Visualizza Risultati Sondaggio: Il genio italiano è stato caratterizzato dalla situazione dello stato?

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Risultati da 1 a 10 di 43
  1. #1
    Mago vagabondo L'avatar di Freecell
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    Predefinito Cervello italiano dal sapore villano

    (scusate ma hio fatto un errore di battitura nel sondaggio)

    Un dottore americano di cui purtroppo non mi ricordo il nome e non posso citarlo (se qualcuno lo sa me lo dica) aveva fatto un' importante riflessione...

    Aveva valutato la situazione italiane nel Rinascimento:
    Il nostro paese in quel periodo era disordinato, disunito, diviso in staterelli sempre in discordia fra loro e soggetto alle conquiste da pate delle grandi potenze Europee eppure ha dato al mondo geni incomparabili cime Leonardo da Vinci, Michelangelo, Machiavelli, Botticelli, Donatello e chi più ne ha più ne metta... e pensare che il contadino italiano diceva: "Franza o Spagna purchè si magna".
    Per esempio invece la Svizzera era uno stato unitissimo, forte militarmente, dove la legge veniva fatta rispettare e tutti avevano l' idea di apparteneenza allo "stato"...geni svizzeri? Ne conoscete forse qualcuno?

    La domanda che pongo e che si poneva anche l' "ideatore" della riflessione è...
    I grandi geni che ci sono stati in Italia lo sarebbero stati ugualmente in un altro stato "vero e proprio" come appunto la Svizzera?
    Perchè l' Italia ha avuto in quel periodo un brulicare incredibile di menti e gli altri stati quasi nessuno apparte qualche re o imperatore o i riformisti religiosi?

    A voi
    Ultima modifica di Freecell; 19-04-2008 alle 15:36

  2. #2
    vaffanculo L'avatar di Rufy
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    sicuramente l'arte e il modo di pensare è soggetto alla società che ti circonda
    C:\Documents and Settings\Admin\Desktop\AXL\IMMAGINI\hollywood rose\axl_2.jpg

  3. #3
    Re-build L'avatar di Lorenzo GOV
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    Molto probabilmente la corsa ad accaparrarsi i più grandi geni dell'epoca in uno sfrenato mecentismo dei Signori, è stata influenzata proprio dal grande mosaico di staterelli che era l'Italia. Dobbiamo anche pensare che l'Umanesimo e in seguito il Rinascimento sono eventi tipicamente italiani e non posso fare altro che pensare che la situazione politica italiana abbia influito.

  4. #4
    Lol Member L'avatar di ghonnen
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    No, non ci sarebbero stati, visto che comunque la personalità e il potenziale nasce da un processo di elaborazione dei dati sensoriali in arrivo.
    L' uomo ragisce e si adatta all' ambiente esterno, in funzione di ciò che percepisce dell' ambiente stesso...

  5. #5
    Mago vagabondo L'avatar di Freecell
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    Beh io direi che in questo caso possiamo essere orgogliosi del nostro pase...

  6. #6
    Palla-di-fuoco-kun L'avatar di Goge
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    Citazione Originariamente Scritto da Freecell Visualizza Messaggio
    Beh io direi che in questo caso possiamo essere orgogliosi del nostro pase...
    Non credo proprio.
    Innanzitutto vivere senza il ricordo [come se tutti conoscessero i geni italiani] di questi grandi personaggi è possibile, non è un problema, vivo felicemente senza conoscere tutte 'ste grandi persone; poi c'è anche il rovescio della medaglia, ovvero se da un lato abbiamo guadagnato in arte e letteratura, abbiamo perso magari in industrializzazione e sicuramente la politica sarebbe stata diversa ora.

  7. #7
    →Read Only Member L'avatar di Davyl
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    Citazione Originariamente Scritto da Goge Visualizza Messaggio
    Non credo proprio.
    Innanzitutto vivere senza il ricordo [come se tutti conoscessero i geni italiani] di questi grandi personaggi è possibile, non è un problema, vivo felicemente senza conoscere tutte 'ste grandi persone; poi c'è anche il rovescio della medaglia, ovvero se da un lato abbiamo guadagnato in arte e letteratura, abbiamo perso magari in industrializzazione e sicuramente la politica sarebbe stata diversa ora.
    Non sono minimamente d'accordo. Che discorso sarebbe?
    Paragonare arte, fama e orgoglio mondiale ad un miglioramento sociale?
    I problemi ci sarebbero stati comunque. E' inevitabile, dopotutto, soprattutto per uno stato come l'Italia che nel corso della storia ha rivestito sempre un ruolo molto importante, e non solo nel quadro europeo, ma in tutto il globo, e che pertanto non ha esitato a mettersi in gioco in innumerevoli situazioni.
    L'arte non ha un prezzo; altro che industrializzazione. Dobbiamo, anzi, imputare a questo sofisticato processo di aver favorito la Decadenza di fine 800', la perdita dell'aura per l'arte, nonchè la massificazione e la perdita dell'aureola da parte degli artisti.
    Da sempre l'arte (e con essa si intende anche la letteratura) è voluta apparire come l'alienazione del Singolo in un oggetto concreto, come fisicità dello spirito e della propria concezione del mondo e dell'epoca vissuti.
    Ambizioni, speranze, sogni, aspettative, ma anche angoscia e delusione: come possono essere solo lontamente paragonate ad un apatico assetto sociale?
    Importa davvero la corsa all'industrializzazione? O meglio, importa più dell'interiorità degli individui, magari degli stessi industriali?

