Va detto che certi finanziamenti erano folli fin dal principio (Atene 2004), ma è inutile nascondere il fatto che la Grecia abbia avuto un tenore troppo alto rispetto alle concreti possibilità, in stile Italia anni '80. Spesa pubblica disorganizzata, che invece di investire dona liquidità, il solito walfare cancerogeno.
A me l'austerity non piace e penso che i risultati non siano certo soddisfacenti in relazione a quanto certi Paesi abbiano dovuto reggere, tuttavia la questione greca è diversa, non è austerità, è tornare con i piedi per terra.
Il referendum penso sia una paraculata, non si può lasciare una decisione del genere nelle mani di un popolo disperato.
Col sì non cambia niente, ulteriore indebitamento, liquidità che fa una pessima fine se non viene utilizzata con criterio. Col no è un salto nel vuoto il cui obiettivo immaginario è che l'UE si pieghi alle condizioni della piccola Grecia.
Ormai è fatta in ogni caso, auguri. Spero che Tsipras e compagnia, al di là di populismo e bluff, siano competenti e riescano a risalire pian piano la china.
Ok ciaoVabbè io ho finito.