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Assolutamente vero, in champions fisico e culo sono fondamentali. Specie il secondo, come in ogni competizione ad eliminazione diretta. Però ben più importante sono la qualitá dei singoli, quella che ti permette di sopperire proprio alla decisivitá dei due elementi suddetti. Il Chelsea di Di Matteo ha avuto tanto culo, ma tanto, e infatti ha vinto. Ma senza la classe di giocatori eterni come Drogba e Lampard, o senza un'ottima fase difensiva non avrebbe comunque vinto.
A parte che avevo impostato il discorso in maniera diversa, anche perchè è ovvio che senza qualità offensiva non si vince niente (a parte le solite eccezioni). Così come è ovvio che una squadra di soli giocatori di qualità, se non ha qualcuno che la sa mettere in campo, non vincerà mai (e di base avrà ancora meno possibilità di vincere di una squadra equilibrata in tutti i reparti), e infatti non succede altrimenti dai tempi del Real degli anni '50. Il Chelsea rimane un caso più unico che raro, tra l'altro si parla di una squadra che aveva smesso con le spese folli da anni e i cui giocatori chiave l'impronta in Champions la lasciavano davvero di rado.

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Per il lato economico, per me la Juve avrá fatto un grande step in ambito europeo, quando il suo fatturato non dipenderá più come adesso dai ricavi televisivi.
Cosa ha bisogno la Juve non lo so e non mi interessa parlarne, tra l'altro è un discorso che ho letto ogni volta che sono passato dal thread della Juve, francamente si potrebbe fare a meno di proseguirlo anche qui...
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Quello del debito invece è un dato di fatto. Anche Mario Sconcerti più volte in suoi libri ha ribadito questo concetto: non c'è vittoria che non sia abbinata a debito. Il Napoli, in Italia, sta avendo dei risultati straordinari paragonando la sua rendita con lo stato finanziario del suo debito, ma è appunto un'eccezione. Non è per forza negativa la formazione di un debito: se vogliamo il debito è la base dell'investimento e dello sviluppo, tutto sta ne generarne uno "sostenibile".
Ogni società di calcio professionistico è anche un ente economico, sottoposto alle regole di ogni altro ente economico. Il debito dunque sarebbe da evitare, c'è poco da giocarci sopra, in teoria... poi che possa essere sostenibile è un altro discorso, che ho già fatto tra l'altro. Sconcerti può dire quello che vuole sui suoi libri, anche che ai tempi del calcio dilettantistico vinceva chi si indebitava (ne ha dette anche di peggio, del resto), ma la tendenza di limitare spese folli e club che vadano a dominare il mercato semplicemente strapagando i calciatori più forti/caldi è già partita. E va da sè che lo si vuole portare avanti a fini sportivi, prima ancora che finanziari.