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    Pure-Blodded Saiyan L'avatar di MissB
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    Predefinito La mia fanfic: Dragonball Z Alternate Universe... versione in Italiano

    Allora ragazzi... VirusImpazzito ha fatto un capolavoro con la traduzione, quindi apro un nuovo topic per la versione in Italiano della mia fan fiction. I crediti per questa traduzione vanno a lui, infatti, ha fatto un lavoro da professionista!!!! Grazie milleee!!!

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    Dragon Ball Z - Universo Alternativo
    "L'arrivo del Saiyan misterioso"

    Un anno dopo la sconfitta di Freezer su Namecc, la vita sembrava procedere normalmente sulla Terra. Dopo lo scontro con Freezer, non si sapeva ancora dove fosse Goku, sebbene i suoi amici, con l'aiuto delle Sfere del Drago, avessero scoperto che effettivamente era ancora vivo.
    I guerrieri Z erano tornati alle loro normali attività giornaliere, serbando la speranza che prima o poi il loro amato compagno sarebbe tornato sulla Terra, sano e salvo. Anche se il giorno tanto atteso tardava ad arrivare, Bulma decise che era ora di riunirsi tutti insieme alla Capsule Corporation per un piccolo barbecue. Erano tutti presenti, perfino Vegeta, nonostante costui stesse alla larga dagli altri, e il suo viso fosse perennemente serio, con un’espressione incandescente negli occhi, come di consueto, come era naturale per il Principe dei Saiyan. Non si sarebbe mai mischiato con quei terrestri, secondo lui; stava con loro solo per mancanza di alternative migliori; e anche perché questa situazione gli aveva procurato un posto meraviglioso in cui allenarsi, grazie all’astronave del Dr. Brief, in cui trascorreva la gran parte delle ore. Quindi, dopo tutto, ne valeva la pena di trascorrere del tempo con quegli stupidi, pensava. Il suo obiettivo era superare Kakaroth e se, per raggiungere questo scopo, avrebbe dovuto tollerare tutta quella situazione assurda, avrebbe avuto la forza di volontà di sottoporsi a questo sacrificio. Dopo tutto, un vero Saiyan, sa come sopportare le fatiche, anche quelle non fisiche. E almeno, c’era di buono che i musi verdi di Namecc erano partiti per il loro nuovo pianeta, quindi sarebbe stato solo e senza interruzioni.

    Bulma salutò uno per uno tutti gli amici appena arrivati. “Salve ragazzi! È bello che siate venuti. Non è niente di speciale, avevavo appena fatto la spesa e ho deciso di invitarvi. Sapete, non è bello trovarsi soli, a volte” disse la donna dai capelli azzurri, sorridendo ai suoi amici.

    “Beh, Bulma, credevo che la compagnia di Vegeta ti tenesse allegra!” disse Yamcha prendendo in giro la sua ex.

    “Ahhh! Non me ne parlare!” urlò. E’ una delle persone più fastidiose che mi è mai capitato di incontrare. Intendo dire che è perfino più fastidioso di te!” replicò.

    “Ok, ok, non c’è bisogno di offendermi, stavo solo scherzando…” disse Yamcha, grattandosi la testa e entrando nel giardino dove si stava preparando il barbecue.

    “A proposito… lui dov’è? Non si unisce a noi?” chiese Crilin.

    Bulma scosse la testa. “Non penso. Lui non partecipa mai a niente, e comunque noi non abbiamo bisogno della sua compagnia. Lascia che faccia quello che vuole, almeno non ci darà fastidio” disse, fermandosi un attimo a guardare la navicella, poi proseguì. “Forza, gente, è quasi pronto!” disse, spostandosi verso il punto dove suo padre stava cuocendo la carne.

    “Peccato che Goku non sia ancora tornato… è sempre così allegro averlo attorno, almeno ci saremmo fatti quattro risate, se fosse stato qui!” disse Crilin, sedendosi su una sedia e versando un po’ d’aranciata nel bicchiere.

    “Sì, è vero… ma da quanto tempo è? Da un anno? Da quando abbiamo scoperto che era ancora vivo, sembra che l’attesa sia insopportabile. Potrebbe almeno darci un avvertimento o una notizia…” replicò Bulma. “Comunque, dove sono Chichi e Gohan? Non vengono?”

    “Sì che vengono, ma Chichi ha voluto assicurarsi che Gohan finisse i compiti prima. Lo sai com’è… povero bambino…” rispose Crilin.

    “Beh, io la capisco… vuole solo il meglio per suo figlio… anche se a volte è un po’… eccessiva.” rispose Bulma con una risata contenuta. “Oh, eccoli!” disse, scorgendo Chichi e Gohan che entravano dall’ingresso principale. “Siamo qui!”

    “Gohan… sei sicuro di aver finito tutto? Non è che mi hai nascosto qualcosa perché uscissimo di casa e venissimo qua?” chiese Chichi a suo figlio.

    “No, mamma… ho finito tutto, proprio come mi hai detto tu” disse il ragazzino, con un’espressione scocciata sul volto.

