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Risultati da 1 a 10 di 38

Discussione: Guida all'Italia

  1. #1
    No Flex Zone L'avatar di Kog'Maw
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    Predefinito Guida all'Italia

    In passato(tanto tempo fa) aprii un topic simile dove volevo raccogliere tutte le storie leggendarie, misteriose, insolite e fantastiche che animano la nostra penisola. Adesso voglio riproporre il tutto in modo più limpido e ordinato cosi da creare una sorta di enciclopedia del mistero. Tutte le storie le prendo da un libricino che mi fu regalato dal mio nonno e risale al 1966, il libro si chiama appunto "Guida all'Italia"

    Come funziona? Voi mi dite una città o un paesino e io cercherò le storie ad esse correlate, semplice

    Città e paesini visitati : Abano Terme - 1 storia(Padova)
    Torre del Greco - 3 storie(NA)
    Riccione (RN) - 0 storie
    Castel Volturno - 0 Storie
    Gioia Tauro - 0 Storie
    S.Lorenzo Nuovo (VT) - 1 storie
    Ferrara - 12 storie

    Città e paesino in lista :
    Rimini -
    Nuoro -
    Barletta (BT) -
    S.Lorenzo Nuovo (VT) -
    Pordenone -
    Bari -
    Foggia -
    Cassolnovo -

    Pietro d'Abano - Abano Terme(Padova)

    Nacque qui, intorno al 1250, Pietro d'Abano, famoso astronomo e pensatore, uno dei primi ad insegnare astronomia e matematica e inoltre professore di medicina e filosofia naturale allo studio di Padova, e medico di tanta rinomanza che Papa Onorio IV si fece curare da lui. Per la sua abilità di clinico, e perché, come qualsiasi astronomo del suo tempo, era anche astrologo, i contemporanei lo ebbero in fama di mago, e dissero che teneva chiusi in una fiala sette spiriti familiari i quali lo istruivano nelle sette arti liberali : il denaro da lui speso rientrava subito per magia nella sua borsa, praticava il salasso nel novilunio perché in quei giorno l'influsso della luna era più forte e per guarire i mal di reni appendeva al collo dei malati una lamina d'oro, su cui era incisa la figura d'un leone. Si racconta anche che una volta, mentre lo impiccavano, sostitui a se stesso un asino, una notte dai demoni suoi amici fece trasportare in strada un pozzo dentro a casa sua, perché lo infastidiva il continuo andirivieni della gente per attingere acqua e consigliò ai padovani di distruggere la città per ricostruirla sotto una congiunzione d'astri favorevole, che lui stesso avrebbe indicata. Varie sue concezioni filosofiche gli tirarono addosso, intorno al 1315, l'accusa di eresia da parte dell'Inqusizione. Mori' durante il procedimento, ma fu ugualmente condannato al rogo, fu forse bruciato in effige ma secondo una tradizione i suoi resti vennero dissepolti e arsi.
    Ultima modifica di Kog'Maw; 11-09-2014 alle 20:48

  2. #2
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    Torre del Greco (NA)

  3. #3
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    Il nome - Torre del Greco(NA)

    Torre del Greco si chiamò anche Torre Ottava : perché, sostengono alcuni, Federico II di Svevia fondò in questo luogo l'ottava torre di vedetta contro i Saraceni sulla strada da Napoli a Castellamare. Secondo altri il nome avrebbe origine più antica, da un romano Turris Octavia, spiegabile forse con l'esistenza di una villa di Ottaviano. Quanto al nome odierno, Torre del Greco, anche questo avrebbe origini molto antiche e sarebbe dovuto alla produzione di un'uva color giallo oro detta appunto <<Greco>>

    I coralli e la spguna

    La pesca del corallo, oggi in crisi, fu esercitata già in tempi remoti, e i guadagni erano cosi alti, e cosi forte dunque il gettito delle imposte, che Ferdinando IV definiva Torre del Greco la <<spugna d'oro>> del suo regno.

    La casta Lucrezia

    Nell'odierno palazzo comunale di Torre del Greco sono ancora riconoscibili i resti del torrione in cui Alfonso d'Aaragona re di Napoli passava per sicurezza la notte quando si tratteneva --per settimane intere-- presso Lucrezia d'Alagno, che a Torre del Greco aveva casa e giardino, oggi distrutti : ne resta solo <<un vago ricordo nel nome di "Orti della Contessa" che si dà a un luogo presso la via Piscopia>>, scrive Benedetto Croce in -Storie e leggenda napoletane-
    Bella, intelligente e giovanissima, Lucrezia che aveva circa 18 anni quando il sovrano cinquantaquattrenne si'innamorò di lei, fu per dieci anni pubblicamente la sua favorita, ma altrettanto pubblicamente nego ad Alfonso, già sposato benché separato di fatto dalla moglie Maria di Castiglia, il sacrifico della propria verginità.
    Ultima modifica di Kog'Maw; 09-09-2014 alle 15:09

  4. #4
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    L'ultima non la sapevo proprio. Interessantissimo questo thread.

  5. #5
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    Riccione (RN)

  6. #6
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    Su Riccione non c'è nulla

  7. #7
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    Ferrara (FE).

    stupid sexy greedo butt


  8. #8
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    Ferrara ha ben 22 storielle

    Ferrara

    Madonna Ferrara

    Nella lunetta del portale della Cattedrale c'è un antico busto di donna nel quale la tradizione vuole sia raffigurata Madonna Ferrara, mitica fondatrice della città.

