ho fatto un giretto su internet,mmmmmmmmm!
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"Non è grave il clamore chiassoso dei violenti,bensì il silenzio spaventoso delle persone oneste".
cit M.L.KING
Guarda l'ascesa di Mussolini su cui mi sono fatto un'opinione, credo completa, è per certi versi incredibile, per altri "italianotta", per altri ancora fortuita, ma una cosa bisogna riconoscerla. E' stata decisamente astuta. Un'astuzia differente da quella di Hitler, che ha proceduto come una ruspa, ma al contempo forse molto più colpevole, perché consapevole. Hitler fin dal suo esordio era un pazzo scatenato. Persino nei suoi primi discorsi lucidissimi, trasmetteva già una sensazione di disagio, che credo sia stato accolto dalla popolazione per un misto di timore/disperazione, visto che batteva sui tasti giusti.
Mussolini no. L'italia stava male, ma a differenza della germania, è sempre stata male ed erano parecchi annetti oramai che i campagnoli stavano in campagna e l'industria era arretrata. Eppure lui ha trasmesso quel misto di orgoglio nazionale, inventandosi una storia della penisola completamente fasulla basata su una sorta di esaltazione dell'impero romano e dell'italianità. Oltretutto la sua astuzia era ben diversa, tanto è vero che a parer mio per tutta la prima parte della sua "carriera" era hitler al suo guinzaglio, e non viceversa. E internamente tirava la corda, ma mai tanto da spezzarla.
Passando alla politica estera, e all'idea che se ne ha oggi, a parer mio è un misto di fantasia, realtà e riscritture continue per salvaguardare ora quell'idea ora quell'altra. Ora senza allungarci troppo, Con churchill il rapporto era molto meno di rispetto e molto più di "normalità" di quel che ci si possa configurare. L'Italia fondamentalmente non era un pericolo per nessuno, e non voleva la guerra. L'inghilterra trattava con tutto il mondo per allargare la sua influenza. Non solo con Mussolini, ma con tutti i dittatori peggiori del globo, Russia compresa (non certo più "dolce" dell'Italia), ma anche nel terzo mondo etc.
Il fatto che trattassero mussolini come un normale diplomatico, cercando di guadagnarsene il consenso non faceva certo parte di un rapporto di amicizia/legame. Magari unilaterale, nel senso che mussolini offriva amicizia, ma churchill non lo stimava. Ad avvalorare questa ipotesi basta che fai un po di letture al riguardo e scopri ad esempio che una volta M. ritardò una riunione con estremo scandalo, poiché impegnato con una baldracca.
Insomma non c'è proprio nulla di amichevole tra i due. Semplicemente il rispetto dovuto a un dittatore estero con cui si vuole commerciare/spartire le colonie/appoggio etc. etc. L'atteggiamento riservato anche alla teppa insomma.
Sono comunque d'accordo con ciò che dici. A parte questo punto, che non è certo una scusante per la gran bretagna.. Anzi... Però di certo a parer mio in Churchill non frullava la minima simpatia per Mussolini..
La politica di Mussolini fu anche più cauta, poichè dovette stare attento anche agli altri due poteri vale a dire il re e la Chiesa che a mio avviso lo limitarono (e non è un caso che a differenza di Hitler l'ascesa di Mussolini fu molto più lenta). Hitler ebbe la strada spianata e in pochi mesi divenne dittatore.
Sono d'accordo, infatti lo stesso Hitler emulò per molti anni il fascismo(Squadre d'assalto & co). Dal '35-'36 la situazione cambiò radicalmente, vista la grande importanza che stava assumendo la Germania nazista e da lì fu Mussolini che iniziò a seguire le orme del Fuhrer.
Per quanto riguarda il rapporto con Churchill non ne so molto, però è probabile che l'inglese nutrisse simpatia per Mussolini in quanto statista non di certo per l'ideologia o quant'altro.
Si sono d'accordo su tutto. Aggiungerei anche che la carriera politica di mussolini si può dividere in due. Una prima parte in cui dimostra un'astuzia non da poco, e una seconda parte (non quando inizia la crisi del fascismo eh, ma ancora nel pieno del regime) in cui inizia a mostrare evidenti segni di squilibrio mentale. Ora a prescindere dai diari di Ciano, che come sappiamo altro non sono che il "senno del poi" allo stato puro di un vanesio, basta controllare le sue uscite o le nomine dei suoi gerarchi, prima incisive e sempre mirate al suo beneficio, e poi piuttosto disordinate e abbastanza irrazionali. E' come se ad un certo punto il suo intelletto si sia sbriciolato e avesse perso contatto con la realtà. E ripeto, parlo di prima della guerra e di prima della sua crisi. Sembra quasi un comportamento da dipendente. Forse abusava di stupefacenti o si alcolizzava o indugiava in qualche vizio dannoso.
Tutto vero, ma nemmeno in questo siamo gli unici, anche gli americani minimizzano o addirittura negano le atrocità commesse contro i nativi americani, il mito degli italiani brava gente è davvero un mito ma ora non comportiamoci come se fossimo stati gli unici.
"Non sarai mai un vero uomo fino a che non conoscerai la via del guerriero..."
I sette principi del Bushido