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  1. #11
    Senior Member L'avatar di AlphaOmega
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    Molto bello molto bello! A me piace sempre di più (e sembra sempre più un documentario di Piero Angela )

    Non vedo l'ora che finalmente ci sia il "contatto"

  2. #12
    Ho le Palle Piene L'avatar di VirusImpazzito
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    Al campo della banda...
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    Prosegue dunque la narrazione delle premesse che hanno portato alla comparsa del primo Super Saiyan della leggenda.
    Il tono è sempre scientifico, anche se meno pedante rispetto all'altra volta (grazie all'assenza di tutti quei dati numerici su diametri e gravità varie). Nel complesso il tutto mi sa di narrazione storico-documentaristica: il che non è male, dato che così facendo acceleri la narrazione senza perderti in dettagli tutto sommato trascurabili.

    Nel merito, noto che emerge subito la differenza di natura "antropologica" tra le due razze: i Saiyan spontanei, istintivi, possenti, hanno trovato nel loro pianeta tutte le condizioni per sviluppare le proprie capacita latenti innate; gli tsufuru razionali, scientifici e cerebrali oltre il limite del cinismo; tanto diversi dai Saiyan che il solo provare ad adattarsi al loro stile di vita genera dei malati di mente. Suggestiva la scena conclusiva del capitolo, con gli scimmioni che si ritrovano a scrutare un cielo invaso dai curiosi scienziati-invasori-indagatori.

    Usi un vocabolario abbastanza vario e quindi la lettura è scorrevole. Forse un consiglio che ti posso dare è di "spezzare" meglio le frasi. Usi molto le virgole, e questo rende le frasi molto lunghe; il guaio è quando le usi pure laddove servirebbero i due punti o il punto e virgola, che di norma separano meglio le frasi.
    Esempio:
    "Quando vennero a prenderli i cinque uomini attaccarono gli equipaggiati soldati, quattro furono addormentati con una pallottola sedativa, l’altro prima di essere catturato uccise sei uomini e distrusse una navicella, evidenziando una velocità ed una resistenza incredibili, fu una buona notizia per i vertici, forse avevano trovato ciò che cercavano."
    Sarebbe più corretta riscritta in questo modo: "Quando vennero a prenderli, i cinque uomini attaccarono gli equipaggiati soldati: quattro furono addormentati con una pallottola sedativa; l’altro, prima di essere catturato, uccise sei uomini e distrusse una navicella, evidenziando una velocità ed una resistenza incredibili. Fu una buona notizia per i vertici: forse avevano trovato ciò che cercavano."

  3. #13
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    Bla bla bla, perchè non te la scrivi da solo una fanfic apposto di fare tanto il saccente?....scherzo Hai ragione, avrei dovuto rileggerla, cmq è sempre stato un mio difetto la forma.

    Se quando si parla di dati astronomici vi risulta troppo pesante ascoltatela con la colonna sonora astronomica per eccellenza dell'universo Dragon Ball:

    http://www.youtube.com/watch?v=q6k_LNZNPGQ



    gli tsufuru razionali, scientifici e cerebrali oltre il limite del cinismo; tanto diversi dai Saiyan che il solo provare ad adattarsi al loro stile di vita genera dei malati di mente.
    Come biasimarli del resto, ancora mi chiedo l'uomo come possa esser sopravvissuto in natura con la quale non centra nulla, i planòò sono l'uomo fra qualche centinaio di migliaia di anni praticamente.

    Cmq vi ringrazio, mi motivate a continuare e a fare il meglio possibile, il tema è importante e il primo supersaiyan è una grande responsabilità

  4. #14
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    Capitolo 3: Incontri ravvicinati del terzo tipo

    <<Uff, che palle sto pianeta>> sbuffò Verjuwò <<è da mesi che siamo qui a scorrazzare e Seiyah non se ne vedono manco a pagarli>>
    <<Dai, non è tanto male>> rispose Nduluò <<a me questo pianeta rilassa, è così tranquillo, ormai su Plant ogni buco è trafficato, c’è più gente in orbita sul nostro pianeta che su questo in superfice>>
    <<Sarà, ma io una scopata me la farei volentieri, e su questo pianeta la cosa non mi sembra fattibile>>
    <<Aaahh, ma se era questo il problema allora perché non lo dicevi prima>> gongolò Nduluò <<Il kèrùb V-13 ha appena inviato foto durante una pesca Seiyah, vieni un po’ qui>> gli disse, nel mentre che con la mano lo invitava ad avvicinarsi <<Non sono male ste Seiyahàt* (femminile di Seiyah), hanno il loro perché>> affermò sorpreso il soldato
    <<Bene>> replicò Duluò <<sai cosa fare>> disse ridacchiando. <<Ehi per chi mi hai preso, io sono un tipo di classe>> affermo sdegnato il collega <<prima ne vorrei vedere almeno una al periscopio>>
    <<Ahah, già hai ragione, te sei di classe>> rispose rallegrato Nduluò.
    <<A parte gli scherzi>> disse incorrucciandosi Verjuwò <<siamo fra le poche coppie che ancora non hanno visto nulla, che palle>>.
    <<Già, capisco la tua frustrazione, ma capisco pure la prudenza del comando, Veyat è pieno di insidie, e tutte le catene montuose sono molto più alte di quanto siamo abituati, finora è stato giusto stazionare a certe altezze…>> <<…da cui non si vede un cazzo>> interruppe ironicamente Juwò.
    <<Già>> annui Dulùo <<comunque è da una ottomana*(la settimana planòò è composta da otto giorni da 30 ore) che abbiamo il permesso di stazionare a 3000 metri, ma non mi sembra sia cambiato qualc>> un boato lo interruppe. <<Hai sentito??>> chiese al collega <<Si>> la preoccupazione del momento era passata, i due si guardarono e Dulùo disse annuendo <<Coraggio, è il nostro momento>>. Juwò si precipitò al periscopio e sondò l’area.
    <<Vedi niente?>> chiese il compagno <<No, per ora niente, avviciniamoci, il rumore dovrebbe essere arrivato da nord-est>> <<Ok, ma non scenderemo a meno di mille metri dalla superficie>>.
    Nduluò si diresse a nord-est, scendendo di quota <<Oh cavolo ancora niente>> sbottò il compagno.
    TUM!
    <<Cos’è stato?>> scattò Verjuwò <<Sembrava provenire dalla navicella>> affermò timoroso il compagno <<Vado a controllare, nel frattempo porta a 5000 metri il kèrùb>>

