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  1. #1
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    Predefinito La nascita della Leggenda: Il primo Super Saiyan

    Ci tengo a fare una fan fiction su questo argomento, argomento sul quale si sarebbe potuto fare un bel film di Dragon Ball basato sull'ipotetico Super Saiyan della leggenda che dovrebbe essere apparso in passato ma non si sa quando, e magari si poteva fare un film e non su Bardack ma con personaggi completamente inventati, un occasione persa a mio parere, ma vabbè ci penso io a far nascere la leggenda con la mia fan fiction che narrerà le origini della specie Saiyan fino alla nascita del loro invincibile messia.
    Spero sia di vostro gradimento, non ho la minima idea di quanto durerà e ogni quanto sarà aggiornata.

  2. #2
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    Capitolo 1: GENESI

    Un milioni e mezzo di anni fa, l'evoluzione nel vulcanico pianeta Vegeta aveva dato alla luce una specie dominante, i Saiyan.

    Il loro pianeta era localizzato su un sistema binario, orbitava attorno ad una nana bruna attorno alla quale eseguiva un periodo di rivoluzione dalla durata di soli 91 giorni, dovuto all'eccessiva vicinanza dalla stella, soli 50.000.000 di km che comportava condizioni ai limiti della vivibilità.
    Il pianeta Vegeta era circa tre volte la Terra ed era pure molto più denso e pesante, ruotava attorno ad una stella circa 10 volte più grande di lei, che a sua volta ruotava attorno a una Gigante Rossa circa 4 volte più grande del nostro sole, tramite un orbita ellittica di 5.000 anni che al perielio avvicinava la stella nana a soli 200.000.000 di km dalla Gigante Rossa, circa la distanza che intercorre fra il Sole e Marte.

    La temperatura era parecchio alta, variava dai 50 ai 100 gradi durante le circa 60 ore che intercorrevano nel giro di rotazione del pianeta, e la forza di gravità del pianeta era eccezionale, oltrechè necessaria, per consentire la nascita della vita in un simile contesto.
    Il pianeta era appunto roccioso e vulcanico, con frequenti terremoti e con alte creste rocciose, pieno di canyon e con vette che nonostante la pesantissima atmosfera superavano i 20.000 metri. Ai piedi della più impressionante catena montuosa del pianeta c'era una profonda depressione nella quale in un gigantesco canyon nasceva il più grande lago del pianeta, con un estensione di circa quattro milioni di km quadrati era lo sbocco dal quale fruiva gran parte dell'acqua presente sul pianeta privo di grandi mari e oceani, ma circondato da lunghissimi fiumi che sorgevano dalle monumentali creste rocciose e scorrevano attraverso i profondissimi canyon.

    Bisogna tornare indietro di circa 2 miliardi di anni per arrivare al momento in cui il pianeta cominciò ad ospitare la vita, quando uno sciame di asteroidi con batteri elementari entrò nella sua atmosfera e riuscì miracolosamente a sopravvivere all'attrito causato dalla pesante atmosfera del pianeta, inseminando i numerosi fiumi che il pianeta ospitava.

    Il dono della vita non fu concesso solo al pianeta Vegeta, gli asteroidi furono attirati dalla Gigante Rossa e incrociarono il pianeta Plant, pianeta molto simile alla Terra, orbitava a una distanza di 1.000.000.000 di km dalla stella maggiore, la vita a differenza che nel pianeta Vegeta non dovette fare miracoli per svilupparsi, visto che il pianeta si trovava in piena fascia vitale.

    I tempi di maturazione infatti furono parecchio diversi, mentre su Vegeta faticavano a formarsi le forme di vita più semplici che faticavano ad uscire dalle più accoglienti acque, che sulle sponde dei propri fumi ospitavano le poche piante che davano aria al pianeta, su Plant già s'era da tempo formata una ricca vegetazione che ospitava varie specie animali. Fra cataclismi estinzioni e domini alla fine 50 milioni di anni fa si formarono quelli che noi definiremmo primati, ebbene si, lo sciame di asteroidi che colpì questi pianeti è lo stesso che inseminò, probabilmente in precedenza, la Terra, alla fine lo stesso ceppo di primati dominò i tre pianeti in questione, e chissà quanti altri.

