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Discussione: Kin

  1. #21
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    Grazie per il commento Tigre^^
    Povera Asuka si è già guadangata la tua antipatia XD
    Chissà magari fai ancora in tempo a cambiare idea su di lei
    L'entrata in scena di Ankoku l'ho sempre voluta inserire abbastanza presto e non ho mai pensato di ridardarla.
    Sto giocando a: Tales of Xillia (PS3), Assassin's Creed 3 (WiiU), Pokémon X (3DS - Solo online) Sto leggendo: A storm of swords (volumone completo in italiano) Sto guardando: Kill la Kill (ep 7)


  2. #22
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    ATTENZIONE: Il seguente capitolo é ancora incompleto.

    CAPITOLO IV



    SANGUE


    Capitolo IV: Sangue


    Ankoku fissava Asuka ad occhi sgranati come se di fronte a lui non ci fosse un'innocua ragazza ma una strana e pericolosa creatura.
    -Che diavolo sta succedendo? Non é assolutamente possibile che sia riuscita a percepire la presenza di uno Yakku prima di me!-
    Il ragazzo era a dir poco basito....quel che stava succedendo era troppo assurdo, quasi impossibile. Certo gli esseri umani che hanno incontrato uno Yakku e ne conservano il ricordo sono in grado di riconoscere il loro aspetto ma non di percepire la loro presenza. Com'era dunque possibile che Asuka ne fosse capace? Possibile che...?
    Una gomitata della giovane riportò il ragazzo alla realtà.
    “Che diavolo stai facendo? Non mi sembra certo il momento di perdere tempo!”
    E aveva ragione. Nonostante tutto il Kinta non poteva certo permettere ad uno Yakku di arrivare troppo vicino alla scuola....sarebbe stato a dir poco disastroso.
    “Scusami ero sovrappensiero” si giustificò il giovane, tenendo bassa la voce.
    “L'avevo notato....”
    “Dobbiamo uscire dalla classe senza destare sospetti altrimenti potrebbe essere un problema”
    “Non preoccuparti ci penso io”
    Asuka si alzò in piedi per attirare l'attenzione della sensei Watanabe.
    “Cosa c'è, Izumi?”
    “Ankoku non si sente molto bene. Chiedo il permesso di poterlo accompagnare in infermeria”
    “Non potrebbe andarci da solo?”
    “Essendo appena arrivato non sa dove si trova”
    “Capisco. Andate pure” acconsentì la sensei in parte anche per farsi perdonare dell'ingiustizia che aveva commesso il giorno precedente.
    I due ragazzi uscirono dalla classe (Ankoku teneva la mano destra premuta sullo stomaco per simulare dolore) e una volta in corridoio iniziarono a correre nella direzione in cui lo Yakku stava per arrivare.
    -Se non ho mal interpretato la creatura dovrebbe fare la sua comparsa nel cortile esterno...mi chiedo se quel posto abbia una qualche attrattiva nei loro confronti...- rifletté il ragazzo, sempre più dubbioso.
    Raggiunto il cortile esterno i due si ritrovarono di fronte ad un clima a di poco terribile: la pioggia gelata cadeva incessantemente e violentemente come se volesse arrecare dolore al terreno mentre un vento ancora più impetuoso soffiava senza sosta.
    “Merda!” imprecò Ankoku “Durante il combattimento mi bagnerò sicuramente facendo saltare la mia copertura...”
    “Allora anche nel mondo in cui ti trasporti quando affronti gli Yakku può piovere?”
    “No...però per poterlo condurre con me in quel mondo devo avvicinarmi al mio bersaglio e sarà decisamente difficile farlo senza bagnarsi”
    Asuka rimase in silenzio per un po' per riflettere al meglio su come risolvere il problema.
    “Forse ho un idea” disse infine.
    “Di cosa si tratta?”
    “E se io riuscissi a farmi inseguire dallo Yakku per poi condurlo vicino a te?”
    “Bé...in questo caso dovrei riuscire a trasportarlo senza problemi ed eviterei anche di bagnarmi...però saresti tu a bagnarti senza contare dei gravi pericoli che correresti nel farti inseguire da una di quelle abominevoli creature”
    “Non mi importa di bagnarmi e nemmeno dei rischi che potrei correre” disse la ragazza, con determinazione.
    “L'unica cosa che conta é riuscire ad annientare quel demone prima che possa arrecare danni alla scuola. In qualità di rappresentante di classe é mio preciso dovere evitare che gli studenti corrano seri pericoli”
    Di fronte alla determinazione della giovane Ankoku sorrise.
    “Capisco il tuo senso del dovere ma sinceramente non me la sento di farti correre un simile rischio. Preferisco far saltare la mia copertura piuttosto che permettere a qualcuno di rischiare la vita per me”
    “Se si trattasse solo di senso del dovere potrei anche essere 'accordo con te, ma sta di fatto che non é così. C'è un'altra ragione che mi spinge a voler attuare questo piano....Vedi ieri quando quello Yakku mi ha attaccata ho provato un intenso terrore e questa sensazione mi avrebbe portato a perdere la vita se non fossi stata salvata da te. Ripesandoci mi sono accorta di essermi comportata da vera codarda..avrei dovuto cercare di combattere o per lo meno di scappare...e invece mi sono arresa alla morte, come una debole..e tutto questo dopo averti accusato di essere un vigliacco. Non riesco a perdonarmi per essermi comportata in quel modo...devo trovare il modo di riscattarmi ai miei stessi occhi e per farlo sono pronta a mettere a repentaglio la mia vita, che tu lo voglia o no”