    Nel frattempo, nella nave madre:
    <<Una chiamata da Tewstòn, capitano>>
    <<Spero sia importante visto che avevo detto che se c’erano novità le avrei fatte sapere io>>
    <<Qui capitano Kalùd>> <<Capitano Kalùd, sono il colonnello Jorwàh, la chiamo per confermarle che abbiamo inviato i 1000 rùach e i 5000 kèrub, come accordato preventivamente, non ha mai accusato ritardi quindi rispetteremo la tabella di marcia>>
    <<Bene Colonnello, raccoglieremo il maggior numero di informazioni possibili>>
    <<Lo spero, Capitano Kalùd, la gente qui su Plant è in fermento, il nostro sito ha miliardi di accessi al giorno, la gente vuole vedere i Seiyah, e noi non li vogliamo deludere>>
    Un po’ innervosito, il capitano non riuscì a trattenere il tono di voce, che divenne chiaramente più alto <<Dica alla gente che finalmente stiamo lavorando per loro, e che questa è una vera rarità per noi!>> il Colonnello stette qualche secondo in silenzio, poi rispose con aria amichevole <<Capitano, suvvia, lo dicevo tanto per informarla che diventerà famoso, non certo per metterle fretta>> <<Grazie, sto bene così>> rispose accondiscendente.
    <<Il nostro popolo conta su di Lei, questa è una pagina importante della nostra storia, il contatto si avvicina e…>> <<Comunicherò io quando sarà il momento del contatto, Colonnello Jorwàh>> interruppe deciso il capitano, un po’ infastidito <<è da secoli che ci prepariamo a questo momento, il nostro popolo pazienterà ancora un po’ prima di assistere alla Storia>> schiarendosi la voce il Colonnello congedò il capitano <<Bene, Capitano, la salutò, non si dimentichi di tenersi aggiornato su qualsiasi novità>> <<Non si preoccupi, stiamo pubblicando tutto il pubblicabile…>> <<Capitano, la chiamano urgentemente alla sala controllo>>, interruppe un soldato che era entrato di fretta nella sala comunicazioni, che poi aggiunse, sussurrando nell’orecchio <<abbiamo perso un segnale radar>>.
    Il colonnello intervenne subito nella discussione <<Qualche problema capitano>> <<Nulla di grave, qualche difetto alla strumentazione, comunque la saluto, Colonnello Jorwàh>> e chiuse subito in fretta il segnale, lasciando il Colonnelo fra l’innervosito e il preoccupato, che borbottò indispettito tra sè e sè <<Un tempo chiudere il telefono in faccia ad un superiore sarebbe costato la radiazione...>>.