    Le prime forme di vita su Vegeta invece iniziarono a svilupparsi 100 milioni di anni fa, trovando la forza di abbandonare l'acqua e di dimorare negli ecosistemi che le profonde vallate presenti sul pianeta avevano fatto in modo di sviluppare, con alberi giganteschi e possenti che nonostante la forte gravità del pianeta, attirati dalla vicina nana bruna, arrivavano a sfiorare il chilometro di altezza, offrendo soprattutto ai poli la possibilità a animali di enorme stazza a svilupparsi. Essi vivevano in ambienti freschi in zone precise del pianeta ricche d'acqua ed erano i veri dominatori di quella terra, la cui aridità li costringeva a dar la caccia a tutti gli esseri viventi di taglia media che non avevano alcuna possibilità di svilupparsi, le uniche specie presenti erano questi esseri giganteschi, insetti e specie minori come talpe, topi e pipistreilli che vivevano in profondità o in piccole grotte.
    Erano dei perfetti super-predatori che solo un pianeta simile poteva sviluppare, capaci di non mangiare per settimane (nostre) nonostante la stazza, di essere agilissimi nonostante le specie variassero dai 50 metri ai 100 metri d'altezza, erano per certi versi simili a dei giganteschi dinosauri antropomorfi, infatti quest'esseri erano dotati di classiche braccia, artigli e denti aguzzi che li rendevano completi e letali, anche se il loro numero erano limitato a poche migliaia di unità sul pianeta, visto che la popolazione non poteva assolutamente crescere visto che la lotta per la sopravvivenza era incessante.

    Il dominio di questi giganteschi esseri iniziò ad essere minato da una razza primate sviluppatasi nelle aridissime e inospitali zone centrali del pianeta, nelle quali in modo quasi inspiegabile si svilupparono gorilla di stazza imponente, sui cinque metri, che riuscirono a campare per milioni di anni in lande deserte in ambienti inospitali del pianeta, resistendo a condizioni terribili e nutrendosi della scarsa fauna presente in quelle zone, la capacità di sopravvivenza di questi primati era un qualcosa di inesplicabile, e anche se non potevano pensare di inserirsi nella lotta per la sopravvivenza contro i super-rettili-antropomorfi, si inserirono! L'istinto guerriero della razza non sopportava vedere gli ambienti più ospitali del pianeta abitati da altre razze, così circa 30 milioni di anni fa pure questi primati si inserirono nell'ecosistema dominato dai super-rettili-antropomorfi, combattendo una lotta alla sopravvivenza già sulla carta persa in partenza, questi primati sfruttarono le eccezionali doti fisiche e la capacità di collaborare ed elaborare piani complessi assolutamente assente nella razza rivale per riuscire a competere ad armi pari con la stazza e l'istinto dei super-predatori rivali, poi l'evoluzione pensò al resto.
    La veloce evoluzione della razza è quasi inspiegabile, del resto l'evoluzione aveva fatto il suo e alla fine questo gruppo di primati si era inserito nell'ecosistema riuscendo a sopravvivere in un perfetto equilibrio di guerra per la sopravvivenza costante, evidentemente questi esseri non si evolvevano per sopravvivere ma bensì si evolvevano per dominare, tant'è che i veloci stadi evolutivi spinsero alla perdita della massa per favorire la sopravvivenza in qualunque contesto presente su Vegeta, soprattutto durante i devastanti periodi in cui la nana bruna raggiungeva il perielio. Questa perdita di massa comportò una leggera perdita di forza fisica compensata dall'aumento esponenziale di velocità e intelligenza, le conseguenze furono un aumento vertiginoso della comunità primate a fronte del numero sempre basso della razza rivale.
    Un milione e mezzo di anni fa iniziarono ad apparire i primi Saiyan come li conosciamo noi, l'unica cosa che li collegava alla propria originale forma era la persistente presenza della coda, mezzo milione di anni dopo ciò che sembrava impossibile era invece avvenuto, Davide aveva sconfitto Golia, i "giganti" erano ormai ridotti a poche centinaia di unità sparsi per il mondo in rudimentali allevamenti, il pianeta era dei Saiyan.

