto dare un contributo maggiore alla causa della Terra prima di essere sopraffatto. “Non ho più tempo da perdere con te! Devo recuperare la sfera del drago! E continuare questo scontro ormai non ha più senso dal momento che non riesci più nemmeno a difenderti! Però ti sei battuto con coraggio, e il premio per questo sarà venire ucciso dalla mia tecnica migliore! Ritieniti onorato della cosa!” disse Ice. Piccolo si mise in posizione di guardia, ma anche se non sapeva come la changeling lo avrebbe attaccato era forte in lui la sensazione di non avere scampo. “Nova Dust!!!” urlò la sorella di Freezer per poi plasmare innanzi a se una sfera di energia viola di dimensioni gigantesche, per poi farla deflagrare in migliaia di frammenti di energia che sfrecciarono contro Piccolo. Il Namekiano sapeva che se si fosse fatto colpire per lui sarebbe stata la fine, quindi generò un’esplosione di energia attorno al proprio corpo per difendersi disintegrandoli. Il maestro di Gohan aveva però sottovalutato la capacità perforante di quei frammenti, che malgrado fossero piccoli erano letali come migliaia di energy beam che Freezer e gli altri changeling erano soliti scagliare dal dito indice. Essi infatti vinsero la resistenza della barriera creata dal guerriero verde crivellandone il corpo di colpi, ciascuno dei quali perforò la carne del Namekiano trapassandola da parte a parte, provocandogli un dolore straziante. Se Ice fosse stata maggiormente crudele avrebbe potuto attendere che il suo avversario morisse dissanguato, ma non essendo lei infame come gli altri membri della sua famiglia pose subito fine alla questione, condannando a morte il proprio avversario. Almeno metà dei frammenti era rimasta all’interno del corpo di Piccolo, e ad Ice bastò serrare le nocche per generare una devastante esplosione dall’interno che risultò fatale per l’eroico namekiano, che ne venne disintegrato totalmente. La Terra aveva perso uno dei suoi più valenti difensori. Per quanto Piccolo avesse lottato con tutte le sue forze egli non aveva potuto tenere testa alla più forte guerriera changeling mai esistita. Ice rimase con le braccia conserte e commentò “Peccato… si sarebbe potuto evitare tutto questo…” pensò la changeling per poi volgere il proprio sguardo all’orizzonte e accigliarsi constatando di non avvertire più la smisurata aura di Cell. “No, non posso crederci! Cell non può aver perso! Non avverto più nemmeno l’aura di Pan! Che siano entrambi morti? Devo vederci chiaro! E in ogni caso devo recuperare la sfera del drago!” pensò Ice per poi dirigersi a tutta velocità verso il luogo dove la figlia di Gohan e l’essere perfetto si erano battuti, abbandonando quella vallata che era diventata la tomba del prode guerriero namekiano Piccolo.
    “Non ci posso credere… sei proprio tu…” disse una figura apparsa sul luogo dello scontro, precedendo Ice, fissando il corpo esanime di Pan, per poi sollevarlo tra le propri spalle, fissandolo con i propri occhi neri che riuscivano a stento a trattenere le lacrime. “Non avrei mai nemmeno osato sognare di rivederti ancora un giorno! Stai tranquilla! Ti porterò via da qui e farò in modo che tu sopravviva! Non sopporterei il doverti perdere un’altra volta…”. A parlare era un giovane uomo di quattro o cinque anni più vecchio rispetto a Pan. Indossava un paio di jeans neri e un giubbotto dello stesso colore sopra a una maglia azzurra. Aveva la pelle chiara e dei capelli neri e lisci, legati in una coda. Ad un tratto la sua attenzione fu attirata da una colossale esplosione aurea che fece volare per aria una moltitudine di rocce. Sotto lo sguardo del misterioso uomo riapparve incredibilmente la figura di Cell! Del tutto illeso grazie alle sue capacità rigeneranti. “Eri tu che stavi combattendo contro questa ragazza… non avrei mai pensato che fossi sopravvissuto!” commentò lo sconosciuto. Cell rimase interdetto. Chi era quel giovane? E da dove saltava fuori? In ogni caso non aveva importanza. “Beh… diciamo che mi sono salvato per il classico rotto della cuffia! Il classico colpo di genio dell’ultimo momento!” rispose l’essere perfetto. Egli infatti, poco prima di essere colpito dal Ryuken di Pan aveva realizzato di non poter utilizzare la propria energia per teletrasportarsi o difendersi, ma ciò non toglieva che fosse ancora in grado di utilizzare le abilità derivanti dal proprio corpo. All’ultimo momento Cell aveva espulso dal suo corpo un Cell Junior scagliandolo sulla traiettoria dell’attacco della saiyan e utilizzandolo come scudo. Il Cell junior era stato disintegrato all’istante e in maniera irreversibile, mentre il Cell originale aveva subito il colpo dalla potenza attutita riuscendo così a salvarsi con la rigenerazione. In quel momento giunse anche Ice, che affiancò il proprio alleato. “Che ne è stato di Piccolo?” chiese Cell incuriosito, ma immaginando cosa Ice gli avrebbe risposto. “Non è più cosa di questo mondo!” disse la figlia di Polaris, notizia che illuminò il volto di Cell di un malvagio sorriso. “Piuttosto… chi diavolo è quello?” chiese la changeling indicando il giovane che teneva ancora in braccio il corpo di Pan. “Non ne ho idea… è apparso all’improvviso!” spiegò l’essere perfetto. Il misterioso personaggio disse “Se volete sapere chi sono, ve lo dirò! Il mio nome è Shora! Ora che lo sapete vi chiedo di lasciarmi andare! Non voglio farvi del male!”.