    ------------------------------------------------------

    Intermezzo tecnico (a uso attacco dei titani/giganti): Le navicelle Planòò:
    I Planòò avevano pesantemente investito sui mezzi di navigazione spaziale prima di sbarcare su Veyat, e oltre, visto che avevano il sogno di far diventare la navigazione interstellare da fantascienza a realtà aperta a tutti:
    -Kerùb: Hovercraft in titanio, le sue misure sono 8 metri di lunghezza per 5 d'altezza per 4 di larghezza per un peso di 50 tonnellate. Sono utilizzate soprattutto per la ricognizione, ogni Kerùb ospita due elementi, soldati semplici. Possiede un sistema antigravitazione che permette di stare ferma in cielo e di muoversi verso destra e sinistra, alto e in basso. Il loro motore prevede due tipi di propulsione: elettrica e a combustibile, sono capaci di raggiungere una velocità di 2500 km/h. Le armi che possiedono sono definite standard: mitragliette con proiettili in titanio e proiettili laser dalla temperatura di 1000 gradi. Possiedono bracci metalici che usano per raccogliere ed interagire. Sono parecchio più resistenti dei nostri veicoli terrestri, essendo spessi decimetri ed essendo di titanio. Strutturato in due piani, quello più alto, più piccolo, possiede la piccola cabina con bagno dei soldati. Ha un radar che segnala sempre le posizione del Rwàch più vicino, oltre che la morfologia del terreno per 100 km. Ne sono stati stanziati inizialmente 10000 su Veyat.
    -Rwàch: Anch'esso rivestito da decimetri di titanio, le sue misure sono 60 metri di lunghezza per 20 d'altezza per 30 di larghezza ed un peso di 1000 tonnellate. Sono le basi mobili dei Planòò, dentro le quali sono stanzati 40 soldati. A comandare la navetta è il sergente e sono presenti tre caporali. La navetta è molto pilotata da più persone ed è suddivisa in vari reparti: area controllo, area scudo, reparto attacco, reparto medico e sala comandi. Ognuna viene presieduta da manodopera specializzata e la navicella viene pilotata da più persone. Nella stiva sono contenuti 5 Kerùb. Oltre al sistema antigravitazionale la navicella ha a disposizione quattro sistemi di propulsioni: combustibile, elettrica, solare e ad idrogeno, che possono essere mischiati. Il mezzo può raggiungere i 100000 km/h. Le armi presenti sono, proiettili laser, mitraiette, raggi laser continuati e devastanti mortai. Se il nemico è a meno di 50 metri, la navicella mira automaticamente sparando con armi standard. Possiedono vari bracci metallici che raggiungono i 50 metri, usati sia per attaccarsi e difendersi e sia per raccogliere ed interagire. Uno schermo elettrico da 10000 volt può circondare la navetta per alcuni secondi, ma s'è utilizzato per più di 10 secondi comporta problemi alla strumentazione ed ai motori. Ha un radar che segnala le altre navicelle nel raggio di 400 km. Il rwàch può eventualmente essere scortato con una sorta di carro attrezzi gravitazionale da 12 kerùb. È strutturato in tre piani che gli danno una forma quasi ovoidale. Ne sono stati stanziati inizialmente 2000 su Veyat.
    -Kàvod: Il fiore all'occhiello della tecnologia Planòò. Una gioiello geometrico prima che tecnico. Questa navicella è un rombo perfetto, rivestita da metri di titanio, è praticamente un rombo tridimensionale perfetto, due piramidi con base adiacenti praticamente. Il rombo è alto e largo 1000 metri, pesa 1.000.000 di tonnellate. Può girarsi rapidissimamente in qualsiasi posizione e le due "piramidi" ruotano indipendentemente l'una dall'altra. Sono le basi stazionarie dei Planòò, dentro le quali sono stanziati 1000 soldati, ma sarebbe capace di ospitarne anche 15000. A comandare la navetta è il capitano e sono presenti 5 sergenti e 15 caporali, che presiedono i vari reparti. Se la navicella dovesse entrare in guerra occorrerebbero 1000 persone per utilizzarla al meglio delle sue possibilità. La navicella è schermata da un persistente campo elettromagnetico impenetrabile per una distanza di 100 metri, mentre a 5000 mira automaticamente ai nemici. La navicella presenta centinaia di bocche di fuoco dai vari lati con le armi elencate precedentemente. L'arma più devastante è un raggio laser persistente che raggiunge i 2000 gradi che può rimanere attivo per tre ore, viene sparato da 8 differenti cannoni, stanziati uno per lato. I sistemi di propulsione sono sette ed in grado di combinarsi: combustibile, elettrico, solare, a idrogeno, eolico, nucleare e ad antimateria (parecchio instabile). La navicella ha raggiunto i 5.000.000 di km/h, ma è stata programmata per poter raggiungere il miliardo, anche se sarebbe rischiosissimo e consumerebbe le energie in poco tempo. Ha un radar che segnala la posizione delle navicelle per 10000 km. Il kàvod può eventualmente essere scortato da 24 Rwàch. La navicella è lo strumento definitivo, ne sono state stanziati due su Veyat.
    -Stazione spaziale e satelliti: La stazione spaziale orbita da duecento anni attorno a Veyat. Lunga 3000 metri, viene periodicamente rifornita. Dalla stazione sono stati spediti più di 100000 satelliti che hanno schermato l'intero pianeta Veyat.
    Ultima modifica di AJeX-97; 02-07-2014 alle 23:28