    Su Plant invece il cammino evolutivo era stato più semplice, la formazione di comunità di ominidi aveva portato questa intelligente razza a dominare la propria terra, le loro doti fisiche erano ottime ed erano state necessarie ad emergere quando ancora erano cacciatori selvaggi, erano parecchio superiori a quelle dei terrestri, impallidivano comunque rispetto a quelle dei Saiyan.
    L'evoluzione era andata molto più a rilento da queste parti, due milioni di anni fa iniziarono a sorgere le prima città, un milione di anni dopo, quando l'orbita di Vegeta si trovò a soli 100.000 km da Plant, gli Tsufuru sbarcarono su Vegeta.
    Ultima modifica di AJeX-97; 02-07-2014 alle 23:27

  3. #3
    Ho le Palle Piene L'avatar di VirusImpazzito
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    Devo dire che, come prologo, è l'introduzione più insolita che mi sia capitato di leggere.

    Praticamente hai fatto un documentario in materia di astronomia e biologia dei pianeti Plant e Vegeta. Non che questo sia negativo, perchè tra i dati numerici (che a me, da lettore ignorantello in materia scientifica, dicono ben poco), hai tratteggiato i caratteri essenziali congeniti nella razza Saiyan - abilità combattiva e strategica.
    Poi mi piace l'idea che i Saiyan fossero inizialmente degli scimmioni giganteschi, e dopo si siano evoluti in un popolo di creature umanoidi. Praticamente, come disse Crilin, quando i Saiyan si trasformano in Ohzaru non perdono davvero la testa, ma tornano alla loro natura primitiva.

    Inoltre questo capitolo ci fa capire che hai deciso di tenere in considerazione la storia degli Tsufuru, e quindi di convalidare le scene only anime relative alla faida Saiyan-Tsufuru. Penso che già nel prossimo capitolo si entrerà nel vivo della storia.

    In effetti l'argomento del primo Super Saiyan leggendario non è molto battuto nel mondo delle fanfiction. Mi pare che qualcosa abbiano inventato gli autori di DB Multiverse (non sono ben informato perchè non seguo la relativa fanfiction), e io stesso ho inserito una specie di riassunto sulla storia del primo Super Saiyan nella mia fanfiction.
    [se l'argomento ti interessa, la trovi nel capitolo 35, nel topic "DB-La storia mai raccontata" in questa sezione del forum]
    Ultima modifica di VirusImpazzito; 03-01-2014 alle 11:46

  4. #4
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    Citazione Originariamente Scritto da VirusImpazzito Visualizza Messaggio
    perchè tra i dati numerici (che a me, da lettore ignorantello in materia scientifica, dicono ben poco)
    E meno male, se no ti accorgeresti del mare di inesatezze che sicuramente ho scritto

    Con le mie rudimentali conoscienze ho provato a spiegare il perchè i Saiyan siano una razza tanto potente e come ha potuto formarsi una simile razza (che dubito in natura possa formarsi, ma chissà le vie dell'universo sono infinite), e ho provato anche a spiegare il perchè siano tanto simili a noi (qui invece sono sicuro che è impossibile che a miliardi di chilometri di distanza ci sia una razza praticamente uguale a noi con la coda).
    Cmq spero di riuscire a riciclare efficacemente i dati sulle orbite e le grandezze.

    Cmq ho letto il capitolo da te consigliato, m'è piaciuto veramente molto e mi trovo d'accordo con alcuni sviluppi della tua storia, credo che la mia ricalcherà la tua sotto certi aspetti.

    Il Super Saiyan non è solo una leggenda, nè nell'universo Dragon Ball nè nel nostro!

  5. #5
    Senior Member L'avatar di AlphaOmega
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    Molto interessante! Ok! Vedrò di seguire questa fic! mi è piaciuto il tono da "documentario super quark" mi sono immaginato Piero Angela a raccontare mentre lo leggevo

    Sono molto curioso, sopratutto è trovato un idea originale quella che l'origine di saiyan, terrestri e tsufuro sia accomunata (be d'altronde è logico)

    Il primo Ssj è indubbiamente un "personaggio" affascinante di cui immaginare l'origine! Io stesso ne vorrei parlare nella mia fic a suo tempo!