  4. #664
    Demente precario L'avatar di Final Goku II
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    Cell e Ice rimasero basiti innanzi a tale frase. Ice sbuffò di sdegno: chi era quel giovanotto per darsi tante arie? Cell invece scoppiò a ridere “Hahaha! Farmi male? Questa è buona! Pensi davvero di averne la capacità!?”. Shora assunse uno sguardo ferocemente determinato quindi disse “Ve lo ripeto… questa ragazza va curata! Quindi o mi fate passare di vostra volontà o mi aprirò la strada con la forza!”.

    LIVELLI DI FORZA PAN VS CELL

    Pan 50.000.000
    Pan Super Saiyan 350.000.000
    Pan Super Saiyan II 600.000.000
    Pan Super Saiyan III 1.125.000.000
    Cell 1.200.000.000
    Pan Super Saiyan III + Ryuken 1.750.000.000
    Cell Junior 400.000.000
    Cell (Zenkai Power, sopravissuto al Ryuken di Pan) 1.350.000.000

    MORTE DI PICCOLO

    Piccolo 950.000.000
    Ice (Forma finale) 1.050.000.000

    (Capitolo lungo stavolta! )

  5. #665
    Senior Member L'avatar di AlphaOmega
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    E questo chi è?
    A Pan tutto il culo! Prima il colpo di Gotenks, poi il Ryuken dai poteri speciali (non credo che possa neutralizzare la rigenerazione , ma cmq nel caso di Cell va cmq bene in quanto è dovuta ai suoi nuclei e il pugno del drago li avrebbe sicuramente distrutti entrambi), mò pure uno che può prendere a ceffoni la coppia d'oro del team Ghiller! Mah...
    Cmq, per un attimo ho credeto che Cell si fosse rimbecillito! Fortuna che è sempre il più astuto!
    Ottima performance di Ice, Piccolo ha pagato la sua follia!
    Ultima modifica di AlphaOmega; 18-01-2010 alle 20:23

  6. #666
    XD power L'avatar di XD forever
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    Cavoli final ma Pan la vuoi viva a tutti i costi!E per di più gli fai usare delle tecniche fighissime!Pensavo che per il "povero" Cell fosse finita ma eccolo in circolazione più forte di prima!Cambiando discorso devo ammettere che in questa saga Piccolo è tristemente durato poco e mi tocca dire che la prima manche è in netto vantaggio la squadra di di ghiller(tenshinhan e piccolo sono morti e sepolti) soltanto il team Black Tiger è riuscito a sconfiggere completamente i propri avversari(però lezick è momentaneamente ko e Abo e Kado sono dispersi perchè hanno avuto così tanta fortuna che è arrivato Hildegarn!)