  5. #15
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    Il capitano entrò il più fretta possibile in sala controllo in cerca di delucidazioni.
    <<Allora, che sta succedendo?>> chiese con voce ferma.
    <<Il kerùb N-127 non è più indicato dai radar>>
    <<Problemi alla strumentazione?>>
    <<Lo escludiamo, almeno non alla nostra strumentazione>>
    <<Problemi di copertura?>>
    <<Escluso, i satelliti mappano tutto il pianeta e la stazione spaziale non ha comunicato perdite>>
    <<Chiamate e ditele di controllare, avete provato a contattare la navetta?>>
    <<Si ma nulla, non risponde>>
    <<Quando è caduto il segnale>>
    <<Circa 5 minuti fa>>
    <<Cercate il rwàch più vicino alle coordinate dell’ultimo rilevamento e contattatelo>>
    <<Subito capitano>> il soldato controllò rapidamente nel database <<Ecco, è il rwàch C-24 del Sergente Gyombò Parkùr>>
    <<Mi metta in contatto, ci parlerò io>>
    <<Qui rwàch C-24>>
    <<Sono il Capitano Kalùd del kàvod-2, mi passi il sergente Parkùr>>
    <<Qui sergente Parkùr, la sento forte e chiaro capitano Kalùd>>
    <<Sergente Parkùr, abbiamo perso il segnale radar da uno dei kerùb del suo perimetro, voglio che lei si diriga alle coordinate 41°01′N 28°58′E a 600 km nord-ovest dalla sua posizione e controlli la situazione>> il capitano proseguì <<Il kerùb in questione è l’N-127, i componenti sono Verjuwò Kirìab e Nduluò Stolùv>>
    <<Mi dirigo immediatamente sul luogo, passo>>
    <<Sentito? Muoviamoci ed in fretta>> disse il sergente ai suoi uomini
    <<Si sergente, mi sto dirigendo sulle coordinate indicate>> rispose il pilota
    In 10 minuti il rwàch era già sul posto
    <<Signore il radar rivela materia organica nel raggio di 100 metri>>
    <<Non c'è bisogno del radar>> disse con voce rotta il sergente ai suoi uomini.
    Lo spettacolo che gli si parò davanti era agghiacciante, non era certo la prima volta che era costretto a osservare i corpi mutilati dei compagni, ma non è mai una cosa che speri di rivedere, specie su un Pianeta diverso dal tuo...
    <<Sergente, uno dei due corpi sembra ancora muoversi>> esclamò entusiasta uno dei sottoposti
    <<Presto, recuperiamolo!>>
    La navicella si avvicinò al corpo di Juwò, che, con il filo di voce che gli era rimasto, consigliò ai compagni <<Non vi avvicinate...>> senza che loro potessero sentirlo.
    Due soldati si calarono con una corda di acciaio legata alla vita, con l'intenzione di caricarlo su una barella, visto che i bracci robotici avrebbero rischiato di danneggiarlo. La scelta non si rivelò saggia, visto che la loro testa fu letteralmente schiacciata da un Seiyah precipitato dal nulla, prima che si potesse solo pensare di poter ritrarre la corda.
    Era la prima volta che vedevano un Seiyah dal vivo, e questo li lasciò interdetti per qualche decimo di secondo, un vantaggio che ai Seiyah non puoi concedere. I piloti mandarono istintivamente la navicella in retromarcia, ma il Seiyah, tenendo ben salde le corde d'acciaio dei due soccoritori appena uccisi, incredibilmente rallentò la navicella. Evidentemente 1000 tonnellate e un accelerazione che porta la navicella sui 1000 km/h in meno di un secondo, non scoraggiavano i Seiyah. I pochi secondi in cui la navicella rimase ancorata al Seiyah furono fondamentali per i "padroni di casa": la navicella fu scoinvolta da una violenta grandinata di Seiyah. Dentro al rwàch sembrava un terremoto, ma rimanendo lucidi i soldati del reparto scudo attivarono la protezione elettrica. In un attimo la superfice del rwàch fu schermata da un voltaggio di 10000 volt che avrebbe scoraggiato chiunque fosse intenzionato solamente a sfiorare la navicella. Invece i Seiyah continuarono a colpire e tartassare il velivolo, aprendo falle e danneggiando i motori, prima di cadere esausti al suolo, sfiancati dalle scosse elettriche.
    <<Non ce ne andremo a mani vuote, catturate uno di quegli stronzi!>> esclamò il sergente. I Seiyah stavano quasi piovendo attorno al rwàch, uno di loro fu preso al volo da un poderoso arpione che gli perforò il torace.

