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Discussione: Popoli antichi

  1. #1
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    che ne pensater delle iscrizioni antiche rappresentanti veicoli volanti?
    secondo voi questi popoli hanno davvero avuto contatti con gli alieni?
    che ne pensate dellle piste di nazca?

  2. #2
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    Io sono sempre molto scettico su alieni che vengono, danno una occhiata e se ne vanno, con varie versioni.

    Tuttavia se dovessi esprimere una preferenza per un possibile scenario, sarebbe la seguente.

    Supponiamo, in un nostro futuro, di poter disporre di tecnologie di viaggio ultraluce, oppure che siamo capaci di sistemi di ibernazione tali da poter effettuare viaggi di secoli nello spazio nel sonno criogenico, guidati da sistemi automatici.

    Supponiamo inoltre che, come già sta accadendo, individuiamo dei sistemi stellari in cui è possibile che ci sia un pianeta con caratteristiche tali da supportare strutture organiche (= a base di carbonio, ossigeno, idrogeno per la maggiorparte) viventi: acqua, atmosfera non troppo densa, temperatura e pressione in superficie tale da mantenere l'acqua in forma liquida.

    Supponiamo, inoltre, che non sia possibile altra forma di comunicazione che quella tramite sistemi elettromagnetici (radio, luce), i quali, ben che si voglia, non vanno piu' veloce di c.

    Diciamo che individuiamo il pianeta non troppo lontano, ad esempio a 50 ANNI LUCE.

    Un gruppo di scienziati decide di non perdere l'occasione della storia e di partire per lo studio. Infatti vedendo un mondo diverso dalla terra e' possibile magari individuare gli anelli mancanti per capire come la vita si e' formata. E' una occasione unica e penso che non si farebbe fatica a trovare quanto meno 100 persone ambosessi disposti a un ragionevole rischio per l'avventura. Io partirei al volo ad esempio

    L'astronave parte, e dopo TOT tempo, che supponiamo mai inferiore a un decennio tra partenza, arrivo, soste per il carburante (energia stellare, idrogeno, antimateria). Diciamo quindi che arriva ottimisticamente al 10 E.S. (era spaziale).

    Intanto sulla terra, prima di avere notizie dell'arrivo dell'astronave, passano quanto meno 50 anni dall'arrivo. Quindi le prime notizie arrivano al 60 E.S.
    E' facile immaginare che la magioranza della gente che aveva sponsorizzato il lancio la prima volta, o che abbia legami affettivi con i colonizzatori sia morta a quella data oppure in pensione.
    E' molto probabile inoltre che l'entusiasmo iniziale sulla missione sia altamente ridotto dagli eventi del mondo: guerre, disastri naturali, mode, nuove tecnologie. Oppure magari sorpassati da progetti piu' rapidi: il terraforming di Venere, la colonizzazione delle lune di Giove, altri pianeti scoperti piu' vicini.

    I tempi di comunicazione fra la colonia e la terra rendono difficile e poco sensato lo scambio di comunicazione.
    Supponiamo magari che immagini dalla terra, film, eventi, interviste, musica, siano comunque trasmesse alla colonia fin dalla partenza; in ogni caso passano almeno 50 anni prima che tali informazioni arrivino alla stazione, inesorabilmente vecchie. Sarebbero raccolte probabilmente dalla seconda generazione di persone nate sulla colonia, che della terra non hanno un ricordo personale e che oramai sono adattate al nuovo pianeta. Una eventuale comunicazione, importante, ci metterebbe altri 50 anni per arrivare a terra.

    In breve tempo, dopo i primi flussi informativi mandati nei primi 5 anni da parte della colonia, ci si renderebbe conto che un qualunque scambio di informazioni sarebbe perfettamente inutile, dato che tra domanda e risposta ci vogliono 100 anni. E poi nascerebbe una sorta di identità separata sulla colonia: questi infatti avrebbero il mondo ideale, un mondo senza smog, senza politica, pieno di risorse, completamente da esplorare e loro, loro sarebbero con la loro tecnologia in grado di ricostruire UTOPIA.

  3. #3
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    Utopia non sarebbe una civiltà in espansione. Non sarebbe una civiltà. 100 persone moderne creerebbero se tutto va bene una ventina di famiglie. Ogni famiglia produrrebbe 2-3 figli massimo, secondo una norma di autoregolamentazione dovuta inizialmente alle scarse risorse e alla ristretta comunità che si formerebbe. Supponendo un trend fra nascita e morte positivo, e supponendo un trend molto ottimista del 10% ogni generazione (30 anni), avremmo dopo 100 anni solo 130 persone nella colonia.
    La cosa va comunque molto bene; negli scopi degli scienziati non c'e' certo quello di sparpagliarsi per il mondo. C'e' tanto da fare..
    Magari qualche isolato gruppo si spostera' in altra zona: una coppia di ribelli, dei malviventi. Ma e' molto improbabile che in questa fase il loro agire porti dei risultati.

    La colonia sarebbe comunque tecnologicamente perfetta, piccola, apparentemente ricchissima.

  4. #4
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    Ora, l'analisi puo' continuare in varie forme. La colonia alla fine non si curerebbe della Terra e probabilmente la terra non si curerebbe della colonia, per quanto nella storia si ricorda di questo esperimento e magari qualche centinaio di anni dopo studiosi potrebbero anche tentare di ricollegarsi con gli antichi conterrestri.

