Forse non avete chiaro il concetto di "condizionamento". Hitler non ha condizionato un bel niente, ha soltanto assunto il ruolo di "male assoluto" (piuttosto superficiale come cosa, ma tant'è: ma non penso ad Hitler nel quotidiano, può influenzare qualche cretino, ma la cosa muore lì. Se poi mi dite che vi è una guerra tra naziskin e resto del mondo, non me ne sono accorto.
L'unico apporto realmente importante è stato quello dei grandi uomini di scienza, grazie ai quali ogni mattina prendiamo il nostro bel tram e usiamo nostri apparecchi tecnologici. Tutto il resto è noia trascurabile, labile impronta che si cancella alla prima onda.
Una corda scese sinuosa. La afferrai fra gli spruzzi e dal ponte si levò un grido di incoraggiamento, sguaiato e scellerato, il cui fetore era un affronto al cielo.
Garrincha, non vorrei sconvolgerti con questa notizia ma.. Hitler è morto da un po'.
Ai tempi la sua influenza ha decisamente cambiato la visione di realtà di un popolo intero oppure, se la vogliamo vedere da un altro punto di vista, ha reso concreto il pensiero malato di un popolo.
E' ovvio che nel quotidiano venga meno la sua influenza, ma qui parliamo di passato.
E non puoi dire che le scelte politiche, strategiche ed economiche della maggior parte dei capi di stato non abbiano portato squilibrio o, comunque, variazioni.
Sono però d'accordo sulla seconda parte.
"Homo faber fortunæ suæ"
Il discorso di Garricha è pienamente condivisibile, a mio parere, in quanto al merito. Tuttavia segnalo che la geniale intuizione alla base delle varie dittatture è stata la comprensione delle necessità di cogliere l'attenzione generale. Da questo elemento discendono la varie tipologie di totalitarismi. Fascismo e nazismo si differenziano, infatti, dalla dittatura stalinista perchè furono "totalitarismi mediatici", in quanto abbinarono all'uso indiscriminato di strumenti repressivi (vedi strumentalizzazione della polizia fascista e nazista, l'OVRA e la GESTAPO), un forte investimento sulla creazione, e successiva plasmazione, del consenso. Stalin, invece, provvide soltanto a terrorizzare, anche se, paradossalmente, i risulatati che ottenne, soprattutto in campo economico, attraverso l'attuazione dei cosiddetti piani quinquennali, furono notevoli. Egli viene ancora oggi considerato il salvatore dell' U.R.S.S. (allora questo era il suo nome), per il ruolo svolto, oltre che nell'economia, nella seconda guerra mondiale, nel corso della quale la sua nazione fu la prima che riuscì a fermare l'esercito tedesco, e ciò permise il passaggio, che si rivelerà essere stato fatale ai tedeschi, dalla cosidetta guerra lampo ad una di logoramento. In conclusione credo che affermare che Hitler, con le proprie forze, non avrebbe, probabilmente, influenzato che poche persone, possa essere ritenuta un'ipotesi decisamente verosimile (i suoi discorsi, spesso privi di senso logico, erano sempre monotematici e contraddistinti da un'enfasi inarrestabile). Tuttavia questa figura, supportata da un imponente sistema volto a garantire al nazismo un'immensa influenza mediatica (il cui merito è da ascrivere interamente a Joseph Goebbels), ha rivestito un ruolo di comunicatore ineguagliabile nel corso del XX° secolo.
Ultima modifica di Grifis; 07-05-2008 alle 22:33
Citerei Marx per gli ideali e Watt per la macchina a vapore, senza la quale non ci sarebbe stata la rivoluzione industriale
stupid sexy greedo butt
La domanda era:
Hitler (in senso ampio, perché non fu mica da solo! e me lo conferma il discorso di Grifis sulla sua natura di "burattino") ha influenzato la Germania del tempo ed ha fatto scatenare la Seconda Guerra Mondiale, ma, a differenza di altri, il suo pensiero e le sue azioni restano nella memoria per le conseguenze, invece di reggere le basi di qualcosa. E' questa la differenza che mi premeva far notare.che, a vostro parere, ha segnato il modo di vivere, di pensare, di agire e di comportarsi di numerose generazioni.
Una corda scese sinuosa. La afferrai fra gli spruzzi e dal ponte si levò un grido di incoraggiamento, sguaiato e scellerato, il cui fetore era un affronto al cielo.