    <<State tutti bene?>> chiese il sergente, nel mentre che constatava che nonostante il pericolo i suoi se la fossero cavata.
    <<La strumentazione è parecchio danneggiata, i motori sono in avaria e non possiamo rischiare velocità supplementari>> fece presente il caporale in sala di controllo <<Non potremo viaggiare a più di 500 Km/h>>.
    <<Chiamate 12 kerùb nelle vicinanze, ci scorteranno loro>> ordinò il capitano, che poi andò nella stiva, dove veniva caricato quanto catturato dai bracci robotici <<Fatemi vedere il nostro ospite>>, ordinò una volta arrivato. Il braccio si ritrasse davanti al sergente, col Seiyah penzolante e grondante di sangue. Dal buco sul torace era possibile vedere oltre il Seiyah, sarà stato di almeno dieci centimetri di raggio, eppure il Seiyah era ancora vivo.
    L'arpione lo appoggiò delicatamente su un lettino, sul quale erano presenti manette e cinture che si chiusero a bloccargli arti e torace.
    Il sergente Parkùr accarezzò il Seiyah, poi gli strinse la coda e gli sussurò ad un orecchio <<Ci sarai parecchio utile, amico Seiyah, oggi forse la tua razza capirà cosa significa soffrire e contorcersi dal dolore>> disse il sergente, aggiungendo subito dopo <<Analizzatelo, studiatelo, fate quello che dovete e potete fare, prendete i pezzi che volete studiare, e fate tutto questo senza anestetizzarlo nè tanto meno ucciderlo>>. Diede le spalle al Seiyah, tornando verso la sala di controllo, dicendo tra sè e sè <<Non è mai troppo presto per chiarire chi è che comanda>>.
    I medici si accinsero ad iniziare le operazioni, ma appena ritrassero alcune cinture per consentire di operare, il Seiyah aprì gli occhi e si alzò di scatto, uccidendo in pochi secondi i medici si diresse verso il Sergente, spinto dall'odio, intuendo che le sue sofferenze erano dovute a quell'uomo.
    Con un balzo salì alla sala di controllo, sfondando il pavimento, dirigendosi con inusitata furia verso il Sergente che continuava a dargli le spalle.
    "AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH!!!! " L'urlo fu così forte che la navicella perse nuovamente quota.
    <<Adesso hai capito cosa significa soffrire?>> chiese con ghigno sadico il sergente al Seiyah, stramazzato al suolo in posizione supina. Afferrò la coda, osservando il chip da 10000 volt che gli aveva precedentemente impiantato, e mostrandola con orgoglio ai sottoposti disse <<Non so se qualche dubbio si era insinuato nelle vostre menti, e non lo voglio sapere, l'importante è che adesso non avrete più dubbi sul fatto che degli stupidi cavernicoli sono stupidi cavernicoli>> <<Avete mai avuto paura che gli animali sul nostro pianeta potessero mai schiavizzarci?>> proseguì con ritmo ancor più incalzante <<O che potessero sconfiggerci e dominarci se c'avessero dichiarato guerra? Il pensiero che la nostra razza possa temere questa razza di scimmioni è ridicolo e rivoltante quanto pensare che le scimmie possano conquistare Plant! Noi Planòò non temiamo nulla perchè siamo così in alto che solo Dio in persona può tenerci testa!>>
    I soldati apparivano rinfrancati, s'erano ripresi d'animo, le perdite erano semplici incidenti di percorso che non sarebbero più accaduti, le abilità dei Seiyah non li avevano lasciati indifferenti, forse li avevano anche un pò interdetti, ma non avevano nulla da temere, il loro destino era nelle loro mani.
    Il sergente girò col piede il cadavere del Seiyah, e, osservando il volto abbrustolito, gli disse <<La tua razza deve solo sperare che non ci servirà mai, e se farete i bravi forse sopravviverete>> il Seiyah aprì gli occhi e sembrò sorridere, il sergente con aria sorpresa disse <<Incredibile che dopo tutto questo hai ancora la forza di vivere>>.
    SEIYAAAAAAAAAAAAAAAAAH! SEIYAAAAAAAAAAAAAAAAAAH! SEIYAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!
    Una terribile onda d'urto sbalzò il sergente all'indietro, il rwàch divenne nuovamente ingestibile. <<Tappategli immediatamente quella cazzo di bocca!>> urlò il sergente finito a gambe all'aria.
    I soldati tranciarono di netto la testa del Seiyah, che rotolò verso il sergente, la testa aveva un ghigno soddisfatto, il Seiyah era morto sorridendo.
    Prima che si potesse dare un freno all'imbizzarito rwàch, dei Seiyah fecero irruzione dentro la navicella.
    In pochi secondi il rwàch precipitò, e i Seiyah gozzovigliarono con i resti dei Planòò, e il loro caratteristico urlo di battaglia riecheggiò per centinaia di chilometri.
    I radar non segnalavano più la navicella, era la seconda volta quel giorno, e nello stesso territorio dove s'era verificata la prima perdita.
    E i Planòò non credono alle coincidenze.

    --------------------------
    Angolo dell'autore
    Scusate il ritardo, ho avuto da fare.
    E soprattutto scusate per i dialoghi parlati, li ho sempre temuti e non sono mai stato bravo a scriverli.
    E soprattutto scusate per i soliti due maroni tecnici. Volevo dare risalto alla tecnologia Planòò visto che sarà la principale nemica dei nostri scimmioni preferiti, e poi forse mi sono fatto prendere un pò la mano
    Ultima modifica di AJeX-97; 02-07-2014 alle 23:28

  6. #16
    il VERO Super Saiyan L'avatar di Vegeth SSJ3 Full Power
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    Passavo nella sezione Fanart per caso ed ho notato questo bel racconto,da quel poco che ho letto sembra davvero interessante! Quando avro` tempo cominciero` a leggere i primi capitoli.
    Prossimamente... Dragon Ball R.S., il DB alternativo!