    “Bene. Voglio che tu sia più avanti possibile con gli studi in vista del ritorno di tuo padre. Voglio che lui sia orgoglioso del suo futuro scolaretto!” disse, passandogli una mano fra i capelli.
    “Sì, mamma…” disse Gohan stufo.

    “Ehi, sono felice di vedere che ce l’avete fatta! Stavamo aspettando voi due” disse Bulma, accompagnandoli nel giardino dove si stava tenendo il barbecue. “Quindi Goku non vi ha ancora inviato nessun segnale, vero?”

    “No. Niente di niente. A volte mi sorprendo di essermi sposata… è come essere single.” Disse Chichi, delusa.

    “Beh, sai com’è Goku… prima o poi salterà fuori, e tutto tornerà a posto!” disse Bulma, poggiando una sedia. “Nel frattempo, accomodatevi e mangiamo qualcosa!”

    Improvvisamente, udirono il suono della porta della navicella che si apriva. Vegeta ne uscì, asciugandosi il sudore con il braccio. Guardando la gente riunita, disse: “Stupidi terrestri”, dirigendosi verso il gruppo.

    Bulma sollevò le sopracciglia: “Uao, Mr. Principe dei Saiyan ha veramente intenzione di unirsi a noi? Cosa c’è che non va, Vegeta?” chiese.

    “Taci, donna. Non mi sto unendo a nessuno, prendo solo qualcosa da mangiare e tornò ad allenarmi” rispose con un tono duro.

    “Bravo, complimenti! Sai, non muori mica se ti diverti un pochettino…” replicò lei, incrociando le braccia e voltandosi verso gli altri. “Ma fai come vuoi…”

    “Certo!” replicò lui, afferrando una porzione di carne, e tornando alla navicella.

    “Ehm, Bulma… credi che sia sicuro avere lui fra i piedi?” chiese Crilin all’amica.

    “Chi? Vegeta? Beh… è irascibile, arrogante, maleducato il più delle volte. Ma il suo unico obiettivo è diventare più forte di Goku, e tutto ciò che fa è allenarsi, quindi in realtà è abbastanza inoffensivo” replicò Bulma. “Inoltre dà a mio padre qualcosa da fare: rompe sempre tutto!”

    Intanto, in una grande pianura a sud-ovest della Capsule Corp, si udì un suono molto forte e sicopato, seguito da un lampo di luce e, pochi secondi dopo, si sentì attorno a quest’area un colpo possente, uno scossone come di terremoto.
    “Che diavolo è stato?” chiese un uomo in auto all’amico. Erano passati con la macchina nei pressi della zona dove era avvenuto il disastro.

    “Non ne ho idea…andiamo a dare un’occhiata?” chiese l’amico.

    “Uhm… certo. Potrebbe trattarsi di un incidente, magari con dei feriti. Andiamo.” Essi cambiarono direzione e si mossero verso il luogo da cui proveniva il suono.

    Appena arrivarono, trovarono un cratere, tanto profondo che era impossibile vedere qualcosa al suo interno. Ma ad un’occhiata più da vicino, fu trovata una capsula spaziale. Una come quelle usate da Nappa e Vegeta per giungere sulla Terra, nel tentativo di distruggere il pianeta. I due umani restavano lì a guardare, cercando di immaginare cosa fosse accaduto. Improvvisamente, la porta si aprì, e una figura uscì dalla capsula. Lentamente, si rivelò essere una donna, vestita con una tipica armatura Saiyan. Aveva lunghi capelli neri che le raggiungevano la vita, occhi neri, un fisico atletico e… una coda! Diede un’occhiata attorno, la dimensione del cratere che la sua capsula aveva prodotto era troppo grande per permetterle di rilevare qualcosa, così iniziò a levitare fuori dal cratere. E i due uomini che si erano recati lì per controllare stettero a guardare, con un’espressione incredula nello sguardo.

    “C-cosa? Che diavolo sta succedendo? Chi è quella?” chiese uno di loro all’altro.

    “Non ne ho idea, amico… non ne ho idea, ma penso che dovremmo allontanarci il più possibile!” replicò l’altro e iniziarono a scappare via.

    La donna premette un pulsante sul suo scouter, appena scorse i due umani. Lo scouter li analizzò, e appena ottenne il risultato, sogghignò: “Scommetto che questa è la Terra. Il famoso pianeta Terra. Interessante – disse, guardando i risultati sul rilevatore – mi sarei aspettata un livello di potenza più elevato dai suoi abitanti… era stato detto così tanto su questo pianeta. Non riesco a credere che qualcuno si sia sprecato a perdere tempo con alcuni deboli del genere.”

    Volò avanti, verso i due uomini, colpendo con la coda il terreno davanti a loro.Essi si fermarono, sorpresi e spaventati allo stesso tempo.

    “Non così in fretta” disse atterrando davanti a loro. “Ho bisogno di alcune risposte prima”.

    I due uomini tremarono sulle loro gambe: “R-risposte?”

    “Sì” disse la donna. “Questo è il pianeta Terra?”

    “Che domanda è questa?” disse uno di essi. “Cosa hai bevuto, signora? Sicuramente qualcosa di forte…”

    Lei si accigliò e guardò l’uomo: “Non prenderti gioco di me!” Ti ho fatto una domanda e faresti bene a rispondermi subito!” urlò.

