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  1. #361
    Libertà viva nel cuore... L'avatar di Lynd
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    Libera di andare dove lo spirito mi trasporta...
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    Benvenuto Mrk!! Sono davvero contenta che ti piaccia come FF ! Non preoccuparti, su che pian piano raggiungerai anche il 23 !! Continua a leggere, mi fa piacere un altro lettore !!
    "L'uomo non vivrà in questo modo in quanto uomo, ma in quanto in lui c'è qualcosa di divino" Aristotele Mia FF: "Al di là delle apparenze". 59° Cap!

  2. #362
    Libertà viva nel cuore... L'avatar di Lynd
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    Buonasera a tutti e buone feste ! Sono qui per postare il capitolo 24...spero sia di vostro gradimento! Buona lettura !

    Capitolo 24. Nuovi alleati
    Poco distante dai maestosi monti Paoz, in un luogo dall’apparente pace e tranquillità avente per sfondo un cielo grigio e oscuro, vi era una voragine che penetrava in profondità nelle viscere della terra. Questa era stata provocata da un’ incredibile potenza scatenata dal colpo di un saggio namecciano, il grande Piccolo che stava disperatamente tentando di contrastare l’altrettanto potente ma crudele nemico, un certo Heizel arrivato dal pianeta Goldwar. All’interno dell’enorme fossato la situazione non era delle migliori per il guerriero dalla pelle verde, poiché l’altro lo aveva trafitto con una mano e adesso la stava estraendo lentamente non smettendo di ghignare.
    -Bene bene…chi è che sta soccombendo?- riecheggiò una voce con tono interrogativo.
    -Non…hai ancora…concluso niente vigliacco!- rispose l’interpellato alzando la voce e sputando sangue.
    -Tu dici? Beh, come tu non hai avuto pietà per me io non l’avrò per te. Quindi preparati al colpo finale…-
    -Aspetta! Prima almeno dimmi come hai fatto a recuperare le tue energie!-
    -Ahahah! Hai ancora il fiato per parlare invece di dire le tue ultime preghiere! Su soddisferò la tua ennesima richiesta…- mormorò Heizel allontanandosi dalla vittima e sedendosi a terra, lasciando che l’altro cadesse pesantemente giù e sprofondasse nel morbido terriccio. Poi egli fece faticosamente forza sugli avambracci e portandosi una mano al petto ferito si abbatté contro la parete e stese ad ascoltare.
    -Vedi, ogni alieno ha la propria particolarità…la mia è quella di potere assorbire energia dal territorio circostante al momento del maggiore bisogno. Per fare ciò non occorre molto tempo, perciò ho solo approfittato dei preziosi istanti che tu hai perso per cercare il mio cadavere qui sotto. Capito il meccanismo? E’ una tecnica parecchio interessante e, mi dispiace per te, solo i goldwariani ne sono dotati!- e terminata la spiegazione scattò in piedi, afferrò le antenne a Piccolo e lo sollevò da terra assestandogli con foga un destro in pieno stomaco e una testata sotto il mento spedendolo in fondo alla caverna. Emise una risata agghiacciante e avanzò a passi decisi verso l’ansimante namecciano che era rimasto incastrato in una sostanza fangosa e si dimenava con le sue ultime forze per cercare di salvare la sua vita e quella di tutti i suoi amici che contro tale avversario avrebbero avuto poche speranze di uscirne illesi. In meno di un secondo il suo incubo gli si presentò dinanzi in carne e ossa, con gli occhi scintillanti di una sinistra luce del colore tra il giallo e il rosso vermiglio che risaltavano nel buio generale del lugubre posto. Entrambi si guardarono a lungo, l’uno cercando di sondare le profondità dell’altro, lasciando che i minuti trascorressero circondati di un innaturale silenzio, soffocati in quella tensione e in quell’aria impregnata dall’acre odore di sangue misto a gocce di sudore. I bianchi denti di uno erano digrignati in una smorfia malvagia che lasciava trasparire una gioia arcana, mentre i denti dell’altro macchiati di sangue violaceo erano serrati per non permettere a nessun gemito di sfuggire. Ad un tratto colui che era in vantaggio mosse un passo avanti fino a sfiorare quasi il naso di colui che stava per soccombere e tuttavia non abbassava lo sguardo e non si disperava per la bruta fine che lo attendeva.
    -Hai paura?- chiese Heizel con un fil di voce appena udibile.
    -Certo che no, perché dovrei?- rispose Piccolo allo stesso modo.
    -Quasi quasi mi si stringe il cuore a doverti uccidere, sei un fiero combattente…- riprese il primo muovendo leggermente la testa di lato non distogliendo i suoi occhi felini da quelli neri e profondi del secondo.
    -Allora non lo fare… Ma perché sei venuto qui?-
    -Mi domandi questo? E io ti rispondo: sono venuto in realtà non tanto per sterminare l’inutile razza umana e distruggere il pianeta Terra, bensì perché sono alla ricerca di un oggetto-
    -Quale?-
