Però non nascondiamoci che sarebbe meglio se non fosse così facile reperire armi.
Figli problematici e genitori incapaci ci sono anche in Europa. Casi di omicidi simili li abbiamo anche da noi (mi vengono in mente Omar ed Erika), ma mentre qui ci vuole più premeditazione, lì basta aprire il cassetto e prendere una pistola. Il problema non sono le armi ma chi le usa? Certo, ma chi le mette in mano a sta gente non è il maggior colpevole?
E poi, ad esempio questo ragazzo ha detto espressamente di aver usato la pistola perché non voleva che soffrissero, un coltello è un'arma peggiore da usare, primo perché uccide più lentamente, secondo perché conficcare un coltello in gola ad una persona e sporcarsi del suo sangue non è come piazzare una pallottola in testa da 5 metri.
Le armi in casa sono un pericolo per chi le ha, più che una sicurezza contro i ladri.
Si può uccidere anche con un carro armato. Ciò non vuol dire che io ritenga giusto regalarli porta a porta per poi addossare la colpa del probabile disastro conseguente a chi ne usufruisce.
Un'arma da fuoco come il revolver è ben più pericolosa di un coltello, le due cose IMHO non possono esser poste sullo stesso piano. Come dice Sam, un proiettile coinvolge anche in minor misura la coscienza dell'assassino; se quest'ultimo fosse (per esempio) pervaso dall'ira, potrebbe uccidere con maggiore facilità premendo un grilletto rispetto a chi, privo di pistola, sarebbe invece costretto ad infilare una lama con le proprie mani nel petto della vittima.
Come ho già detto, nel caso in questione il ragazzo pare sia mentalmente disturbato ed il problema va ben oltre il revolver, ma più in generale penso che sia un male poter acquistare armi con una simile libertà.
se intendi il venditore, bè lui non ha nessuna colpa, non si può sapere che fine farà...
molti comprano armi per difesa personale, per collezione, o per andare a sparare due colpi al poligono di tiro, se invece intendi che i genitori dovevano tenere in un posto più sicuro l'arma in modo che non fosse così accessibile allora ti dò ragione...
poi che io sappia anche qua si possono acquistare armi anche se ci sono denuncie e robe varie da fare.
i veleni non li avete? Le bombole? la benzina? i balconi? le spranghe? ha usato la pistola perchè sennò soffrivano? ah si probabilmente se non avesse trovato la pistola sarebbe tornato sano tutto d'un colpo. Per quanto riguarda il sangue, se non ne vuoi vedere non spari. Anzi, se spari in testa a uno è molto peggio di una coltellata. Al massimo avveleni o fai fare un volo.
Io la pistola a casa mia purtroppo non ce l'ho. Al momento mio padre è contrario. Una volta che vivrò in toto per conto mio, la acquisterò e la custodirò con cura per difesa personale. E puoi star certo che non sarà a disposizione del primo a cui saltano i fusibili. Preferisco comunque rischiare qualche anno di galera che vedere ad esempio la mia ragazza torturata da un cubano come è successo di recente.
Ultima modifica di Andrew Clemence; 07-10-2012 alle 19:25
Dire che le ami non c'entrano ma è tutta colpa della follia o dell'educazione delle persone, o anche semplicemente che si possa derogare la cosa al buon senso, è decisamente riduttivo. Ovvio che le armi devono essere usate da qualcuno, che esistono i coltelli, i veleni, le mazze da baseball .. Il problema è che nessuno di questi mezzi fornisce l'immediatezza dell'arma da fuoco e la facilità con cui si raggiunge lo scopo del gesto, nè la "giusta distanza" che consente la spersonalizzazione dalla vittima nel momento del "raptus" ad un esito letale.
Quì alcune informazioni interessanti che documentano una relazione diretta fra la diffusione delle armi, la permissività delle leggi e il numero di omicidi rispetto alla popolazione (ovviamente, militari esclusi).
http://www.ilpost.it/2012/07/21/le-a...-in-5-grafici/
La ragione di questi risultati è intuitiva ancora prima di essere dimostrata: se posso arrivare a minacciare una persona con un cric per una banale lite per un parcheggio (praticamente all'ordine del giorno anche fra persone apparentemente o almeno convenzionalmente "sane") non è detto che la cosa, fra i medesimi individui, si risolva con una visita al pronto soccorso, se dentro il cruscotto si può raggiungere una pistola.
http://www.pariopportunita.provincia...lia-parte1.pdf
.Spoiler:
In altre parole, è la facilità d'uso che rende l'arma da fuoco di per sè "socialmente pericolosa" in sè, al netto degli episodi di Criminalità e al di là delle intenzioni aggressive che ovviamente preludono ad episodi dall'esito eufemisticamente "incerto", nè può essere un caso se tanti di questi, conclusi tragicamente, vedono protagonisti autori in qualche modo titolati a trovarsene in possesso, e non certo privati cittadini che decidono di procurarsi lo strumento attraverso vie illegali.
http://www.pariopportunita.provincia...lia-parte1.pdf
Spoiler:
Delirio .. ovviamente non condivido nemmeno una virgola ..
Senza musica la vita sarebbe un errore
Friedrich Nietzsche
Ma in base a questo ragionamento bisognerebbe rendere legale la vendita di QUALSIASI merce tuttora illegale ma reperibile nel mercato nero. È un discorso IMHO abbastanza ingenuo. Lo Stato vietando il libero commercio delle armi fa il suo dovere, la soluzione al problema da te sollevato dovrebbe essere un controllo più serrato piuttosto.