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  1. #11
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    Predefinito La Campagna del Millennio commenta la Legge Finanziaria

    La finanziaria approvata al Senato non apporta sostanziali modifiche al testo proposto dal Governo. Le promesse fatte con il DPEF del giugno scorso restano ancora una volta disattese.

    Ripetiamo quanto affermato lo scorso ottobre al momento della prima approvazione del Governo del testo della Finanziaria: sicuramente i 910 milioni che derivano dall’extragettito che sono stati stanziati a complemento della finanziaria 2007 per saldare debiti pregressi in materia di cooperazione sono una somma considerevole, che testimonia una volontà politica di mantenere gli impegni assunti a livello internazionale.

    Questa cifra sarebbe in grado, se il Governo riuscirà a spendere entro il 31 dicembre del 2007 tutti i fondi stanziati, di portare l’Italia nel 2007 allo 0,29% PIL/APS, risultato apparentemente molto importante. Diciamo solo apparentemente perché ancora una volta si tratterebbe solo del risultato di una manovra una tantum che non garantisce all’Italia un incremento costante degli aiuti. Anzi se il testo approvato in Senato dovesse essere approvato anche alla camera nel 2008 l’Italia tornerebbe drammaticamente a ritrovarsi a un esiguo e inaccettabile 0,20% APS/PIL.

    La finanziaria 2008 infatti alloca solo 100 milioni in più alla cooperazione, un ammontare che lascia l’Italia ancora molto lontana dagli impegni assunti anche a livello europeo e dal raggiungimento degli Obiettivi del Millennio. Questo stanziamento (iniziale) non riflette quanto dichiarato dal governo nel DPEF, che prevedeva una tempistica per raggiungere lo 0,33% PIL in APS entro il 2008 e lo 0,51% entro il 2010.

    Questa situazione altre a far perdere di credibilità internazionale l’Italia ha due conseguenze dirette e gravi sull’’Europa e verso i paesi più poveri:

    1. Ricordiamo che l’Italia è tra i paesi più ricchi del mondo, troppo spesso ce lo dimentichiamo!, e che appartiene al G8 e G7. Il suo disimpegno nei confronti della lotta contro la povertà avrà delle ripercussioni su tutta l’Europa: non mantenendo il proprio impegno non solo fallirà come paese ma sarà responsabile del potenzialefallimento dell’intera Europa che avrà molte difficoltà in più nel raggiungere entro il 2010 lo 0,56% PIL in APS senza l’Italia;

    2. Altra conseguenza grave dipende dal fatto che la percentuale di APS/PIL non è un semplice numero ma è un impegno preso verso e con i paesi più poveri. Paesi che stanno facendo riforme e sforzi enormi per realizzare gli Obiettivi del Millennio anche contando sulle promesse che l’Italia ha fatto. Il mancato pagamento degli aiuti e soprattutto la mancanza di una programmazione di tali pagamenti blocca le politiche di questi paesi e li rende ancora più vulnerabili.

    E’ fondamentale dunque che l’Italia mantenga le promesse del DPEF del giugno scorso e che inizi con una seria riforma per quanto riguarda l’efficacia dei propri aiuti, attuando con urgenza le disposizioni della Dichiarazione di Parigi.

    Campagna del Millennio Italia

    Novembre 2007

  2. #12
    coffeecoffeecoffeecoffeec L'avatar di Black Ghost
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    Citazione Originariamente Scritto da Majin Broly Visualizza Messaggio
    esattamente quello che intendevo col mio primo post
    Hai ragione, quindi edito.

    Citazione Originariamente Scritto da u211155 Visualizza Messaggio
    La finanziaria approvata al Senato non apporta sostanziali modifiche al testo proposto dal Governo. Le promesse fatte con il DPEF del giugno scorso restano ancora una volta disattese.

    Ripetiamo quanto affermato lo scorso ottobre al momento della prima approvazione del Governo del testo della Finanziaria: sicuramente i 910 milioni che derivano dall’extragettito che sono stati stanziati a complemento della finanziaria 2007 per saldare debiti pregressi in materia di cooperazione sono una somma considerevole, che testimonia una volontà politica di mantenere gli impegni assunti a livello internazionale.

    Questa cifra sarebbe in grado, se il Governo riuscirà a spendere entro il 31 dicembre del 2007 tutti i fondi stanziati, di portare l’Italia nel 2007 allo 0,29% PIL/APS, risultato apparentemente molto importante. Diciamo solo apparentemente perché ancora una volta si tratterebbe solo del risultato di una manovra una tantum che non garantisce all’Italia un incremento costante degli aiuti. Anzi se il testo approvato in Senato dovesse essere approvato anche alla camera nel 2008 l’Italia tornerebbe drammaticamente a ritrovarsi a un esiguo e inaccettabile 0,20% APS/PIL.

    La finanziaria 2008 infatti alloca solo 100 milioni in più alla cooperazione, un ammontare che lascia l’Italia ancora molto lontana dagli impegni assunti anche a livello europeo e dal raggiungimento degli Obiettivi del Millennio. Questo stanziamento (iniziale) non riflette quanto dichiarato dal governo nel DPEF, che prevedeva una tempistica per raggiungere lo 0,33% PIL in APS entro il 2008 e lo 0,51% entro il 2010.

    Questa situazione altre a far perdere di credibilità internazionale l’Italia ha due conseguenze dirette e gravi sull’’Europa e verso i paesi più poveri:

    1. Ricordiamo che l’Italia è tra i paesi più ricchi del mondo, troppo spesso ce lo dimentichiamo!, e che appartiene al G8 e G7. Il suo disimpegno nei confronti della lotta contro la povertà avrà delle ripercussioni su tutta l’Europa: non mantenendo il proprio impegno non solo fallirà come paese ma sarà responsabile del potenzialefallimento dell’intera Europa che avrà molte difficoltà in più nel raggiungere entro il 2010 lo 0,56% PIL in APS senza l’Italia;

    2. Altra conseguenza grave dipende dal fatto che la percentuale di APS/PIL non è un semplice numero ma è un impegno preso verso e con i paesi più poveri. Paesi che stanno facendo riforme e sforzi enormi per realizzare gli Obiettivi del Millennio anche contando sulle promesse che l’Italia ha fatto. Il mancato pagamento degli aiuti e soprattutto la mancanza di una programmazione di tali pagamenti blocca le politiche di questi paesi e li rende ancora più vulnerabili.

    E’ fondamentale dunque che l’Italia mantenga le promesse del DPEF del giugno scorso e che inizi con una seria riforma per quanto riguarda l’efficacia dei propri aiuti, attuando con urgenza le disposizioni della Dichiarazione di Parigi.

    Campagna del Millennio Italia

    Novembre 2007
    Che l'Italia sia uno dei paesi più ricchi non lo si può negare. Ma è altrettanto visibile la situazione economica attuale, non messa molto bene a causa di sprechi e dell'indebitamento pubblico. Ora come ora non credo che possiamo essere un potenziale sostenitore di questi aiuti, a meno che non ci sia un boom di aumento nelle casse dello stato. Per ora direi di lasciar fruttare i futuri risultati dell'attuale finanziaria, in modo da poterli investire in miglior modo in un futuro (si spera) prossimo.

    stupid sexy greedo butt


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