Esatto. In uno servono più pattuglie rispetto all'altro, perché la criminalità più radicata necessita di una maggiore sorveglianza. Non mi dirai che sorvegli allo stesso modo per il pericolo di incendio una pineta e un tratto di mare. Dove vieti l'ingresso non autorizzato, in un'armeria o in un parco? Così è ovvio che Scampìa ha bisogno di interventi di sorveglianza differenti rispetto al centro di Aosta, calibrato sulla natura dei problemi locali.
Gli interventi vanno regolamentati ed eseguiti secondo uno schema tattico preciso. Se intendi regole come leggi, portami il mio pezzo del discorso dove auspico pene maggiori per gli zingari o qualcosa del genere....non ci avevo pensato .. guarda che gli interventi sono una cosa diversa dalle regole eh .. '
C'entrano semplicemente ad un'opinione diffusa che ahimé sento sempre nei sinistroidi di più pura concezione, che sostengono che quella degli zingari è una cultura, che dobbiamo lasciarli vivere nella loro stupenda e spensierata esistenza un po' come se si parlasse di scimpanzé nel loro habitat. No, non devono cuocere nel loro brodo, devono entrare in società, sobbarcarsene gli obblighi e ottenerne i diritti, come me e come te. Se tu non la vedi così non ho capito a cosa stai rispondendo.zzo centrano gli hippy e il romanticismo con questo discorso ? Faccio solo notare che siamo partiti da "un branco di Rom giocano a pallone con un cane", cosa che fa indubbiamente orrore (ma immagino non sia lo sport nazionale a questo punto, o si ?)
No i campi rom, sono dei posti orribili, altro che privilegiati, dove la gente vive come tanti e tanti eoni fa, perché la civiltà, pur racchiudendoli, non li ha ancora penetrati. E tali isole di "inciviltà", non sono limitate ai campi Rom. Ce ne sono altre. Anche italianissime. E se uno invidia la loro possibilità che talvolta si concretizza di "farla franca e sparire" vuol dire solo che è un potenziale criminale oppresso dalla legge.a "i campi Rom sono dei posti privilegiati dove la gente fa i cazzi propri" ..
Ah se per te un regime di sorveglianza particolare, tanto per loro quanto per i quartieri disagiati è pura utopia, si vede che ti manca qualche capitolo di storia dai libri di testo, laddove minacce ben più gravi sono state sventate da lavori ben fatti dalle forze dell'ordine anche in alcuni casi meno nutrite e preparate delle nostre... Non facciamo i classici italianotti da due soldi a cui ogni cosa sembra troppo grande, troppo difficile, quando invece molti interventi sono a portata di mano e a costo zero, oppure (peggio) già pagati dal contribuente, ma non messi in atto. Pensa ad esempio ad alcuni stati che proprio a tal fine hanno fatto entrare le altre culture nell'apparato statale, come nelle forze dell'ordine ad esempio. Un vero flagello per i "quartieri-ghetto". La lotta al degrado è fatta di piccoli interventi che ci insegnano le scienze sociali, dal piccolo costo e dalla grande resa. Certo che dare ai Rom un quartiere in regalo con ogni campo con tanto di infrastrutture e sorveglianza è un rimedio che non può essere in atto, ma ogni giorno si aggiunge un tassello e la cosa si risolve. Quante volte gli stranieri hanno dovuto ripulire quartieri italiani "degradati" sopratutto in america? La resistenza della parte al cambiamento va tutelata fino ad un certo punto. Bisogna vincerla. Non certo con "pugno di ferro", ma con un azione non "timida". E' normale che vi sia una certa resistenza derivante dall'ignoranza.Poi, spero che ti renda conto che il discorso "entriamo con i Carabinieri, interrompiamo i furtarelli e mandiamo i bimbi a scuola" allo stato sia nel migliore dei casi soltanto pura utopia,
Tu dimmi come si può attuare una buona politica di integrazione, morbida e accogliente quanto vuoi, se prima non si ripristina la legalità. Sulla volontà politica poi sono perfettamente d'accordo, meno sulla volontà dalle loro parti, cosa comunque più volte risolta con una ferrea applicazione dell'obbligo scolastico, che nel giro di una generazione fa sfumare il problema. Sparuto poi. La legalità in quei luoghi non deve prendere il connotato di "retata", ma deve essere una presenza fissa.e non per buonismo, ma perchè per affrontare un problema del genere ci vogliono tempo, volontà di integrazione vera (da entrambe le parti), una (reale) volontà politica degna del nome e, sopratutto, soldi, non certo qualche sparuto intervento dei Carabinieri, che al massimo mette una pezza temporanea al singolo episodio.