    “Capisco...dunque si tratta di una questione d'orgoglio”
    Ankoku era rimasto stupito dalla nobiltà d'animo contenuta nelle parole della giovane dalla quale non si sarebbe mai aspettato una decisione simile. Certo la conosceva da poco e c'erano molti lati del suo carattere che ancora gli erano ignoti, ma nonostante ne fosse consapevole era rimasto ugualmente colpito da quella manifestazione d'orgoglio.
    “Esatto, é proprio una questione d'orgoglio...quell'orgoglio che ieri ho perso e che oggi voglio ritrovare” asserì Asuka, con determinazione.
    “In tal caso non cercherò di fermarti. L'orgoglio é una delle poche cose per cui sarei disposto anche a morire e quindi capisco perfettamente cosa provi in questo momento”
    La giovane osservò il Kinta per qualche istante, con intensità, per poi sorridere.
    “Grazie, Ankoku”
    E dopo aver pronunciato quelle due semplici parole la ragazza si mise a correre sotto la pioggia battente e gelata schiacciando con le suole delle sue scarpe l'erba bagnata. La sua meta era il punto in cui il giorno precedente era apparsa la creatura demoniaca assolutamente convinta che anche il secondo Yakku avrebbe raggiunto il mondo terreno da lì. Se qualcuno le avesse chiesto perché ne era così convinta lei avrebbe risposto: “Non lo so nemmeno io. E' solo un mio presentimento e i miei presentimenti non sono mai errati”.
    Ben presto Asuka si ritrovò gli abiti e i capelli completamente inzuppati d'acqua, cosa alquanto fastidiosa ma a cui fece il possibile per non badare. Tutta la sua attenzione era concentrata sul punto in cui presto il mostro avrebbe fatto la sua comparsa, punto che i suoi penetranti occhi fissavano senza battere ciglio.
    -Sbrigati ad arrivare, dannato. Non posso curare il mio orgoglio ferito senza di te- Continuava a pensare, come ossessionata.
    Il suo desiderio venne presto esaudito. L'agghiacciante verso che aveva udito anche il giorno precedente le annunciò l'arrivo della creatura. Anche se lo aveva già udito quel verso le fece correre più di un brivido lungo la schiena...specialmente a causa del fatto che proveniva a tre metri di distanza dal luogo in cui era apparso il primo Yakku..
    “Asuka, guarda alla tua destra!” esclamò Ankoku.
    “Non c'è bisogno che tu me lo dica!” ribatté la ragazza, facendo del suo meglio per non far trapelare la paura che in quel momento provava. Nonostante tutti i discorsi che aveva fatto sull'orgoglio non riusciva ugualmente a non provare timore per ciò che si preparava a fare.
    Lentamente voltò la testa verso destra dove immediatamente notò un essere identico a quello da cui era stata attaccata. Anzi..forse l'aggettivo identico non rende bene l'idea di quanto quel mostro sembrasse la fotocopia di quello sconfitto da Ankoku. La creatura se ne stava immobile, come se fosse in meditazione: forse stava pensando a quale dei due ragazzi attaccare per primo, ma questa é solo un' ipotesi dato che nessuno sa con certezza se li Yakku sono in grado di pensare oppure agiscono semplicemente basandosi sul loro istinto.
    Dopo aver respirato profondamente per calmarsi Asuka si mise a correre in direzione del nemico mentre urlava a squarciagola: “Se vuoi uccidere gli alunni di questa scuola dovrai prima passare sul mio cadavere! Sono la capoclasse Asuka Izumi e farò di tutto per proteggere la pace di questa scuola!”
    Infastidito dalle urla della ragazza lo Yakku si voltò verso di lei e dopo averla osservata per qualche secondo emise un lungo ringhio rabbioso per poi partire a tutta velocità al suo inseguimento. La giovane iniziò a correre più forte di quanto non avesse mai fatto in tutta la sua vita, diretta verso Ankoku che distava da lei solo di qualche metro. Nonostante fosse partita con un metro di vantaggio rispetto alla creatura quest'ultima aveva recuperato velocemente e ora la distanza fra loro due era solo di qualche centimetro.
    -Non posso permettere a quel mostro di prendermi, non ancora! Devo condurlo vicino ad Ankoku...mancano solo tre metri...-
    All'improvviso accadde qualcosa che Asuka Izumi non aveva minimamente calcolato. Qualcosa di banale ma che in quella situazione era a dir poco drammatico...dopo aver messo giù male un piede la ragazza inciampò e con un tonfo sordo cadde a faccia in giù sull'erba umida...
    Ultima modifica di Rowelence; 12-06-2008 alle 01:25
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  3. #23
    [p, xi, N(xi)] L'avatar di Il Nicco
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    No! Asuka! Bel capitolo, ti stai riprendendo, la trama si sta un po' delineando, Asuka mi sta più simpatica di prima e mi sembra meno stereotipata, Ankoku se ne sta lì senza far niente(povero) e lo Yakku è pericolosamente vicino ad Asuka...che accadrà mai? Non saprei, quindi mi vedo costretto a seguirti, ma tanto mi piace questo lavoro, quindi sarà un piacere

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