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Risultati da 41 a 46 di 46
  1. #41
    solid L'avatar di enzo680
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    Ma si cancellano solo le vittorie (giustamente) di Lance?
    Il messaggio che si manda qual'è?
    Non è mai stato beccato all'anti doping,quindi il problema stà già all'inizio.
    "Non è grave il clamore chiassoso dei violenti,bensì il silenzio spaventoso delle persone oneste".
    cit M.L.KING

  2. #42
    Dancing Dude L'avatar di foppa21
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    Vero, la cosa più grave è che non sia mai stato beccato, su questo non ci piove.

    Per lo meno ora passa dall'essere una leggenda dello sport, ad una leggenda del doping.

  3. #43
    Divorced Member L'avatar di Red
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    Citazione Originariamente Scritto da foppa21 Visualizza Messaggio
    ...che poi, su Armstrong, non mi vengano a dire che non si sapeva quanto fosse bombato.

    Mi sono sempre chiesto come fosse possibilie che un corridore PRIMA del cancro, nel massimo picco fisico, si beccasse ore e ore dai vincitori del Tour de France, per poi tornare DOPO il cancro (quindi con un fisico più logoro e affaticato), e vincere 7 Tour De France, facendo cronometro e salite come fosse un motorino.

    Okej, un'atleta può "maturare" negli anni, ma cambiare così radicalmente i propri risultati, è assurdo.
    Ah beh, questo l'avevano capito in tanti. E diversi avevano già subodorato che l'UCI glielo facesse fare perchè il ciclismo potesse recuperare seguito. Perchè, appunto, la storia sportiva e umana di Armstrong parlava chiaro in entrambi i sensi.
    E invece niente. Quando questo correva avevamo le telecronache Rai di Bulbarelli e Cassani che lo elevavano ad una specie di semidio. Per anni un sacco di gente ha continuato a far finta di non capire, difendendo ad oltranza uno ora protagonista del peggiore scandalo doping di sempre. Niente, era meglio andare avanti con la favoletta dell'ex malato di cancro che costruisce una sorta di leggenda, o con la favoletta del campione che insegue un sogno, tanto ci penserà qualcuno a giustificare il tutto. Spero solo che queste favolette siano morte per sempre, insieme ai 7 Tour vinti dal texano.

    Qual è il messaggio? Il messaggio che io vedo in questa storia se c'è, è solo uno, ed è del tipo "non pensate di farla franca, neanche dopo che avete acquisito uno status di campione assoluto, neanche se avete agito con la complicità della vostra federazione". Tralasciando il fatto che sta vicenda ormai dovrebbe aver tolto definitivamente ogni fetta di salame dagli occhi, intellettualmente disonesti ovviamente esclusi.

  4. #44
    solid L'avatar di enzo680
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    I dubbi li ho sempre avuti (tutto così improvviso),però non vorrei che dopo sta' mano di vernice,si ricomincia come se niente fosse,bisogna cominciare a beccare i guru alla Ferrari,fare un antidoping serio,sennò continuare a seguire quanto meno certi sport non vale la pena!
    Ultima modifica di enzo680; 26-10-2012 alle 10:32
    "Non è grave il clamore chiassoso dei violenti,bensì il silenzio spaventoso delle persone oneste".
    cit M.L.KING

  5. #45
    Senior Member L'avatar di Grifis
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    VERGOGNOSO

    Non trovo davvero altro modo per esprimere la rabbia di chi ci ha sempre creduto, di chi si è sempre emozionato e di chi, soprattutto, ha sacrificato tanto per seguire questo sport.

    Il dossier USADA è davvero agghiacciante, concordo con Foppa, non solo per il rovinosissimo crollo di un'icona, quanto piuttosto perché ha drasticamente allontanato la gente da questa disciplina meravigliosa.
    Anche perché ad essere sommersa da una montagna di merda è una buona fetta del mondo dello sport, visto che il numero degli atleti a cui è associato il nome di Conconi e Ferrari è eufemisticamente ampio.

    Ed il rischio è che poi si incorra in un'impropria operazione di affastellamento, anteponendo all'analisi puramente sportiva delle constatazioni oggettivamente decontestualizzate.