    -Non sono affari che ti riguardano…quando lo troverò lo saprai ugualmente dall’aldilà- e scostandosi gli diede una gomitata su un fianco e un altro pugno sullo stomaco. Quegli non urlò ma sopportò il dolore che via via diventava più fitto ai continui manrovesci che il goldwariano gli stampava sulle guance ormai piene di lividi e le labbra sanguinanti. Dopo fece due spettacolari capriole all’indietro allontanandosi dall’obiettivo e puntandolo con un dito cominciò a concentrarsi aumentando vertiginosamente l’aura e facendola risplendere di un colore argenteo che riprendeva in parte le tonalità del cielo ora privo della calda luce solare. Un forte e sibilante vento in superficie stava spazzando via ciò che rimaneva di alcuni arbusti e di alcune solide rocce ridotte in grigia polvere, mentre grossi goccioloni d’acqua bagnavano copiosamente la terra e penetravano anche nella voragine inzuppando gli abiti laceri del giovane alieno e i suoi lunghi capelli color dell’oro con ciocche color del sangue sparse qua e là tra la folta chioma. Dei tuoni e dei fulmini interruppero la quiete tombale e delle saette squarciarono il grigiore prevalente illuminando anche i bei tratti del viso di Heizel e rendendo i suoi occhi come tizzoni ardenti ancora più inquietanti. Il namecciano era ferito e non gli era rimasta alcuna forza per tentare di contrastare il micidiale attacco che il nemico stava preparando per scagliarglielo contro.
    “Ho già visto questa situazione da qualche parte…che sciocco sono stato…non dovevo perdere tempo a parlare con il mostro che mi sta davanti e che mi scruta e ha una faccia bronzea e inespressiva! Adesso sta succedendo proprio come un’ora fa all’incirca: io incastrato ad una parete e lui libero e trionfante. Comunque proverò a distrarlo e a recuperare ugualmente qualche energia…” pensò egli arrivando a staccare dalla sostanza appiccicosa un braccio e una gamba.
    Poi finalmente con uno sforzo disumano riuscì a disperdere la fanghiglia lanciando dei ki blast che gli restituirono almeno la mobilità, infatti cadde in ginocchio sulla terra pressoché bagnata emanante un odore pungente che gli invase le narici stordendolo per un istante. Quindi si rialzò e mosse il capo prima da una parte e poi dall’altra per farlo scricchiolare rimettendolo in sesto e allo stesso procedimento sottopose tutti gli arti.
    -Heizel, perché esiti a scagliare il tuo attacco?- gridò iniziando ad avvicinarsi all’avversario immobile che con il braccio alzato e il dito indice puntato non accennava a nessuna reazione.
    -Dunque? Qualcuno ti ha mangiato la lingua?- e a queste parole si fermò anch’egli a metà tragitto portandosi due diti sulla fronte. Nel frattempo la pioggia continuava a bagnare ambedue i guerrieri che non tradivano una certa tensione mischiata a un sentimento di rispetto reciproco che li portava a fissarsi a vicenda e a rivolgersi sorrisi di sfida. Alla fine l’interpellato abbassò il braccio e la testa con perfetta sincronia e rispose all’altro con tono sommesso:
    -Sto esitando a farti fuori solo perché mi susciti una certa fierezza e al contempo calma che non vedevo da tanto tempo in un guerriero…ma non pensare che nonostante questo non abbia intenzione di sconfiggerti per sempre! Non fraintendermi, la mia indole non è soggetta a ripensamenti o ad altre cose del genere!-
    -Perfetto, perché anch’io penso la stessa identica cosa su di te…e neanche io sarò disposto a risparmiarti o a darti seconde possibilità!- e sentenziato ciò portò il braccio avanti dal quale partì un luminoso raggio arancione avvolto da una spirale rossa, il Makankosappo. Esso si diresse velocemente verso la figura davanti mentre colui che l’aveva lanciato si accasciò al suolo, tenendosi il petto dal quale da una ferita fuoriusciva sangue che gocciolava giù formando una piccola pozzanghera mista ad acqua piovana. Ma l’obiettivo sorrise e compiendo un’elegante giravolta schivò l’onda che gli passò a pochissimi millimetri dalla schiena, andando ad infrangersi contro un’altra parete della voragine, facendola franare.
    -Ora tocca a me farti vedere una mia tecnica!- esclamò Heizel tornando serio e riportando il braccio nella posizione precedente con l’ indice verso il povero Piccolo che, stremato e sanguinante, non credeva a ciò che stava vedendo. L’alieno dorato dunque iniziò a concentrarsi e dalla punta del suo dito si formò una sfera rosata di medie dimensioni ricoperta da un involucro pieno di scariche elettriche.
    -Questa è l’Electric Ball…prima ti scioccherà con l’alto voltaggio, poi ti penetrerà nel corpo ed esploderà dall’interno! Non è magnifico? Vai!- e fece per scagliare la micidiale sfera sul namecciano ormai indifeso, quando ad un certo punto con un tuono dalla potenza sonora inaudita e con un lampo che per alcuni istanti abbagliò i presenti, due ombre posarono all’unisono i piedi a terra. Heizel si arrestò di colpo e l’Electric Ball scomparve lentamente, invece l’altro rimase a guardare esterrefatto cercando di scorgere i visi dei due nuovi arrivati che avevano assunto la posizione di combattimento.
    -Adesso te la vedrai con noi, brutto capellone!- gridò una giovane voce.
    -Ti pentirai di aver fatto del male al nostro amico!- aggiunse una seconda voce mentre la pioggia andava rallentando e l’oscurità stava lasciando posto ad alcuni deboli raggi solari che erano riusciti a trapassare le dense nuvole grigi e tristi, rivelando pian piano i tratti dei due guerrieri.
    "L'uomo non vivrà in questo modo in quanto uomo, ma in quanto in lui c'è qualcosa di divino" Aristotele Mia FF: "Al di là delle apparenze". 59° Cap!

