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Discussione: Minisaga della Triade

  1. #1
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    Predefinito Minisaga della Triade

    Saluti a tutti, questa è la prima FF su DB che scrivo e non ho nemmeno idea se la finirò o no, probabilmente si visto che mi piace molto l'idea, in ogni caso vi spiego un paio di cose; prima di tutto non tiene conto del finale di GT, della possibile non presenza o presenza di alcuni personaggi (per esempio Pan, Videl, Chichi e compagnia bella NON ci sono nella mia FF), né tantomeno vado a specificare il tempo trascorso dalla fine fine di GT a questa FF, e non ho posto eccessiva cura nel tenere i livelli di combattimento coerenti con quelli "ufficiali" alla fine di GT quanto più coerenti con l'ordine di potenza tra i PG stessi, anche se Ub l'ho messo un po' a caso su questo punto.

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    Pianeta Terra, Deserto di Zahora.

    Le sabbie solcavano le dune sospinte pigramente dal vento, quando all'improvviso un'enorme ombra circolare oscurò il cielo, con grazia aliena il disco grigio metallico scese di quota fino a trovarsi a pochi metri dallo spiazzo sabbioso che aveva generato, apparentemente senza aver usato motori per muoversi. Le luci puntiformi che ballavano sulla superficie dell'oggetto si bloccarono, un portellone s'aprì sulla fiancata abligua inferiore del velivolo alieno, quattro creature umanoidi dalle candide ali ne uscirono levitando in aria come angeli guerrieri, due erano figure femminili e due maschili, toccarono la sabbia nello stesso momento. - Mh, come hai detto che si chiama questo pianetucolo? - Parlò una delle figure maschili, dai corti capelli blu chiaro e gli occhi dorati con le pupille feline. - Terra, Thauron, Terra, ma non importerà per molto.- Sibilò una delle due figure femminili dai capelli lunghi e ricci color sangue e gli occhi felini turchesi. Una risata riecheggiò nell'aria:- Sei sempre troppo impaziente Freyia, qualcosa potrebbe sempre andare storto.- Parlò il secondo umanoide maschio. - Tsk, con la tua sola pazienza la nostra razza sarebbe già estinta da tempo.- Protestò l'aliena facendo schioccare gl'affilati canini celati dalle labbra carmigne, anche se si concesse qualche secondo per ammirare i corti capelli verde smeraldo e gli occhi dorati del compagno d'arme, lo apprezzava molto. - Anche questa volta hai ragione sorella, ma forse è per questo che Lui ha affidato anche a noi la missione d'approvvigionamento per la nave madre. - Rincarò l'ultima figura femminile dagli occhi felini color rosso carmigno e i lunghi ricci turchesi, scoccando un'occhiata complice alla gemella Xaryia. - Quanto pensate che ci metteremo a eliminare ogni resistenza e convertire questo pianeta in energia per gli abitanti nella nave madre? - Alle parole di Thauron tutti e quattro gli alieni alzarono lo sguardo al cielo, senza che la forte luce solare sembrasse danneggiare i loro occhi rapaci come la loro pelle glabra d'un grigio chiaro quasi scultoreo, più sottile sulle punte delle orecchie aguzze. Inoltre sembravano non emanare nemmeno una goccia di sudore malgrado indossassero pantaloni lunghe larghi e lunghi sopra dei calzari simili a stivaletti alti ed una casacca aderente a maniche lunghe, con dei guanti ed un lungo mantello portato dietro la schiena, perfettamente rossi e bordati di nero come il resto dell'abbigliamento ad eccezione dei guanti bianchi. - Non ne ho idea, ma non m'interessa.- Così dicendo Freyia diede un'occhiata ai propri compagni, che assentirono in silenzio, quindi fecero comparire quattro sfere d'energia rosso carminio sui palmi prima di spedirle di fronte alla nave e farle dissipare nell'aria con degli scintillii sinistro, avevano dato il segnale; due passerelle metalliche s'allungarono dalla nave per far sbarcare le truppe d'invasione, che ben si divisero in quattro quadrati da cento unità. Quindi senza emettere una parola Goliath e Thauron rientrarono nella nave, Xaryia e Freyia sapevano che stavano chiamando Generali e Ufficiali, sorrisero malvagie, l'invasione stava per iniziare e anche quell'insignificante ammasso d'energia sarebbe stato sacrificato per la sopravvivenza della loro razza.