Magari ci sono stato anche più di te e ho anche amici sia li che a San michele. E confermo quello che hai detto. Embé? ti pare che io abbia escluso Sant'elia, o scampia, o san Michele o quello che ti viene in mente dal conto? No assolutamente. Nessun pregiudizio nella legalità. Una maggior sorveglianza deve riguardare tanto Sant'elia, quanto palermo, Reggio calabria, alcune zone di Milano, la periferia di Roma, e guarda un po'... I campi Rom. E non mi parlare per favore di Utopia o di costi, che è evidente che non conosci il funzionamento dell'apparato militare italiano, che funziona al 20% di quanto lo paghiamo. Ma molto più di questo, la carenza di volontà di sobbarcarsi la "patata bollente" da parte della politica, visto che tanto queste zone non solo sono lontanissime dai pensieri dei politici, ma a fini elettivi spesso vengono anche utilizzate nel più "indecoroso" dei modi. Queste cose si risolvono con piani urbanistici accorti e con decentramento dello stato. Talvolta non solo con costo zero, ma anche con risparmio! Portaci le università, portaci le caserme e portaci le scuole superiori. Tutte le forze dell'ordine non devono essere focalizzate a villanova o nel lungomare, ma andrebbero spostate la dove servono. Ma anche palazzi comunali e uffici. Collegala e rendila appetibile. Crea occasioni su occasioni che costringano il cittadino medio a recarvisi. E non quel misero tentativo di mensa universitaria in san michele, che pure a parer mio non è una cattiva idea se fatta su vasta scala. E pian piano si risolve. E' normale che dove ci sono solo ed esclusivamente abitazioni si crei degrado. Che siano baracche rom o palazzoni in eterna costruzione. Decentrare, portare la gente anche nelle sedi distaccate. Non solo costano meno, ma fanno un gran bene. E cazzo è urbanistica questa, che ci si creda o no, c'è gente che ci lavora e si studia per bene come rendere migliori le città... Un mio amico ad esempio studiandosi il modello e i provvedimenti di molte città in giro per il mondo, in una tesi ha sviluppato (con l'ausilio di professori) un piano urbanistico per cagliari e dintorni, a costi minimali (talvolta a costi nulli o persino con risparmi) e con misure di ampio respiro. Da fare ce ne sarebbe eccome. Altro che utopia! La gente proveniente da ogni dove, va mischiata e fatta incontrare. Lo stesso principio va applicato ai campi rom, ovviamente con tutte le cautele del caso, ma devono uscire dal loro guscio e basta.Ma Tu a S.Elia ci sei mai andato ? Intendo sul serio, non passandoci davanti per andare alla spiaggia di CalaMosca. Beh, io sì, più di una volta quando anni fa feci un periodo di volontariato nel Pronto Intervento, e ti assicuro che se ne vedono di ogni genere, la legalità non esiste e le aberrazioni sociali hanno molto poco da invidiare a qanto accade in molti campi Rom, solo in scala ancora più grande, se hai presente la dimensione degli edifici.
Tu fai finta che gli altri ragionino per sommi capi, mentre invece sei tu a catalogare chiunque voglia abbattere questa realtà catalogandolo come un tipico texano ignorante. O peggio ancora come un razzista. Tu parli di Ruspe, io ti ho detto più sorveglianza, bimbi a scuola e forzatura dei "ghetti". La realtà invece è che ogni soluzione, persino la più blanda (come un'attenta sorveglianza delle forze dell'ordine, manco avessi chiesto un bombardamento al napalm) ti pare troppo invasiva o penalizzante perché ci sono criminali anche Italiani... Pare quasi che prima di intervenire nei campi Rom, tu pretenda che l'italia debba essere "senza peccato" .Allora la questione non è fare discussioni su chi sia peggio e dove bisogna essere più cattivi, o ragionamenti sul buonismo che non centrano una cippa, ma capire perchè, a seconda dei casi, scatti il meccanismo mentale automatico "facciamo pulizia con le ruspe che è cosa buona e giusta",
Ti prego di mostrarmi dove io parlo di sgombero o ruspe o di radere al suolo qualcosa, altrimenti parli a vanvera scusa.. Ma dico hai letto quello che ho scritto? Semmai sei tu che fai criminali di serie A e criminali di serie B. Ecco cosa intendo con visione romantica e con buonismo. Non tocchiamo i Rom, ci sono tanti altri criminali. Ecco i Rom (quelli criminali, gli altri nessuno te li deve toccare) per me sono criminali come gli altri, da perseguire nei termini di legge e in base alle loro violazioni, da tutelare dai soprusi come previsto dalla legge.mentre nessuno si sogna di pensare, per esempio, radiamo al suolo lo Zen di Palermo e buttiamo per strada uomini, donne e bambini che in qualche modo si arrangeranno, lo stesso per S.Elia a Cagliari, o Scampìa a Napoli, mentre se ci si riferisce agli Zingari viene subito in mente la soluzione facile e purificatrice dello "sgombro". E temo che la risposta non sia solo quella facilina facilina dell'abusivismo sociale e materiale, ma sia molto più sottilmente pericolosa, e in fondo molto meno confessabile di quanto la maggior parte di noi voglia ammettere ..
Ps. Ti prego però, se hai piacere nel rispondere, di leggere bene. E di non ribattere imputandomi ruspe, fucilazioni al muro, pestaggi e saccheggi dei campi Rom, o cose simili di cui di certo io non ti ho parlato.