  7. #17
    Ho le Palle Piene L'avatar di VirusImpazzito
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    Questa versione degli Tsufuru (o Plan&#242;&#242;, come vuoi chiamarli) mi piace! Vederli come degli umani "proiettati in avanti di centomila anni" (come dicevi tu nell'altro post) mostra un'umanit&#224; che, nonostante le conquiste scientifiche, non ha cambiato in nulla la propria natura psicologica e comportamentale.
    Il loro cinismo scientifico e razionale li rende davvero credibili come emblema della razza aliena umanoide che, confidando nei propri mezzi tecnologici, ritiene di poter arrivare al predominio sulla natura... dimenticando che presto o tardi si finisce sempre per fare i conti con essa. Il ghigno finale del Seiyat sembra quasi un monito di tutto il dolore e la sofferenza che un giorno gli Tsufuru dovranno subire per pagare la propria tracotanza.
    Oltre tutto per il momento mi sembra che i Plan&#242;&#242; siano ancora in condizione di tenere la situazione Seiyat sotto controllo senza temere disastri, quindi sar&#224; colpa della loro eccessiva sicurezza di s&#232;, se un giorno i Saiyan diventeranno un'emergenza globale.

    La forma ha qualche passaggio un po' "meccanico" ma la sostanza &#232; veramente interessante, secondo me. Se non sapessi gi&#224; che un giorno i Saiyan vinceranno, questo capitolo mi spingerebbe a chiedermi "in un futuro scontro, quale dei due popoli avrebbe la meglio?" e sarei davvero indeciso nel dare una risposta. Insomma, intendo dire che la storia non &#232; "scontata" anche se il finale &#232; ormai noto, e aspetto il seguito.

    PS: La parte sui veicoli Plan&#242;&#242; mi ricorda un po' i vecchi fumetti di PK (Paperinik) che compravo a cavallo tra gli anni Novanta e i Duemila, dove si trovavano delle "schede tecniche" delle astronavi degli Evroniani (popolo alieno invasore pseudo-paperoide)... per la tua fanfiction ci vorrebbero quasi quasi dei disegni come quelli che si trovavano in quelle schede!

  8. #18
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    Il ghigno finale del Seiyat
    Seiyat significa Seiyah al femminile, ma non ne hai studiato planù al liceo?
    Cmq hai ragione ci pensavo pure io alle schede tecniche (ma certo non dovrei disegnarle io perchè faccio schifo), cmq nella mia testa le navicelle erano abbastanza chiare e spettacolari, specie il Kàvod, mi dispiace non potervele far vedere.
    Ci credi che non esiste un termine per un rombo tridimensionale?? Eppure è facilmente immaginabili, ma impossibile da costruire (magari gli antichi egizi... ).
    Cmq più o meno così.

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    Ma tridimensionale e senza i trattini, più dettagliato di così non posso essere
    Uff non me lo disegna manco come vorrei...
    Ultima modifica di AJeX-97; 02-07-2014 alle 23:29

  9. #19
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    Capitolo 4: Meeting

    Erano passati alcuni giorni dall’abbattimento delle prime navicelle Planòò ad opera dei Seiyah, e il trend non aveva fatto altro che peggiorare, dopo i primi mesi pacifici, le segnalazioni di attacchi e le perdite s’erano moltiplicate in modo inesorabile, nonostante le precauzioni prese.
    La situazione divenne critica e, prima che sfuggisse di mano, le navicelle si ritirarono presso la Stazione Spaziale orbitante intorno a Veyat ed i capitani dei kàvod furono richiamati sul loro Pianeta, a Tewstòn, il centro di comando delle operazioni, dove si riunirono le più alte cariche militari di Plant per discutere sul da farsi.

    Il generale dell’aeronautica introdusse la situazione ai sottoposti, nello specifico i maggiori esponenti del settore aerospaziale che avevano curato il progetto Veyat, erano presenti tutti e tre i colonnelli del settore e sette maggiori, oltreché i sopracitati capitani, i più alti in grado sul campo.
    <<Signori, siamo qui riuniti perché ogni vita Planòò è una sconfitta per Plant, per il suo popolo, per il suo esercito, ed è una macchia indelebile per il nostro onore, è un dolore enorme per la nostra gente>> introdusse il Generale Jokùn <<Per non rendere vane le nostre promesse, per rendere onore ai caduti e non rendere inutile i loro sacrifici, dobbiamo far sì che non si verifichino altre perdite>>
    Il capitano Kalùd (vedi cap. 3) fremeva all’ascolto di tale commiato, ascoltato in rispettoso silenzio senza proferire parola.
    <<La Storia, l’abbiamo scritta mesi fa, e stiamo continuando a scriverla, e siamo solo all’introduzione. Quando la racconteremo ai nostri nipoti, non dovremo omettere alcuna macchia, perché macchie non ce ne saranno, e sarà la Storia di un Trionfo>>
    Prendendo in mano degli appunti, il generale si schiarì la voce e continuò <<Il 07/05/26488, 43 giorni dopo l’ingresso massivo della nostra gente nell’atmosfera del Pianeta Veyat, alle ore 13:84, abbiamo registrato il primo abbattimento di un kerùb, seguito pochi minuti dopo dal rwàch del quadrante>> prese fiato il Generale e prosegui <<Da quel momento, nonostante l’applicazione di numerose precauzioni, le perdite e le segnalazioni di attacchi sono aumentate in modo vertiginoso, ed oggi, cinque giorni dopo, le segnalazioni ammontano a 864, e le perdite a 74 kerùb e un rwàch, ovvero 188 Planòò>>
    <<Oggi siamo qui per evitare che i numeri appena elencati aumentino assumendo proporzioni drammatiche, e metteremo la nostra esperienza al servizio del nostro popolo e da questa riunione uscirà la soluzione per evitare ulteriore perdite>>