  7. #667
    Libertà viva nel cuore... L'avatar di Lynd
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    Final, degli episodi veramente magnifici! Mi dispiace però per Piccolo...si è battuto valorosamente contro Ice, che si è rivelata troppo forte ed incredibilmente astuta, oltre che leale, in fondo. La sua tecnica finale si è rivelata letale per il namecciano che ha tentato disperatamente e coraggiosamente di difendersi, anche se alla fine è stato eliminato definitivamente dalla guerriera changeling...
    A Turble invece è andata benone, è riuscito a sconfiggere il suo avversario mentre Black Tiger aveva già terminato prima. A Lezick non è andata altrettanto bene e l'intervento di Bisch con i senzu è stato provvidenziale.
    Lo scontro tra Abo, Kado e il cyborg è stato sacrificato ma alla fine, grazie ala portentosa fusione, hanno trionfato. Ma...adesso dinanzi a loro vi è Hildegarn! Mamma mia...questo mostro mi fa paura, e ora è perfino più potente!
    Wow, Pan si è battuta con vero coraggio e valore saiyan, degna nipote di Goku e figlia di Gohan. Le tecniche che ha utilizzato sono state splendide, ma Cell non è certo un guerriero alle prime armi e sprovveduto...tutt'altro!
    Uhm, e adesso chi sarà il giovane misterioso? Ha detto di chiamarsi Shora...e per sfidare i due alleati deve riservare delle sorprese interessanti...
    "L'uomo non vivrà in questo modo in quanto uomo, ma in quanto in lui c'è qualcosa di divino" Aristotele Mia FF: "Al di là delle apparenze". 59° Cap!

  8. #668
    Member L'avatar di Sheila
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    Complimenti episodi davvero stupendi^^!Mitica Pan ^^!

  9. #669
    Demente precario L'avatar di Final Goku II
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    EPISODIO 177: ZENEYU CONTRO ILIAN

