non vedo che ci sia di strano, a 9 anni si inizia a fare i primi passi verso i primi pensieri non condizionati da altri..
non vedo che ci sia di strano, a 9 anni si inizia a fare i primi passi verso i primi pensieri non condizionati da altri..
Se mi vogliono sono così, di certo non posso cambiare:
perchè io, di sentire dei cavalli che mi spingono la schiena, ne ho bisogno come dell'aria che respiro....
però è bello perchè se avessimo tutti le idee uguali non staremmo qui a dibattere....Comunque
FATE QUELLO CHE VOLETE...
basta che ne siate veramente convinti e rispettate gli altri....
Se..QUALCUNO ti dice merda....tu digli...:
" M A N G I A T E L A ! ! ! "
essere atei equivale ad essere religiosi, è comunque una presa di posizione ideologica rispetto a qualcosa che in questo caso non dovrebbe esistere, anzi, mi correggo, a qualcosa di cui non si ri-conosce una legittima esistenza. Secondo me è una parola che racchiude un significato troppo grosso e non può essere usata con tanta facilità...o almeno se si usa si deve farlo con la consapevolezza di non aver carpito il senso pieno.
Comunque le prese di posizione nette nel campo metafisico non mi hanno mai convinta...posso solo dire che ciò a cui mi avvicino di più sia una mezza specie di agnosticismo perchè non nego l'esistenza di nulla ma neanche ci credo...è un po' strano da spiegare...diciamo che per ora non mi interessa saperlo.
Comunque per quanto riguarda il motivo del topic...beh...certo che è una scelta l'ateismo, cosa c'entrano i trascorsi religiosi??? uno può diventare ateo anche dopo il battesimo e 20 anni di catechismo...
come disse freud... la religione è l oppio del popolo... nel senso che l essere umano ha bisogno di qualcosa in cui credere e sempre è stato cosi.. soprattutto x trovare spiegazioni a qualcosa a cui nn poteva darne...
ma oggi sa situazione è cambiata... io personalmente nn mi ritengo cristiano e nn credo xk la trovo una perdita di tempo... e inutile... sono piu per la scienza che per la religione.
dal mio punto di vista, l'ateismo è una "religione" (anche se si può specificare così futile... è impossibile non credere a niente. un punto, una metà, un'entità ce l'hai e la senti, gli ateisti invece non hanno ancora aperto gli occhi ma soprattutto il cuore..
gli atei però potrebbero dire lo stesso di noi credenti, quindi non generalizziamo troppo..
Se mi vogliono sono così, di certo non posso cambiare:
perchè io, di sentire dei cavalli che mi spingono la schiena, ne ho bisogno come dell'aria che respiro....
Ma vedì di moderarti te che hai bisogno di arrivare ad insultare le convinzioni altrui definendole presuntuose e tristi.
Io come Francesca non sento il BISOGNO di avere un dio, non credo che credere nell'esistenza di una divinità sia necessario, riesco tranquillamente ad accettare la vita senza bisogno di pensare che qualcuno me l'abbia donata e che quindi la vita stessa abbia uno scopo più alto, riesco ad accettare il mondo senza bisogno di avere un creatore.
Il bisogno di religiosità è insito nell'uomo da millenni.
Nel mondo moderno si sta perdendo, e questo è un dato di fatto.
Io non lo sento mio, non mi viene da supporre l'esistenza di una divinità, è una cosa a cui non riesco a credere.
E' un bisogno che non ho.
In cosa questa scelta sarebbe triste?
Come io accetto l'opinione di chi crede spererei che i credenti facciano lo stesso con me, senza bisogno di definirmi triste presuntuoso o di dirmi che non ho aperto gli occhi e soprattutto il cuore.
Perché a quel punto mi incazzo anche un pochino.
mah, non vedo perché un battezzato non possa essere ateo e soprattutto non vedo perché debba essere biasimato.
ma probabilmente lo hanno già detto.