In realtà la maggior parte delle squadre è indebitata, di fatto.
Scatta la multa, se non erro, quando si spende oltre alla reale disponibilità/non si rientra entro certi margini di debito/non si pagano stipendi, ecc.
Le multe arrivano per tutti ed in proporzione a vari parametri. Il problema ovviamente è che, anche se multi in maniera salata una big come è successo, a quella basta vendere un giocatore anche svalutato per ripianare i debiti con i soldi ricavati tra ingaggio liberato/cartellino. Ricordiamoci poi che la multa è a rate quindi anche se imponi 60 milioni al City, quelli ne pagano 20 all'anno, cioé niente per loro. Poi gli arabi mettono in scena il barbatrucco per cui si creano da soli lo sponsor. Il Barcellona avrebbe debiti da qui all'eternità ma dal Qatar piovono milioni.
Lo scopo del fairplay finanziario non è impedire alle big di spadroneggiare ma imporre che una società non possa spendere oltre il possibile. Per esempio Atletico Madrid e Juventus hanno debiti ma per i debiti legati all'investimento per infrastrutture fonti di ricavi come stadio di proprietà e aree commerciali annesse, hanno dei bonus che le milanesi non hanno. L'ideale sarebbe fare come nell'NBA, dove hai un tetto salariale di squadra uguale per tutti e devi pagare soldi extra se sfondi quel tetto salariale ma sono sicuro che gli arabi pagherebbero comunque. Di rinfo o di ranfo le cose sarebbero simili. Il fair play finanziario serve solo come ammonizione alla gestione delle società meno ricche.