    Cmq, il fatto che siano stati gli tsufuro per primi a creare un contatto andando loro sul pianeta dei saiyan è curiosa e forse ci spiegherà xké dopo accolsero i saiyan quando il loro pianeta fu distrutto (dal leggendario Ssj stesso per altro )

    Devo però far presente due note negative, anche se piccole: chiamare il pianeta originale dei saiyan ancora vegeta è diciamo "fuori luogo" in quanto loro ribattezzarono cosi Plant in nome di re Vegeta, quindi ci stava un nome diverso!
    In secondo luogo, un parere molto personale, hai ripetuto un pò troppo volte la parola svilupparsi

  6. #6
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    Citazione Originariamente Scritto da AlphaOmega Visualizza Messaggio
    Cmq, il fatto che siano stati gli tsufuro per primi a creare un contatto andando loro sul pianeta dei saiyan è curiosa e forse ci spiegherà xké dopo accolsero i saiyan quando il loro pianeta fu distrutto (dal leggendario Ssj stesso per altro )

    Devo però far presente due note negative, anche se piccole: chiamare il pianeta originale dei saiyan ancora vegeta è diciamo "fuori luogo" in quanto loro ribattezzarono cosi Plant in nome di re Vegeta, quindi ci stava un nome diverso!
    In secondo luogo, un parere molto personale, hai ripetuto un pò troppo volte la parola svilupparsi
    Non so com'è che hai queste informazioni, se vengono dall'OAV "piano per eradicare la razza Saiyan" mi dispiace ma non l'ho visto quindi dubito fortemente ne terrò conto durante il proseguimento della fan fic.

    Sulla prima forse hai ragione, ma cmq non sapevo come chiamarlo, del resto si chiama così perchè qualcuno gli ha dato un nome, se per questo manco loro si chiamano Saiyan al momento.
    Sulla seconda forse hai ragione (come sulla prima del resto), ma pure tu del resto hai sbagliato a scrivere:

    Io stesso ne vorrei parlare nella mia fic a suo tempo!
    . Si dice ne volessi!

  7. #7
    Senior Member L'avatar di AlphaOmega
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    Non esattamente...

    Non c'è una vera affermazione al riguardo. Nell'OAV si sa solo che i saiyan vennero da un altro pianeta dopo aver perso il loro
    Mentre nell'anime si fa intuire che l'originale SsjL (che probabilmente aveva anche raggiunto la forma di gold Ohzaru) si sia auto distrutto in quanto incapace di controllare il proprio potere

    Da qui l'idea, fan made sia chiaro, che sia stata l'autodistruzione del SsjL a distrugge il pianeta natale dei saiyan

    Se poi aggiungiamo anche le informazioni dell'ultimo film (battle of the god) in un qualche periodo imprecisato è esistito anche il Ssj God (anche se solo per pochi minuti visto che quel potere è troppo grande e istabile ) se questo sia avvenuto prima o dopo il trasferimento su Plant è ignoto

    ps.
    Si dice ne volessi!
    Non per come è costruita quella frase "Vorrei" è il tempo corretto

  8. #8
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    Mmm interessante, eventualmente vedrò di implementarci qualcosa.

    Citazione Originariamente Scritto da AlphaOmega Visualizza Messaggio
    Non per come è costruita quella frase "Vorrei" è il tempo corretto

    A mio parere la frase dovrebbe essere:

    "Io stesso ne volevo parlare nella mia fanfic a suo tempo"
    oppure
    "Io stesso ne vorrei parlare nella mia fanfic in futuro"

    Attendo opinioni, eventualmente proverò ad implementare pure questo

  9. #9
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    Capitolo 2: KI?

    Ormai era da più di mille anni che i Planòò (termine con cui si autodefinivano gli abitanti del pianeta Plants, il corrispettivo di terrestri) stavano pianificando di sbarcare sul pianeta Veyat, nome con cui i loro antenati chiamavano il pianeta dei Saiyan (letteralmente Ve.Ya.aT., nella lingua del primo popolo Planòò, Ve=Pianeta Ya=Passaggio aT=Scuro) e con calma avevano aspettato con pazienza il momento in cui la stella nana col suo pianeta al seguito fossero transitati vicino alla loro orbita, nel mentre avevano piazzato da centinaia di anni una stazione spaziale in orbita vicino Veyat e avevano continuamente inviato sonde per raccogliere informazioni circa questo pianeta scuro che aveva già causato nell'arco degli eoni scombussolamenti climatici a Plant, causando spesso catastrofi naturali sul florido pianeta verde, il conflitto fra queste due razze e i loro rispettivi pianeti era quindi intrinseco nell'universo.

