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Discussione: Eutanasia

  1. #11
    King of the Bohemien L'avatar di Jeff Buckley '85
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    Citazione Originariamente Scritto da Hyde Visualizza Messaggio
    innanzitutto ti ringrazio per aver postato la lettera, non l'avevo mai letta pur avendone sentito parlare...inoltre sono daccordo con te tranne su un punto:

    io invece sono convinto che a dover decidere vita o morte sia solo Dio...infatti non è Lui a tener in vita un malato terminale, ma i macchinari, le leggi, e un'etica imposta dalla Chiesa (Dio e Chiesa purtroppo non sempre sono la stessa cosa)...e qui do pienamente ragione alle parole del povero Welby

    un tempo non c'erano ne macchinari ne dottori così istruiti, e questo genere di malattie facevano il loro decorso senza poter intervenire, seguendo il "termine naturale" imposto da Dio...c'è da precisare comunque che il discorso lo restringo solo alle malattie inguaribili, dove esiste cura è logico intervenire!

    Per la lettera non c'é di che, é mia opinione che prima di sparare sentenze dobbiamo vedere cosa si prova dall'altra parte senza farci indottrinare da gente a cui non frega niente di nessuno...non potremo mai capire il dolore del povero Welby (e auguriamoci di non doverlo fare) ma la sua testimonianza rende tutto più chiaro, chi vuole l'eutanasia non é un maniaco suicida ma una persona che proprio perché ama la vita non può tollerare una tortura ignobile e inutile.
    Sulla differenza tra Dio e Chiesa hai ragione, vorrei solo che quei cattolici bigotti (vale a dire la maggioranza degli Italiani) lo capisse, adesso ci vorrebbe IISNT che sicuramente sull'argomento ha da dire parecchio...
    Sul fatto dei macchinari non sò che dire...a che serve una ricerca che al posto di scoprire la cura di una malattia orribile scopre i metodi per allungare l'agonia? E' vero progresso questo?

  2. #12
    Senior Member L'avatar di lucifero la leggenda
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    Sarò sincero non ho letto il documento perché poco mi interessa cosa ne pensa Berlinguer sull'eutanasia che sia o non sia d'accordo su quello che penso io o ognuno di voi, a me non mi cala nemmeno.
    Invece lessi tempo fa la lettera di Welby e a tal proposito dico la mia. Per me un caso come Welby poteva essere ammessa l'eutanasia. Sottolineo che sono d'accordo che dovrebbe essere fatta una legge sull'eutanasia, perché sono per la libertà, e se un uomo che esso stesso si definisca vigliacco o forte nel voler praticare tale scelta è un problema suo non dello Stato non della Chiesa, se Dio è misericordioso come dicono lo accetterà dentro sto benedetto Regno dei Cieli. Certo non sono d'accordo che lo si fa per "sfizio", cioè uno che magari non ha voglia di vivere se ne va all'ospedale <<Scusi che mi fa una punturina per andare all'altro mondo?>>, non potrei accettarlo perché in questo caso diverebbe eticamente scorretto (o come direbbe Berlinguer "bioeticamente"). Nel caso di Welby che comunque è stato liberato dalla sua prigione (ovvero la sua non vita) è stato detto che si trattava di rifiuto delle cure se la vogliamo mettere così ok, ma se un uomo non può sopportare di vivere in determinate condizioni perché non deve essere libero di farlo? Un altro esempio in cui non accetterei l'eutanasia è un calciatore a cui non importa niente dei soldi (voglio vedere dove se ne trovano vabbè questa è un altra storia), ma segue il suoi sogni perché non vuole altro che giocare a calcio per tutta la vita, gli capita un incidente e perde un piede non può più giocare e vuole che gli venga praticata l'eutanasia, io non sarei d'accordo perché il suo fisico è ancora in grado si sopportare la propria vita, certo sarà stravolto forse triste per tutta la vita ma è una questione che attacca i propri sogni, i propri stati d'animo ma questo volendo si cura, la sclerosi amiotrofica progressiva ancora no.