    Ora veniamo a noi.
    Supponiamo che UTOPIA sia ATLANTIDE, che siamo noi il pianeta promettente su cui una razza aliena ha mandato una colonia per motivi di studio.
    Essa risponderebbe a tutti i quesiti; questa minicivilta' non avrebbe la capacità fisica di dominare le nascenti culture umanoidi primitive, magari create geneticamente per assomigliare a loro, nel tentativo di creare un mondo in cui gli atlantidei non siano solo degli ospiti. Ma sicuramente potrebbero guidarle tramite le loro conoscenze. Magari all'inizio ci sara' stato qualche accordo di 'non intrusione' alla star trek, ma poi incidenti occorrono, una navetta che si guasta in mezzo al nilo, l'esigenza di commercio con gli indigeni del luogo, dopotutto mica possono ammazzare tutti quelli che casualmente trovano atlantide.

    Per ragioni anche personali colloco atlantide nel Golfo del Messico, perche' sarebbe il posto ideale dove costruire una colonia: risorse sovrabbondanti, clima temperato/tropicale.

    Poi un giorno il disastro.
    Al largo delle Antille (mi pare) la Zolla Atlantica si scontra con quella SudAmericana. Alcune isole vulcaniche esplodono con fragore, riempiendo l'aria di polveri e generando uno Tzunami di proporizioni apocalittiche. E' da notare che questo evento e' accaduto realmente e ci sono tracce ancora oggi. Un muro d'acqua, alla velocità di 200Km/h, alto come un palazzo di 30 piani, con l'energia distruttiva di un bel po di atomiche messe insieme, si infrange sull' Isola di Atlantide. Gli strumenti individuano il disastro, ma non possono farci nulla. Hanno solo poche ore per scappare e non hanno certo i mezzi. Alcuni (i capi?) prendono alcune navette e cercano di scappare.

    L'onda si infrange sulla colonia (e per centinaia di chilometri nell'interno), e spazza via tutto. E' da pensare che questi coloni hanno evitato di usare plastica o altre cose non biodegradabili, data la loro grande civilta'. Cosi' ogni cosa viene completamente distrutta e cancellata.

    Le polveri alzate dalle eruzioni chiudono il cielo, causando un abbassamento della temperatura. Inizia quindi un periodo di pioggia continua, mentre lentamente l'onda si ritira dalle terre.

    Dopo un poco di tempo, il sole risplende su una terra oramai distrutta.

    Gli indigeni abitanti sulle alture ( come quelli centroamericani), si salvano dall'inondazione; cosi' anche terre piu' interne all'atlantico si salvano.
    I pochi superstiti, una decina, sono oramai sparse.

    Immaginiamo un disperato messaggio mandato alla terra: "AIUTO", ma questo messaggio non sara' recepito da nessuno.
    Uno dei superstiti, anziano, decide di guidare la popolazione del posto, sulle alture centroamericane, a fare un grosso disegno, che possa essere visto da lontano, per guidare gli eventuali aiuti che, si spera vanamente, possano arrivare in fretta.

    Con i mezzi a disposizione, e studiando le caratteristiche del luogo, l'atlantideo riesce a far tracciare un enorme disegno quasi geometrico, che indichi senza ombra di dubbio l'esistenza di una civilta'. Usa un particolare sistema che resistera' nei millenni, pur se fatto con le semplici cose a disposizione degli indigeni.

    Ma, col tempo, la razza degli atlantidei è destinata a scomparire. Gli anziani ex.coloni si prodigano per raccontare oralmente agli indigeni la loro tradizione, ma la storia diventa leggenda e la leggenda diventa mito.
    Lo Tzunami diventa una pioggia torrenziale (fenomeno di piu' facile visualizzazione) e dura un tempo lunghissimo, 40 giorni e 40 notti.
    L'astronave della colonia si mischia e diventa l'arca di Noè, e gli atlantidei diventano i moderni Dei del misticismo di ogni popolo, ovvero un gruppo di pochi, pochissimi potenti variamente poco interessati ad agire sulla popolazione se non come a volte correttivo piu' o meno azzeccato.

    Ecco qua la storia del mondo
    Scrivero' un libro un giorno?

    Milton - Helm

  5. #5
    Shadow
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    Azz.... tu scherzi.... se scrivi una sceneggiatura non è difficili che qualcuno la compri per farci un film o almeno una serie di telefilm

    Stupenda ipotesi !!!!

    ...non saprei come controbbattere.... non ne avrei gli elementi

  6. #6
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    Concordo è una teoria affascinate forse un po' fantasiosa ma non del tutto improbabbile.
    P.S. Si scrive Tsunami non Tzunami .

  7. #7
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    pare che un gruppo di americani abbia trovato una connessione tra le "piste di Nazca" e l'acqua.
    hanno notato che permettevano di trovare alcuni pozzi e fiumi.

    ora si pensa che le figure siano una sorta di "segnali indicatori per trovare l'acqua". l'idea è plausibile: la zona è pressochè desertica.

    hanno anche detto che si vedono dall'alto proprio per ringraziare\raffigurare gli Dei: che erano sopratutto gli uccelli; in primis il condor.

    io personalmente la trovo una buona spiegazione; ma è ovvio che nessuno lo saprà mai quale era la vera storia di quei disegni.

    i misteri sono misteri. e penso anche che molte volte è meglio NON sapere.

  8. #8
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    oddiooo
    è una teoria plausibile

  9. #9
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    certo che anche i disegni sui dischi volanti trovati sul muro di una piramide non sono da sottovalutare
    molti di quei disegni sono stati valutati veri dalle analisi
    e dalla forma non si direbbero uccelli
    http://www.cbland.net/iperj/hiei_satsuken.jpg "tsk, se vuoi morire ucciditi da solo, io non prendo ordini da nessuno"

    HIEI SEI IL MIO IDOLO >.<

  10. #10
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    Io penso che li da qualche parte ci siano 10000000000 di storici e che almeno uno di loro ci abbia pensato e si sia fatto una risata...

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