    Il volto di Zeneyu era l’immagine stessa della sofferenza. La stretta implacabile di quei rovi generati dalle lacrime di Ilian ne martoriava il corpo, ferendolo in più punti e penetrando in profondità con le spine acuminate di cui erano ricoperti. Ciò che però metteva davvero in difficoltà Zeneyu era il fatto di star combattendo contro un avversario che non era affatto malvagio, ma che semplicemente era troppo infantile e immaturo per rendersi conto delle infamie di cui si stava macchiando. Malgrado questo, il guerriero divino sapeva di dover reagire. Per quanto trovasse deprecabile dover volgere i suoi colpi contro una bambina egli si era reso conto di come non vi fosse alternativa per proseguire, dal momento che i nightmares generati dalla piccola demone avevano anche intrappolato Kaiohshin e gli altri in un incubo in cui stavano vedendo concretizzati i loro più grandi timori. Zeneyu non aveva scelta: doveva battersi contro Ilian. Doveva farlo per la salvezza dei propri amici e per quella dell’intero universo, che stava subendo il continuo assalto delle anime infernali risorte. La creatura di Dai Kaiohshin non poteva assolutamente permettersi di cadere per mano di un nemico che egli era perfettamente in grado di sconfiggere combattendo seriamente. Dunque la sua determinazione e il suo senso di responsabilità lo spinsero a rompere ogni indugio. Spalancò gli occhi ed esclamò perentorio “Basta così!”. Espandendo la propria energia, Zeneyu creò una deflagrazione violentissima di luce bianca, disintegrando i rovi che lo circondavano e tutti gli alberi attorno. “Uaaaaah!!!!!” urlò Ilian venendo sbalzata lontano dall’esplosione che l’aveva travolta.
    Dinanzi agli occhi increduli di Kaiohshin, Darbula e Pai Ku Han i nightmares che li stavano oramai per sopraffare svanirono nel nulla, in quanto essi erano emanazione diretta del potere di Ilian, e nel momento stesso in cui ella era stata colpita duramente essi avevano inevitabilmente cessato di esistere.
    “Dunque non era reale! Devo dire che ho temuto il peggio! Anche se iniziavo a coltivare qualche sospetto! Non penso che contro la vera Tzukin sarei riuscito a resistere tanto a lungo! In ogni caso chiunque abbia creato questa illusione è certamente molto potente!” pensò Kaiohshin per poi alzarsi in piedi e guardarsi intorno, nel tentativo di individuare gli altri, cosa non facile dal momento che, malgrado tutto, continuava a essergli impossibile percepire la aure.
    “Maledizione! Per uno che è stato re dei demoni come me cadere vittima di un sortilegio demoniaco è una vera umiliazione! Anche se devo dire di sentirmi sollevato dal fatto di non aver scatenato le ire di Ananke!” commentò a sua volta Darbula, il quale decise di fare la cosa più ovvia, ovvero recarsi nella direzione da cui proveniva il fragoroso boato in seguito al quale l’Ananke illusorio era sparito.
    “Ah… ma che peccato! Anche se in fondo immaginavo che il Goku reale non potesse essere tanto debole!” commentò Kabal, il quale aveva seguito Kaiohshin e compagni in quel boschetto cadendo a sua volta vittima dell’inganno. Egli però non aveva incontrato particolari problemi, in quanto i nightmares traevano forza dalla paura, e Kabal era troppo sicuro di se per nutrirne. Lo scagnozzo di Latan aveva quindi avuto vita facile contro il proprio avversario, il quale appunto aveva assunto le fattezze dell’ultimo guerriero che lo aveva sconfitto, ovvero Goku. “Bene… spero che anche i miei bersagli siano stati trattenuti da questo giochetto! Devo assolutamente individuarli! Il mio signore mi ha raccomandato di non perderli mai di vista!” pensò tra se e se egli per poi partire rapidamente alla ricerca di Kaiohshin e gli altri.
