Originariamente Scritto da
John Fitzgerald Gianni
Contando che la Luna dista da noi 384000 chilometri e che Marte ne dista 200 volte tanto direi di no, non sto scherzando.
Lo sai come ci si muove, nello spazio? Il problema non è la distanza per se, è il tempo che i cosmonauti dovranno passare rinchiusi in una cabina a zero G. Se siamo riusciti a mandare il Voyager oltre Plutone, la distanza non è un problema
Scusa? La presenza di atmosfera vuol dire anche tempeste che non sono proprio il massimo per un insediamento pionieristico.
La presenza di atmosfera significa anche il processo di atterraggio, anche se più complicato dal punto di vista dei materiali, è in ultima sede molto più semplice che dover atterrare su un satellite che non ti oppone resistenza e non ti rallenta mentre vai a 25 chilometri orari. E visto che l'atterraggio è in assoluto la parte più pericolosa di ogni missione, direi che è un bel vantaggio. E poi, possiamo evitare questa scienza da Steven Spielberg? Marte non è un inferno costantemente spazzato da tempeste che strappano via le rocce dal terreno: alcune zone hanno enormi tempeste, altri sono più calme del deserto del Gobi. Non è che un pianeta è perfettamente omogeneo e in ogni sua parte ci trovi tempeste apocalittiche solo perché in alcune parti ci sono.
Parli come se la ricerca spaziale sia ferma agli anni '70 e come se negli ultimi 40 anni non avessimo fatti passi avanti enormi.
Neanche LONTANAMENTE gli stessi passi che in meno di un decennio si sono fatti tra gli anni 50 e 60. La NASA ha usato lo stesso veicolo per quasi trent'anni e mi vieni a dire che abbiamo fatto passi addirittura ENORMI
A cosa sarebbe utile un insediamento lunare? Come minimo ora parlerai dell'elio 3 e dei metalli rari ma lasciando stare il fatto che prima si deve scoprire se è conveniente l'estrazione e poi si può pensare a delle basi. Ora, nell'anno del Signore 2012, a cosa sarebbe utile un costosissimo insediamento?
Sei familiari con i concetti di gravità, velocità di fuga, resistenza dell'aria? Lo sai perché se lascio un palloncino pieno d'elio dopo un tot di chilometri si ferma? Serve una certa velocità per vincere la gravità della Terra E la resistenza dell'aria per entrare in orbita (che è anche il modo in cui sono arrivati sulla luna. Secondo te hanno spinto i razzi al massimo finché non erano arrivati? Hanno progressivamente ritoccato l'orbita con pochi sprazzi finché non erano in rotta di collisione con la luna). Siccome la Terra è grossa ed ha una spessa atmosfera, serve una mostruosa quantità di spinta per sfuggirle, e un'altrettanto mostruosa quantità di carburante. Ecco perché costa così tanto mandare roba nello spazio. Con una base lunare permanente, avremmo una base di lancio su un astro grande un decimo della Terra e senza atmosfera. I viaggi spaziali sarebbero incalcolabilmente meno costosi e molto più semplici. Potremmo lanciare una mostruosa quantità di sonde a una frazione del costo, rendere più semplici le missioni verso Marte ed altri pianeti, e favorire incredibilmente l'osservazione astronomica, visto che un telescopio sulla Luna vedrebbe cose che nemmeno ci immaginiamo.
Perché ovviamente stare in una stazione nell'orbita bassa equivale a stare in un pianeta in mezzo alle intemperie. Per cosa poi? Che senso ha mandare degli uomini in mezzo all'ignoto a fare analisi e tutto quando lo stesso lo può fare un rover con meno soldi e magari anche per più tempo?
Che senso ha andare via dalla Terra, allora? Rimaniamo qui fino a che il Sole non diventerà una gigante rossa e ci inghiottirà, perché Dio proibisca che si voglia far progredire l'umanità verso nuove frontiere. Che senso ha andare su Marte, ma TI SENTI? Che senso ha ogni scoperta scientifica che non ha un ritorno immediato? Che senso ha anche solo ALZARE gli occhi al cielo, visto che tanto E' INUTILE andarci?
