Originariamente Scritto da
Gogeta_89
Questa è la storia di un’epica battaglia, avvenuta secoli dopo il leggendario scontro di Goku e Li Shernon. Da allora, le sfere del drago non furono più ripristinate. L’unico saiyan puro rimasto sulla faccia della terra si era oramai spento. C’è chi racconta che gli ultimi anni della sua vita passarono soffocati da sofferenze atroci per Goku. Il destino non era stato buono con lui, la storia nemmeno. Dopo anni ed anni di battaglie per salvare il destino degli altri, il suo era rimasto da parte. Dopo essere partito con il drago magico delle sfere, non ebbe più contatti con i suoi parenti, sperando di tornare abbastanza presto per poterli riabbracciare, e godersi tutti quegli anni persi precedentemente. Chissà quante volte il leggendario eroe aveva sognato di vivere una volta tanto in pace, ed essere ripagato con l’affetto dei suoi. Invece, una volta tornato, sua moglie ovviamente non c’era più. Si racconta che da allora sprofondò in una spirale di terrore. In fondo, era solo. E solo voleva rimanere. A che scopo ritornare dai suoi nipoti, per raccontare altre cento volte la sua storia maledetta, che no aveva fatto altro che condannarlo al dolore per il resto della vita? A me, piace pensarla diversamente. Questi sono pensieri che una volta nella vita possono invadere, colpire il tuo corpo come un’onda gelida, ma le onde passano, si torna tranquilli. Non mi piace pensare al leggendario eroe sconfitto dal dolore interiore, dall’ozio, dalla paura. Il vero mito nasce quando il grande eroe combina ad una grande forza fisica la potenza interiore. Ai posteri l’ardua sentenza, tutti siete liberi di immaginare la fine della vita di Goku, fatto sta che nel futuro il suo segno è rimasto impresso a fuoco nella memoria di tutti. Dopo di lui, la discendenza sayian si spanse a tutta la terra, raggiungendo un numero tale di esemplari misti davvero considerevole. Si parla di tre quarti della popolazione mondiale. Centinaia, migliaia, milioni, forse miliardi di mezzi sayian mescolati nel mondo. In loro, la forza della leggenda, rinchiusa in un guscio di indifferenza rispetto al passato. Goku fu un grande, quasi dimenticato. Non fraintendete, ho appena detto che la sua memoria rimase nella mente di tutti. Dimenticato, perché tutti stavano lì a lodarlo, ma nessuno emulava le sue gesta, ne aveva i suoi stessi principi. Pochi erano i sayian che passavano il tempo a combattere le ingiustizie, ad usare il loro potere per difendere i più deboli. La leggendaria potenza dei sayian ridotta ad un fenomeno da baraccone, spettacolo per gli umani comuni. I più anziani sayian, non a caso i nostalgici, quelli che avevano il ricordo di Goku ancora vivo nelle proprie storie da raccontare, con i pochi giovani interessati aprivano piccoli comizi, dove raccontavano le grandi gesta dei sayian leggendari. Non il solo Goku, ma anche Vegeta. La nostra storia inizia proprio in uno di questi comizi. Uno dei mezzi sayian più anziani di tutta la città era seduto su di un comodo divano, e dei ragazzi attorno ai vent’anni lo ascoltavano. Anche loro, mezzi sayian. Con parole impastate di dolori di artrosi, il vecchio dalla lunga barba bianca, narrava il leggendario scontro Goku contro Vegeta. Riempiva quella storia di particolari come parole scorse nella leggenda, soffi di vento rubati al tempo stesso, come conservati in un’urna antica improvvisamente aperta con cautela.
Dimmi, anziano, erano davvero così forti questi due dei quali parli? – il ragazzo era a metà fra la curiosità e l’indifferenza – Insomma, e tu come fai a saperlo?
Questa è una leggenda che si tramanda da secoli, razza di screanzato! – poi sorrise, dolce – hai lo stesso carattere di Vegeta. Scontroso, indifferenze, sprezzante. Sei come il principe dei sayian.
Il principe dei sayian? – intervenne un altro – ahah Urbick il principe dei Sayian! – poi si fermò a pensare – cos’è il principe dei sayian?
Che ingenuo, Kenjii! Come fai a non sapere cos’è un principe? Sei proprio uno zuccone.
Così, il racconto del vecchio proseguì, carico di una nuova emozione. La speranza. In fondo, pensò, non tutti i giovani sono così tremendi.
Questa è solo l'intro, spero che vi piaccia!!
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