    Il Giro d'Italia 2002 è stato vinto da uno dei tre migliori discesisti di tutti i tempi e NON con una fuga bidone, bensì grazie alle squalifiche di Garzelli, Casagrande e, soprattutto, Gilberto Simoni, in seguito alla tappa di Campitello-Matese.
    Savoldelli era praticamente senza squadra (a parte lui, la Index-Alexia non aveva nessun corridore all'altezza) e la sua vittoria fu da attribuire anche alla crisi leggendaria di Cadel Evans nell'ascesa verso Folgaria.
    Non era di sicuro il più forte (non vinse nemmeno una tappa), ma è stato aiutato dalle circostanze (oltre che dalla sua indubbia intelligenza tattica). Poi vabbè, stiamo parlando di un'edizione della corsa rosa dove terzo arrivò Caucchioli .
    Però Savoldelli fu già secondo nel 1999 (sarebbe stato terzo senza la squalifica di Pantani), davanti a gente come Simoni, Jalabert ed Heras (ed allora militava nella Saeco, non proprio una squadra di terz'ordine).

    Solo per gli appassionati (perché non tutto si compra con l'EPO)

    Il biennio T-Mobile fu caratterizzato dal niente non perché le doti tecniche fossero improvvisamente venute a mancare (un'ovvietà terrificante, parafrasando LAcermo, sulla quale mi auguro non vi sia nessun dubbio), quanto piuttosto a seguito di numerosi infortuni.

    Il Giro 2005 lo ricordo come fosse ieri e la tappa del Colle delle Finestre mi ha letteralmente tenuto incollato allo schermo.
    Punto numero uno, la delegazione inviata dalla Discovery Channel alla corsa rosa aveva all'incirca il medesimo peso specifico della Index '02 (essendo ovviamente concentrata quasi per intero sul Tour).
    Punto numero due, Gilberto Simoni è stato tremendamente sfigato. Nemmeno in quell'anno Savoldelli era il più forte. Anzi, per la verità nemmeno "Gibo" era il numero uno. Il naturale favorito era Ivan Basso, protagonista di una crisi pazzesca sullo Stelvio ed uscito quindi prematuramente di scena. A quel punto i più forti in salita erano appunto Simoni, Di Luca (in una forma pazzesca e vincitore in quell'anno della prima edizione dell'UCI ProTour) e José Rujano. Ed infatti nella tappa decisiva, quella appunto del Finestre, i tre fanno il vuoto.

    Gli elementi decisivi furono questi.

    Nell'attacco coloro che spesero di più furono Simoni e Di Luca; Rujano non tirò praticamente un metro. Conseguenze: rimasto privo di energie nel finale, il primo, vittima di crampi, il secondo, vincitore in solitaria, il terzo.
    Savoldelli godette della collaborazione tanto fondamentale quanto inspiegabile di Ardila e Van Huffel (entrambi appartenenti alla Davitamon-Lotto), sia sul Finestre che nel tratto di falsopiano.
    E vinse nuovamente.

    Solo per gli appassionati (2)


    Tutta roba che con il doping non c'entra un cazzo, per fortuna (però Juza è un grandissimo ).
    E ci sarà pure una retorica che accompagna da sempre questo sport, che, però, non trovo per nulla risibile (semmai divenuta tale a seguito della contaminazione della passione autentica con quello che abbiamo avuto modo di apprendere negli ultimi mesi), tuttavia non posso davvero non salutare il grandissimo "Leone" (uno che valeva un pochino più di 3 €, IMHO).
    Magari sarà anche vero che loro "corrono per le montagne, la pioggia e il vento e nessuno ha il diritto di venirgli a dire come si devono regolare" ma in qualcosa dovremo pur continuare a credere, no?

  6. #46
    solid L'avatar di enzo680
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    tuttavia non posso davvero non salutare il grandissimo "Leone"
    A proposito, ci siam giocati pure er' cipolla!
    Ultima modifica di Red; 17-04-2020 alle 16:52
    "Non è grave il clamore chiassoso dei violenti,bensì il silenzio spaventoso delle persone oneste".
    cit M.L.KING

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