il codice da vinci

[¤ClouФ]

ho letto, in ferie, il codice da vinci, di dan brown, un thriller molto piacevole, la storia si legge copn scioltezza e nn vedi l'ora di scoprire il colpevole. è un librotto di 500 pagine e la trama è abbastanza semplice: Parigi, Museo del Louvre. Nella Grande Galleria, il vecchio curatore Saunière, ferito a morte, si aggrappa con un ultimo gesto disperato a un dipinto del Caravaggio, fa scattare l'allarme e le grate di ferro all'entrata della sala immediatamente scendono, chiudendo fuori il suo inseguitore. L'assassino, rabbioso, non ha ottenuto quello che voleva. A Saunière restano pochi minuti di vita. Si toglie i vestiti e, disteso sul pavimento, si dispone come l'uomo di Vitruvio, il celeberrimo disegno di Leonardo da Vinci. La scena che si presenta agli occhi dei primi soccorritori è agghiacciante: il vecchio disteso sul marmo è riuscito, prima di morire, a scrivere alcuni numeri, poche parole e soltanto un nome: Robert Langdon.
ho impiegato 5 giorni a leggerlo al mare e devo dire che lo consiglio vivamente, anche a chi è appassionato del sacro graal....

[nexstar]

io due giorni cmq approvo in pieno....!!!
Ora sto leggendo Timeline di Crichton che sembra MOOOOOOOOOOOlto interessante

[Madora]

Me lo prestano a giorniiii! Non vedo l'oraaaaaa

[Seiya]

Lo ha letto in mio collega sul lavoro Lui ci ha messo 5 giorni ma 6 ore al giorno in servizio

fermandosi con me(appassionato ri religione) a discutere

e ti dirò che sono nate molte belle discussioni su cose che già sapevo

Tipo Gesù sposato con figli.

Non l'ho letto di persona perche ne ho saputo la trama ma lo consiglio vivamente

[Oxido]

L'ho letto anche io qualche mese fa. Devo dire che il libro non è male, presenta caratteristiche positive unite ad alcune pecche che non me l'hanno fatto amare.

Le pecche sono essenzialmente stilistiche. Non mi è mai piaciuto l'escamotage del capitolo interrotto sul più bello, che obbliga psicologicamente ad iniziare quello dopo. Ciò spiega parzialmente i tempi di lettura ridotti. Meno ancora mi è piaciuto il fatto che l'intreccio fosse prevedibile. Non so spiegarmi come sia successo, ma sapevo quello che sarebbe accaduto alcune pagine prima di leggerlo, inclusa l'identità del colpevole. Questo a mio parere è grave.

Però gli aspetti positivi abbondano, non ultimo il poetico finale (e devo ammettere che il Graal mi ha piacevolmente sorpreso: del tutto diverso da quel che mi immaginavo). Soprattutto la ricerca sulla simbologia mi è sembrata curatissima, con i riferimenti a personaggi storici che ritengo non inventati (i riferimenti simbolici non i personaggi), nonchè le "rivelazioni" tratte dai Vangeli apocrifi. Bisogna puntualizzare che questi Vangeli esistono e il loro contenuto è noto anche se ostracizzato dalla Chiesa per ovvi motivi, quindi attenzione perchè nel libro non è accennato in alcun modo dove finisca il reale e dove cominci l'inventato romanzesco. E' possibile che possano sorgere dubbi sul ruolo della Chiesa nella storia (fase da me attraversata diversi anni fa!!), ma questo secondo me non è un male anzi. Credo che l'autore abbia volutamente giocato con il reale e l'inventato per pubblicizzare il suo libro con le polemiche che inevitabilmente sono scaturite. Francamente forse non ce ne sarebbe stato bisogno.

Concludendo, se si legge l'opera sul piano di lettura simbolico ed evangelico, è trattata ottimamente. Se volete un romanzo di avventura, mistero e poliziesco, leggetevi qualcosa d'altro.

[Seiya]

Però gli aspetti positivi abbondano, non ultimo il poetico finale (e devo ammettere che il Graal mi ha piacevolmente sorpreso: del tutto diverso da quel che mi immaginavo). Soprattutto la ricerca sulla simbologia mi è sembrata curatissima, con i riferimenti a personaggi storici che ritengo non inventati (i riferimenti simbolici non i personaggi), nonchè le "rivelazioni" tratte dai Vangeli apocrifi. Bisogna puntualizzare che questi Vangeli esistono e il loro contenuto è noto anche se ostracizzato dalla Chiesa per ovvi motivi, quindi attenzione perchè nel libro non è accennato in alcun modo dove finisca il reale e dove cominci l'inventato romanzesco. E' possibile che possano sorgere dubbi sul ruolo della Chiesa nella storia (fase da me attraversata diversi anni fa!!), ma questo secondo me non è un male anzi. Credo che l'autore abbia volutamente giocato con il reale e l'inventato per pubblicizzare il suo libro con le polemiche che inevitabilmente sono scaturite. .

se iniziamo a parlare di chiesa possiamo aprire un Topic Grande come L'Inuyasha bar

Molte cose si sanno ma si Ingnorano solo perchè oramai và bene
così.
Io passo le giornate a parlare di queste cose confrontandomi con
amici e frequentatori di altre religioni.

ma è meglio chiudere qui.

[Madora]

Finalmente me lo hanno prestato, ho accantonato quel drogato del conte di Montecristo e l'ho iniziato ieri sera...
Sono arrivata a pagina 150 e il mio giudizio al momento è decisamente negativo...
Lo stile narrativo è elementare... la suspence pari a zero... la soluzione è sempre dietro l'angolo... il susseguirsi degli eventi è artificioso...
Ogni pagina sembra essere "fabbricata"...

[Draco]

Io non l'ho ancora letto, ma a giudicare dai giudizi dovrebbe essere un libro abbastanza decente... forse lo leggero piu' in la

[Madora]

Finito ieri... una gran ca**ta...

[¤ClouФ]

ho letto il "prequel" ovvero Angeli e Demoni, e se leggete questo libro vedrete come lo stile si è evoluto in Codice da Vinci, la suspance è meno forte che in CdV, forse xkè "meno cinematografico", infatti CdV permette al lettore di visualizzare perfetamente i luoghi citati (o forse xkè ci sono stato) e l'ho trovato scorrevolissimo.

CdV è comunque un thriller e sinceramente i cliffhanger usati da dan brown sono proprio caratteristici dei film.