Il libro che ci porterà al successo si intitolerà "La leggenda dei cacciatori di nutrie"
Credo che quando c'è una buona intesa tra mangaka ed editor sia più facile portare avanti il proprio lavoro come si desidera. Probabilmente Inoue ed altri autori hanno avuto tale fortuna.
Inoltre credo che ai mangaka già affermati vengano imposte meno limitazioni.
Di nick ne ho cambiati un po' In ordine cronologico ho avuto come nickname: Metalotaku, Alexander Rowelence, Alex e Rowelence.
Comunque non hai tutti i torti, Pharrel, a 14 anni è giusto coltivare le proprie passioni e sognare. D'altra parte però non è nemmeno sbagliato iniziare a informarsi sulle possibilità concrete di realizzazione.
Purtroppo temo che nel lavoro da mangaka l'elemento fortuna abbia un peso non indifferente. Pubblicare un manga a conti fatti è un po' un gioco d'azzardo, specialmente se si viene pubblicati su una rivista come shonen jump in cui la popolarità di un manga è tutto.
Ovvio che la fortuna da sola non basta, ma resta comunque un fattore da tenere in considerzione.
Se non vuoi chiamarla fortuna, chiamala "creare la cosa che vuole la gente al momento giusto e trovare un editore disponibile a puntare su di te proprio in quel momento".
Per fare un paragone con la scrittura (che conosco meglio), è così che hanno avuto successo cose come "Twilight", che pur non essendo considerati capolavori dalla critica erano evidentemente quello che un certo target di lettori voleva. Opere probabilmente molto più valide non emergeranno mai perché non hanno avuto la stessa fortuna.
Da membro del gruppo di capoccioni di Rockline vi rilascio un'indiscrezione: il numero di gruppi italiani che ci chiedevano una recensione per il loro demo (fino all'anno scorso, poi per motivi personali quest'anno ho dovuto sospendere l'impegno) era, per usare una terminologia tecnica del settore, un fracco. Sono solo i gruppi italiani.
Andando a cercare le uscite annuali fra le produzioni indipendenti della sola europa potrebbe venire il mal di testa, se si pensasse di voler ascoltare accuratamente e recensire con cognizione di causa tutto-tutto. Se qualcuno coltiva l'hobby di ravanare nei blog di direct download, anche solo quelli metal che sono i più diffusi, per scaricare album o demo di gruppi poco noti, saprà che ce ne sono un godzilliardo diversi di bands.
E' evidente che non tutti potranno sfondare fra questi o dire comunque qualcosa che li porterà all'attenzione di (una parte di?) critica e/o pubblico. E che quindi è molto difficile sistemarsi e avere successo con questa carriera, diventando il nuovo Bob Dylan, il nuovo Maynard o il nuovo Mike Patton.
Lo stesso varrebbe per chiunque coltivi aspirazioni "artistiche" come la scrittura, il cinema o il fumetto.
Ed il principio è sempre un po' anche come per tutti quelli che da ragazzini sognano di diventare capocannonieri della nazionale: ma di giocatori in campo ce ne sono solo 11 e gli attaccanti di solito sono solo 2, non tutti i ragazzini che giocano a pallone in Italia potranno realizzare questa aspirazione.
Con questo non voglio certo demolire i sogni altrui, solo: non fissatevi unicamente su di quello, siate pronti ad essere flessibili e ad acquisire conoscenze/competenze anche in qualcosa di più sfruttabile, magari qualcosa per cui c'è richiesta sociale o pubblico utilizzo, magari anche solo per finanziare la vostra attività preferita.
La Fornero ha detto cagate quando parlava di non essere choosy, ma nelle sue parole c'è un fondo di verità (che probabilmente lei ignorava riferendosi ad altro). Anche perché ora, finché vivete con i genitori, ironizzate con leggerezza sul fatto che forse un giorno si ramazzerà sotto i ponti; ma un giorno sentirete molto più l'esigenza di inserirvi e trovare una fonte di reddito nonché di autonomia personale ed indipendenza economica, quindi è bene pensarci bene e fiutare ulteriori aspirazioni a cosa si vorrà essere in futuro.
Il che non vi impedirà di scrivere libri, comporre canzoni o disegnare fumetti nel resto del tempo a vostra disposizione.