    La storia va accettata per come si è sviluppata nel corso dei secoli; senza quegli artisti, quei filosofi, quegli scopritori, ora non staremmo dove stiamo.
    Anche la semplice industria è nata grazie ad un bisogno delle persone di cambiare la propria situazione. Ma senza tutto il precedente, quel bisogno non si sarebbe mostrato.
    Ultima modifica di Davyl; 19-04-2008 alle 20:05

  8. #8
    Re-build L'avatar di Lorenzo GOV
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    Concordo con Davyl.
    E poi i vari Stati d'Italia non erano da meno in vari campi della conoscenza e della tecnica. Sotto certi aspetti i vari Ducati e Repubbliche del '400 e '500 non avevano nulla da invidiare alle potenze Europee.

  9. #9
    Mago vagabondo L'avatar di Freecell
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    Citazione Originariamente Scritto da Davyl Visualizza Messaggio
    Non sono minimamente d'accordo. Che discorso sarebbe?
    Paragonare arte, fama e orgoglio mondiale ad un miglioramento sociale?
    I problemi ci sarebbero stati comunque. E' inevitabile, dopotutto, soprattutto per uno stato come l'Italia che nel corso della storia ha rivestito sempre un ruolo molto importante, e non solo nel quadro europeo, ma in tutto il globo, e che pertanto non ha esitato a mettersi in gioco in innumerevoli situazioni.
    L'arte non ha un prezzo; altro che industrializzazione. Dobbiamo, anzi, imputare a questo sofisticato processo di aver favorito la Decadenza di fine 800', la perdita dell'aura per l'arte, nonchè la massificazione e la perdita dell'aureola da parte degli artisti.
    Da sempre l'arte (e con essa si intende anche la letteratura) è voluta apparire come l'alienazione del Singolo in un oggetto concreto, come fisicità dello spirito e della propria concezione del mondo e dell'epoca vissuti.
    Ambizioni, speranze, sogni, aspettative, ma anche angoscia e delusione: come possono essere solo lontamente paragonate ad un apatico assetto sociale?
    Importa davvero la corsa all'industrializzazione? O meglio, importa più dell'interiorità degli individui, magari degli stessi industriali?

    La storia va accettata per come si è sviluppata nel corso dei secoli; senza quegli artisti, quei filosofi, quegli scopritori, ora non staremmo dove stiamo.
    Anche la semplice industria è nata grazie ad un bisogno delle persone di cambiare la propria situazione. Ma senza tutto il precedente, quel bisogno non si sarebbe mostrato.




    Io preferisco di gran lunga essere meno per così dire "sviluppati", comunque una cosa temporanea, che dover fare a meno di tutte quelle persone che hanno reso e renderanno per sempre l' Italia grande.
    La Divina Commedia, per esempio, oltre ad essere il poema più famoso del mondo è studiato in tutto il mondo...queste cose secondo me sono quelle delle quali bisogna essere orgogliosi.

  10. #10
    More awesome than ever L'avatar di Rowelence
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    Mmh..quesito a dir poco interessante...é vero che la situazione politica del nostro paese può aver influenzato molti degli uomini che al giorno d'oggi sono ritenuti dei geni ma forse alcuni di loro lo sarebbero stati indipendentemente dalla situazione del paese di nascita. Quindi penso che non si possa dare una risposta esatta a questo quesito in quanto non possiamo sapere cosa sarebbe successo se questi geni fossero nati in svizzera.
    Sto giocando a: Tales of Xillia (PS3), Assassin's Creed 3 (WiiU), Pokémon X (3DS - Solo online) Sto leggendo: A storm of swords (volumone completo in italiano) Sto guardando: Kill la Kill (ep 7)


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