  3. #363
    Yay L'avatar di Feleset
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    Bello!!!!
    Scommetto che sono Goten e Trunks!!! Speriamo che facciano la fusion!
    Mi piacerebbe che in questa storia a un certo punto le parti romantiche si mischiassero alla lotta... non so se capisci cosa intendo... ad esempio che Chichi, Bulma o Videl venissero coinvolte in qualche modo e dovessero essere salvate... va beh non voglio confonderti! XD Hai già abbastanza fantasia per lavorarci da sola!
    Comunque complimenti!!! Come al solito scrivi benissimo!!! Aspetto il seguito!!!

  4. #364
    Libertà viva nel cuore... L'avatar di Lynd
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    Grazie Fele, stavolta sei stata tu la prima a commentare ! Sono contentissima che ti sia piaciuta! Ecco per le figure...lo scoprirai nel prossimo capitolo! E ti dico anche che una delle tre ragazze che hai nominato rimarrà coinvolta e sarà salvata da qualcuno !
    Grazie tante del bellissimo commento, lo aspetto sempre con ansia, non perderti il prossimo !!!
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  5. #365
    Jardins sous la pluie. L'avatar di Elena
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    bella Lynd..........bravissima....... *.*!!!
    The Treasures of Heaven are not Negations of Passion, but Realities of Intellect, from which all the Passions Emanate Uncurbed in their Eternal Glory.