    “Ok, ok… certo che è il pianeta Terra…” disse, sfoderando la pistola che aveva sul retro della sua cintura. Il suo amico se ne accorse.

    “Che fai, amico? Sei matto?” chiese al compagno.

    “Beh, mi sto difendendo… non so che tipo di scherzo della natura sia, ma non mi piace!” disse, puntando la pistola verso di lei. “Mi ascolti, signora, ci lasci andare o sparo”.

    Lei premette il pulsante dello scouter ancora una volta, l’uomo adesso aveva un livello combattivo di 3. La donna iniziò a ridere ad alta voce. “Sparerai davvero?? Perché non provi?” gli disse.

    “Intendo dire… faresti meglio ad andartene, o sparo!” disse.

    “Va bene, vai, terrestre. Spara. Vediamo cosa ottieni” lo provocò la donna.

    “Io ti ho avvertito…” disse, col dito tremante mentre premeva il grilletto.
    “Amico, tu sei matto, la ucciderai!” disse il suo amico, chiudendo gli occhi per non vedere ciò che gli stava accadendo davanti. Quando aprì gli occhi, per sua sorpresa, vide la donna ancora in piedi, senza ferite, e nemmeno un graffio.

  2. #2
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    “Stupidi!” disse lei, ridendo. Pensate davvero che i vostri trucchetti assurdi possano funzionare contro di me?” disse lei, aprendo la mano per mostrare il proiettile che aveva acchiappato in aria.

    “Co-cosa?” disse l’uomo a sinistra. “E’ impossibile, le ho sparato, lo so!”, guardava la donna che gli stava dinanzi. “Oh, non ci siamo, allontaniamoci da qui!” scappando via per essere poi fermato dalla sua mano.

    “Oh, no, il divertimento non finisce finché non lo dico io!” gli disse. “Sai, in realtà pensavo di risparmiare le vostre vite, visto che in qualche modo mi siete stato d’aiuto, ma non penso che lo farò. Avete osato sfidarmi, vero? Ora pagatene le conseguenze!” L’uomo era paralizzato dalla paura. La donna alzò la mano destra, formando una sfera d’energia nel palmo della mano. Poi lasciò andare l’energia verso i due uomini, formando un enorme raggio d’energia che fu sentito per tutta la città.

    Ma torniamo alla Capsule Corp.

    I guerrieri Z si stavano divertendo con il loro barbecue… ma non poterono fare a meno di ignorare quella grande energia che proveniva da qualche altra parte. Anche Vegeta, dentro la navicella, la sentì, e decise di interrompere il suo allenamento.

    “Cos’è stato?” chiese Crilin. “Lo hai sentito?”

    “Sì” disse Vegeta, raggiungendo il gruppo. “Ma non so di preciso cosa sia”.

    “Potrebbe essere Goku?” chiese Bulma. “Forse è già tornato?”

    “Potrebbe essere…” disse Crilin. “Ma non so… pensavo che sarebbe venuto da noi, appena arrivato, come sempre…”

    “Kakaroth o no” Vegeta interruppe Crilin “io vado a vedere cos’è” disse, voltando le spalle al gruppo e muovendosi verso la grande energia che aveva sentito.

    “Beh.. p-penso che anche noi dovremmo andare… se è Goku, non voglio che resti solo con Vegeta” disse Crilin. “Voi venite?” chiese ai guerrieri.
    “Certo” disse Tenshnihan. “Crilin ha ragione, dobbiamo andare, anche per aiutare Goku nel caso in cui Vegeta decida di fare qualcosa di stupido.”

    “Allora siate prudenti, ragazzi, e non fate niente di sciocco” disse Bulma, sospirando. “Ed ecco che la mia festa è finita”.

    Tutti i guerrieri seguirono Vegeta nel luogo da cui proveniva l’energia. Nel frattempo, nella pianura aperta, la donna si stava guardando attorno, controllando i livelli di potenza.

    “Cosa?” disse la donna. “Finalmente dei livelli molto alti. Cominciavo a pensare che fosse il caso di far esplodere questo posto, ma forse ho tratto delle conclusioni troppo affrettate” disse. “Quindi, se vengono loro… li aspetterò pazientemente” disse lei con un sorrisino, sedendosi su una roccia.

    Vegeta fu il primo ad arrivare. Sentendo il suo arrivo, la donna si alzò in piedi, voltando le spalle al Principe dei Saiyan. Doveva ammettere di essere stupito. Si era accorto dell’armatura Saiyan, e soprattutto la coda. Non poteva credere ai suoi occhi. Un altro Saiyan? E questa volta, una donna? Come era potuta sopravvivere all’esplosione che distrusse il loro pianeta? Fino ad allora, era convinto che lui e Goku erano gli unici Saiyan ancora vivi, dato che Radish era stato ucciso da Piccolo, mentre lui stesso aveva distrutto Nappa. Quindi chi era costei? E da dove arrivava?

    “Così… i miei rilevamenti non erano errati, dopo tutto. Effettivamente sei ancora vivo” disse, la donna, volgendo lentamente il suo viso verso Vegeta. “Dapprima non riuscivo a crederci, ma ora vedo che è vero”.