    La scienza dei Planòò aveva già da parecchio riconosciuto l'origine comune della vita fra loro e i Veyatòò, e riconoscevano come straordinario e inspiegabile il proliferarsi della vita su Veyat, e sapevano che nelle condizioni che offriva il pianeta, loro, in natura, non potevano campare.

    Le informazioni con le quali arrivarono sul pianeta erano molteplici, di seguito un elenco:
    - Il pianeta Veyat ha una temperatura media di 90 gradi, 70 nelle zone più abitate, 150-200 durante i devastanti periodi di perielio, che durava oltre 100 anni, contro i 10 gradi di temperatura media di Plant;
    -La forza di gravità era otto volte superiore a quella del proprio pianeta;
    - La flora del pianeta presenta giganteschi arbusti ai poli cresciuti nei canyon del pianeta, nel pianeta c'erano tre grandi canyon di circa 7000 km quadrati, nelle grotte di questi proliferavano la maggior parte delle comunità Seiyah, dei quali era difficile quantificare il numero di abitanti, stimati sui circa 20 milioni in tutto il pianeta, con un forte incremento negli ultimi anni. L'altra specie erano i Carantroyn (parola composta da carar: gigantesco, antro: aspetto umano, royn: rettile), esseri giganteschi con la pelle di rettile e il corpo di uomo dall'aspetto variegato le cui dimensioni superavano spesso i 100 metri, essi erano stati in gran parte sterminati dai Seiyah e il loro numero era stimato sulle 1000 1500 unità, visto che loro stessi si cacciavano tra di loro. Avevano accentuato la loro onnivoricità e ormai erano quasi costretti a nutrirsi di erba anche se rimanevano esseri devastanti che non disdegnavano la lotta fra loro e i Seiyah. Anche i Seiyah prediligevano la caccia ma anch’essi erano onniveri.
    Per il resto la fauna registrava animali di piccola taglia rintanati ed insetti, non erano quantificabili le speci marine anche se si era assistito a scene di pesca che facevano emergere squali sui 7 metri, difficile ipotizzare specie più grandi data l'assenza di oceani.
    - I Seiyah avevano pelle di color marroncino, con varie sfumature di colore ma mai nè bianchi nè neri, e capelli sempre neri, mai si era registrata un'eccezione, erano alti circa 2 metri ed erano molto robusti, pesavano mediamente più di 100 chili. La durata media della loro vita era in pratica non stimabile vista la difficoltà di raccogliere dati di questo tipo e visto che la maggior parte di loro moriva in battaglia, tuttavia visto che il loro fisico e il loro aspetto non mostrava segni di cedimento si supponeva fossero in grado di superare i 200 anni di età, a differenza dei Planòò che riuscivano ad andare oltre i 130 solo grazie a particolari tecnologie mediche e a protesi meccaniche.
    - La cultura Veyatòò era una cultura selvaggia e guerriera ed estremamente aggressiva, tanto che il 90% dei rover inviati, anche se muniti di armature e armi, non resisteva più di un mese (terrestre), complicando non poco il reperimento delle informazioni, le comunità risiedevano in grotte praticamente inaccessibili (visto che i rover non avevano speranza di starci più di 5 minuti) ed erano sedentarie. Non c'erano in pratica distinzioni di sesso, tranne nei periodi di gravidanza e nei primissimi anni di vita dei bambini, anche se si evidenziava una comunque discreta ma rilevante superiorità fisica dei maschi sulle femmine. Fermo restando che il luogo dove si viveva la vità "mondana" era inaccessibile, si era arrivati alla conclusione che la civiltà intesa dai moderni planòò praticamente non esisteva, non esistevano apparentemente gerarchie nelle loro comunità, ed addirittura la forma di linguaggio era assai rudimentale, fatto di grugniti urla e ruggiti e poche parole compiute, quella che più risuonava spesso e con forza dirompente era "Seiyah", gridata dopo l'uccisione di un Carantroyn, prima dall'autore dell'uccisione e mano a mano da chi sentiva l'urlo, pauroso, udibie da una decina di chilometri di distanza dall'"epicentro". Probabilmente la parola non significava nulla, se non un verso di vittoria e di orgoglio. La parola viene usata quindi per indicare tali esseri. Non erano state registrate forme di scrittura a parte incisioni sulle pietre che probabilmente fungevano come indicazioni di caccia o di Seyah vicini, una sorta di segnaletica. Uno dei pochi segni di distinzione esistenti stava nella coda, che i giovani portavano legandosela alla vita e gli adulti invece, indipendentemente dal sesso, tenevano sciolta, probabilmente in segno di fierezza, e tenevano nuovamente legata in battaglia. I Seiyah non avevano vestiti, la loro postura perfettamente eretta e fiera andava contro gli aspetti selvaggi della loro cultura.

