Attendo il mio sogno con ansia, emozione. Poi applaudo e mi sbraccio per la mia formazione.
E' la prima giornata e la mia fedeltà è premiata da un senso di gran voluttà.
Ritorna il mio eroe ed illumina il giorno. Dei miei guai per un poco si sfuma il contorno.
Egli è grazia, armonia che esalta lo stadio. Mi riporta ai miei giorni e di orgoglio m'irradio.
Sono un fan che del baseball coglie ogni finezza, io giocavo capite e sarei all'altezza.
Una volta ho battuto una palla alle stelle fui portato in trionfo non stavo più nella pelle.
Si ce l'ho dentro il sangue e questa passione l'ho trasmessa a mio figlio futuro campione.
Certo lui è piccolino ed ancora maldestro ma datemi tempo e sarò buon maestro.
Con un po' di fortuna, ci sono ad un passo sistemo due cose e poi mi rilasso.
Aiuterò la mia squadra a riavere la gloria con un tocco imprevisto alla solita storia.
Dice oggi l'atleta: "Io gioco per me" ci sto male a sentirlo e mi chiedo perchè?
Non è il fan, il tifoso che paga il biglietto a far ricco e famoso il suo prediletto?
Se gli parlo lui sente, ma in realtà non mi ascolta. Mi dimostra freddezza per l'ennesima volta.
E' attaccato al denaro in un modo inaudito.
No così non va bene io rivoglio il mio mito!
(The Fan,il mito)

Nessuna frase,nessun monolgo può ripagare le parole di un tifoso....Nulla,è vero più di queste parole....Mai verranno cancellate....Chiunque può ricordarla.....perchè...la vita infondo è una partita...