    “Non muoio così facilmente” replicò lui. In qualche modo, la donna Saiyan gli era stranamente familiare. Sembrava così assurdo, e lui si sforzava di capire cosa stesse succedendo. Qualche minuto dopo, arrivarono Crilin, Yamcha e Tenshinhan, seguiti da Piccolo, che aveva sentito un’intensa energia mentre meditava, e aveva deciso di andare a controllare.

    “Hai degli amici… è così?” chiese lei a Vegeta. “Credevo che avessi intenzione di distruggere questo pianeta. O almeno, è il motivo per cui eri venuto qui, vero?”

    “Che succede?” chiese Piccolo. “Chi è quella donna?”

    “Non lo sappiamo ancora. Siamo appena arrivati. Vegeta è arrivato qui per primo, sembra che conversassero quando siamo arrivati. Devo dire che siamo confusi come te, Piccolo” disse Crilin.

    “Non mi piace” disse il namecciano. “E’ chiaramente una Saiyan” si fermò, guardando la donna con attenzione. Capelli neri, armatura Saiyan, una coda…posso dire con sicurezza che è effettivamente una Saiyan.”

    “Penso che Piccolo abbia ragione” disse Tenshinhan. “Ma come?”

    “Non so” rispose Piccolo. “Ma dobbiamo tenere abbassate le nostre aure, e tenerci sulle difensive. Chiunque sia, non mi piace.”

    “Come fai a conoscermi, e come sai che ero venuto sulla Terra per distruggerla?” le chiese il Principe dei Saiyan, guardando fisso negli occhi, cercando di immaginare perché le fosse così familiare.

    “Sei sempre stato molto egocentrico, Vegeta. Ma penso che dovresti almeno ricordarti di me” disse. “Dopo tutto, siamo sempre stati vicini. Nelle nostre strade…” ammiccò lei.

    La frase fece scattare qualcosa dentro il Principe dei Saiyan. Come aveva potuto sbagliarsi? Era ovvio… nel suo sguardo, nel suo aspetto, ma come? Come era riuscita a sopravvivere all’esplosione che aveva distrutto il loro pianeta? Era impossibile, c’era qualcosa che non andava.

    “Sembra quasi che si conoscano” disse Crilin. “Se non lo conoscessi bene, direi che quella donna sembra familiare a Vegeta…”

    “Lo vedo anch’io, Crilin” rispose Piccolo. “Tutto quello che possiamo fare ora è aspettare”.

    “No!” disse Vegeta, avvicinandosi alla donna. “Tu non sei potuta sopravvivere all’esplosione del nostro pianeta… ma come?” Sembrava che ora lui riconoscesse la donna Saiyan.

    “E’ una lunga storia. Comunque sì, sono sopravvissuta.Grazie ad un certo guerriero di livello inferiore che entrambi conoscevamo bene” rispose. “Vedi… anche i guerrieri di livello inferiore hanno la loro utilità…” si fermò, sorridendo a Vegeta. “Fratello…”

    “Cosa????” disse Piccolo, con gli occhi spalancati per la sorpresa, dalle parole della donna. “Non è possibile!”

    “Cosa, Piccolo? Che succede? Noi non abbiamo il super-udito, sai?” chiese Crilin.

    “La donna… ha appena…” iniziò Piccolo, fermandosi poi per lo stupore. “Ha appena chiamato Vegeta fratello!!”.

    “Cosa?? Fratello?? Sei sicuro, Piccolo??” chiese Tenshinhan.

    “Sì… è ciò che ha appena detto.” disse il Namecciano,

    Nel frattempo, Vegeta sorrise alla donna, avvicinandosi lentamente ad essa. “Così Bardack ti ha salvato?” chiese Vegeta. “Chi l’avrebbe mai detto?”

    “Sì… interessante il corso degli eventi. Se non fosse stato per lui, a quest’ora sarei morta” replicò. “Almeno non sono stata salvata da Freezer” gli disse, con un sorrisetto sulle labbra.

    “Naran!” urlò Vegeta. “Non ripeterlo più oppure io…”

    “Tu cosa? Mi ucciderai?” chiese Naran. “Sai che non puoi farlo, fratellino. Lo sai benissimo”.

    Lui ringhiò, sapendo che lei diceva la verità. “Io non sono stato salvato da Freezer. Quel pazzo ha ucciso la nostra famiglia, nostro padre, la nostra gente”.

    “E non sei stato tu a vendicare la nostra razza… o sbaglio?” gli chiese, sorridendo.

    “Perché tu…” disse Vegeta rabbiosamente, muovendosi verso la sorella, pronto a colpirla con un pugno, per essere poi bloccato da una delle sue mani. Gli altri guerrieri stavano là, a guardare in

    “Fermati” urlò Naran. “Non sono venuta qui per lottare con te” gli disse. “Sono venuta qui per prendermi la rivincita su color che ti hanno fatto del male”. Si fermò un attimo a guardare gli altri guerrieri, che stavano guardando ad una certa distanza. “Specialmente quello che ha sconfitto il nostro oppressore” disse. “Non lo sento qui. Queste forza combattive non sono paragonabili alla sua. Nessuno di quelli è la persona che sto cercando”.