    I combattimenti erano alla base sia della cultura Seiyah, sia della conoscenza che i Planòò avevano dei Seiyah, visto che la maggior parte delle volte in cui i Seiyah potevano essere documentati erano quando erano impegnati in un combattimento contro i Carantroyn, tanto che tali combattimenti erano entrati nell'immaginario collettiva della società Planòò. I bambini sognavano a vedere la potenza con cui, un gruppo di esseri così simili a loro affrontava i mastodontici Carantroyn e sapere che era tutto vero e non solo un sogno.
    Ultima modifica di AJeX-97; 02-07-2014 alle 23:28

  10. #10
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    Nonostante fosse la razza dominante nessun Seiyah si poteva permettere di attaccare singolarmente un Carantroyn solitamente i gruppi di Seiyah necessari per approcciarli erano formati da un numero minimo di sette Seiyah, a cui man mano si aggiungevano i compagni, per abbatterli ne occorrevano almeno 20. I Carantroyn rimanevano combattenti strepitosi, la loro agilità e rapidità era giudicata impossibile considerando che il loro peso si aggirava sulle 150-200 tonnellate, il loro stile di combattimento era puramente istintivo, ed era qui che i Seiyah sorprendevano, mostrando un intelligenza tattica e tecnica invidiabile, accerchiavano l’avversario e sfruttavavano alla perfezione l’ambiente circostante, mandando a vuoto quasi tutti i colpi avversari, inoltre riuscivano a danneggiare, sempre e rigorosamente a mani nude, avversari che pesavano più di mille rispetto a loro. Dopo ore di lotta estenuante un Carantroyn veniva sfiancato, i Seiyah contavano qualche perdita, ma mai era capitato di visionare una loro sconfitta.

    Se i Carantroyn sorprendevano di certo i Seiyah non erano quindi da meno, li si era visti addirittura parare gli attacchi di una Carantroyn, li si era visti sopravvivere e destarsi dopo essere stati colpiti in pieno, li si era visti arrampicarsi ad una velocità che i Planòò non raggiungevano nemmeno sul piano, e saltare anche 50 metri; l’unico punto debole evidenziato più volte era la coda, afferrata la quale un Seiyah si immobilizzava e perdeva ogni energia.

    La cosa che più aveva incuriosito gli scienziati era il palesarsi di un fenomeno che era sempre stato considerato solo una leggenda, una cosa ipotetica, indimostrabile, qualcosa che andava contro al razionalismo imperante: il Ki.
    Il segnale video spesso disturbato evidenziava disturbi elettromagnetici, un frequente fenomeno di polvere e sassolini lievitare nell’aria, la rarissima ma innegabile aurora che un Seiyah durante una fase adrenalinica manifestava, le ancor più rare vampate che avvolte venivano emesse dalla mano di un Seiyah, e soprattutto l’urlo al consumarsi della vittoria, il quale provocava l’assenza del segnale video, che si ripristinava solo nel caso in cui il rover era a una distanza superiore a tre chilometri dallo scontro, in caso contrario il rover veniva con tutta probabilità distrutto, da un forte ma apparentemente semplice urlo, da un semplice coro Seiyah.
    Stranamente l’unico modo che la scienza aveva per spiegare questi fenomeni e la forza dei Seiyah era ammettere che il loro corpo, o peggio il loro spirito, produceva una sorta di energia, che riuscivano in modo istintivo a sviluppare ed impiegare durante il combattimento, e ci si interrogava su se e come quest’energia poteva essere prodotta pure dai Planòò.