    Carlomagno e i bozzacchini

    Esiste ancor oggi nelle vicinanze di piazza delle Erbe un oratorio dedicato a San Crispino. Nel Medio Evo l'edificio serviva come sede dell'Università dei calzolai ed era stato donato alla corporazione da Carlomagno che voleva in tal modo ringraziare un calzolaio ferrarese d'avergli cucito un bellissimo paio di bozzacchini.

    Il miracolo del pane


    Secondo quanto riferisce Gabriele d'Annunzio nei suoi Taccuini, attiguo alla chiesa del Corpus Domini sorgeva un monastero di clarisse. Quando egli lo visitò la badessa lo portò a vedere il forno ove accadde il miracolo del pane. Un giorno era toccato di dover fare il pane a santa Caterina Vegri. Messolo nel forno, venne chiamata dalle sorelle per la preghiera e restò a pregare per quattro ore. Quando tornò, pensando di trovare il pane in cenere, vide invece che aveva un bel color rosa ed era profumato in modo paradisiaco.
    Riferisce sempre la badessa al poeta che quando una suora è sul punto di morire si sente nel convento aleggiare l'odore della Santa.


    La festa di San Giorgio

    Nel Salone dei Mesi di Palazzo Schifanoia sono rappresentate su una parete le corse di uomini, donne, cavalli e asini che si svolgevano nel giorno dedicato a San Giorgio per le vie di Ferrara.

    Tomaso da Tortona e il Castello di San Michele

    Nel 1385 era Giudice dei Savi Tomaso da Tortora, che si era inimicato i ferraresi a causa delle ferocissime tasse. Stanchi dello stato delle cose i ferraresi insorsero, si impadronirono di Tomaso, lo uccisero e ne straziarono il corpo trascinandolo per le vie. Alla fine lo bruciarono insieme alle carte e ai documenti dell'Archivio Comunale.
    Preoccupato dai disordini, Niccolò II d'Este decise di costruirsi un castello che, iniziato nel giorno di San Michele, prese il nome del Santo.


    La cappella per la moglie protestante

    Poiché la moglie di Ercole II d'Este, Renata di Francia,, era di religione protestante, la cappella annessa al Castello di San Michele venne decorata solamente con lo stemma estense e i simboli dei quattro Evangelisti.

    Fanino Fanini


    Questo famoso protestante, nato a Faenza nel 1520, fornaio, ebbe contro di se una delle prime spedizioni punitive organizzate da Ignazio di Loyola, nel 1545. Processato e riconosciuto eretico nel 1547, abiurò l'eresia e tornò libero. Recidivo, convinto di eresia dall'Inquisizione romana, invano cercò di proteggerlo Renata di Francia : fini' sulla forca a Ferrara il 20 agosto 1550.

    Ugo e Parisina


    Parisina non aveva ancora 15 anni quando sposò Niccolo III d'Este, signore di Ferrara. Nicolò, vedovo e padre di molti figli, era un tal libertino che il popolo aveva fatto su di lui una canzoncina : <<Di qua e di la del Po - tutti figli di Nicolò >>. Sposata a tale marito Parisina non tardò a innamorarsi del bel figliastro Ugo e dice Matteo Bandello, il loro amore andò avanti per due anni. Tuttavia un servo di Nicolò li spiò da u buco nella parete e quando parve certo della tresca avverti' il suo signore mostrandogli attraverso il buco le prove della sua rivelazioe. Preso da ira terribile Nicolò ordinò che i due amanti fossero giustiziati e anzi : <<abbian l'istesso ceppo sotto l'istessa scure, e due sangui faccian l'istezza pozza>>. E cosi avvenne : prima mori' il giovane Ugo e quando Parisina lo seppe si disse contenta di raggiungere il suo amato nell'oltretomba. Nicolò d'Este in quell'occasione fece giustiziare anche tutte le donne adultere di Ferrara. Nel castello degli Estensi si può vedere ancor oggi la segreta ove i due poveri amanti furono rinchiusi.


    I Diamanti

    Il palazzo dei Diamanti, iniziato nel 1492 per Sigismondo d'Este, fu cosi chiamato per il rivestimento della facciata, composto da 12.600 blocchi di marmo tagliati a punta di diamante.

    Trofei di una vittoria

    In una delle sale del Palazzo di Schifanoia sono esposti nove rostri appartenenti a navi venete che nel 1509 parteciarono alla battaglia della Polesella. I rostri furono in un primo tempo esposti in Duomo a Ferrara, per confermare e solennizzare l'avvenuta vittoria.

    E' piccola ma va bene per me


    Sulla casa di Ludovico Ariosto c'è un'iscrizione che dice: <<Parva sed apta mihi, sed nulli obnoxia, sed non sordida, parta meo sed tamen aere domus>>


    Marfisa di notte


    Nella Palazzina di Marfisa, dimora di Marfisa d'Este, si dice che <<ci si sente>>, cioè che vi circola di notte lo spirito dell'antica proprietaria.
    Ultima modifica di Kog'Maw; 10-09-2014 alle 19:19

  9. #9
    Crimson King L'avatar di Sennar-95
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    Allora mi accontento di Rimini

  10. #10
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    Ho aggiornato Ferrara con altre 3 storie
    Ultima modifica di Kog'Maw; 09-09-2014 alle 19:35

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