    Vegeta guardò i guerrieri. “No, infatti. Kakaroth non è qua, non è mai tornato da Namecc” spiegò. “Tutti loro lo aspettano ogni volta, ma lui non ha avuto il fegato di farsi vivo” disse adirato il Principe dei Saiyan.

    “E se ti conosco – e direi che ti conosco bene – tu non vedi l’ora che torni, giusto?” disse Naran sorridendo. “Il solito, vecchio Vegeta. Sapevo che non saresti cambiato” si fermò ancora, guardando verso i guerrieri. “Quelli sono i suoi cosiddetti amici?” chiese. Le sue labbra si curvarono in un sorriso, poi cammino verso di loro.

  3. #3
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    “Naran, che fai?” chiese Vegeta a sua sorella, seguendola.

    “Non ti preoccupare, fratellino, non colpirò nessuno. Almeno per ora” sorrise. “Hai detto che Kakaroth dovrebbe arrivare presto, no?”

    “Sì” rispose Vegeta.

    “Allora aspetterò” disse la donna Saiyan. “Non ho fretta” disse, fermandosi di fronte a Piccolo, Tenshinhan, Crilin e Yamcha.

    “Ehi, somiglia a Vegeta” disse Crilin a bassa voce. Ma naturalmente la donna lo sentì.

    “Certo ce gli somiglio… è di famiglia” gli rispose. “Non preoccupatevi, almeno per ora. Non sono venuta fin qui per voi” disse Naran, guardando i 4 guerrieri davanti a lei. “Attenderò l’arrivo di Kakaroth”.

    “Oh, bene, grandioso, un’altra qui per Goku… ma quando la smetteranno?” disse Crilin , interrotto poi da un altro forte rumore e un lampo di luce proveniente dall’altra parte della pianura.

    “Cos’è stato?” chiese Naran, girandosi per vedere il disastro che era appena avvenuto. “oh… è lui. Riesco a sentirlo”, disse, sorridendo, volando verso il luogo dell’impatto.

    “Aspetta, Naran” disse Vegeta, seguendola. Subito tutti i guerrieri si mossero per scoprire se era davvero Goku quello che era arrivato.

    La piccola capsula Saiyan si aprì, dimostrando che Naran aveva ragione. Era Goku, di ritorno dalla sua gita spaziale (forzata a dir poco), e sorpreso di vedere che tutti lo stavano già aspettando lì.

    “Ciao ragazzi… non sapevo che sareste venuti tutti qui a salutarmi, ma sono contento” disse, guardando i suoi amici, e accorgendosi della donna Saiyan che stava dietro. “Oh… uhm… ciao Vegeta… lei chi è?”

    Naran guardò Goku da vicino. Non poté fare a meno di ammettere che era più forte di quanto immaginasse, e anche senza usare lo scouter, poteva sentirlo. “Sarà più dura di quello che credevo” penso fra sé. Non si aspettava che somigliasse tanto al padre.

    “Ehi? Qualcuno può dirmi cosa succede?” chiese Goku ai suoi amici.
    “Non ce n’è bisogno” disse Naran, prima che chiunque altro potesse parlare. “Aspettavo il tuo arrivo” disse la Saiyan. “E ora che sei qui… ti sfido ad un combattimento!” sorrise.

    “Un combattimento?” chiese Goku, alzando le sopracciglia. “Beh, io non ti conosco, ma non lotterò con te se non devo”.

    “Oh, sì che lo farai” disse lei, alzando la mano per formare una sfera d’energia che sfiorò Goku passando alla sua sinistra. “O combatti contro di me, o ti costringerò a farlo” disse, guardando verso i suoi compagni con un ghigno minaccioso.

    “Goku, stai attento! E’ la sorella di Vegeta” urlò Piccolo.

    “Accidenti a te, namecciano! Hai rovinato il divertimento” disse lei, posizionando le mani verso il namecciano, pronto a colpirlo, ma desistendo subito dopo. “Io non voglio combattere contro tutti voi, ma se mi interromperete, vi farò pentire di avere interferito!”

    “Naran, fermati” gridò Vegeta “Non te lo dirò due volte! Fermati!”

    Lei sollevò le sopracciglia, rivolgendosi al Principe dei Saiyan. “Perché, fratello? Sei diventato tenero a forza di trascorrere il tuo tempo su questo sciocco pianeta?” gli chiese. “Mi aspettavo di meglio da te. Sembra quasi che ti stiano a cuore quelle persone”

    “No!!” le rispose. “Mi interessa meno di quanto mi interessi ciò che tu hai intenzione di fare con loro, ma Kakaroth è mio. Sono io l’unico che lo metterà in ginocchio, e non ti permetterò di portarmelo via!” disse Vegeta, con gli occhi carichi di odio. “Anche se questo significa combattere contro di te”.

    “Sorella, eh?” disse Goku, guardando Naran, e poi Vegeta. “Noto una certa somiglianza ma… uao! Chi l’avrebbe mai detto!” disse. “Non ci avevi mai detto che avevi una sorella, Vegeta!”