    Erano quindi nati negli ultimi 50 anni programmi di addestramento durissimi per provare a sviluppare questa energia, nonostante la dedizione con cui si praticavano le arti marziali e la meditazione, essi si erano rivelati infruttuosi, quindi si decise di rischiare con un atto oltre i confini dei diritti umani, un gruppo di 5000 soldati ben addestrati fu lasciato sparpagliato nelle sterminate riserve naturali, con nulla, nessun arma, nessun oggetto, nessun vestito. Il corpo dei Planòò non poteva competere con quello di animali nettamente più adatti, forti, pesanti e veloci dei loro, non poteva adattarsi a simili ambienti naturali e a sopportare simili temperature e contesti, con le mille difficoltà che si incontravano in certi habitat.
    I soldati furono monitorati in maniera cinica dalle autorità, che assistevano impassibili alle morti dei propri uomini, quando l’esercito tornò nelle riserve cinque anni dopo, solo una comunità di cinque persone era riuscita a sopravvivere, ed era diventata estremamente aggressiva, l’esercito gli aveva levato tutto e l’odio aveva guidato il loro spirito in quegli ambienti inospitali.

    Quando vennero a prenderli i cinque uomini attaccarono gli equipaggiati soldati, quattro furono addormentati con una pallottola sedativa, l’altro prima di essere catturato uccise sei uomini e distrusse una navicella, evidenziando una velocità ed una resistenza incredibili, fu una buona notizia per i vertici, forse avevano trovato ciò che cercavano.
    I cinque furono imprigionati e attaccati ad un massiccio muro, con arti torace e bacino imprigionati in catene e manette di titanio, uno accanto l’altro, e vennero torturati a turno in modo spietato, fin quando l’osservato speciale Kalèn Guluò nonostante le ferite, all’ennesimo grido di dolore di un compagno, in un impeto d’odio e rabbia urlò e protese in avanti le braccia distruggendo il muro e liberandosi dalle catene, uccidendo in pochi secondi i boia e liberando i compagni, avevano trovato ciò che cercavano, Kalèn fu il primo Planòò documentato a saper usare il Ki.
    I cinque si diffuserò nella base, quattro furono uccisi da semplici colpi di arma da fuoco, Kalèn invece era come se avesse una diversa percezione della realtà, era imperniato di aura e parecchio più pericoloso della prima volta che era stato affrontato, l’odio aveva rafforzato il suo Ki, i pochi colpi che gli arrivavano non lo scalfivano, i dati erano abbastanza, prima che combinasse danni esagerati un chip che gli era precedentemente stato impiantato scatenò una scarica di 5000 volt, subita la quale Kalèn svenì.

    Kalèn era una risorsa preziosa in quanto poteva essere la chiave per accedere ai segreti del Ki, e in quanto tale venne tenuto segregato in una struttura sicura e ipersorvegliata, dove avrebbe subito numerose analisi e test e sarebbe stato tenuto in vita artificialmente per il maggior tempo possibile, intanto la sua esperienza aveva già insegnato che i Seiyah non potevano essere scalfiti da armi antiquate e convenzionali, così vennero sviluppate messe a punto devastanti armi a base di pratici proiettili elettrici che avrebbero consentito ai Planòò di avere la meglio sui Seiyah.
    Comunque c'era tempo per sviluppare il Ki, ormai per il primo approccio diretto tutto era pronto, i soldati scelti per atterrare su Veyat erano un elitè assoluta di 20.000 soldati, che negli ultimi 5 anni si era addestrata a muoversi a una gravità 8 volte superiore a quella a cui erano abituati, tutto era stato organizzato nei minimi dettagli e la prudenza era massima, i contatti sarebbero stati minimi i primi anni e i Planòò avrebbero osservato i Seiyah tramite stazioni volanti per anni prima di instaurare i primi contatti.
    Le astronavi Planòò scorrazzavano a miglaiaia nei cieli di Veyat, cercando un punto fertile dove poter eventualmente atterrare, i Seiyah osservavano gli “UFO” nei cieli, chi avrebbe fatto il primo passo?

    --------------------------------------------------------

    Angolo dell'autore: per chi ha avuto la pazienza di finire di leggere, lo so che ancora non siamo arrivati nel vivo e che la lettura possa esser risultata un pò noiosa ma sto provando a mettere i migliori presupposti possibili per la storia, se ho deluso qualcuno che si aspettava già botte da orbi fra Tsufuro e Saiyan mi scuso
    Per non dimenticare i Planòò sarebbero gli Tsufuru, però Plant=Planòò è più realistico e simile a Plant=Terrestri. Scusate se i nomi inventati dal nulla fanno schifo ma proprio non sono il mio forte.

    P.s. Il titolo del primo capitolo: GENESI
    Ultima modifica di AJeX-97; 02-07-2014 alle 23:28

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