    Un proiettore si accese, ed il Generale presentò il filmato <<Quelle che state per osservare sono i contenuti delle scatole nere delle navicelle attaccate e distrutte, solo di quelle che siamo riusciti a recuperare, la gran parte è andata distrutta o è irreperibile>>
    Le scatole nere delle navicelle Planòò registrano in continuazione e senza pause i dati di tutte le telecamere presenti su di essa. In teoria i contenuti andrebbero scaricati in tempo reale, ma vista la disastrata morfologia del pianeta Veyat, su cui naturalmente sono assenti le infrastrutture, solo i rwàch scaricano direttamente e velocemente ai kàvod grazie alle reti satellitari, un kèrùb deve stare invece ad un chilometro di raggio dal rwàch per poter scaricare e mettere a disposizione i propri dati, e naturalmente i 74 kèrùb distrutti non hanno avuto naturalmente modo di farlo.
    Ultima modifica di AJeX-97; 02-07-2014 alle 23:29

  10. #20
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    La visione dei dati durò più di due ore, gli ufficiali presero appunti e osservarono con estrema attenzione le cruente immagini. Al termine della proiezione il generale prese la parola: <<Ciò che finora abbiamo capito, è che i Seiyah sembrino cadere dal cielo, attaccano in vicinanza di alte montagne, ma su Veyat ovunque ci sono poderose catene montuose, e a qualunque altitudine e in quasi tutte le latitudini del Pianeta c’è sempre qualcosa sopra di te>> E poi, con aria sempre più stupita e con tono sorpreso e sconcertato, aggiunse <<La cosa incredibile è che gli attacchi si sono verificati ovunque, non c’è un alta concentrazione in alcune aree piuttosto che in altre, gli attacchi sono distribuiti in modo quasi omogeneo su tutto il Pianeta>>
    <<Ma aspettate>> interruppe uno dei Maggiori <<è secoli che inviamo sonde e satelliti sul Pianeta, e raramente sono stati registrati Seiyah sopra ai 3000 metri d’altitudine, benché mai ricordo sopra ai 5000 o peggio ai 10.000, e noi le alture le abbiamo praticamente spulciate, quindi questi Seiyah come se piovessero da dove cazzo sbucano fuori?>>
    <<Semplice>> rispose con sufficienza il Capitano Kalùd <<I Seiyah a certe altitudini semplicemente non c’erano, e se c’erano erano in numero irrisori>>
    <<E allora, mi dica, cos’erano quelli che abbiamo visto?>> rispose con aria irritata il Maggiore.
    <<Erano Seiyah, e ci stavano dando la caccia, è da quando siamo arrivati che ci stanno dando la caccia>> a quel punto tutta la sala guardò smarrita il Capitano, che proseguì <<Questi Seiyah sono dei predatori nati. Pensavate che solo noi fossimo capaci di osservare, studiare, capire? I Seiyah ci scrutavano, ci percepivano, non ci raggiungevano. Si sono arrampicati, sono saliti in cima, ed ora sono loro a guardarci dall’alto in basso; e ci raggiungono>>
    Nessuno si sentiva di proferire parola, in effetti il discorso del Capitano era inattaccabile quanto ovvio, ma nonostante ciò sconvolgente, nessuno aveva mai considerato le abilità dei Seiyah frutto di qualcosa di diverso dal puro istinto, ma qui c’era qualcosa di diverso, qualcosa di pericoloso
    <<Se siete sorpresi, è semplicemente perché avevate sottovalutato questi esseri, ma oggi siamo qui a causa loro e prendiamo atto che ora sono loro quelli che schermano tutto il Pianeta>>