    Pianeta Terra, Isola di Kyokaru.

    Quando i calci dei due sayan si scontrarono il boato dell'ennesima onda d'urto increspo l'aria intorno a loro, mentre i due avversari sctringevano i senti nel sentire le loro ossa pressate all'inverosimile l'una contro l'altra, quando si staccarono vennero sbalzati d'un paio di metri prima di fermarsi in aria. - Non t'illudere Kakaroth! Anche se ancora riesci a resistermi prima o poi ti supererò! - Affermò risentito Vegeta, rimettendosi ben presto in guardia. - Come vuoi amico, a me basta solo tenermi in allenamento.- Replicò Goku sorridendo, anche se questo sembrò far infuriare ancora di più l'amico-nemico. - Allora prendi questo! - Urlò Vegeta espandendo la propria aura fin quasi ad arrivare al livello di Super Sayan, prima d'allargare le braccia e formare due grosse sfere d'energia azzurra nei palmi per poi richiudere le braccia e scagliare un'ampia cresta d'energia in direzione di Goku, che ricambio raccogliendo le mani sul fianco per poi stenderle e scagliare una potente onda d'energia azzurra. Quando la Kamehameha e il Final Flash si scontrarono si fusero in un'enorme cupola d'energia che si espanse ruggendo fino a scomparire e lasciare un cratere di centinaia di metri di diamentro ai cui opposti stavano i due guerrieri. Entrambi stavano per scontrarsi nuovamente quando la percezione di una moltitudine di nuove auree bloccò entrambi dallo stupore. - Kakaroth, le senti anche te? - Un sorriso sadico solcò il volto di Vegeta, pregustava già il momento in cui avrebbe potuto mostrargli la sua potenza. - Certo, forse sono solo un branco di turisti spaziali.- Scherzò il sayan, ma Vegeta sembrava non trovare la battuta minimamente divertente. - O forse sono un branco di sprovveduti spaziali, così sciocchi da tentare d'invadere il pianeta dove il principe d'ogni sayan ha scelto di trovare alloggio. - Replicò l'altro, con una nota di disprezzo nella voce che non preannunciava nulla di buono per ogni alieno che si fosse messo sulla sua strada. - Quale che sia forse dovremmo chiamare anche gli altri e ritrovarci alla Torre di Karin. - Ribattè altrettanto serio Goku. - Se proprio vuoi nasconderti come un comune terrestre vacci te alla Torre di Karin, io non temo alcun branco d'alieni! - Affermò l'orgoglioso Vegeta, espandendo la sua aura e portandosi al livello di Super Sayan II, pronto ad affrontare chiunque gli si fosse parato davanti. - Ricorda che i Senzu possono esserci utili in battaglia. - Insistette Goku, deciso a farlo desistere. - Scariche elettriche d'indecisione attraversarono l'aura del Super Sayan mentre i capelli dorati ondeggiavano furiosi. - D'accordo Kakaroth, ma dopo aver preso i Senzu non credere che aspetterò che ti decida a muoverti.- Replicò il principe dei sayan, tornando normale prima di schizzare alla massima velocità verso la destinazione, seguito con calma dal suo eterno rivale Son Goku.