  3. #13
    Guerriero Barbaro L'avatar di Will
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    giusto per chiarire, non &#232; quel Berlinguer che solitamente si pensa.
    in ogni caso ti invito a leggere il documento che contiene osservazioni interessanti, poi se vuoi limitarti a leggere la lettera di qualcuno che &#232; invischiato nella situazione e non vuoi leggere altro, sono fatti tuoi.
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  4. #14
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    Davvero interessante il documento:in particolare mi ha interessato la questione del giuramento di Ippocrate,del living guill come anche tutta la questione dell'accanimento terapeutico.
    A mio parere il giuramento di Ippocrate dovrebbe essere "aggiornato" tenendo conto della condizione della persona e dell'impossibilità di un cura,oltre che ovviamente al volere del paziente.Forse è anche quello il motivo per cui molti medici si fanno molti problemi di coscienza o comunque può quasi essere una scusa nel caso qualcuno non se la senta.Mi rendo pienamente conto che uccidere una persona,anche se a fin di bene come in questo caso,debba essere una sensazione orribile ma il medico deve rendersi conto che in quel caso la vita non è più vita.Come dice Welby(la lettera è toccante a dir poco,davvero un pugno allo stomaco)che vita è quella attorniata da medici e macchinari che ti tengono in vita soffrendo e non potendo fare niente che si possa chiamare parte di vita?
    La chiesa cattolica è davvero ipocrita,semmai dovrebbe essere a favore dell'eutanasia,cosa c'entra Dio se una persona è tenuta in vita artificialmente?Mah...

    Il living guill si dovrebbe diffondere al più presto,è una cosa interessante che permette di risolvere le situazione in cui i malati non siano più in grado di intendere e volere.Un'altra cosa che risolverebbe molte situazioni.

    Inutile dire che l'eutanasia è come dice Welby,morte oppurtuna,anzi forse è più naturale che quella vita artificiale.La morte fa parte della vita,non bisogna dimenticarlo.L'accanimento terapeutico ha senso fino a un certo punto,perfette le parole di Berlinguer.

    Citazione Originariamente Scritto da Berlinguer
    Io faccio una distinzione tra accanirsi contro la malattia e accanirsi contro il malato, perché, accanirsi contro la malattia, cioè tentare di fare tutto il possibile anche per malattie che sono o erano considerate assolutamente incurabili, è stata la spinta a trovare delle cure. Senza questo accanimento verso malattie, considerate incurabili, non ci sarebbero stati i progressi della medicina, che abbiamo conosciuto soprattutto nell'ultimo secolo. Altra cosa è invece accanirsi contro il malato, quando le cure non servono più a nulla. In questo caso è una tortura, ecco, una tortura, che è dovuta spesso alla tendenza dei medici a far prevalere la propria volontà di intervenire a ogni costo, ecco, come si può dire "medicalizzare la vita" fino agli ultimi momenti, che è una tendenza che io considero perniciosa.
    Quando la vita non è più vita ed essa viene prolungata spasmodicamente con macchinari,andando così anche contro il volere di Dio cara chiesa,mi sembra che l'eutanasia non sia affatto da rifiutare.
    Bisogna crescere da un punto di vista morale non chiedendosi perchè deve morire ma perchè deve vivere(sempre parlato di un malato con nessuna speranza e solo sofferenza).

    La morte fa parte della vita.
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  5. #15
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    Io ho letto il "Diritto di morire" di Umberto Veronesi ciò che dice Berlinguer non è molto diverso da quello che dice il libro. Comunque rileggere il documento è servito a farmi ripassare il libro e rendermi sempre più conto di non sentirmi in torto a ciò che penso sull'eutanasia

  6. #16
    King of the Bohemien L'avatar di Jeff Buckley '85
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    Citazione Originariamente Scritto da L0rd C Visualizza Messaggio
    Davvero interessante il documento:in particolare mi ha interessato la questione del giuramento di Ippocrate,del living guill come anche tutta la questione dell'accanimento terapeutico.
    A mio parere il giuramento di Ippocrate dovrebbe essere "aggiornato" tenendo conto della condizione della persona e dell'impossibilità di un cura,oltre che ovviamente al volere del paziente.Forse è anche quello il motivo per cui molti medici si fanno molti problemi di coscienza o comunque può quasi essere una scusa nel caso qualcuno non se la senta.Mi rendo pienamente conto che uccidere una persona,anche se a fin di bene come in questo caso,debba essere una sensazione orribile ma il medico deve rendersi conto che in quel caso la vita non è più vita.Come dice Welby(la lettera è toccante a dir poco,davvero un pugno allo stomaco)che vita è quella attorniata da medici e macchinari che ti tengono in vita soffrendo e non potendo fare niente che si possa chiamare parte di vita?
    La chiesa cattolica è davvero ipocrita,semmai dovrebbe essere a favore dell'eutanasia,cosa c'entra Dio se una persona è tenuta in vita artificialmente?Mah...

