Originariamente Scritto da
KURGAN
Mio giovane amico, credo che sbagli l'approccio.
Sbagliatissimo è "una paragone o una gara culturale" : un egiziano potrebbe risponderti che loro costruivano le grandi piramidi quando i nostri avi "innalzavano" palafitte nel fango del Tevere, stesso dicasi di un cingalese che potrebbe erudirci sulla filosofia del Budda o di un cinese che potrebbe sbalordirci con l'attualità del confucianesimo.
Oggi vengono in Italia Indiani con 2 lauree che si "abbassano" a vendere chincaglieria etnica o raccolgono pomodori in Puglia e in Campania......Non credi che sia troppo superficiale dare loro "dell'ignorante o incivile".
Proteggere una "cultura millenaria" come la nostra cosa vorrebbe significare? In virtù del fatto che abbiamo avuto un trascorso grande, dobbiamo espellere tutto ciò che è diverso? La nostra civiltà deriva da quella Greca lo dimentichi? Più di 2500 anni fà i Romani invasero la penisola ellenica e ne furono conquistati dalla filosofia e l'arte. Forse questa è la ricetta per tornare "grandi": prendere il meglio di ciò che le altre culture possono donarci.
Gli states sono la più grande potenza mondiale perchè hanno fatto propria la multietcità trasformandola in ricchezza. Hanno dato il più alto significato alla parola "Democrazia". Hanno fatto esattamente ciò che i romani fecero all'apice del loro impero.
Nella roma imperiale tutti potevano diventare "civites"...ovvero cittadini e potevano accedere anche a cariche pubblice e politiche..che i romani fossero più democratici e lungimiranti degli attuali italiani?
Quindi mio giovane amico, spogliamoci della nostra arroganza, apriamoci ed evolviamoci se non vogliamo affogare in uno sterile e goffo protezionismo.