    Pianeta Terra, Casetta di Buu grasso

    Due ki balls collisero a meno di due metri dal prato, annullandosi in una piccola esplosione mentre i pugni di due cyborg si scontravano risuonando nell'aria, rapida la cyborg bionda tentò un calcio laterale al fianco che l'avversario corvino parò con un parido movimento laterale del braccio, che l'avversaria utilizzò come perno per ruotare l'altra gamba e tentare un colpo di tallone alla testa bloccato dal corvino che afferrò la gamba della bionda prima di lanciarla lontano con una mezza piroetta, costei si bloccò a mezz'aria a qualche metro dall'avversario. - Come sempre pari fratello. - Affermò C-18 ritornandò delicatamente a terra. - Come è giusto che sia sorella. - Replicò C-17. Ma c'era qualcuno che assisteva alla scenaben poco divertito; era Buu, che sbuffava d'inpazienza seduto sull'erba accanto ad un eccitatissimo Mr. Satan. -Buu è stufo! Buu vuole giocare! - Esclamò l'essere rosa, con un'espressione tanto bambinesca quanto corrucciata sul volto paffuto. - D'accordo Buu, se vuoi affrontarci fatti sotto! - L'accontentò C-17 mettendosi in guardia con un mezzo sorriso sul volto. - Preferisci uno alla volta o contro tutti e due insieme? - Chiese invece C-18 senza mostrare alcuna emozione. Buu aprì la bocca per rispondere ma Satan s'affretto ad alzarsi e muovere le braccia in aria per attirare l'attenzione dei due cyborg prima che l'incontro iniziasse:- Sentite grandi guerrieri, non è che potete darmi il vostro numero? Giusto per questioni d'amministrazione, s'intende. - E perchè così in caso avesse dovuto trovarsi in qualche scorribanda di quegli alieni pazzoidi nemici dei guerrieri dorati avrebbe avuto qualcuno di riserva da chiamare per salvargli la pelle, ma questo scelse saggiamente di non dirlo, anche se a giudicare dai sopraccigli alzati dei cyborg doveva esserci qualcosa che non andava. - Satan, guarda che noi non abbiamo un telefono, non ne abbiamo bisogno, siamo cyborg. - Precisò C-18, scandendo bene le parole come se fossero di difficile comprensione. -Oh, ehm, in questo caso penso che possiate ricominciare a divertirvi, il grande Mr. Satan vi ammirerà da lontano. - Replicò l'uomo con un gran sorriso sul volto prima di tornare lentamente accanto a Buu, da cui usciva fumo dai buchi sulle testa tonda. - C'è qualcosa che ti preoccupa amico? - S'interesso Satan. - Buu avverte presenze, Buu preoccupato. - Quasi sussuròò sconsolato la creatura rosa. - Buu però ora gioca! - Esclamò poi guardando i cyborg, prima che C-17 tornasse rilassato e C-18 lo guardasse scuotendo la testa. - Buu con noi gioca dopo, ora abbiamo altro da fare. - Lo avvisò prima di girarsi e guardare il fratello. - Alla Torre di Karin? - Chiese C-17. Il gemello assentì e partirono.

  2. #2
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    Questa è la seconda parte del primo capitolo che però non mi è entrata nel primo messaggio, capiterà che i capitoli siano molto lunghi perchè li scrivo prima su EFP e poi li copio e incollo qui.

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    Pianeta Terra, Capo Maremosso

    Una lama brillò alla luce del sole quando Trunks tentò un tondo a due mani sfiorando il fianco dell'avversario che con la supervelocità si portò alle spalle del sayan prima di colpire con una ginocchiata alla schiena che trovò solo l'aria, quindi si proiettò in avanti prima di voltarsi con una piroetta e vedere lo spadaccino che fendeva l'etere dove un secondo prima stava la sua testa. - Ci sarà un giorno in cui riuscirò a colpirti, Gohan? - Scherzò costui, rinfoderando la spada. - Con un padre severo come Vegeta potresti anche superarmi prima o poi. - Replicò l'altro. - Stai dimenticando che l'unico con cui posso allenarmi sei te. - Cosa che in fondo a Trunks piaceva, soprattutto in quel cielo terso dove l'aria fresca gli faceva volteggiare ila giacca di jeans con inciso il logo dell'azienda di famiglia, la Capsule Corporation. - Forse avrai qualcun altro con cui allenarti invece. - La voce del Son era seria quanto la sua espressione, percepiva auree estranee ed ogni volta non era stato un buon segno. - Mi dispiace ammetterlo amico, ma forse hai ragione, in ogni caso non cederemo facilmente questo pianeta. - E se c'era una cosa su cui Trunks era sicuro Gohan fosse d'accordo era proprio questa. - Gli altri staranno già alla Torre di Karin immagino. - Per tutta risposta l'altro espanse al massimo la propria aura. - Che ne dici di sbrigarci allora? Non vorremmo mica arrivare per ultimi. - Così dicendo lo spadaccino si diresse rapido verso il quartier generale, seguito a ruota dal suo migliore amico e compagno di guerra.


