Originariamente Scritto da
Majin Broly
Non credo in un dio. Non vedo perchè un dio per il quale noi dovremo essere tutto crerebbe un universo infinito per poi farci apparire miliardi di anni dopo tale atto di creazione. Si annoiava forse? Il dio cristiano (e qualunque altro dio di religioni monoteiste) sembra sempre una specie di super uomo virtuoso e benevolo. In pratica l'incarnazione di tutte le buono qualità umane. In definitiva, dio è un brav'uomo col dono dell'onnipotenza. Già sarebbe più lecito credere in un essere o principio iniziale da cui sia scaturito l'universo, tuttavia a questo punto si perderebbe la connotazione di dio moderno, in quanto un dio simile sarebbe solamente un principio, un motore immobile aristotelico.
Oltretutto affermare che l'universo sia un nato da un atomo è una corbelleria fisica. Noi saimo capaci di risalire a pochi milionesimi di secondo precedenti all'esplosione che generò materia e antimateria, ma non abbiamo idea di cosa ci fosse nell'istante dell'esplosione nè tantomeno cosa ci fosse prima. Per l'origine della vita, lo stesso. Il mio professore universitario è un importante ricercatore nel campo dei metazooi primitivi. Ebbana, neppure lui ha detto di poter affermare con una qualsivoglia probabilità come si è passati dal non vivente al vivente. Ci sono varie teorie, certo, ma nessuna dimostrata, e tutte piuttosto tirate per le orecchie. Non sappiamo cosa ci fosse al momento dell'esplosione e non sappiamo perchè un gruppo di molecole organiche ha improvvisamente deciso di essere vivo. A questo punto, per coloro che non vogliono dire "non lo so, un giorno forse lo scopriremo" interviene dio. Le più banali e assurde tra le moderne spiegazioni dell'esistenza di dio risiedono appunto nel chiedere al non credente "allora com'è successo?" e, alla giustificabile risposta negativa del non credente si risponde "vedi, è stato dio". Il problema è che, anche ci fosse stato all'epoca un dio con la volontà di accendere la miccia del big bang, ciò non dimostrerebbe affatto che ora quel dio sia qui a vegliare su di noi. L'esistenza stessa del male, cui molti cercano di aggrapparsi per negare dio, è un'assurdità? Cos'è il male? Ciò che ti fa danno? Quindi se perdi il posto di lavoro è male. Eppure il giovane ragazzo che ti ha appena soffiato il posto decisamente non pensa che quello sia stato un male. Il male è a tutti gli effetti un principio soggettivo, dunque esso non può essere usato nè per negare nè per affermare dio, che dovrebbe essere un assoluto.
In realtà il motivo essenziale per non credere è che dio è essenzialmente superfluo. Fai carriera. Non è grazie a dio, ma perchè ti sei impegnato. Un eruzione vulcanica. Non è colpa dio, è il naturale sviluppo terrestre. Aveva ragione nietzche nel dire che dio priva in fondo l'uomo della sua parte migliore. C'è una generica paura di essere soli a questo mondo, che l'unico motore delle nostre azioni siamo noi stessi. Non le stelle, non dio, ma noi stessi. Dio, in fondo, è uno scarica barile. Molti dicono che dio sia amore. Ma perchè appesantire il concetto di amore con il concetto di dio? L'amore non si può spiegare tranquillamente in termini umani? Nietzche era un uomo con le sue idee, alcune malsane, altre meno, ma aveva detto una cosa a mio avviso giusta: dio è morto. Come mai oggi, una volta giunti in un'età più introspettiva, sentiamo vacillare dio dentro di noi? Perchè ci rendiamo conto che, se non fosse stato per l'ambiente intorno a noi che ce lo ha sempre propinato, forse non ci sarebbe mai venuto in mente. Il mondo si spiega con il mondo, l'uomo si spiega con l'uomo. In fondo credere di più in noi stessi è il vero motivo per non credere in dio.