Perché la spesa militare ha un ritorno non è che spendono in portaerei solo perché sono spavaldi.
Per ritorno intendi i centinaia di miliardi spesi in progetti fallimentari bidonati come l'esoscheletro della DARPA e il fucile modulare che spara oltre gli angoli?
Che noia con questo mai più niente.
Mandiamo sonde in giro per il sistema solare, i nostri telescopi e osservatori hanno scoperto centinaia di pianeti solo negli ultimi vent'anni e siamo in grado di rilevare se ad centinaia di anni luce uno di questi passa di fronte alla propria stella, possiamo mandare rover su marte in grado di mandarci quasi in tempo reale immagini e composizione chimica della superfice e dell'atmosfera ed il tutto per mesi e tu dici "poi niente"?
Invece soffermati su quello scientifico e spiegami perché ora far passeggiare uno su Marte è meglio che mandarci rover.
Noi non abbiamo in tempo reale immagini di NIENTE, neanche di Giove, non abbiamo dati sull'atmosfera se non pochissime informazioni spettrografiche. Noi degli esopianeti non sappiamo praticamente niente se non la loro orbita, le stelle che orbitano e una vaghissima, vaghissima idea della loro composizione atmosferica. Non siamo neanche vicini alla tecnologia che ci permetterebbe di analizzare un esopianeta nel dettaglio come possiamo fare su Marte, visto che in qualsiasi immagine che otteniamo sono a malapena un millesimo di pixel. Oltretutto noi non possiamo rivelare se passano davanti alla stella, e' L'UNICO modo in cui possiamo sperare di individuarne uno.
E ancora con questa presunta inutilità delle missioni umane su Marte. A che serve mandare un uomo, con un enorme bagaglio di competenze, su un pianeta inesplorato e i giusti strumenti per analizzare tutto? Le macchine sono MACCHINE. Ci danno dei dati che dobbiamo interpretare. Si possono rompere, ingolfare, avere un bug. Un essere umano è INTELLIGENTE, ha delle conoscenze che può applicare per risolvere problemi e scoprire nuove cose. A cosa serve fare esperimenti sul campo? Invece di mandare chimici a fare i composti, mettiamoci dei bracci meccanici a fare gli esperimenti, tanto a cosa serve il maledetto elemento umano? A niente, tanto ci sono i rover.
Su ragiona con la mente avanti di decenni e dimenticati del presente.
Logico che prima o poi ci manderemo qualcuno su Marte ma prima dobbiamo sapere DOVE e PERCHÉ ce lo mandiamo ed è quello che tra sonde e rover stiamo facendo da decenni non è che li stiamo mandando solo per dire che miliardi di anni fa c'era la luce e non è che si manda lassù l'uomo solo per poter dire di avercelo mandato e poi bon.
Sì, ragiono con la mente avanti di decenni, perché cazzo, mi sembra che l'opposto non abbia tanto successo: ragionando incollati all'impellenza il mondo è ancora una merda, la povertà esiste ancora, la gente muore e e si muore di fame e di sete. Io direi che questo metodo di cestinare chiunque provi a pensare ai risultati a lungo termine non ha avuto tutto sto gran successo. Mi dici poi cosa cambia, tra venti, trenta, cento anni? Tra cento anni avremo un impellente bisogno di Marte per combattere i Reapers? Cosa CAZZO CAMBIA?
Senza contare che un conto e rispedire in orbita il modulo da un satellite con velocità di fuga un quinto della nostra ed un altro e farlo da un pianeta con velocità di fuga la metà della nostra e con un atmosfera che, per quanto rarefatta, è presente.
Questi sono problemi ingegneristici che non sono così insormontabili, visto che per il 2030 si pensa che l'uomo camminerà su Marte. E perché nel 2030? Perché bisogna accumulare i fondi, perché nessuno finanzia queste cose.