    Pianeta Terra, Kame House

    Un guerriero Namekano sorrideva a braccia incrociate mentre guardava i suoi tre avversari; un uomo con tre occhi, uno senza naso e un altro con una cicatrice sulla guancia. - Avanti terrestri, mostratemi quello che sapete fare. - Appena qualche secondo dopo Yamca e Tensing scattarono in direzioni opposte prima di tentare un doppio calcio alla testa dell'avversario, che parò entrambi allargando le braccia prima di colpire gli umani con un calcio sullo stomaco. Un attimo dopo Crilin comparve davanti al Namekano tentando un diretto che venne schivato con la supervelocità dall'avversario che ne approfittò per comparire alle spalle dell'umano e atterrarlo con un diretto alla nuca. Quindi scattò in alto per evitare il calcio di Tensing alle spalle, e fece appena in tempo a bloccare con l'avambraccio il diretto di Yamca che gli era comparso davanti prima di sentire il sibilare di un Kienzan alle proprie spalle. Piccolo scattò in alto ma il Kienzan di crilin devio la traiettoria per rincorrerlo, così il Namekano fece una mezza piroetta e distrusse il cerchio energetico con un raggio a due mani. Ma rimase stupito quando venne colpito alla schiena da due calci e sbattuto sulla sabbia dura davanti alla Kame House, Yamca e Tensing dovevano essersi portati alle sue spalle mentre Crilin lo distraeva con il Kienzan, un ottimo lavoro di squadra. Il Namekano si rialzò in fretta levandosi la sabbia dal completo blu senza maniche che usava sempre in combattimento. - Davvero niente male, forse dovrei andarci più pesante la prossima volta. - Si complimentò poi mentre indossava il mantello bianco e il suo copricapo. - Perché no? Magari ci scoprirai anche più forti. - Replicò Yamca. - Ma non hai imparato nulla da quando sei stato ucciso da quel Saibaman? Giovane insolente sfrontato. - Lo rimproverò Muten, che davanti alla porta della casetta aveva assistito al breve scontro. - Il vecchio ha ragione, amico. - Rincarò Tensing. Yamca stava per rispondere all'amico accanto a sé sulla spiaggia quando Piccolo prese la parola:- Sento un ammasso di aure negative potentissime, e sento molte auree familiari dirigersi verso la Torre di Karin, io vado. - Così dicendo il Namekano prese il volo senza curarsi dei tre compagni, che non avevano esitato a seguirlo.


    Pianeta Terra, ex base Red Ribbon

    Il giovane sayan ansimava, davanti a lui, sospeso in aria, sopra le macerie di una vecchia base militare stava a braccia incrociate un ventenne dalla pelle scura e una cresta di capelli nerissimi mentre il vento gli smuoveva lentamente la giacchetta nera e i pantaloni bianchi. - Continua Goten, sono sicuro che in te c'è ancora nascosta la potenza di tuo padre, sono sicuro che presto riuscirai a battermi. - Incitò costui il secondogenito di Goku, che in tutta risposta si scaglio nuovamente contro Ub tentando un calcio al volto che l'avversario schivò abbassandosi, quindi il sayan calciò ancora mirando in basso ma l'altro schizzò di lato. Goten non gli diede tregua con un diretto al volto prontamente evitato spostando la testa, quindi tentò una ginocchiata sullo stomaco ma Ub comparve alle sue spalle con la supervelocità. L'altro eseguì una capriola all'indietro tentando un calcio in testa che di nuovo trovò l'aria, quindi con la coda dell'occhio scorse Ub sopra di lui e alzò il braccio per una scarica di ki blast prima che l'avversario gli ricomparisse davanti del tutto illeso. - Forse sei troppo buono Ub, non mi sembra che stia facendo molti progressi. - Parlò il giovane sayan, ancora una volta con il fittone ed un sorriso sghembo sulle labbra. - Forse, ma ora come ora avverto auree malvagie iniziare a muoversi verso le Città, rechiamoci alla Torre di Karin, sento gli altri andare verso quella direzione. - Gohan assentì preoccupato e anche leggermente timoroso, ma seguì il suo temporaneo maestro verso la Torre.

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