    “Un illusione! Qui c’è qualcuno che si prende gioco di me! Comunque sia sembra che sia sparita! Che incubo! Devo ammettere che quando ho visto Latan mi è veramente gelato il sangue! E’ un sollievo realizzare come quel mostro in realtà sia soltanto un brutto ricordo!” pensò infine Pai Ku Han, il quale avrebbe voluto incamminarsi come gli altri per raggiungerli, ma una voce alle sue spalle gli fece chiaramente intendere come qualcuno non fosse per nulla d’accordo. “Dove pensi di andare? Sgorbio verde!? Spiacente ma sei stato definito come un soggetto scomodo! Quindi il tuo viaggio è giunto al capolinea!” disse il misterioso figuro. Pai Ku Han rimase sorpreso. Pareva in tutto e per tutto la voce di un ragazzino, sensazione che gli fu confermata non appena si fu voltato. Era basso di statura, come si confaceva alle persone della sua età evidenziata dai propri tratti somatici giovanili e fanciulleschi, per quanto contorti in un espressione malvagia. Aveva la pelle bianchissima e delle grandi orecchie a punta piegate verso l’esterno. La sua capigliatura era costituita da un’unica cresta di capelli rosa e i suoi occhi erano verde acqua. Indossava un abito color ambra e portava legata sulla propria schiena una spada di notevoli dimensioni, grande quasi quanto lui. “E chi mi avrebbe definito un soggetto pericoloso!?” chiese Pai Ku Han pronto a fronteggiare il misterioso avversario. “Non è qualcosa che ti sia dato sapere! Comunque sono lieto che mi sia stato dato il consenso a toglierti di mezzo! Sarai un ulteriore toccasana per il mio già non indifferente potere!” disse il ragazzino. “Ah davvero? Pensi di potermi togliere di mezzo!?” disse il guerriero dell’ovest mettendosi in posizione di guardia. Il ragazzino scosse la testa. “Non lo penso! Ne sono assolutamente certo! Sei certamente un guerriero valido! Ma contro di me non hai proprio gioco! Mi spiace! Comunque sia, se vuoi provare lo stesso accomodati! Fammi vedere il tuo colpo più potente!” lo esortò con tono sibillino, in contrasto col proprio viso innocente, il piccolo guerriero. “A dispetto delle tue fattezze sei certamente un essere malvagio! Dunque non pensare che ci andrò leggero solo perché sei un bambino!” disse Pai Ku Han per poi caricare il suo potentissimo Lampo di Fuoco. “Fire Flaaaash!!!!” urlò il combattente del paradiso per poi scagliare un’onda di fiamme contro l’avversario, il quale con un gesto fulmineo estrasse un’ocarina dall’abito per poi suonarla, materializzando attorno a se una barriera sulla quale l’attacco di Pai Ku Han si infranse come un getto d’acqua contro una parete. “Ehi! Ma che cos…?” sussultò il guerriero verde vedendo il proprio attacco totalmente vanificato, ma non ebbe il tempo di abbozzare la minima reazione che il ragazzino sguainò la spada e, rapido come il pensiero si scagliò contro l’avversario colpendolo in pieno con un fendente diagonale, infliggendo a Pai Ku Han una profondissima ferita e facendolo stramazzare a terra in un lago di sangue. “Troppo facile” commentò il ragazzino per poi estrarre di nuovo la propria ocarina e suonare una melodia diversa da quella usata in precedenza per difendersi. Pai Ku Han si sentì come risucchiare da una forza sconosciuta. Ridotto com’era non poteva opporsi in alcun modo, ed egli iniziava a rendersi tristemente conto di che cosa il ragazzino volesse dire quando diceva che il guerriero del paradiso avrebbe finito con l’accrescere il suo potere. “Maledizione… avrei potuto morire innumerevoli volte in passato! E sarebbe stato certamente meglio così piuttosto che finire col conferire forza ad un essere malvagio!” pensò tra se e se il povero Pai Ku Han, prima di sparire del tutto, divenendo tutt’uno con il giovane antagonista.
    “Urgh…” mormorò Kaiohshin, sentendo un mancamento e portandosi una mano all’altezza del petto. Una sensazione profondamente sgradevole lo aveva pervaso, e la divinità provava un brutto presentimento, come se avesse in qualche modo percepito la triste fine in cui era incorso il suo valoroso compagno, malgrado l’incantesimo che aleggiava su quella foresta glielo rendesse oggettivamente impossibile. “Cosa sarà mai successo? Certamente qualcosa di terribile! La situazione ci sta sempre più sfuggendo di mano! Questa dimensione demoniaca è un posto persino più pericoloso rispetto a quanto potessi immaginare! Meglio trovare gli altri il prima possibile! Solo restando uniti abbiamo qualche possibilità di uscirne vivi!” pensò Kaiohshin per poi accelerare il passo, deciso a raggiungere Zeneyu e Darbula.

