>CHICAGO BULLS: dopo un anno e 5 mesi passati letteralmente ad invocare il salvatore, la città del vento finalmente riabbraccia il suo MVP, Derrick Rose (tornato da un gravissimo infortunio al ginocchio). Sul mercato quest'estate si sono mossi decisamente male lasciando partire sia Nate Robinson che Marco Belinelli (autore di un finale di stagione ad altissimo livello). Se Rose giocherà sui livelli precedenti all'infortunio si parla di playoff facili con ambizioni da finals, altrimenti si prospetta una lunga stagione.
>BOSTON CELTICS: ecco qui siamo decisamente in fase "rifondazione". La campagna acquisti dei Celtics è stata a dir poco discutibile: alle partenze di Pierce e Garnett non sono seguiti arrivi importanti. Inizia una fase che, ciclicamente, nella NBA si può presentare per tutte le squadre. L’abilità sta nel rendere i cicli positivi sempre più lunghi e i Celtics storicamente in questo sono stati bravi, ma ora il passo indietro rispetto al recente passato sarà netto. In sostanza squadra in mano, quando rientrerà (dicembre?), a Rondo, di cui è stata smentita la cessione, e gruppo gestito da un allenatore molto giovane come l’esordiente Brad Stevens. I tifosi giustamente hanno già i brividi lungo la schiena...
>HOUSTON ROCKETS: Houston nella sessione estiva si è portata a casa quello che sulla carta è uno dei centri più dominanti della NBA, ovvero Dwight Howard. Il problema è che lo stesso Howard ha dimostrato nella stagione appena conclusa di non saper assolutamente gestire la pressione e un ruolo da protagonista (ai Lakers ha disputato un'annata disastrosa) e come se non bastasse è noto il suo caratteraccio con i compagni. Occorrerà quindi valutare l'intesa tra lui è la stella della squadra James Harden, se i due riusciranno a giocare insieme, Houston potrebbe diventare una piazza decisamente ostica.
>L.A. LAKERS: la situazione a L.A. è più o meno quella di Boston (con le dovute eccezioni del caso). Squadra quasi totalmente allo sbando e senza un progetto a lungo termine, gestita fra le altre cose in maniera discutibile dall'attuale dirigenza. Così come sono i Lakers dipendono quasi totalmente da Mr. Kobe Bryant (attualmente infortunato fino a data da definirsi) ma i nuovi acquisti nelle prime partite di pre-season hanno fatto vedere qualcosa di buono. Se Gasol riuscirà a levarsi di dosso l'ombra di se stesso anche i giallo-viola potrebbero dire la loro...citando l'avvocato Buffa: "L.A. è l'ambiente migliore del mondo quando vinci ma il peggiore in assoluto quando perdi"!