    Il momento di seria riflessione fu spezzato dal Colonnello Jorwàh <<Alla luce di ciò che dice, Capitano Kalùd, dobbiamo prendere atto di alcune cose, la prima: la popolazione dei Seiyah da noi stimata è di 20 milioni distribuiti in aree estese ma precise, alla luce della varietà dii territori, anche sulla carta disabitati, dove sono stati segnalati gli attacchi, credo bisogna almeno raddoppiare quel numero; la seconda: i Seiyah hanno un sistema di comunicazione che non abbiamo ancora colto, è l’unico modo con cui hanno potuto attuare una strategia così estesa e complessa; terzo: i Seiyah ci colgono di sorpresa, abbiamo perso solo un rwàch fortunatamente ma altri 12 hanno segnalato attacchi e si sono salvati per miracolo, e sappiamo bene che un rwàch viene pilotato da più persone ed ha telecamere ovunque, sorprenderlo dovrebbe essere praticamente impossibile>>
    <<Ho osservato bene i video e le sue considerazioni le considero giustissime>> rispose il Capitano Kalùd, quasi fosse diventata una sua arringa <<e credo che alla luce di quanto visto e di quanto detto, si debba concludere che i Seiyah hanno un modo di percepire a noi sconosciuto, alla base delle loro azioni. Loro si percepiscono e ci percepiscono, e agiscono di conseguenza>>
    <<Si riferisce forse al fantomatico Ki, Capitano Kalùd?>> chiese il Generale Jokùn
    <<E’ un ipotesi che non possiamo escludere, Generale. Non so cos’è, ma sono convinto che c’è qualcosa che permette loro di vederci ben prima di quanto possiamo farlo noi>>
    <<Le sue affermazioni e le sue preoccupazioni le trovo alquanto ridicole, Capitano Kalùd>> intervenne il Capitano dell’altro kàvod <<Non esageriamo con gli allarmismi, ci stiamo veramente preoccupando di certe scimmie depilate? Magari un milione di anni fa potevano essere un problema ma ora se solo volessimo li azzereremmo. In pochi giorni posso farli strisciare ai nostri piedi>> disse con decisione, con tono chiaramente frustrato e irritato.
    <<Capitano Waltùr, siamo qui per discutere per il bene dei nostri soldati non per polemizzare e fare i presuntuosi, il suo comportamento è poco rispettoso nei confronti dei suoi superiori e dei suoi sottoposti morti sotto la sua giurisdizione>> lo richiamò severamente il Generale <<Un'altra provocazione le costerà caro, la avverto>>
    <<Mi scuso Generale, ho esagerato e mi scuso con tutti voi, e in particolar modo con lei Capitano Kalùd>>
    <<Accetto le sue scuse Capitano Waltùr. Dal suo tono deciso e sicuro di sé credo e spero abbia pensato qualcosa>>
    <<Ha indovinato, Generale>> proseguì <<Signori, pure voi avrete visto la sofferenza provata dal Seiyah del rwàch C-24 per via della scossa alla coda. Noi quel chip da 10000 volt possiamo infilarlo in un buco di spillo da 5000 metri>>
    <<Capitano Waltùr le avverto che non ho intenzione di cominciare una Guerra contro i Seiyah>> interruppe il Generale
    <<Nemmeno io, Generale. Io ho piuttosto intenzione di bonificare Veyat. Inserendo un chip sulla coda di ogni Seiyah che riusciremo ad osservare, esso verrà catalogato ed identificato, e costantemente monitorato, inoltre ogni suo passo falso verrebbe severamente punito, e con pazienza e prudenza in pochi anni nessun Seiyah avrà più il coraggio di avvicinarsi alle nostre astronavi. Per il resto la loro vita non sentirà nemmeno di questa piccola variazione>>
    <<Con questo atteggiamento non durerai molto su Veyat>> intervenne ironicamente Kalùd
    <<Capitano Kalùd allora evidentemente non ha capito che non siamo qui per polemizzare>> lo riprese il Generale.
    <<Mi perdoni Generale>> si scusò prontamente Kalùd <<Mi scuso e mi correggo, il piano è un ottimo piano, ma a mio parere il Capitano Waltùr sta sottovalutando il nemico, quindi volevo solo avvertire il mio Collega di usare la massima prudenza quando torneremo sul Pianeta>>
    <<Grazie, naturalmente userò la massima prudenza, ma con la fierezza e l’orgoglio di un Plan>> rispose l’altro Capitano, che proseguì <<La mia richiesta è di stazionare in punti sicuri e monitorare l’area, e che ogni cecchino abbia il permesso di sparare alla coda dei Seiyah impiantandogli i chip KGM>>
    <<Richiesta accolta, sarà messa al vaglio in sede di votazione>> decise il Generale, che poi ascoltò e accolse la richiesta del Capitano Kalùd di comunicare all’istituto di ricerca di vedere se c’era un modo per rilevare il Ki <<Non so a che punto sono con la ricerca di questo Ki, sinceramente non sono sicuro nemmeno che esista, ma se esiste i Seiyah lo usano e soprattutto lo percepiscono. Se ci riuscissimo pure noi non piangeremmo più nuovamente tutte queste perdite>>

    La riunione continuò, ed entrambe le richieste dei Capitani furono accettate in sede di votazione.
    Le navicelle si apprestavano a tornare nei cieli di Veyat con rinnovata prudenza e rinnovata fiducia, nel mentre che la mente del Capitano Kalùd veniva attanagliata dai dubbi, parecchie cose non gli erano chiare, ma era fiducioso di ottenere prossimamente una risposta.
    L’unica cosa che percepiva chiaramente erano i suoi, brutti, presentimenti.

    _______________________

    Angolo dell'autore:
    Che palle sto capitolo
    Aggiorno con parecchia calma e questo certo non aiuta a seguire l'opera (visto che manco io poi mi ricordo il capitolo precedente ).
    Questo capitolo è abbastanza palloso e molto interlocutorio, oltrechè corto, ma prima me li levo di torno prima si passa all'azione, infatti il prossimo capitolo dovrei pubblicarlo prima.

    Certo che non aiuto parlando così della mia opera quindi CAPITOLO FANTASTICO LEGGETELO
    Ultima modifica di AJeX-97; 02-07-2014 alle 23:29

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