  6. #366
    Free Member L'avatar di Dyana
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    Billissimissimo Lynd!!!!!!!! *.* *.* Bravissima come al solito!!!!
    I want be free... I WILL BE free!

    Cuore di Metallo Capitolo IX, Gohan

  7. #367
    vincenzo22
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    fantastico come tutti

  8. #368
    sono un diurno L'avatar di Blade II
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    Kosa dirti Lynd? … sn tutti perfetti i tuoi capitoli, e c’è poco da commentare … e vaiii … dopo le vacanze di natale, finalmente è tornato il nemico
    PS: concordo kn Fele … sono arrivati Trunks e Goten … e vai, ke adesso gli faranno molto male
    Spoiler:
    Ma nn credo lo sconfiggeranno

  9. #369
    Libertà viva nel cuore... L'avatar di Lynd
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    Libera di andare dove lo spirito mi trasporta...
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    Grazie Princess, sono veramente contenta che ti sia piaciuto il capitolo ! Dyana anche tu l'hai letto! Grazie mille!!
    Grazie tante Vinx!
    Blade hai commentato, ti ringrazio tanto!! Eh hai visto, dopo che si è fatto delle belle vacanze Heizel è tornato!! Poverino doveva pur riposarsi un pochino e mangiare il tacchino per Natale !
    Già sono arrivati i due piccoli.. e hai capito...gliele daranno ma...

    Spoiler:
    lo sconfingeranno??


    Vi ringrazio tantissimo ragazzi, vi aspettavo con piacere!! Non mancate al prossimo capitolo !
    "L'uomo non vivrà in questo modo in quanto uomo, ma in quanto in lui c'è qualcosa di divino" Aristotele Mia FF: "Al di là delle apparenze". 59° Cap!

  10. #370
    Uomo Tigre
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    Citazione Originariamente Scritto da Lynd Visualizza Messaggio
    Spero vi piaccia!!