    “Stai zitto, Kakaroth!” disse Vegeta. “La mia famiglia non ti riguarda” disse, poi si voltò verso sua sorella. “Non ti permetterò di prendere il mio posto in questa battaglia, capito?!”

    Naran sorrise. “Ok. Non lo farò. Ma ad una condizione” disse al fratello. “Voglio solo uno scontro con Kakaroth. Devo sapere qual è la sua vera forza” disse. “Non ti preoccupare, non lo ucciderò, lascerò a te il piacere di farlo”.

    Vegeta sorrise. “Mi sta bene. Fai come vuoi” disse, tirandosi indietro.

    “Vegeta, sei matto?” chiese Piccolo. “Hai intenzione di lasciarla lottare?”

    “Tranquillo, namecciano” rispose Vegeta. “Potrebbe essere interessante vedere come se la cava dopo tutti questi anni” sorrise. “E sarà già tanto se riuscirà a mettere a segno qualche pugno a Kakaroth. Solo per divertimento”.

    “Non permetterò che questo accada” rispose Piccolo, avanzando per fermarsi davanti a loro, fermato dalla mano di Vegeta.

    “Non farlo, o vi farò esplodere tutti!” disse il principe dei Saiyan. “Sono sicuro che Kakaroth saprà prendersi benissimo cura di lei”.
    Tutti gli altri guerrieri rinìnghiarono, sapendo che Vegeta era serio. Non c’era niente che potessero fare, a parte guardare. Ed intervenire, in caso di bisogno.

    “Così, Kakaroth...” disse Naran con un sorriso “... scapperai da un combattimento? Dopo tutto, sono solo una donna.” Disse lei, con un ghigno. “Non dovrebbe essere troppo dura, no?”

    Goku sorrise: non aveva voglia di combattere, ma in cuor suo sentiva di non avere scelta. “Vabene. Combatterò con te, se è ciò che vuoi”.

    “Perfetto” disse lei. “Sono pronta se lo sei anche tu”. Poi prese il suo scouter, e se lo tolse
    Gettandolo per terra. “Non ne ho bisogno. So che sei in grado di nascondere il tuo livello combattivo. Proprio come tutti loro” disse indicando gli altri. “La verità è…” disse “ che anche io ne sono capace”.

    I due Saiyan si misero faccia a faccia, pronti allo scontro. Naran aveva un’espressione sicura di sé negli occhi, con le labbra curvate in un sorriso. “Forza, Kakaroth. Lascerò che sia tu ad iniziare” disse. “Questo può darti un certo vantaggio”. Poi si alzò in volo, aspettando Goku a mezz’aria.

    “Va bene. Se è questo che vuoi, così sarà” disse Goku, muovendosi verso la donna, pronto a iniziare. Naran bloccò il suo attacco, e i due iniziarono a lottare, senza che alcun pugno riuscisse a colpire l’avversario. “Accidenti, se è veloce” pensò Goku “quindi dovrò usare più potenza”.

    “C’è qualcosa che non va, Kakaroth?” chiese. “Hai forse paura di colpirmi? O proprio non ce la fai?” chiese con un riso contenuto.

    “No…” disse lui “Stavo per ricominciare”.

    La battaglia continuò nello stesso modo di prima. In qualche modo, Naran aveva progettato di bloccare ogni movimento di Goku, ma non aveva ideato niente per rompere la sua difesa.
    “Avevo dimenticato di dirti una sola cosa, Kakaroth” Naran interruppe la lotta “Questo è un combattimento normale, quindi niente colpi energetici, solo la nostra pura forza fisica”.

    “Per me va bene” disse Goku. “Pronta a ripartire?”

    “Oh sì, pronta come sempre” replicò la donna. Appena la battaglia ricominciò, lei si sforzò di mantenere elevata la sua velocità, e Goku ebbe l’idea di colpirla 2 volte.

    “Accidenti” pensò lei “E’ senza dubbio più forte di quanto credessi”.

    “Kakaroth” disse passandosi una mano sul viso dove il pugno di Goku l’aveva colpita. “Non dovresti colpire così una donna. Non è educato” disse sorridendo.

    “Oh…” disse Goku, passandosi una mano dietro la testa. “Credo che tu abbia ragione, scusa!”

    “Di niente!” disse, sorridendo e portandogli un pugno dritto allo stomaco. “Mai abbassare la guardia! Non fare altri passi falsi, Kakaroth… può essere fatale!” disse lei, colpendolo di nuovo sul viso.

    “Ehi, non è giusto!!” gridò Goku.

    “Non ho mai detto che sarei stata giusta” disse, e i due ricominciarono la battaglia.
    A quel punto, non c’era modo di dire chi stesse per vincere. I due sembravano equivalersi, in forza e velocità. Ma improvvisamente, Naran ebbe Goku davanti e sembrò esitare. Non aveva mai realizzato quanto lui somigliasse a suo padre fino a quel particolare momento. Per un secondo, perse la concentrazione, mentre i ricordi di Bardack le tornarono in mente.

    *Flashback*

    “Si sbrighi, Principessa… non c’è rimasto molto tempo!”

    “Ma… non capisco” disse la piccola principessa dodicenne. “Perché lo stai facendo, Bardack?”

