Gohan sorrise. «Dunque… Attualmente non sei ancora in grado di farmi da sparring partner: possiedi di certo una forza latente immane, ma non sei ancora in grado di gestirla a dovere. Questo perché ti manca la tecnica… non hai mai ricevuto un addestramento. Non sai fare una cosa come questa, vero?» chiese, accendendosi della luce aurea del Super Saiyan.
Trunks, sgomento, strinse i pugni: «Non ho mai visto nulla di simile… accidenti!»
Gohan, il giorno prima, aveva assistito alla scaramuccia fra il suo allievo e la banda di Garrickle: i suoi colpi non erano altro che i calcetti e gli schiaffi di un ragazzino sopra la media ma inesperto. Come poteva diven-tare un Super Saiyan, se non sapeva gestire la propria energia? In risposta a questo quesito, Gohan aveva elaborato il suo programma. «Quindi non sai ancora trasformarti… come supponevo. Ma era ovvio! Allora questo è il programma dei nostri allenamenti. Innanzitutto ti insegnerò le basi della nostra tecnica di com-battimento, dal corpo al corpo ad alcune tecniche speciali… poi dovrai imparare come trasformarti in Super Saiyan, come ho fatto adesso io. Finché non raggiungerai questo stadio, non avrai speranze di essere competitivo con i nostri nemici, mi spiego?».
«Sì… ho capito… vuol dire che quando si diventa Super Saiyan, si diventa molto più forti…»
«Questo è strano. » disse Gohan grattandosi la testa. «Capisci il termine “competitivo”, ma ieri non cono-scevi il termine “pervertito”.»
«La mamma non vuole che io impari certe cose… mi sa che tu conosci bene il suo carattere…» osservò il bambino con lo sguardo un po’ basso.
Gohan ridacchiò: «Vabbè… ad ogni modo… quando sarai un Super Saiyan, finalmente potremo allenarci insieme e rafforzarci a vicenda. Sicuramente ne sarai capace, perché secondo me devi essere dotato di un potere straordinario, simile al mio e forse anche superiore. Capito?»
«Certo! Mi impegnerò fino in fondo!» esclamò il piccolo meticcio, elettrizzato all’idea della forza che avrebbe potuto sviluppare.
«Davvero te la senti di affrontare questo percorso? Non sarà facile…» chiese Gohan, spinto da un ultimo scrupolo a sincerarsi che le intenzioni di Trunks fossero convinte e non forzate. «Io stesso vivo così da anni ormai: allenandomi duramente, senza sosta. Se avessi potuto te lo avrei risparmiato… nessuno merita di vivere così; di consumare così la propria esistenza, come sto facendo io… giorno dopo giorno…» E man ma-no che pronunciava queste parole sentiva di rivolgerle più a sé stesso, che a Trunks.
«Ma no! La tua fatica verrà ripagata! Quando saremo due Super Saiyan, sarà più facile combattere i cy-borg… ci tengo a diventare forte e a migliorare il nostro mondo!»
«Sai, Trunks?» sorrise alla fine Gohan, rincuorato dalle parole candide e genuine del giovanissimo allievo. «Sono ottimista: allenarti e trasformarti in un vero guerriero potentissimo non sarà tempo sprecato… me lo sento!»

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L’ANGOLO DELL’AUTORE.
E così introduciamo nella storia anche Trunks come protagonista!
In questo capitolo, Bulma, Gohan e Trunks sono più giovani di un anno rispetto ai loro corrispondenti della saga di Majin Bu. Quindi Gohan e Trunks potete immaginarveli più bassi di qualche centimetro, mentre Bulma ha un look più trasandato (pensavo alla Sarah Connor di Terminator, specialmente per la scena con i banditi); non è certo una ricca donna dallo stile curato come nella saga di Majin Bu! :-)
Come è facile capire, il Trunks di questa linea temporale (che noi abbiamo conosciuto fin dall’inizio nella sua versione adolescente) ha un carattere molto diverso rispetto alla sua controparte della saga di Bu, a causa della diversa atmosfera e del diverso ambiente familiare e sociale in cui si trova a vivere fin da piccolo. :-)