    Capitolo 23
    Nella graziosa casetta di montagna dei Son, dispersa nelle profondità dei monti Paoz e circondata da verdi boschi, due ragazzini stavano svolgendo alcune faccende domestiche. La caratteristica porta dell’abitazione, di legno chiaro, era stata abbattuta dalla furia di Trunks che adesso fortunatamente si era placata. I vetri della maggior parte delle pittoresche finestre erano ridotti in mille pezzi e anche alcuni mobili erano fuori posto, quindi ora ambedue cercavano di sistemare il meglio possibile l’ambiente. Goten tirò su l’uscio e l’amico strinse le cerniere ambo i lati dei muri dove questo era posizionato originariamente, poi legarono delle tende colorate alle aste delle finestre al posto delle lastre di vetro, alzarono una credenza rovinata a terra e spostarono delle poltrone contro la parete sulla quale vi erano due enormi buchi.
    -Ecco, così dovrebbe andare!- esclamò il piccolo moro asciugandosi una minuscola goccia di sudore dalla fronte.
    -Già, abbiamo fatto un ottimo lavoro! Batti il cinque amico!- rispose Trunks ugualmente felice e stanco. L’interno della modesta dimora era stato anche spolverato e tutto il lavoro era stato svolto impeccabilmente dai saiyan e perciò, soddisfatti, si accinsero ad uscire per cercare qualcosa da mangiare nel folto dei maestosi boschi. Il padrone di casa spalancò la porta con cura e, facendo attenzione a non staccarla nuovamente dalle cerniere, si stava dirigendo saltellando verso un sentiero che lo avrebbe condotto nel cuore di una radura con alberi da frutto, ma si sentì chiamare dall’amico che non si era mosso dalla soglia.
    -Cosa c’è Trunks, non hai fame per caso?- gli chiese egli fermandosi all’istante e guardandolo con aria interrogativa.
    -Certo che ho fame, che domande fai!- ribatté il maggiore dei due inarcando un po’ le sopracciglia.
    -E allora? Muoviti che altrimenti non ci resterà il tempo di trovare abbastanza cibo per soddisfare i nostri stomaci!-
    -So anche questo, ma non ti sei accorto che non possiamo andare in giro conciati così?-
    -Perché scusa? Non mi pare che siamo indecenti!-
    -Guarda la tua tuta e la mia: abbiamo mezzo corpo nudo e i pantaloni stracciati…se ci vedesse qualcuno cosa direbbe?-
    -Che siamo carini?-
    -No, che siamo entrambi dei poco di buono! Dai, andiamoci a cambiare!-
    -Uffa…e va bene, torniamo dentro in camera mia, devono esserci alcuni abiti nuovi- e costretto a ritornare indietro, Goten andò in una delle poche stanze della baita seguito dal compagno, aprì le ante del bello e pesante armadio di legno color mogano e frugò per alcuni istanti gettando a terra una miriade di magliette, calzini, berretti e pantaloni, dei quali molti finirono addosso al saiyan dai capelli lillà.
    -E Goten, fa più attenzione a dove lanci queste cose!- gli disse lievemente irritato togliendosi una calza che gli era andata dritta in faccia. Quello non rispose, intento com’era a ricercare qualcosa di adatto per sé e per l’amico, fino a quando non trovò una tuta azzurra molto stretta in vita e un’altra di colore giallo con un cappuccio.
    -Bingo! Quale vuoi tu?-
    -Mah…mi provo questa gialla, quella là mi sembra piuttosto piccola per me…e poi con quell’elastico così stretto soffocherei! A te starà bene- e detto questo afferrò al volo il vestiario che il moro gli aveva lanciato e si diresse in un angolino della camera dove era posizionato un paravento di fibre intrecciate e carta di riso opaca. Velocemente ambedue indossarono i nuovi abiti ed uscirono chiudendo cautamente l’uscio, dunque imboccarono il sentiero attraversando parte del bosco udendo richiami di vari animali e lasciandosi carezzare i visi dalla fresca brezza che scoteva dolcemente i rami frondosi, permettendo ai più svariati odori naturali di diffondersi nell’aria circostante e riempire i loro polmoni. Arrivarono alla radura dall’erba alta e trovando un bivio decisero di dividersi per poi ritrovarsi nel medesimo punto e gustare ciò che ognuno aveva raccolto. Goten si diresse verso destra percorrendo una stradina battuta e scovando tra i pomposi cespugli alla ricerca di frutti, mentre Trunks verso sinistra addentrandosi sempre più nel fitto del bosco, nelle zone ombrose e selvatiche. I raggi del sole penetravano debolmente in questa fortezza naturale costituita da alberi, arbusti piante e liane che rendevano difficile e intricato il cammino del coraggioso figlio del principe che spezzava col taglio della mano i vegetali più resistenti e si liberava dai rami bassi più insidiosi scagliando piccoli ki blast.