    “Non c’è tempo per le spiegazioni, Principessa… si fidi di me!” disse il guerriero Saiyan. “Questo pianeta sta per essere distrutto. Se i miei compagni non mi vogliono ascoltare, almeno salverò la migliore Saiyan rimasta su questo pianeta” disse, afferrando la mano della giovane Saiyan. “Mi segua! C’è rimasta ancora una capsula spaziale! Abbiamo ancora un po’ di tempo”

    “Se lo dici tu, Bardack… ma che ne sarà di te??”

    “Non si preoccupi di me, Principessa. Io starò bene”

    Fu troppo tardi per Naran risvegliarsi dal suo sogno ad occhi aperti, quando Goku la colpì sulla schiena, sbattendola per terra. Non riusciva a credere al proprio fallimento, non aveva previsto uan sconfitta come quella. Quando cadde per terra, Vegeta corse verso di lei.

    “Accidenti a te, Bardack…”

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    “Naran!” gridò Vegeta. “Maledizione, Kakaroth!” disse, inginocchiandosi vicino a sua sorella.

    “Sto… bene, Vegeta” disse, muovendo le braccia per provare ad alzarsi. “Sto bene”. Rialzandosi, vide Goku atterrare proprio dietro di lei. Alzandosi lentamente, si voltò verso Goku. Pulendosi il sangue dalle labbra, annuì col capo. “Sei più forte di quanto pensassi” disse, camminando lentamente verso Goku. “Potremmo continuare il nostro scontro, ma non vedo esito diverso. Non riuscirei a combattere con te usando i miei pieni poteri, il tuo aspetto mi inganna”.

    Goku sollevò le sopracciglia, passandosi le mani fra i capelli. “Che intendi dire?” le chiese.

    “Tu assomigli troppo a tuo padre, Kakaroth” rispose Naran. “E lui era un Saiyan che io non avrei potuto ferire” confessò. “Hai vinto tu. Questa volta” disse, dirigendosi verso la capsula Saiyan. Poi senti una mano tenerle la spalla.

    “Naran.” Era la mano di Vegeta. “Dove vai?”

    “Non lo so” rispose. “Pensavo che sarebbe stato più facile” disse guardando Goku, e poi suo fratello. “Posso lottare contro di lui, ma non potrò lottare contro i miei fantasmi”.

    “Non puoi partire. Non di nuovo” disse Vegeta. Quando Freezer mi disse che il nostro pianeta stava andando distrutto, io ero certo che tu fossi andata via , con esso, insieme a nostro padre. Ero l’unico rimasto della nostra dinastia, della nostra dinastia reale. Sapevo che avrei dovuto mantenerla, per avverare la profezia di mio padre. Ma ora…” si fermò un attimo. “Tu sei viva. Siamo gli ultimi due rimasti della dinastia reale.” La guardò commosso. “Resta con me. Sei l’unica che può farmi raggiungere lo scopo a cui tendevo. Sei l’unica che merita di essere testimone della mia trasformazione in Super Saiyan”.

    “Un Super Saiyan. Ricordo che papà ti diceva che quello era il tuo destino. Ma, accidenti a Kakaroth, che te l’ha portato via.” disse lanciando un’occhiata rabbiosa a Goku. “Hai ragione, è il tuo destino. Ti assicuro che lo raggiungerai, fratello.”

    “Ehi, scusate se interrompo la vostra bella riunione familiare, ma che ne dite di qualche altra spiegazione?” disse Goku. “Scommetto che tutti sono curiosi di sapere cosa sta succedendo”.

    “Sì… se lei non decide di farci saltare in aria tutti, sono pronto ad ascoltare” disse Crilin.

    “Bene Kakaroth” disse Naran, camminando verso Goku. A te non devo spiegare niente, ma sento di essere debitrice verso Bardack. Così…” si fermò. “Lo farò. Per lui, non per te”.

    Vegeta sbuffò, e incrociò le braccia. Lei non era cambiata, almeno non da quando lui si ricordava di lei. Sempre pronta a difendere quel soldato di livello inferiore. Perché perdeva tempo con un livello inferiore come Bardack, quando lei stessa aveva sangue reale nelle vene? Non avrebbe mai capito le intenzioni di sua sorella.

    “Sono la prima nata della famiglia reale di Re Vegeta. Sono più grande di Vegeta di 5 anni, e lui pensava che fossi morta nell’esplosione che Freezer usò per distruggere il nostro pianeta” iniziò a spiegare. Ma tuo padre, Kakaroth, in qualche modo era riuscito a predire la distruzione del nostro pianeta natio e di tutta la sua gente. Egli aveva provato ad avvertire gli altri, ma nessuno volle credergli” si fermò un attimo. “Poi decise di salvarmi, sapendo che mi fratello era già salvo, essendo fuori per una delle missioni che Freezer gli aveva affidato. Egli pensava che, così facendo, almeno la stirpe reale, la più forte fra i Saiyan, sarebbe potuta sopravvivere. Mi mise in una delle navicelle che erano rimaste, e mi salvò, proprio prima che il pianeta esplodesse, uccidendo tutti quelli che erano lì”.