  10. #670
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    Intanto, sul luogo della battaglia, Zeneyu se ne stava immobile, guardandosi attorno. Sapeva che non poteva essere bastato un attacco tanto banale per togliere definitivamente di mezzo una combattente come Ilian, che aveva dimostrato di possedere poteri immensi a dispetto del giovane aspetto. A conferma dei presentimenti del guerriero divino, in un boato fragoroso, Ilian emerse da un cumulo di rocce e alberi sotto la quale era seppellita, emettendo un grido acuto e isterico tipico dei bambini del sua età. Con gli occhi traboccanti di un odio profondo, ben più di quanto fosse lecito aspettarsi da una bambina così piccola, ella levitò lentamente, portandosi davanti al proprio avversario, per poi esclamare “Guarda come hai ridotto il mio bel vestito! Sei cattivo! Ti odio! Ora io ti ucciderò!”. Zeneyu accolse queste parole con un’espressione triste e malinconica. “Una bambina così piccola e graziosa che parla di morte come se fosse una cosa così normale! E’ triste! E per di più il suo modo di rivolgersi a me indica che parla con perfetta cognizione di causa in merito all’argomento. Possibile dunque che Ilian, che dovrebbe pensare solo a trascorrere un’infanzia spensierata e serena abbia già le mani intrise dalla lordura del sangue? E’ terribile pensare che possano esistere bambini per cui uccidere sia un qualcosa di naturale come mangiare, dormire e giocare! Provo un profondo senso di pietà per lei!” pensò il guerriero divino. Del tutto ignara e incurante dei pensieri di Zeneyu, Ilian espanse la propria aura, generando attorno al proprio corpo una emanazione d’aura sferica, simile a quella di Broly, preparandosi ad attaccare il suo avversario. La sorellina di Baldaar scagliò contro il guerriero divino una pioggia di meteore fiammeggianti dalla potenza incredibile, di colore giallo tendente al verde. Zeneyu si rese subito conto di doversi difendere da quell’attacco, altrimenti per lui sarebbero stati problemi seri. La potenza di quel colpo sarebbe stata sufficiente a disintegrare un guerriero della potenza di Mystic Gohan con enorme facilità. Il livello di energia di quella bambina era davvero sconvolgente. Era stata davvero una provvidenziale fortuna che a fronteggiare una furia di quel calibro vi fosse un guerriero potente come Zeneyu. Dai Kaiohshin aveva fatto davvero un regalo di vitale importanza alle forze del bene creandolo prima di morire. “Virtù guerriera: Coscienza!” esclamò Zeneyu, utilizzando una tecnica a cui aveva già fatto ricorso contro Ananke, generando una barriera di energia bianca attorno a se, contro la quale si infransero una dopo l’altra tutte le meteore di Ilian. “Non è possibile!” urlò la bambina vedendo il proprio attacco non sortire alcun effetto contro l’avversario. La tecnica di Zeneyu tuttavia non era solamente difensiva, infatti la barriera continuava ad espandersi sempre di più, minacciando di travolgere la stessa Ilian, la quale, resasi conto del pericolo iniziò a volare verso l’alto per sottrarsi all’avanzare di quell’ammasso di energia. I suoi tentativi però furono vani, e la bambina demone venne travolta dal colpo di Zeneyu, per poi venire disintegrata dal medesimo, in uno straziante urlo di dolore. “Non avrei mai voluto ucciderla… il mio cuore sanguina al pensiero di aver stroncato una vita così giovan… ehi, ma cosa…” pensò Zeneyu, il quale, avvilito all’idea di aver ucciso la piccola avversaria aveva commesso l’errore di abbassare la guardia. Alle sue spalle il pupazzo di Ilian sembrava aver preso vita ingigantendosi, e ora un enorme mostro simile a un tirannosauro dalla mostruose fattezze si apprestava ad aggredire il guerriero divino. Il mostro si scagliò su Zeneyu tentando di addentarlo, ma il combattente riuscì ad evitare l’attacco, non riuscendo però a fare altrettanto con un successivo colpo di coda del mostro, che lo sbatté violentemente al suolo. “Hihihi! Non è così facile uccidermi, stupidotto!” disse la voce di Ilian, la cui figura apparve in cima alla testa del mostro. “Eh? Ma come ha fatto? E’ riuscita a fondersi con il pupazzo conferendogli la sua forza? Probabilmente quella che ho visto disintegrarsi prima era un’illusione, e ha utilizzato questo suo potere mentre ero concentrato sull’esecuzione della tecnica! I suoi poteri sono davvero particolari e terribili… devo stare molto attento!” pensò il guerriero divino. Lo scontro tra Zeneyu e Ilian si preannunciava duro e combattuto, soprattutto perché la bambina aveva dimostrato delle capacità elusive notevoli, consistenti in combinazioni efficacissime di illusioni e poteri di più misteriosa natura che le consentivano di trasferire la propria essenza su esseri inanimati a gran velocità, rendendola molto difficile da colpire ed estremamente imprevedibile. Sarebbe riuscito Zeneyu ad avere ragione della terzogenita di Darbula?
    Ultima modifica di Final Goku II; 08-02-2010 alle 15:45

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