    -Eh ma che fatica! Come fanno Goku, Gohan e lo stesso Goten a vivere qui in mezzo a questa massa verde? Oh ecco dei frutti!- esclamò ad un tratto sgranando gli occhi lucidi per la felicità. Spiccò velocemente un salto raggiungendo un enorme cespuglio che era aggrappato alle scoscese pareti di una roccia e riuscì a raccogliere delle particolari bacche rosse con striature blu e bianche. Con un grande sorriso sulle labbra il saiyan conservò il prezioso cibo all’interno del capiente cappuccio, poi scese con un altro balzo atterrando purtroppo su una strana foglia gigante piena di aculei sbattendoci il sedere. Fortunatamente però solo i pantaloni della tuta subirono danni bucandosi in alcune parti e lasciando che le punte aguzze scalfissero superficialmente la pelle del ragazzino che non sentì molto dolore, infatti si limitò a rialzarsi e a massaggiarsi la parte lievemente ferita. Poi proseguì a inoltrarsi tra la folta vegetazione poiché i frutti non sarebbero bastati né per lui né per l’amico, quindi si arrampicò lungo il possente tronco di un albero e cominciò a saltare di ramo in ramo, veloce e silenzioso come un cacciatore in cerca della sua preda. Nel frattempo al moretto era andata decisamente meglio e girovagava per il boschetto luminoso dove battevano i raggi del sole che illuminavano i sottili fili d’erba e i fiori che si piegavano elegantemente sollecitati dal soffio di un piacevole e invisibile venticello. Aveva già trovato radici, succosi frutti gialli e rosa e anche una sostanza zuccherina che egli aveva estratto dai petali dei fiori di un arbusto.
    -Trunks sarà felice! Credo che per adesso possa andare…tanto è solo uno spuntino, la vera mangiata sarà stasera!- esclamò Goten fra sé chiudendo gli occhi per assaporarsi i profumi che provenivano dal contenuto del cesto di foglie lunghe che aveva preparato apposta per mettervi il cibo. Imboccò dunque nuovamente il liscio sentiero per tornare al luogo di appuntamento con l’altro saiyan che non se la stava cavando male nonostante le difficoltà che stava incontrando.
    Dopo qualche minuto egli giunse saltellando alla radura centrale e si distese fra il verde tappeto naturale attendendo il compagno che ancora non si vedeva, perciò si rilassò azzerando l’aura e ne approfittò per schiacciare un pisolino. Ma erano appena trascorsi pochi istanti che un’ombra piombò sul povero Goten svegliandolo di soprassalto e facendolo urlare a squarciagola.
    -Ahah ci caschi sempre!- disse una voce seguita da una gaia risata.
    -Trunks! Sai che non mi devi fare prendere certe paure…qui il posto è tranquillo, non voglio creare scompiglio agli animali…- rispose l’altro mettendosi seduto e torturando l’erbetta con le dita.
    -Suvvia, tu cosa hai trovato? Io queste- esordì Trunks mettendosi a testa in giù e facendo rotolare a terra dei frutti e slegandosi dal cinto una grossa lucertola.
    -Wow, ti è andata bene! Guarda me- e anch’egli gli mostrò il suo cesto con le provviste. Entrambi sorrisero e iniziarono a divorare i cibi e, dopo avere acceso un fuocherello con dei rametti secchi e lo strofinio di due pietre, vi arrostirono il rettile che purtroppo si bruciò le cosce e parte del petto.
    -No…le parti più buone sono carbonizzate! Accidenti Goten non potevi stare più attento invece di continuare a ingozzarti con quella specie di colla zuccherata che hai capitato non so dove!-
    -Senti, assaggiala e poi dimmi se è buona o no!-
    -Non ne ho la minima intenzione! E poi la foglia dove c’è questa cosa è piena di saliva!-
    -Si mangia così, io e mio padre ce la dividiamo!-
    -Ah…beh d’accordo, però lo prenderò con un dito…- e sfiorando la sostanza se la portò lentamente alla bocca e la assaporò.
    -Come ti sembra?-
    -Mmh…buonissima! Da qua, tu non ne vuoi più giusto?-
    -No no, sono pressoché sazio- e lasciato il particolare miele nelle mani di Trunks, egli tolse dal fuoco la magra carne e ne ingoiò le parti rosee. Quando finirono il loro spuntino pomeridiano i due si alzarono, spensero il vigoroso elemento con una sfera e decisero di arrivare a casa facendo una corsa. Iniziarono a sfrecciare velocemente per il sentiero del ritorno e frenarono appena in tempo per non sfondare di nuovo la porta, alzando una grande polvere che li fece tossire.
    -Che corsa… Senti Trunks, che ne dici se andassimo a trovare Piccolo?- propose Goten distendendo la schiena e le gambe.
    -Sì, in fondo che potremmo fare qui? E poi può darsi che ci dia una mano per ricostruire almeno in parte la Capsule Corporation!- esultò l’altro spiccando un salto e alzando un braccio. Quindi piegarono le gambe e si librarono nel cielo limpido e azzurro, giocando tra di loro e non vedendo l’ora di raggiungere quel luogo di pace e serenità in cui il saggio namecciano usava meditare e accogliere i piccoli saiyan per dedicarsi con loro a sani allenamenti sia fisici che spirituali.

    Questo non mi è molto gustato,certo come al solito si vede che si molto brava,descrivi tutto con minimi particolari ma questo capitolo mi ha un pò annoiato,l'hai reso troppo statico,forse dovevi velocizzare un pò la ricerca dei frutti.
    Comunque questo è solo un mio parere,questo commento è soggettivo perchè come ti ripeto è scritto davvero molto bene,solo mi è sembrato un pò noioso

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