    Guardo poi tutti gli altri guerrieri, prima di continuare. “Sono cresciuta sola in un pianeta deserto, non seppi mai il suo nome. Lottai per sopravvivere, essendo costretta a vivere in condizioni che non erano degne di una principessa dei Saiyan…. Ma sapevo che mio fratello era vivo. Ed ero determinata a raggiungerlo. Avevo ancora la navicella integra, ma ci misi anni per imparare ad usarla alla perfezione. Fino ad allora, mi sono allenata, ed allenata, per essere pronta per la mia missione. Poi entrai nella mia capsula, e andai nel luogo in cui l’energia di mio fratello era stata avvertita l’ultima volta. Atterrai nel quartier generale di Freezer, per scoprire solamente che era stato completamente distrutto. Fortunatamente per me, il computer aveva salvate in memoria le missioni di Vegeta, e appresi che era venuto sulla terra, era stato ferito pesantemente, e ricoverato lì. Ero arrabbiata, dovevo trovare colui che gli aveva fatto ciò… osservando ulteriormente le informazioni del computer, scoprii della sua morte su Namecc, apparentemente tutto era stato registrato in qualche modo, tutte le informazioni su Namecc erano state inviate al quartier generale… scoprii delle Sfere del Drago, della sconfitta di Freezer, solo che la scoperta che non era stato Vegeta mi fece arrabbiare… per noi, era il sangue reale a doverlo fare… non un guerriero di livello inferiore” si fermò, i suoi occhi si riempirono di rabbia. “Così, avevo bisogno di controllare di persona, avevo bisogno di incontrarti, Kakaroth. E ora che l’ho fatto, capisco, Kakaroth” disse. “Ma questa sarà l’ultima volta che ci superate, Kakaroth. Lo giuro sull’anima di mio padre”.

    Poi si girò verso Vegeta. “Andiamo. Non c’è tempo da perdere.” E prese il volo via da loro.

    Vegeta sorrise, dopo aver ascoltato le parole di sua sorella. Quelle erano le parole di una vera Saiyan. “Ben tornata, sorella” disse, seguendo sua sorella.

    “Oook!” disse Goku, guardando i suoi amici. “Che bel benvenuto, eh ragazzi?” sorrise camminando verso di loro. “Sono affamato! Che dite se mangiamo qualcosa?”

    “Ma Goku” disse Piccolo. “Non ti interessa la cosa? Nemmeno un po’? Abbiamo appena scoperto che Vegeta ha una sorella più grande, che da quanto ho potuto vedere, è forte tanto quanto lui, se non di più… e tutto ciò a cui riesci a pensare è il tuo stomaco vuoto??” disse il namecciano, adirato.

    “Calmati, Piccolo” disse Goku. “Non c’è motivo di preoccuparsi. “Per di più, sono appena arrivato, ho tante cose da raccontarvi, ragazzi! Forza, rilassiamoci un po’, ci occuperemo più tardi di Vegeta e di sua sorella, ok?”

    “Beh, penso che Bulma abbia ancora della carne cotta al barbecue, ma non so se basterà per te, Goku, ma…” disse Crilin, con un sorriso. “Bentornato, Goku. Ci sei mancato.”

    “Anche voi mi siete mancati, ragazzi!!” disse Goku con un sorriso. “E’ bello essere di nuovo a casa”.

    “Bentornato, papà!” disse Gohan, correndo a braccia aperte verso suo padre.

    “Oh, ciao!!” disse Goku prendendo in braccio suo figlio. “Sei cresciuto, sai?”

    “Sì” sorrise il piccolo Saiyan. “Mi sono allenato, ma solo mentre mamma non mi guardava. Sai che non vuole che io combatta”.

    “Eh sì, conosco tua madre…” disse. “A proposito… faremo meglio a tornare da lei, prima che si infuri” disse, mettendo il bambino per terra.

    “Ragazzi, ho taaaaanto da dirvi” disse, e tutti insieme volarono a casa di Bulma.

  5. #5
    Elitario™ L'avatar di The G
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    bellissima!

  6. #6
    X DREAM member L'avatar di Dante_mc1
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    un pitbull nn ha casa.........ha sl la sua forza e il suo corraggio
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    è fatta veramente bene e poi me piac cm xsonaggio la sorella di vegeta
    X DREAM i migliori

  7. #7
    X DREAM member e ANTI MOD L'avatar di black mask
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    dentro un'armeria pronto alla guerra
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    bella!!!!!!!!!

  8. #8
    Pure-Blodded Saiyan L'avatar di MissB
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    Grazie grazie a tutti Beh, sono stata fortunata che VirusImpazzito è riuscito a mantenere lo stesso tono di quello in inglese.

    Ho già scritto il capitolo 2, adesso basta aspettare la traduzione

  9. #9
    Praise the sun! L'avatar di Kaiohshin87
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    Vivissimi complimenti ad entrambi

  10. #10
    mocassino acquatico L'avatar di O'ren Ishii
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    bellissima! l'avevo letta in inglese, ma devo ammettere di non aver capito proprio tutto...adesso ho le idee più chiare.complimenti!
    "...a diciotto anni era già una delle migliori killer al mondo..."

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