    Il living guill si dovrebbe diffondere al più presto,è una cosa interessante che permette di risolvere le situazione in cui i malati non siano più in grado di intendere e volere.Un'altra cosa che risolverebbe molte situazioni.


    Già, come si fà a trattare casi moderni usando un giuramento pronunciato 2500 anni fà? E' come se si volesse governare l'Italia con le leggi di Solone o magari con le dodici tavole romane.
    Gli ideali saranno anche nobili, ma ne é passata di acqua sotto i ponti e bisogna aggiornarsi ai problemi del presente cosa che la Chiesa non mi sembra faccia su questo e su altri mille problemi.
    Il vero problema é che l'Italia é una Repubblica Laica solo in teoria, e il medico che ha staccato il respiratore a Welby ora stà avendo un mucchio di grane dai partiti cattolici (per la serie "non ci rassegniamo ad una sconfitta") ed é questo a frenare i medici, non vogliono essere incolpati di omicidio solo per aver rispettato il volere di un paziente.
    A questo punto io mi chiedo: Perché non fare un bel referendum e vedere che ne pensa la gente? Se non lo si fà é perché la Chiesa é consapevole che sarebbe l'ennesima bastonata visto che nessun italiano sano di mente vuole fare la fine di Welby, ma sentire Rutelli che dice "lo Stato Italiano ribadisce il suo fermo NO a qualsiasi tipo di eutanasia" é offensivo, chi decide? I politici o noi? Chi si intende per "lo Stato Italiano" alla fine in Democrazia non posso nemmeno decidere della mia vita, questa é ipocrisia bella e buona.
    Il Living Guill credo sia una conquista della civiltà da attuare al più presto anche se dubito che in Italia prenderà piedi visto che a quanto pare siamo un popolo di superstiziosi che non vuole neanche pensare alla morte, ma permetterebbe di risolvere i casi come quelli di Terry Schiavo in cui la persona non può decidere, lì il marito ha sbagliato, l'ha praticamente uccisa, non aveva il diritto di prendere quella decisione...
    Io vorrei chiudere questo intervento citando Patch Adam "l'obiettivo di un medico non é evitare a tutti i costi la morte, ma rendere più umana la vita"

  7. #17
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    La chiesa purtoppo &#232; uno dei problemi pi&#249; grandi in questo paese, come al solito si rimane attaccati a certe vecchie tradizione e a valori morali che non esistono.
    Il referundum sarebbe davvero una gran cosa ma come hai gi&#224; detto te &#232; un miraggio.Come diceva qualcuno prima se c'&#232; diritto di vita esiste anche il diritto di morte per me.Ma evidentemente non pare essere cos&#236;.
    Per il Living Guill io spero vivamente che prenda piede, altrimenti sar&#224; l'ennesimo esempio di come si rimanga attaccati a una mentalit&#224; che ormai deve essere superata.
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  8. #18
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    Citazione Originariamente Scritto da Jeff Buckley '85 Visualizza Messaggio
    Già, come si fà a trattare casi moderni usando un giuramento pronunciato 2500 anni fà? E' come se si volesse governare l'Italia con le leggi di Solone o magari con le dodici tavole romane.
    In realtà il giuramento di Ippocrate è stato modificato, anche se non so da quando
    E comunque ci si basa più che altro sul Codice Deontologico (e, prima, sui Codici Civile e Penale e sulla Costituzione), non sul giuramento di Ippocrate ^^

  9. #19
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    anke secondo me l'eutanasia va applicata solo in casi estremi xk&#232; volte &#232; meglio morire ke vivere in modo atroce

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