Genio vero. A differenza di tutti gli altri, che vengono ricordati e "definiti" dalle loro produzioni monotematiche, Molyneux è uno che si è cimentato con diversi generi ludici ed è sempre riuscito a creare qualcosa di unico e geniale. Theme Park, Theme Hospital, Dungeon Keeper, The Movies, Syndicate.. per non parlare di Black & White e Fable, ovviamente.
Certo, il fatto di parlare troppo presto, di dare libero sfogo ad una fantasia che poi non trova riscontro nella realtà dei suoi giochi è una cosa che spesso gli costa tantissimo in termini di immagine, ma è bello sapere che esiste uno come lui all'interno di questo ambiente.
Insomma, se non ci fosse bisognerebbe inventarlo, nel bene o nel male.
Non concordo molto sulla produttività. Bullfrog sparava fuori titoli con un'ottima regolarità e la trilogia di Fable è uscita nell'arco di cinque anni. Una media del tutto normale, di questi tempi.
Dungeon Keeper rimane ancora uno dei più divertenti titoli che abbia giocato e, purtroppo, dopo il secondo capitolo sono rimasto a bocca asciutta; quanto ho sperato che prima o poi facessero il terzo capitolo :(
Black & White, Syndacate, Theme Park e Hospital sono comunque delle perle (Syndacate in primis)......Fable (mea culpa) non l'ho mai giocato.
Shooter, puoi ancora rimediare, specialmente ora che esce la Trilogy :D
Concordo, anche io apprezzo moltissimo la sua creatività (sempre più messa in disparte nei videogame). Per il discorso produttività ho preferito focalizzarmi su quello Molyneux rappresenta oggi: un game developer con molte (spesso troppe) promesse in cantiere e poche cose concrete. Sul suo background storico nulla da dire, anzi, il semplice fatto di aver dato a un'opera maestosamente originale come Black & White lo posiziona nell'olimpo dei miei guru di sempre.
Una sola parola: Popolous.
Vero, anche se però bisogna assegnare le giuste "colpe". Mylo era una progetto legato a Kinect che la stessa Microsoft non volle portare avanti perchè da solo "oscurava" l'intero progetto Kinect. (assurdo, ma è così)
Concordo. Black & White era uno di quei giochi capace di farti "provare" qualcosa a livello più profondo. Stessa cosa che in parte ho provato con Fable 3 e quando un game designer riesce a smuovere qualcosa a livello emozionale, non ci sono poligoni o quicktime events che tengano..
Ricordo ancora le sue "sparate" pubblicate sulla rivista Xbox magazine (quella ufficiale della console) quanto ancora Fable era in fase di sviluppo e si chiamava Project Ego (l'ego di quel titolo dice tutto). Gli ultimi tempi compravo la rivista, solo per leggere quelle poche pagine alla fine del giornale, che parlavano del gioco, e di come doveva essere. Credo che neanche un quarto di quello che aveva in mente fu inserito.
Premetto che ho adorato ogni singolo Fable (ebbene si, anche il 3) e voglio illudermi, che a segare le gambe a tutte le sue genialate dette a voce, sia stata MS che non aveva voglia di investire e perdere molto tempo dietro a Fable "Project Ego".
Stesso pensiero va a Milo, che doveva essere una delle esperienze più superlative legate al Kinect. Sono convinto che se glielo avessero concesso, avrebbe tirato fuori un'ottima esperienza.
Penso, che da quel che ho scritto, abbiate capito a quale schieramento appartengo. Quindi è inutile dirlo.
P.S. Spero vivamente che un giorno, racconti la "fiaba" come aveva promesso di fare.